La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 13 - marzo 1996

minacci l'intera struttura. In sostanza, l'unica soluzione possibile sarà un parlamento rappresentativo eletto democraticamente. Gli sviluppi politici della situazione cecena dipenderanno da importanti questioni regionali politiche ed economiche. E utile ricordare che all'inizio degli anni Novanta i rappresentanti ceceni, rispondendo a iniziative popolari provenienti da una società in via di svilu.Ppo, furono i primi a introdurre uno spirito mdipendente e democratico nel processo di formazione della solidarietà caucasica. L'unicQ tentativo del governo russo per stabilire un dialogo con/nel caucaso settentrionale è stato quello di rafforzare la propria presenza nelle repubbliche e nelle regioni. Le forze politiche democratiche cecene, invece, sono riuscite a stabilire un contatto diretto con i movimenti nazionali guadagnandosi in questo modò una posizione di rilievo nella regione. Le popolazioni del caucaso settentrionale hanno bisogno di un organismo politico regionale, e successivamente economico, con un' enorme autorità. I diversi problemi politici del Caucaso dovrebbero essere affrontati dagli stessi abitanti poiché la stabilità nella regione dipende soprattutto da quali sono le forze alla guida del processo di integrazione in corso. Uno di questi organismi potrebbe essere la Confederazione delle Popolazioni Caucasiche (Cpc) che ha già dimostrato solidarietà nel sostegno agli abcasi. Nonostante la grave crisi interna la Confederazione continua ad avere un importante valore potenziale, mente stanno nascendo anche altre organizzazioni regionali. La partecipazione attiva a un organismo regionale sarebbe sicuramente un grande stimolo per le popolazioni caucasiche a perseguire delle riforme economiche totali, sprattutto in Cecenia. L'ideologia delle riforme, tuttavia, deve escludere tutte le nostre illusioni ~recedenti. Persino adesso circolano ideologie che PIANETATERRA fanno leva su sentimenti nostalgici affermando che "come i nostri padri, possiamo contare solo sulle montagne". Simili atteggiamenti non portano a niente. L'infrastruttura agricola è stata gravemente danneggiata e le persone sono scese dalle montagne, seguendo il normale corso dei tempi. Ma è altrettanto irrealistico credere, come fanno molti, che l'apertura dei confini e l'emigrazione (e quindi i finanziamenti stranieri) porteranno enormi progressi economici. In realtà, se non cresce l'attività economica, l'aumento dell'emigrazione, aggravando ulteriormente il problema dell'"erosione" della società cecena, si rivelerà un disastro per migliaia di famiglie. Il problema è capire quali riforme attuare e scegliere le modalità di sostegno alla Repubblica cecena. In Cecenia, dove l'industria su vasta scala è quasi inesistente ad eccezione di alcuni impianti di raffinazione, il metodo più razionale per lo sviluppo economico è la rapida privatizzazione e la creazione di piccole e medie imprese. Questo sviluppo sarebbe utile per attirare in Cecenia i capitali occidentali aprendo così la strada al sostegno diretto delle imprese attraverso progetti concreti. La pace in Cecenia è raggiungibile solo se i ceceni parteciperanno in maniera attiva alla creazione di un'indipendenza reale, sia politicamente che economicamente. Senza un massiccio coinvolgimento politico dei ceceni le nuove strutture statali non saranno stabili e senza la stabilità economica e l'autosufficienza tutti i tentativi di ra~giungere l'indipendenza politica saranno destmati a fallire. Dobbiamo renderci conto che il periodo del "nazionalismo nostalgico" nel Caucaso deve finire e i popoli devono riconoscere che la libertà non si conquista con semplici dichiarazioni populiste. •

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