c~es~endo _intutta la periferia dell'impero e le nch1este d1 ~utodeterminazione e indipendenza sono destinate ad aumentare. La Cecenia va q:iii:td~v~s~acome un banco di prova per conf~1tti s1m1li che J?Otranno svilupparsi nel prossimo futuro poiché il Caucaso sembra essere ridiventato uno dei nodi cruciali della terra. ♦ OLTRE DUDAEV ]urij Soslambekov (traduzione di Monica Campardo) ]urij Soslambekov è ex-vicepresidente della Confederazione delle Popolazioni Caucasiche. ♦ Mentre i Ceceni continuano a soffrire la più grave crisi della propria storia nazionale, è 1mrortante_ capire quali sono le possibili alternative che 11futuro offre loro. L'incertezza riguarda gli sviluppi della politica interna a breve e a ~ungo_ter~ine e i rapporti del paese con gli stati confinanti, soprattutto con la Russia. Dzhokar Dudayev ha portato il popolo ceceno sull'orlo della rovina, e insieme ai leader russi il generale_ceceno un gior11:odovrà rispondere, almeno d1 fronte alla stona, dello sterminio che il paese si trova ad affrontare. I ceceni s?no decisi a battersi per la propria libertà e indipendenza, ma le vite dei loro figli non dovrebber~ es~ere sprecate per placare la sete di potere d1 chi brama un trono da dittatore. . Dato che la struttura del suo regime è gmnta al collasso (e non si sa di sicuro dove egli sia) è giunto il momento di valutare quali potrebbero essere gli sviluppi della situazione ce~e?a dopo _D_udayev.Per prima cosa lo stermin10 deve finire. Le azioni della Federazione russa hanno avuto come pretesto quello di rist~bilire l'ordine costituzionale nella Repubblica cecena, ma sono nate da considerazioni errate. Le operazioni militari russe non hanno tenuto conto della reale situazione del carattere ~a~ionale, dei tratti psicologici' o delle abitud1m del popolo ceceno. Ecco il motivo delle innumerevoli vittime e delle gravi distruzioni. La ~regu~ concordata_ sotto gli auspici dell'Orgamzzaz10ne per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) deve essere confermata. Ma non sarà facile. La politica russa ha compromes~o del tutto la fiducia dei ceceni nel gov~rno d1_Mosca a vantaggio di Dudayev. I media locali e 1~propaganda a favore di Dudayev hani:io convinto gran parte della popolazione che 11governo russo ha deciso di compiere una "deportazione totale dei ceceni". Quelli che hanno_ già sperimentato la deportazione nel 1944 c1 credo~o. Le :inità militari di Dudayev sfru~tano _ogm occasione per spostare i combattimenti nelle campagne e trasformare quindi la guerra in un resistenza nazionale. Sono decisi a combattere fino alla fine se non altro perché. se i rivali andassero al potere molto probabilmente perseguirebbero i simpatizzant~ di I?udaye".· Budennovsk sembra segnare la fine d1 ui:ip~nodo, ma è anche vero che questo genere d1 violenza potrebbe invece significare l'inizio di un altro. ~e! frattempo, Salambek Khadjiev è stato nominato da Mosca "primo ministro" del nuovo governo e il suo piccolo gruppo si impegna nella formazione di un'amministrazione "legittima". Il cast di personaggi scelti per formare il governo è notevole: i suoi parenti stretti, che fino ai recenti avvenimenti controllavano l'intero sistema commerciale e la rete di distribuzione del paese, o le persone che lavoravano a stretto contatto con lui nel settore petrolifero. La decisio1:e di Khadjiev di dichiar_arsi capo del governo e una bomba a orologeria per il futuro regime, una minaccia per la stabilità in Cecenia. Arrivare al p<;>terein questo modo significa una sicura sconfitta alle prossime elezioni che la Russia sarà costretta a indire molto presto per cercare di tranquillizzare l'opinione mondiale. Nonostante queste la gravità della situazion_ela c_r\sicecena_può essere risolta a patto che s1 stabilisca un dialogo costruttivo con i vertici militari, il clero musulmano e i rappresentanti del Consiglio degli Anziani. Al posto dell'amministraizone militare russa e del governo di Khadjiev è necessario instaurare una struttura nuova e indipendente. È di fondamentale importanza che ~n. altro gruppo a carattere familiare e nepotistico non riproponga la stessa strut~u~a am~inistrativa di Dudayev. La nuova amm1mstraz10ne dovrà essere guidata da un ceceno_ c~~ possieda due c~ratteristiche quasi imposs1b1h da ottenere, ossia che abbia di una autorità reale sui propri compatrioti senza essere una marionetta di Dudayev, o di Mosca. Il compito. di questo governo temporaneo sarà quello d1 gettare le basi per i negoziati, promuovere, fatto di importanza cruciale, un'amnistia per coloro che depongono le armi e provvedere all'arrivo degli interventi umanitari. La stabilità della Repubblica cecena dipend~rà dalle possibilità più o meno ampie che le diverse componenti politiche dell' orposizione a _Du1ayev avranno di partecipare a potere leg1slativo ed esecutivo. Se il governo si basasse su un _solo gruppo politico, su Khadjiev per esempio, allora la nuova amministrazione sar_ebbe assolutamente non rappresentativa. La linea politica più costruttiva per il nuovo gov~rno sarà quella di frammentare il potere all'interno del paese per evitare che le lotte dei diversi grurpi per arrivare al potere contribuiscano ultenormente a destabilizzare la situazione di una repubblica già completamente distrutta dalla guerra. Ma anche le forze politiche che non faranno parte del nuovo governo dovranno avere la possi~ilità di crearsi deg!i ~pazi affinché non si formi una nuova oppos1z10ne sotterranea che PIANETA TERRA
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