ormai da più di un anno nel Caucaso del Nord. Con il pretesto di rafforzare il potenziale difensivo russo Lei ha stroncato tutti i tentativi di una riforma militare che avrebbe dato al paese forze armate efficienti e moderne. Risultato? Aumentano le spese destinate all'esercito, mentre il numero dei generali ha ormai raggiunto l'indecenza; per giustificare la loro esistenza se ne aumentano gli anni di servizio e si annullano i rinvii della chiamata alle armi. Soldati e ufficiali sono miseri, laceri e affamati. La tradizione di umiliazione, illegalità e corruzione è salda come un tempo. Perché stupirsi che decine di migliaia di giovani si sottraggono come alla peggiore delle disgrazie a una coscrizione medioevale? Lei parla di politica aperta, di glasnost' e trasparenza, e contemporaneamente firma in segreto decreti riguardanti importantissimi affari di stato, crea istituzioni occulte, rende segreto un numero sempre maggiore di informazioni sull'attività delle strutture di potere e sulla situazione del paese. Il meccanismo di promulgazione delle decisioni presidenziali è divenuto quasi altrettanto recondito che al tempo del Politbjuro del Cc del Pcus. Non è un segreto che nella Sua attività Lei faccia sempre più affidamento sui servizi segreti, sul loro sistema di informazioni riservate. Non Le è ancora chiaro quanto esso sia inattendibile e tendenzioso? La Sua politica dei quadri si fa di giorno in giorno più chiara. In un primo tempo al suo fianco si incontravano parecchie persone competenti e disinteressate, ma era accolto più che volentieri anche chi aveva l'unico merito di esserle personalmente devoto. Gradualmente quest'ultimo principio di selezione dei collaboratori (tipicamente sovietico, di partito) è diventato quello fondamentale: gli individui che non possedevano in debita misura tale requisito venivano allontanati dalla sua amministrazione e dalle altre strutture di governo. Ma la cosa peggiore è che perfino nella cerchia ristretta dei "devoti senza piaggeria" avveniva una_selezione natt~rale sui generis: aveva maggiore successo nella carriera chi, davanti agli occhi del paese, perseguiva il proprio interesse personale, ed è tanto se non era criminale. Risultato? Guardi in faccia i suoi attuali compagni, e smetterà di stupirsi del perché il paese non ha fiducia nei Suoi fav.oriti e, di conseguenza, anche in lei. Del resto né Lei né le massime cariche dello stato vi preoccupate minimamente dell'opinione pubblica. Nei momenti di crisi, invece di spiegazioni franche e oneste Lei e i capi dei dicasteri statali . da lei nominati ci propinate menzogne così deboli e smaccate, da lasciare semplicemente sconcertati. Il frasile ponte della fiducia tra società e potere, faticosamente gettato a dispetto di una tradizione secolare, è di nuovo crollato. A poco più di un anno dai fatti di ottobre a Mosca Lei ha scatenato la guerra cecena. Il disprezzo del diritto, la violazione della Costituzione, la demoralizzazione e lo sbando dell'esercito, l'ignominiosa incompetenza dei servizi segreti, l'inetto carrierismo dei vertici dei dicasteri preposti alla sicurezza, la menzogna goffa e cinica a cui hanno dato voce le prime personalità dello stato, tutto ciò si è espresso al massimo. Ma in questa crisi si è manifestata in maniera spaventosa anche un'altra caratteristica del regime politico da Lei creato: il completo disprezzo della vita umana in quanto tale. Sono morte due-tre-quattro decine di migliaia di persone: e allora? Non sappiamo neanche con precisione il loro numero e chi fossero: pacifici cittadini, soldati russi, rivoltosi. Il sangue è stato sempre stimato a buon mercato in Russia, in particolare sotto i bolscevichi. In questa vergognosa tradizione nostrana Lei ha però introdotto una nuova corrente, "democratica" e "umanistica". Per un intero anno in Cecenia sono stati ristabiliti l' "ordine costituzionale" e i "diritti dei cittadini" a suon di bombe e missili; La farsa delle "libere elezioni" ha condotto (e non _poteva fare altrimenti) al crollo delle già vacillanti speranze di pace nella regione. Nello stesso identico modo, all'insegna della liberazione degli ostaggi, Lei ha condotto a Pervoma j skoe una feroce azione punitiva (per di più fallita), il cui reale scopo non era affatto il salvataggio degli innocenti nelle mani dei terroristi. Lei ha sulla coscienza sia la violenza in sé che gli ipocriti tentativi di dissimularla con belle parole. Lei e sii sciocchi che L'hanno spmta alla guerra cecena avete capito che dal sangue versato germoglieranno intolleranza, vendetta, menzogna, violenza? E che questo malefico germoglio soffocherà anche quel tanto di utile che Lei ha fatto per la Russia? Lungi da me l'idea di far ricadere la colpa solo su di Lei. Il regime totalitario, a cui è stato assestato un colpo grave ma forse non mortale, si difende con gli strumenti che gli sono propri: generando crisi, corrom_pendo la popolazione, rovesciando i valori sociali. La Sua colpa personale sta non solo nel non aver ostacolato queste tendenze, ma nell'averle anzi favorite. Pensa forse di costruire una Grande Russia per il bene dei cittadini? No, la Sua attuale politica è capace soltanto di ricostruire in tempi stretti uno stato aperto all'illegalità. In altre parole, Lei sta ricostruendo il vecchio pantano bolscevico, con l'unica differenza che per ora alla fraseologia comunista si sostituisce la retorica anticomunista. I Suoi potenziali successori colmeranno anche questa lacuna. Lei ha iniziato la sua carriera di democratico combattendo con tenacia ed energia contro le menzogne ufficiali e il dispotismo di partito, e la termina da obbediente esecuY.QQ.
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