La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 12 - febbraio 1996

SALUTE E MALATTIA EPIDEMIOLOGIA Paolo Vineis Eugenio Paci LA SITUAZIONE ITALIANA Paolo Vineis, Eugenio Paci Eugenio Paci lavora al Centro per lo studio e la prevenzione oncologicadi Firenze. PaoloVineislavoraal Dipartimento di scienzebiomediche e oncologiaumana dell'Universitàdi Torino. ♦ La legge del 1978 che doveva creare il servizio sanitario nazionale italiano (Ssn) e porre rimedio al carattere frammentario dell'assistenza sanitaria, in re~ltà non è mai ,stata applicata completamente, m parte perche ostacolata dagli interessi personali di diversi gruppi e agenzie. Nel 1993 è stata approvata una nuova legge che ha introdotto la cosiddetta "concorrenza controllata", anche se non si sa ancora se questa normativa sarà in grado di risolvere alcuni dei problemi più gravi del servizio sanitario, e si temono gli effetti che la concorrenza controllata o l'economia di mercato potrebbero avere sulle gravi discrepanze che già esist6no tra le diverse aree geografiche, specialmente tra nord e sud d'Italia. Questo timore potrebbe rivelarsi fondato se le modifiche finanziarie non saranno accompagnate da una solida ottica epidemiologica, un'ottica che in Italia è stata sempre trascurata. La crisi del sistema sanitario nazionale italiano non differisce granché da quella che attraversano altri paesi industrializzati, anche se alcuni aspetti sono caratteristici dell'It<Ìlia. In passato le decisioni del governo si sono basate più sugli asretti politici che sugli elementi tecnici: non esiste infatti una cultura che privilegi la ricerca empirica nelle scelte politiche. La necessità di stabilire un legame tra scienza e politica è sorta solo recentemente, quando le diverse parti del sistema assistenziale e sanitario hanno iniziato a dialogare fra loro. Questo articolo vuole illustrare alcuni punti chiave delle condizioni sanitarie della popolazione e della struttura sanitaria in Italia per individuare gli aspetti critici che potrebbero essere seriamente minacciati dalle politiche future. Lo scopo principale è quello di evidenziare il potenziale contributo dell'el'idemiologia, fino ad oggi trascurato, nell'affrontare la crisi del Ssn. Un'attenzione particolare verrà SALUTE E MALA'ITIA rivolta alle differenze tra nord e sud, poiché sia l'epidemiologia delle patologie comuni, sia il funzionamento dei servizi sanitari variano a seconda delle regioni ed è quindi indispensabile effettuare delle analisi distinte. Per molto tempo il sud ha avuto un'economia più povera risf etto alle regioni settentrionali e gli sforzi de governo si sono concentrati più sul problema della disoccupazione di massa che sull'uso efficiente ed efficace delle risorse pubbliche. Condi_zioni di vita e salute pubblica: alcuni esempi Secondo l'Atlante europeo delle morti evitabili,1-2 mentre i tassi di mortalità per la maggior parte delle cause di decesso in Italia sono vicini alle medie europee, in alcuni casi se ne discostano. In particolare, le regioni del sud presentano un'incidenza dei decessi causati da cardiopatia reumatica (5-44 anni) da due a quattro volte superiore rispetto alla media europea. Anche i decessi dovuti a cancro della cervice uterina sono molto più frequenti nelle regioni meridionali (Sicilia, Puglia, Calabria). Mentre la maggiore mortalità per cardiopatia reumatica e. cancro della cervice suggerisce la presenza di problemi igienici cronici, un altro fattore determinante potrebbe essere l' organizzazione dell'assistenza sanitaria. :È stato proposto che la dis_tribuzione disomogenea dei decessi per cardiopatia reumatica è almeno in parte dovuta a un insufficiente trattamento dei pazienti affetti da febbre reumatica, piuttosto che a una diversa incidenza della febbre reumatica stessa. Nel caso del cancro della cervice, la disponibilità dello striscio vaginale (Pap test) non è uguale in tutte le regioni italiane. Secondo una ricerca, il numero di Pap test effettuati su 100 donne nel 1986 era di 22,5 nel nord e solo 10,8 nel sud. 3 Distribuzione non uniforme di apparecchiature ad alta tecnologia In Italia l'apparecchiatura diagnostica avanzata è evidentemente distribuita in modo non uniforme. La disponibilità della tomografia computerizzata è di circa 1 scanner ogni 110.000 abitanti nelle regioni del nord e del centro e di 1 ogni 172.000 abitanti nel sud. L'apparecchiatura per la risonanza magnetica ha una den·sità di 1 strumento ogni 500.000 abitanti nel nord contro 1 o~ni 900.000 abitanti del sud. Il rapporto raggiunge i valori di 1 ogni 500.000 abitanti (nord) e 1 ogni 1.200.000 (sud) per quanto riguarda gli acceleratori lineari (dati inediti che si riferiscono al 1992, Ministero della Sanità, 1993). Questa distribuzione irregolare non indica

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