La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 12 - febbraio 1996

Dal punto di vista dell'analisi economica, dobbiamo osservare non solo i rapporti statistici, ma esaminare e investigare i processi causali implicati nello sviluppo e nella crescita economica. Le f olitiche e le circostanze che hanno portato a successo le economie dell' Asia orientale sono state ormai studiate e comprese. Ci possono. essere differenze nell'enfasi di uno degli elementi della lista generalmente accettata, che include l'uso dei mercati internazionali, apertura alla competizione, un alto livello di alfabetizzazione e altri tipi di sviluppo sociale, corrette riforme territoriali, il fornire incentivi per gli investimenti, e incoraggiare la crescita e le esportazioni. Ma non c'è nulla che stia ad indicare che queste politiche sociali siano incompatibili con una maggiore democrazia e che debbano essere sostenute da comportamenti dispotici come quelli che si presentavano a Singapore o in Cina.19 La tentazione di pensare che il post hoc sia anche il propter hoc serve come sostituto di un esame critico delle cause. È utile anche considerare, in questo ambito, che mentre lo sviluppo sociale della Cina è stato agevolàto, come discusso prima, da un impegno politico dei regimi prima della riforma, simili impegni e politiche sono presenti anche in altre economie a carattere meno dìspotico (per esempio Jamaica, Costa Rica, Sri Lanka, e anche lo stato del Kerala in India). La dittatura non è la condizione necessaria perché ci sia la determinazione politica ad attuare lo sviluppo sociale. In realtà, la maggior parte dei regimi dittatoriali che violano i diritti politici e civili sono molto poco interessati a promuovere lo sviluppo sociale. Inoltre, dobbiamo anche osservare la connessione tra i diritti politici e civili, da una parte, e la prevenzione di maggiori disastri sociali, dall'altra. I diritti civili e politici danno l' opportunità di attirare energicamente l'attenzione sulle necessità generali delle persone, e sulla richiesta di di un giusto intervento pubblico. La reazione del governo alle gravi sofferenze della popolazione può dipendere dalla forza con cui viene fatta questa rivendicazione, ed è qui che l'esercizio dei diritti politici (come il voto, la critica, la protesta, e così via) può fare la differenza. In altre occasioni ho discusso la rilevanza del fatto che nell'orribile storia delle carestie nel mondo, nessuna grave carestia è mai avvenuta in paesi in cui esistevano democrazia e indipendenza, e una stampa relativamente libera 20. Si sono verificate in territori coloniali retti da gove~ni in sediati dall'impero (per esempio, in India prima della riforma, o in Irlanda), in dittature militari controllate da potentati autoritari (come in Etiopia o in Sudan), o in stati con un solo partito insofferenti a qualsiasi opposizione (come l'Unione Sovietica negli anni Trenta o in Cina al tempo del "grande balzo in avanti"). Mai una carestia di grande entità si è verificata in un paese indipendente, con elezioni sistematiche e multipartitiche, che permette un'interpretazione critica e libertà di stampa. Questo avviene non solo nei paesi ricchi dell'Europa e dell' America, ma anche in paesi molto poveri, come l'India, il Botswana, o lo Zimbabwe. In effetti, l'India ha continuato a soffrire di carestie fino a poco prima dell'indipendenza nel 1947 (l'ultima carestia in India, quella del Bengala nel 1943, uccise tra i due e i tre milioni di persone), poi, c·on l'indipendenza e un sistema democratico multipartitico, tutto d'un tratto non si sono più verificate carestie. Nessùn governo può permettersi di andare alle elezioni dopo una grave calamità sociale, e. nemmeno può, mentre essa è in atto, sopravvivere la funzione critica dei media e l'opposizione dei partiti, in una democrazia. Lo sprone dei diritti politici e civili può influire davvero molto. 21 . È importante in questo contesto esaminare le carestie cinesi del 1958-61 durante le quali, come ho già ·menzionato, morirono tra i 23 e i 30 milioni di persone. Il governo cinese, nonostante fosse politicamente molto impegnato in generale ·a combattere la fame, non revisionò in modo sostanziale le sue politiche disastrose connesse al fallimentare programma del "grande balzo in avanti", durante i tre anni di carestia. L'assenza di partiti di opposizione e la mancanza di libere notizie provenienti dai. media implicarono che il governo non fosse soggetto a critiche di avversari che li accusassero dell'incapacità di evitare che la popolazione morisse di fame e che soffrisse della carestia. Durante qUella terribile carestia, il governo non dovette affrontare alcuna pressione da parte dei giornali, che erano sotto il suo controllo, o dai partiti di opposizione, che erano completamente assenti. . In effetti, il governo stesso era fuorviato dalla mancanza di circolazione di libere notizie, alimentato com'era dalla sua stessa propaganda, e fu anche confuso dalle rosee descrizioni degli ufficiali locali di partito, che erano in competizione per avere credito nel Beijing, . e tutti reclamavano di stare ottenendo enormi risultati nelle loro rispettive località. Proprio questo aspetto informativo della democrazia elogiò Mao nel discorso che tenne nel 1962, subito dopo la fine delle carestie: "senza democrazia, non si sa quello che succede alla base; la situazione non è chiara; non si riesce a raccogliere s_ufficienti_opinio~i prove~ien~i da tutte le parti; non puo esserci comumcaz10ne tra l'alto e il basso; gli organi di guida di alto livello devono prendere decisioni solo sulla base di informazioni non corrette e provenienti da una sola parte, quindi è difficile evitare di avere una visione soggettiva; è impossibile raggiun$ere unità di intesa e unità di azione, e impossibile avere un reale centralismo." Tutto questo si riferisce alle funzioni informative della democrazia, piuttosto che alla funzione di incentivo, o alla sua importanza intrinseca, ma è comunque importante vedere come Mao, in occasione delle disastrose carestie, comprese i fattori che causarono le crisi in Cina. In realtà, proprio mentre la carestia stava raggiungendo il suo apice, le autorità cinesi pensavano erroneamente di riserve di grano molto maggiori di quante non ne avessero in realtà22. L'assenza di diritti politici e civili non solo riduce gli incentivi politici che operano sul governo, ma riduce anche l'informazione su cui si basano le decisioni politiche. 7. La formulazione delle necessità L'idea che le necessità economiche contrastino con i diritti politici e civili deriva spesso dalla supposizione che le necessità siano qualcosa di solido e scontato, mentre i diritti sono discrezionali e forse anche poco ad hoc. In realtà, comunque, i diritti politici e civili hanno un importante ruolo costruttivo nel promuovere una discussione pubblica che permetta ai cittadini di farsi una loro idea usuPIANETA TERRA

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==