dell'istruzione di base. Altri aspetti dell'opportunità nel campo sociale richiedono un cambiamento. Ad esempio, la necessità di ampliare e migliorare l'assistenza sanitaria, aumentare le disposizioni per la sicurezza sociale, rendere le riforme territoriali più efficaci e complete, e in ~enerale, migliorare il tenore di vita delle classi più indigenti (e, tra l'altro, permettere di usufruire più liberamente delle facilitazioni economiche derivate dall'espansione dei mercati). Quando diedero inizio alle loro rispettive espansioni economiche, le economie dell'est e del sud-est asiatico, nel campo sociale, avevano una situazione più favorevole rispetto all'economia indiana di oggi. Nonostante la politica ufficiale indiana abbia chiaramente lo scopo di emulare queste economie, è evidente una spiccata riluttanza - esemplificata sia dall'inadeguatezza politica che dalla dogmatica articolazione del Posh - a prendere in considera-. zione tutti gli elementi di quel successo. 15 5. La Cina prima e dopo la riforma È utile in questo contesto soffermarsi su un aspetto dello sviluppo economico cinese. È stata più volte notata la natura controproducente delle politiche economiche cinesi nel periodo maoista. Le politiche economiche disastrose del periodo del "Grande balzo in avanti" (Great Leap Forward) produsse quella che probabilmente è stata la più grande carestia della storia, negli anni 1958-61, causa della morte di un numero di l?ersone che, secondo una stima recente, si aggira tra i 23 e i 30 milioni di persone (di questo parlerò più avanti). Nei periodi successivi, compreso quello della Rivoluzione Culturale, non si prese in considerazione l'opportunità di espansione economica che offriva il mondo contemporaneo, e alla mancanza precedente fu posto rimedio solo in seguito alle riforme economiche del 1979. Bisogna riconoscere anche che quando si diede finalmente inizio alle riforme economiche, nel 1979, la Cina avrebbe potuto attingere alle sue recenti conquiste nel campo sociale. Questi sviluppi facevano parte di un piano diverso, e non erano certo stati contemplati - da Mao o da chiunque altro - per facilitare l'espansione dell'economia di mercato. (Uno storico delle idee vedrà in questo senza dubbio un'illustrazione dell'importanza delle involontarie conseguenze dell'azione umana, come sottolineato da Adam Smith, Cari Menger e Friederich Hayek). Gli sviluppi sociali, motivati da un differente impegno politico della Cina prima della riforma, furono un bene per l'espansione dell'economia di mercato, iniziata dopo le riforme economiche. In Cina, quando le riforme economiche ebbero inizio, nel 1979, la percentuale complessiva di alfabetizzazione era già del 70%; questo contrasta con il dato che in India oggi quasi la metà della poJ?olazione adulta è analfabeta. La percentuale d1 giovani in Cina era particolar- !11-ei:itaelt~, risJ?etto ~I numero corris~on_dent~ indiano d1 o~g1. Meta delle ragazze di eta tra 1 15 e 19 anm e un quarto dei ragazzi indiani della stessa età erano nel 1990-91 ancora analfabeti (come risulta dal censimento indiano e da altri studi). Per contrasto, in Cina, non solo il 92% delle ragazze e il 97% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni erano istruiti, nel '1990-91, ma anche nel 1981-82, quando le riforme economiche cinesi erano appena iniziate, il tasso di alfabetismo tra ragazze e ragazzi della stessa età era rispettivamente dell'85% e del 96% 16. L'eredità didattica ricevuta dalla Cina dopo la riforma da parte del suo passato si adattava meglio a una crescita economica diffusa ed equamente distribuita. Un simile paragone può essere fatto anche p'er l'ottima assistenza sanitaria nella Cina prima della riforma, confrontata con quella persistentemente trascurata dell'India. Anche se la qualità dell'assistenza fornita dai programmi innovativi cinesi, come l'uso di "medici dai piedi scalzi", si è rivelata piuttosto limitata, comunque l'impegno politico nella Cina prima della riforma inteso a garantire un'assistenza sanitaria di base per tutti gettò le fondamenta di un sistema di assistenza sanitaria che ha cercato di provvedere alla mag~ior parte della popolazione in Cina, contrariamente a quanto succede in India (eccetto il Kerala). Questa situazione si riflette sui dati, in base all'età, dei tassi di mortalità rispettivamente della Cina e dell'India. È spesso sottovalutata l'importanza che hanno la salute e una corretta nutrizione nell'ambito di un'espansione economica. Esse influiscono non solo nella capacità delle persone di compiere lavori pesanti, ma contribuiscono anche a liberare le persone da una insostenibile costrizione dovuta a patologie e indisposizioni che possono compromettere sia l'efficienza lavorativa che la possibilità di spostarsi per cercare nuove opportunità economiche. La trascuratezza del settore sociale, caratteristico della pianificazione indiana (una trascuratezza quasi mai affrontata dalle critiche contemporanee della pianificazione indiana, che si concentrano solo sulle caratteristiche della license raj) rende molto più difficile andare verso una vasta espansione economica nell'India del dopo riforma. La Cina, in questo campo, aveva degli impedimenti, ereditati dal periodo prima della riforma (che corrispondono alla license raj in India), ma non soffriva, come oggi l'economia indiana, di scompensi così gravi nel campo sociale. Mentre il passato non può essere cambiato, la mancanza di un adeguato riconoscimento di questi scompensi in India, e l'insistenza sul Posh (con la conseguente impossibilità di dare al settore sociale alcun tipo di priorità reale), rende difficile il superamento dell'handicap indiano. . · · Un'altra area in cui l'espansione successiva alla riforma in Cina beneficiò delle conquiste ottenute prima è quella delle riforme territoriali. Esse possono rivelarsi un elemento importante per lo sviluppo economico, e lo sono di certo state in Asia orientale, in linea generale.17 Certo, in Cina· le cose andarono al di là delle riforme territoriali, e lo sviluppo dell'agricoltura su territori appartenenti allo Stato di certo penalizzò fortemente l'espansione agricola nel periodo prima della riforma. Ma quel processo di collettivizzazione aveva, tra le altre cose, abolito il latifondismo in Cina, e quando il governo cinese optò per il "sistema di responsabilità" alla fine degli anni Settanta, il paese ebbe un concetto di possesso' territoriale che poteva essere prontamente convertito in coltivazione individuale di un terreno, senza i problemi sociali e le inefficienze economiche di una irregolare suddivisione delle proprietà territorial1. . Dal lato metodologico, è interessante notare che gli sviluppi sociali che hanno favorito una crescita economica equamente condivisa PIANETATERRA
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==