giocando sull'interdizione ai comunisti e negoziando con la Dc quote di potere in un sistema in cui alla politica visibile se ne affianca una oc·culta, invisibile, fatta di manovre, di ricatti, di pressioni di ogni genere. In questo gioco i Servizi sono molto utili, per la semplice ragione che sono i Servizi a controllare il mercato delle informazioni riservate. In continuità con i primi esperimenti di De Lorenzo e con le attività ricattatorie ampiamente praticate da Gelli, il metodo del "d9ssieraggio" diventa uno strumento ordinario di conflitto politico all'interno della nomenclatura. È una vicenda che l?rosegue sino ai primi anni '90. Si prendano gli ultimi documenti trovati nel domicilio dell'ex-capo del controspionaggio, il ~enerale Cogliandro, che dopo essere andato m pensione continuava a collaborare con il Sismi. In questi dossier non c'è nulla che risuardi il controspionaggio oppure le finalità istituzionali del servizio segreto militare. Queste carte offrono uno spaccato impressionante delle lotte interne al pentapartito, dei ricatti reciproci, delle informazioni o pseudoinformazioni che potevano essere utilizzate dall'uno o dall'altro. · Lo stesso vale per l'attività di dossieraggio che riguarda i magistrati protagonisti di Tangentopoli: si raccoglie quello che si può per poi potersene servire come strumento di ricatto. Come ha dimostrato anche il recente processo l?enale sui fondi neri del Sisde, la discrezionalità che è propria di questi apparati viene usata per accumulare denaro e potere: il tutto al di fuori di qualunque finalità istitu4ionale. Si approfitta della scarsità e della limitatezza dei controlli per avere "carta bianca". Ricondurre i servizi al modello costituzionale Il primo ed essenziale passo per la riforma dei Servizi consiste nel rinnovarne la composizione e nell'adottare una nuova disciplina relativa al reclutamento. Abbiamo bisogno di una nuova generazione di funzionari, che non siano in nessun modo coinvolti negli intrighi del passato. Occorre fissare anzitutto dei principi generali: un termine massimo di appartenenza per coloro che provengono da amministrazioni statali ed un'assunzione selettiva (attraverso un vero e proprio esame di concorso ed in base al giudizio di una commissione qualificata) di quelli che non sono già stati precedentemen te assunti da un'altra amministrazione pubblica. Inoltre le norme volte al rinnovamento dovrebbero prescrivere la cessazione immediata dalla carica e dall'appartenenza aì Servizi di tutti coloro che hanno ricoperto incarichi direttivi per un determinato f eriodo di tempo (ad esempio, dieci anni) e 'adozione dello stesso provvedimento per coloro che, al di fuori di incarichi direttivi, hanno avuto lunghi periodi di permanenza (pei;-esempio, quindici anni). Anche a regime dovrebbero fissarsi limiti di permanenza massimi. E se il concorso per l'assunzione diretta diventa una cosa seria, si può prevedere anche il passaggio dei soggetti reclutati dal Servizio ad altre amministrazioni. Ciò sarà possibile per chi ha esperito competenze specifiche nell'attività di intelligence. Ma l'assunzione diretta dovrebbe essere collegata proprio al fabbisogno di profili specifici di prç)fessionalità (per esempio, nei settori scientifico-tecnologici). Per costruire il Servizio di informazione e sicurezza di uno Stato democratico occorre inoltre che la dipendenza dal governo non si configuri come delega in bianco, ma sia effettiva direzione politica di questi apparati. Il punto estremo della tecnica della '' delega in bianco" è stato toccato con il governo Berlusconi. Il Presidente del Consis.lio emanò una circolare con la quale si stabiliva che il ministro degli Interni (all'epoca, Maroni) non potesse nemmeno visionare i fascicoli che erano negli archivi, che dovesse delegare l'analisi e la valutazione dei materiali, ivi compresa quella di eventuali illegittimità, al direttore del servizio che da lui, secondo la legge, dovrebbe dipendere (Sisde). Delega in bianco totale: men che mai, secondo quella direttiva, un controllo di legittimità poteva essere esercitato dal Comitato ~arlamentare per i Servizi di informazione e sicurezza. Fortunatamente, su segnalazione del Comitato, Dini ha revocato questa disposizione. Ma si è trattato solo dell'ultima impennata di una prassi largamente diffusa negli anni passati. Il governo preferisce, formalmente, non sapere nè vedere: poi, di fatto, si stabiliscono accordi sottobanco tra servizi o loro settori e l'una o l'altra parte del sistema politico. Sopravvive, insomma, lo scambio di favori. Del resto, nei servizi, e specialmente nel Sisde, che è nato più tardi, la lottizzazione è diventata una prassi diffusa. Coperti dalla delega in bianco, prosp~rano gli accordi occulti: e spesso qùesti accordi danno luogo alla formazione di dossier che servono per la lotta politica sotterranea. Per questo abbiamo bisogno che il goven:io eserciti un'effettiva direzione dei Servizi e che ne risponda politicamente. Una struttura bipartita come l'attuale ha bisogno di una forte integrazione. Il Cesis o un'analoga struttura centrale dovrebbe coordinare e controllare le attività, evitando tra l'altro le sovrapposizioni. Oggi ciò non avviene. Va creata una struttura servente della Presidenza del Consiglio, con poteri più ampi e penetranti. Occorre poi che la documentazione delle attività e delle operazioni dei servizi sia fedele, analitica, organizzata sulla base di una compiuta informatizzazione degli archivi; che sia controllabile, che sia sempre possibile individuare i responsabili di ogni operazione, di ogni documento. Basta qui ricorcare l'incredibile balletto che c'è stato intorno alla cosiddetta "fonte Achille" e all'acquisizione illegittima, da parte del Sisde, di informazioni sull'attività di magistrati. Non si riusciva ad individuare un responsabile, e in un primo tempo sembrava. a1dirittura che quelle carte non fossero mai esistite. Occorre, infine, che il segreto sugli atti sia temporaneo, come accade nella maggior parte dei Paesi democratici, e non, come da noi, eterno. Quanto al Comitato Parlamentare , esso deve essere messo in condizione di controllare non solo le linee delle attività in genere, ma BUONIECAWV!
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