La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 10 - dicembre 1995

beri professionisti rappresenta- • no una parte consistente degli · iscritti (circa un quarto) e so- \ .. prattutto dei responsabili. I ce- 11· ti medi autonomi, gli operai e , le persone in cerca di occupa- ~ zione detengono invece quote · più esigue a riconferma che il · ;f campo culturale, anche nella· J sfera associativa, mostra delle· ! b~_rrie~eall'entrata che per lo [ pm agiscono attraverso mecca- {; nismi di esclusione che si ri- 1 1 · producono seguendo le linee l!. ·· 1 • 1 della stratificazione sociale (sia J' ,.-., -'· in termi~i di livelli_di istruzio-,•~ . , . ·. · ·,: ;.f ne che di collocaz10ne profes- i ,4::.~- " sionale). t, -\~· 1. J ten~nc~ 1 ~:~d:sfa~l~n;,eit~a~:JJ ;/ii'{-·~' .-- t :,. porto tra associazioni e politi-I;), · \ . / t,j ca, che è stato oggetto di uni}~ ,:, ,4) J V il particolare a[ap~ofondimento' 'i · ì :1 1j ; i 1 ~f i~y~~}!l; ;;~:::;~:~J, .. -1. •;)\ ·fi1 1 ;i cizzazione dei dirigenti delle. ' 1 'i' '\ · \ ·i ; , /f t· I ·t , associazioni studiate6. Il 41 % . . / ·· • · ji.,, ' , ' i · ,. · , 71 t l!ij. r,c ·; L:, , ?.~i responsabt ~i definisce · ft f ,. 1 , !/ ; ii ;{i 1 ~t impegnato. po 1t_icame_nt~"e i \ ~ .-·...:!• .\ ·.. uf: /' ./ _t; !.'~/ ;:- un numero superiore dichiara t , ► , ·: _i) 1 l', • t l; - •· , di. ten~rsi i~f<;>rmatosulle que- tfij : . !.'. »•'·/.··~•, t}/- )ì L,r ~ \ 1 , stioni politiche, pur senza f;! · ✓' 'J'J .·.,,; tt, ' · 'l ' ' . prendervi parte dire~tamente. :\; lf,iì· 1, ;~:~ t{ ,\.'\ \1 _ { '1 :~/ Una quot~ ele".ata, inoltre, è J - 7 __;;,~ /~L'\.. t '1l...,1./·. . stata candidata in qualche ele- rr /,,-~. .,. ' .. ~ -~ . t . ' ~ ~ y ,...._✓ t ! . ~~".( i--- / $ \ zione pubt?tlica e risulta isctritt 1a_ -J~_;; 1 ·,, i,__ l.\. t,.,',· . :.:.! . '·'/ .\. __..,/. a un par i o; u_napere:? ua e ,\ -.. . . .. ( d 1 I. ' ·\\ ' / ancora magg10re p1u e . , \ !.. \ / -.,. 50%), infine, ha dedicato del d'. " ·,../ tempo in passato alle attività di f t ; un partito o di un'organizza- j•2'>...... "7· zione politica. Questi dati ri- "· ,, __ sultano a ·prima vista sorpren- · denti considerando che stiamo parlando di associazioni che svolgono in via primaria attività di tipo culturale, e sollevano non pochi interrogativi sul carattere più o meno endogeno e spontaneo dello sviluppo dell'associazionismo nel Mezzogiorno. Uno sviluppo che anziché segnalare la vitalità della società meridionale negli ultimi anni, potrebbe al contrario indicare una forte penetrazione del sistema politico nei momenti di autorganizzazione della soc~età civile, secondo Una logica di colonizzaz10ne. . Senza escludere del tutto questa possibilità, i risultati della ricerca lasciano intravedere una realtà diversa, così come si desume, tra l'altro, dalla scarsa dipendenza finanziaria che l'associazionismo culturale mostra nei confronti dei contributi pubblici. Vari elementi sembrano avallare un'interpretazione tesa a sottolineare i caratteri innovativi di queste dinamiche sociali, collegandole ai bisogni espressivi che a·gitano la società civile. Bisogni che assumono talvolta vesti esplicitamente politiche ma che soprattutto danno vita a nuovi canali .di fartecipazione alla sfera pubblica, anche per i tramite di associazioni che non sono mosse, in via primaria, da finalità politiche dichiarate. Intorno al 40% delle associazioni studiate, infatti, sono state classificate all'interno di una categoria che abbiamo denominato di "mobilita-· zione pubblica", poiché le attività che esse svolgono le vedono impegnate in azioni collettive di vario genere: marce, dimostrazioni, campagne di sensibilizzazione, iniziative giuridico-istituzionali verso gli enti pubblici, atti- . vità propriamente politiche, ecc. Questo tipo di iniziative risultano più diffuse in quelle associazioni i cui responsabili si dichiarano foliticamente impegnati. Tra questi, però, i numero dei soggetti non iscritto a nessun partito rappresenta ampiamente la maggioranza (circa il 60% del totale), ed è proprio all'interno delle loro associazioni che il ricorso a iniziative di mobilitazione pubblica è più frequente. È chiaro perciò che questi dati segnalano l'emergere di modalità di partecipazione sottratte al diretto controllo dei partiti e che sembrano anzi delineare la ricerca di canali di mobilitazione politico-sociale alternativi a quelli tradizionali, capaci di esprimere le domande e le potenzialità emergenti dalla società civile. Come è possibile interpretare i risultati emersi dalla ricerca? Qual è il significato di questa forte mobilitazione sociale, specialmente negli strati più giovani della popolazione, alla luce dei mutamenti che hanno investito negli ultimi decenni la società meridionale? L'ipotesi che possiamo fare è che il processo di crescita e rinnovamento del tessuto associativo culturale è stato favorito sia da fattori di ordine generale e di lunga durata che da elementi MEZZOGIORNO

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