La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 10 - dicembre 1995

comprendere cosa intende Capitini quando parla di "obiezione di coscienza", non basta rifarsi agli anni e ai modi eroici dei primi testimoni; non serve storicizzare e confrontare ad esempio il capitolo sull'obiezione di coscienza di Italia nonviolenta, scritto nel 1949, con i problemi e i termini attuali. È necessario e sufficiente, invece, conoscere la sua definizione di Coscienza e di Obiezione e restare spiazzati - se si vuole - o persuasi - se si crede - davanti all'immediatezza e alla pregnanza di questo suo fondamento religioso: in Capitini, obiezione di coscienza è una tautologia, nel senso che l'obiezione contro la realtà è l'azione della coscienza, è la sua espressione originaria e la sua verifica costante. ce - ci si è ridotti a credere che la religiosità non possa in nessun modo coniugarsi con la laicità. Per il religioso Capitini, laica invece era e restava la coscienza (non un presuntuoso sinonimo dell'anima, ma soltanto semmai la sua "prova" esistenziale), così come laica restava la sfida religiosa della coscienza contro la stessa religione. Anch'essa infatti, quando diviene istituzione, può minacciare l'apertura religiosa e contrastare quella religiosità che, per Capitini, è parte integrante e sostanziale del laicismo. Del resto, 1! tema del suo "movimento di religione" era quello di "portare il laicismo al punto di produrre la sostituzione di una nuova vita religiosa a quella tradizionale, derivante dalla Controriforma "4 . Un'affermazione 1,~t-;; questa, che oggi può apparire incomprensi- ~-, , \ bile, ma che ieri non sembrava per nulla pe- ,r.... · . ' regrina, quando da molti altri o da tutti, il /. ~r- ;·--·.···,, -~,: laicismo veniva vissuto come una sfida mo- 1'' fl,?.:°:-'i -;;, ; ~ , \ t l l if,f.... , , :.·.,· •~·,. ~ "'· ra e e spiritua e. ·.PlJ <l:'}' .,.,i-' i ·' f Per il laico Capitini questa sfida però ,.. ,'4.,.. \.f} , • non scendeva a patti e non aveva confmi, e "'\ I ;{ ', ,-5 ;.._, ~,:~t-, . • 4 così, nei riguardi della politica, doveva com- ....St--: 1 ,. , _pletarsi con un'altra sfida parallela, quella _., ~~ · ~~~~~~~ ~- d_el!'A~giunta relisiosa all'opposizione 5 • ~e ,.. .,,,,,. I :.... .:, r ,.~i:-' c10e laica era la sfida verso e dentro la reh- ~~''°; ,>~:,...-, .,, 7 1 :-·~':\, gione, religiosa era l'aggiunta di cui aveva · ,.:::••?:,.,. · i · 1;\ bisosno la_p?liti_caistituzionale. Aggiunta di ,., , . ./ i ,, mov1ment1 liberi, per compensare o contro!- . ··., ..Y,, ',,,"' / . jr lare gli strumenti dei sindacati e dei partiti; ~-"". / • · ,._,.. ,. 1 • ! : aggiunta di minoranze persuase, per con- ✓ / . ; . ¼. traddire o spezzare la tendenza e la logica ../ {, . .;\f maggioritaria su cui si appiattisce e devitaliz- -". ,•,, I , \ • r za la stessa opposizione. \ i'· ' _<_ ìJ~'.>' E s_i~ratta ~empre ?i."aggi~_nte relig~ose", / ( 1 \ perche e tensione religiosa c10 che anima e ' .'! \ ) seleziona le energie attive ed autonome che :' \ 11 vivificano il tessuto sociale e la cultul'a _poli- :-·· . .\/ \tl tica; o an~ora, si tratta di _"aggiu1:te rehgio: •, ~~ ·, ;, \. 'l; se" perche complementari e corrispondenti ~•· · . \'. \: ad una precedente "aggiunta politica" alla ~0_>tH\ vita r~ligiosa che Capi~ini a_veva,già_fatt_o ,~-;:.>'\ ··'\propria ~ proposto negl_1~nm dell anufa_sc11 .,, ✓ ., , •\ smo. lnfme, nella oppos1z1one della cosc1en- ' · \ za contro la inaccettabile realtà, l'esperienza religiosa e l'azione politica non possono che fondersi inevitabilmente e completarsi necessariamente .. In questa definizione, ciò che resta più difficile da ricordare e da usare è il dato di una 'coscienza' diversa e divisa dalla 'consapevolezza', eppure dialogante con essa come una fertile contraddizione. Oggi che la realistica consapevolezza non ammette al contrario nessuna convivenza con la coscienza. O ancora: oggi che il radicalismo della coscienza rivendicato da Capitini è stato bandito dall'integralismo della consapevolezza, un paradossale integralismo laico che nessuno è disposto a denunciare o a criticare. In effetti, è probabile che il laicismo imperante sia soltanto ottuso e che la sua intolleran.za anti-religiosa sia motivata più dall'ignoranza che dalla paura. Si è diffusa una strana tendenza letteralmente oscurantista nei confronti della dimensione e del termine stesso di religiosità, ma forse è solo l'effetto dell'abitudine (o della norma) di rinviare persino fuori del privato, oltre l'intimità, in una condizione quasi di clandestinità e di totale non comuni~ cazione, ogni valore, comportamento, atteggiamento riferibile alla sfera religiosa. Magari p~r garantire la sua libertà - almeno così si diDice Lamberto Borghi di Capitini: "La forza mai smorzata con la quale egli op.era a trasforma re la società gli deriva dall'impegno che pone a trasformare la realtà quale è. La sua ansia di liberazione sociale trae motivo e vigore dalla sua ansia di liberazione religiosa. (...) Qui si scorge il radicalismo della posizione capitiniana. Egli avverte che, per lui almeno, è impossibile appagarsi di una lotta parziale, settoriale contro il male e l'ingiustizia. Tale estensione del conflitto col mondo com'è non assume mai ìn lui il carattere di un espediente. Egli non cerca nell'impegno religioso un semplice sostegno per rendere più rigorosa l'inaccettabilità della condizione sociale dell'uomo di oggi. È più esatto ritenere che il suo rifiuto di compromessi coll'ordine sociale traesse vigore dal suo rifiuto dell'ordine reale. 6 Solo attraverso l'aggiunta religiosa, la politica può dunque passare da azione a tensione, da arte della mediazione o del possibile a "opposiziçme e liberazione". Una politica che è - I

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