La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 10 - dicembre 1995

SINISTRA A bassa voce Stefano Benni Tra i tanti problemi che in questi tempi affliggono la sinistra istituzionale, c'è anche l'Abbassamento Collettivo di Voce. Ne riscontro una vera epidemia, specialmente da quando, su qualche giornale, ho scritto cosa penso della Magnifica Corsa al Centro e del rimbambimento telecratico dei massimi dirigenti. Sono al bar, entra un giovane pidiessino. Mi saluta con un cenno furtivo e poco dopo me lo ritrovo a fianco, con un fil di voce che conferma il dilagare del morbo. "Ho letto quello che hai scritto" sussurra, "certo sei molto duro, nella sostanza hai ragione, ma non è il momento di sottolineare certe cose, è in ballo il ~overno, non possiamo lasciare spazio alla destra ..." Replico che andare al governo non è un motivo sufficiente per buttare via tutte le idee migliori della sinistra, e che se un cinquantun per cento è l'unico obiettivo, tanto vale fare un partito unico Forza Olivo. Il giovane esponente pidiessino bofonchia qualcosa ma subito si defila, poiché intanto è entrato un Vecchio Esponente. Anche lui è vittima del fatale Abbassamento. · "Ho sentito quello che dicevi prima'~ modula con tono da confessione. "Sono d'accordo con te, sono incazzato nero e l'ho anche detto in se- . zione, ma non si può dire in giro, ci sono in ballo obbiettivi importanti, a me quel Di Pietro per esempio non mi convince, ma è un personaggio chiave, piace a un certo elettorato, e in quanto a Dini poi zzzzzzzz ..." La sua voce è diventata un sussurro impercettibile. È infatti entrato il Medio Dirigente. Anche lui si affianca al bancone del bar e noto che, oltre all'immancabile Abbassamento, ha anche un leggero Strabismo Strategico, per cui mi parla guardando altrove. "Ho letto quello che hai scritto. Beh, forse era troppo viscerale ma la sostanza era giusta, ho proposto di aprire un dibattito sul giornale ma poi abbiamo pensato che non era il momerito adatto, perché la situazione è delicata, c'è il problema del Cda sulla Rai, c'è Dini in difficoltà. Certo hai ragione riguardo all'over- . dose di televisione. Ci sono stato sei volte questa settimana ed è stata una tortura, ma è pur vero che soltanto lì ormai · accadono cose, d'altronde sono scelte dolorose ma necessarie e riguardo agli immigrati anche tu sai benissimo che in questa strada ci sono dei marocchini che spacciano e ti assicuro che Fini sul piano personale è una persona molto • educata, poi c'è l'appoggio della curia che io non sottovaluterei ..." "Scusa" lo interrompo, "ma col Centro sociale come ve la cavate? Lo sgomberate o no?" · La voce si abbassa a un pigolio. "Non lo so... dovrei parlarne da Costanzo, forse ... ieri ero a cena col cardinale .. . zzzzzz... e lui diceva .. . zzzzzz ... magari ... zzzzzz ...." L'Abbassamento è totale. Così apertamente, spregiudicatamente, democraticamente la sinistra parla delle sue scelte e del suo dissenso interno. Provo a dire che un giorno tutto questo verrà al pettine, che non· si possono svendere le idee e ricomprarle a comando, che il disJ?rezzo delle minoranze è il pnmo segno non di moderatismo, ma dì vera passione destrorsa. Ma il mio interlocutore non parla più, gesticola imbarazzato. Forse deve risparmiare la voce perché domani ha un difficile testa a testa a Canale Cinque. Vorrei comprargli un pacchetto di pastiglie per la gola. Ma temo che il problema non stia lì. ♦ Y.QQ.

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