La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 10 - dicembre 1995

IL C.R.I.C.:. UNO STRUMENTO PER LA COOPERAZIONE SUD-SUD Antonio Perna Il Cric (Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione) è una tra le più significative organizzazioni non governative di sviluppo che sono localizzate nel bacino del Mediterraneo. Il Cric ha la sede centrale a Reggio C., un'altra sede a Messina e numerosi gruppi di appoggio sparsi in tutto il territorio nazionale (da Vibo y. a Bologna, da Roma ~ Ragusa): L'organismo è presen~e attu~lmente in 1~ paesi dell'Africa, dell'America Latina e del bacino del Mediterraneo con oltre 40 progetti di solidarietà e cooperazione internazionale, ed ugualmente presente nel territorio del profondo sud d'Italia con otto progetti ~i sviluppo, educazio?-e ~ promozione che comvolgono fasce marginali della popolazione, in particolare nell'area del mondo giovanile. I progetti sono in parte auto finànziati (in particolare i piccoli progetti che rion superano i 30.000 dollari) ed in parte sostenuti finanziariamente dalla Unione Europea e da: altre istituzioni internazionali, dagli enti locali e<;lin piccola parte dal Ministero Affari Esteri attraverso il famoso Dip "Dipartimento all'inviluppo Programmato". La lontananza dai palazzi della Farnesina è s_tata,_sia_detto senza polemica, una fortuna per 11Cric, in quanto ha permesso a questa organizzazione di uscire indenne dallo sconquasso del Mae che ha falcidiato. e dimezzato Ong che avevano una lunga e ricca storia alle spalle. Il Cric è stato fondato nel marzo del 1983, grazie al supporto ?ella _O?-g ro_~ana Terr~ Nuova, da una ventina d1 g1ovam innamorati .del sogno sandinista e delle eroiche lotte del popolo salvadoregno, ma·a~che giovani_meridionali che avevano scelto d1 tornare a vivere a Reggio Calabria in un moment? in ~ui si accendevano nuove speranze e nparuvano grandi lotte popolari. · A Comiso, infatti, siamo alla stretta finale tra movimento pacifista e governo centrale ~he sotto la guida di Craxi il 7 agosto 1983 o~d11:a la carica della polizia contro qualche centu~a1_0 di pacifisti italiani e tedeschi, sancendo 1ef1mtivamente la scelta del governo (alla faccia delle due manifestazioni nazionali dell'81 e dell'83 a cui parteciparono complessivamente oltre due milioni ,di persone). Ma sono anche gli anni delle prime lotte ambientaliste nel Mezzogiorno, della fine del mito della gr_ande industria e dei polli (che eravamo noi) da modernizzare, di una nuova coscienza civile che passa anche per le strade di Calabria: contro. la mega centrale a carbone a Gioia Tauro si apre un grande fronte di protesta che vede coinvolti i sindaci della piana e soprattutto le associazioni ambientaliste come Legambiente ed il' Comi~ato Ambiente e T~rrito:io di Reg- · gio Calabna. A queste lotte 11Cric, essendo stato concepito sin dall' inizio come uno strumento. per l'intervento nel territorio, offre il . suo contributo logistico-organizzativo, ma anMEZZOGIORNO che diventa luogo di incontro per tutte le associazioni che operano nel territorio È in questo radicamento nel territorio, in queste esperienze in un'area marginale, che il Cric trova ali-, mento per l'elaborazione dei suoi progetti di . solidarietà e cooperazione internazionale. I progetti che il Cric ha realizzato in div:erse part~ del mond~. nell'are~ della co?-se1:7az10n_e ambientale, dell informatica per gli enti locali, delle cooperati':'e di ab~igliamento, ?ella ~alu~e di base, della difesa dei consumatori, dell agricoltura biologica, ecc. sono nati tutti da esperienze sul campo in Calabria e Sicilia, dal rapporto stretto con. a_ssociazioniam~ientali_ste,il Tribunale per il dmtto alla salute d1Messina, la Fart.,cooperativa di artisti provenienti da diverse parti d'Europa, il Chirone che ha ~reato il primo servizio sanitario nel Mezzogiorno per gli immigrati clandestini, ecc. · E viceversa: alcune idee guida per la progettazione dei Piani Integrati del Mediter~ raneo in Sicilia, per l'educazione popolare nei quartieri marginali, per la promozione di _microimprese giovanili, sono nate dalle esperienze de\ volo~tari e cooperanti che hanno operato nei paesi del Sud del mondo e, soprattutto, in America Latina. · Mantenere. il giusto equilibrio tra lavoro nel territorio e attività nei paesi terzi, tra volontariato e professionalità, tra appoggio ai movimenti ed elaborazione tecnica non .è mai stato né facile, né scontato. La pressione che viene dal territori? è grande: bisogni insoddisfatti, mancanza d1 lavoro, carenze delle strutture tradizionali (a partire dai sindacati), fanno sì che spesso il Cric si trovi a giocare un ruolo di supplenza in una realt~ i~ cui e difficile dire di no e mantenere legami d1 amicizia e solidarietà. E la sfida organizzativa non è da poco: con più di quaranta persone pagate a vario titolo in Italia e centinaia all'est~ro, con decine di persone che prestano gratuJt~- mente il proprio servizi? e P:etendo~o dell~ risposte, con decine e deCJned1progetti da portare avanti tra mille difficoltà ed ostacoli, non è facile mantenere uno spirito di movimento, buttarsi nelle cose anche sapendo di rischiare tutto. Ma così è stato quando è stato organizza- · to il primo festival del Mediterraneo nel lui:;lio 1987, così è stato per la nav~ della pace e solidarietà con il popolo sudafrica?-o 1:el n~vem~re dell'85 ·così ancora (alla faccia d1 un finanzia- ' ' ment? Mae, che si_gnificaMas Agora ~SJ?erai:ido ), e stata orgamzzata la carovana V1agg1?, nella memoria del sud nel tempo delle Leghe nel giugno del '91, che ha attraversato dieci cit~à del sud incontrando migliaia di pçrsone e riscuotendo un caloroso consenso. Certo, niente è dato per sempre. Se il Cric · rappresenta oggi una originale realt~ del M_e~- zogiorno se il Cric dimostra come sia poss1b1le localiz~are anche in aree marginali dei centri elaborazione autonoma, il mantenimento e consolidamento di questa esperienza legato strettamente ai cambiamenti in atto nel Mezzogiori:io,,se i nuovi segnali c~e veng?no da alcune tma del Sud, le esperienze d1 base nel campo dell'economia sociale? un~ nuova coscienza civile, prevarranno su~ dati macroeconomici sfavorevoli al Mezzog10rno, allora anche questa organizz~zione_ troverà nel ~uo a~- biente naturale la linfa vitale con cm continuare a crescere ed evolversi. ♦

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