solidarietà e di creatività. Un quartiere ghetto, concepito, anche architettonicamente, per impedire la comunicazione, ha vissuto un'esperienza di scambio culturale anche con realtà diverse, molto lontane geograficamente. Non a caso, i protagonisti più attivi di queste attività erano i ragazzi, quelli delle associazioni e quelli dei quartieri, uniti dall'entusiasmo di riscoprire un orizzonte sconosciuto: quello della solidarietà, capace, finalmente, di scuoterli dall'apatia. I giovani di Reggio si trovano, infatti, quasi sempre nella morsa di una scelta obbligata: restare qui e subire la città, rimanendo all'interno delle famiglie anche a 30-40 anni o allontanarsi e affrontare una realtà comunque difficile, perché ovunque gli spazi si sono ristretti. È marginale la fetta di quanti rimangono e si dedicano a un impegno sociale, anche perché è, ancora effettivamente, disomogenea, ancora ghettizzata la cultura della partecipazione. È chiaro che è difficile pensare agli altri, quando è impossibile costruire liberamente il proprio futuro, esprimere se stessi. È per questo che noi sottolineiamo l'importanza di una diversa cultura del lavoro. È ormai in crisi, un po' ovunque, il mito del posto fisso, dell'attesa passiva del lavoro come "evento" e, di conseguenza, è necessario creare, recuperare le risorse e le tradizioni economiche, culturali e artigianali della nostra terra, rimanendo aperti verso altre realtà. Bisogna, insomma, agire localmente e pensare globalmente. Ispirandosi proprio a questo principio è nata da un progetto comune del Cric e di Legambicnte, la bottega per il commercio ccosolidalc Sud Sud. Attraverso questo tipo di esperienza vogliamo cercare nuove strade, nuovi collegamenti per uno sviluppo del Sud, di ogni Sud che non sia quello che finora abbiamo solo subito passivamente. È un modo diverso per costruire il proprio futuro in maniera coraggiosa, altruista e fama- . ,, s10sa . Coraggio, altruismo e fantasia sono le tre doti che secondo Dc Gregori non devono mancare al buon calciatore, solo così, anche se si è sconfitti, non si è mai perdenti. ♦ çuou ni vi,, ro
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