l'inizio, però dopo sono stati importanti Faulkner e Fitzgerald ... Voltolini. ... È chiaro che loro non vogliono mica farti una scuola di scrittura, ma se tu hai un po' di sensibilità, capisci, ti fanno venire voglia di provare, ma poi tu fai come vuoi. Invece si tende sempre a pensare la scuola come qualcuno che ti dice; " ... Io so come si fa, te lo dico io, così lo fai anche tu ..." Non è così. Noi possiamo solo accelerare dei processi. Ecco: qui c'è Dos Passos, Faulkner ... Leggiteli. Possiamo abbreviargli la strada. Qua c'è Salinger che ha fatto così e così, spacchettiamo e vediamo come ha fatto. Non per fare la stessa cosa, ma per capire. Per capire dobbiamo vedere come funziona la macchina. Vacis. Il lavoro di smontare il giocattolo è davvero appassionante. Questa è un'altra caratteristica che vedo lavorando con i ragazzi, la voglia di interpretare, di capire perché e quando le cose funzionano o non funzionano. Dall'altra parte oggi abbiamo strumenti come i CD-Rom che ci permettono di costruire e usare ipertesti ... Voltolini. Ecco, in questo penso c1 sta un atteggiamento diverso tra le generazioni. Ma anche la nostra è già diversa dai più giovani. Noi siamo cresciuti in un sistema culturale in cui la semiologia era molto importante. Oggi non lo è più. Io voglio fare un po' di analisi strutturale dei testi, ma devo chiedere un po' scusa. Loro si aspettano sempre un insegnante come quello di "Attimo fuggente", qualcuno che li trascini sull'afflato emotivo, mentre io vorrei un po' più di equilibrio. Un po' di chirurgia sul testo è necessaria, ma mi rendo conto che devi chiedergli perdono ... ...-=-~•··. •-;~ ., ♦
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