La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 9 - novembre 1995

qualità, dei dati onesti, in questo campo è estremamente difficile: ma io sono convinto che questi cambiamenti di comportamento si siano davvero verificati. Qual'è stata la relazione temporale tra i cambiamenti di comportamento e lo stadio dell'epidemia di infezioni da Hiv nel Regno Unito? Ebbene, i cambiamenti di comportamento sono avvenuti in molte regioni prima che i tassi di prevalenza si fossero alza~i a_ppr_ezza_bil~ mente. E questa è una delle pnnc1pah lez1om da imparare per quanto riguarda la possibilità di intervento in sanità pubblica, in generale: se si è in grado di ottenere i cambiamenti di comportamento prima che l'epidemia esploda, in • seguito è alquanto più facile tenere l'epidemia • .._,,or:::=IO'lll!---1'--- a livelli molto bassi semplicemente mantenendo comportamenti già acquisiti. Ciò avviene perché si evita l'interazione devastante tra un'alta prevalenza di infezione e ' un'alta prevalenza di comportamenti a rischio che è in grado di sostenere quest'epidemia a elevati livelli di incidenza. Un'alta prevalenza \ ·:t-- di infezione significa che qualsiasi contatto .. potenzialmente rischioso - diciamo un qual- droga per via endovenosa attraverso l'istituziosiasi episodio di condivisione di ago/siringa - ne di programmi per lo "scambio" di siringhe, ha un'elevata possibilità di aver luogo con una cioè per la distribuzione gratuita di siringhe pupersona che è sieropositiva per H1v. D'altro lite in cambio di siringhe sporche. Il programcanto, con livelli di prevalenza bassi, o molto ma aveva l'obiettivo anche di arrivare ad avere bassi, come nella maggior parte delle nostre più frequenti "incontri ravvicinati" con il magcittà, anche comportamenti a rischio frequenti gior numero - e con tutti i tipi - di persone che hanno una bassa probabilità ·di esporre al con- usano droga per via endovenosa, e di rispondetatto con una persona che ha l'infezione. Ne re in modo concreto ai loro bisogni pratici. I consegue, ovviamente, che una bassa prevalen- servizi di "scambio" di siringhe provocarono za d'infezione e una bassa frequenza di com- tutta una serie di effetti. Certo, facemmo in moportamenti a rischio rendono molto difficile la do che le persone che usano droga per via entrasmissione di Hiv. dovenosa avessero siringhe pulite, che usasser_o È importante sottolineare che i cambia- siringhe pulite e, in modo molto banale - le simenti che si sono verificati sono almeno in ringhe pulite non consentono la trasmissione di parte sen~'altro attribuibili 3:g\i interver.iti che Hiv, né di altri organismi patogeni presenti nel abbiamo mtrodotto. Questi mtervent1 sono sangue (i virus dell'epatite B e dell'epatite C, stati possibili perché, fortunatamente, abbia- della leucemia umana a cellule T, ecc.)... mo avuto un ministro della sanità che ha preso Ma questi programmi sono stati subito visubito molto sul serio il problema. E ciò è sti come un segno simbolico, come il simbolo davvero quantomenp insolito, perché il mini- di tutto ciò che ora gli operatori nel campo stro era membro di un governo conservatore: delle tossicodipendenze e dell' Aids sentivano noi ci trovavamo nd mezzo della "Era That- di poter essere in grado di fare. I programmi di cher" tanto quanto gli Stati Uniti d'America si "scambio" di sinnghe sono stati il simbolo trovavano nella "Era Reagan-Bush". ·Questa della riduzione del rischio, della minimizzasituazione avrebbe _r,otuto portare a un ap- zione del danno. proccio moralistico: 11richiamo ai valori della famiglia ... la punizione dei devianti ..., insomma ... le solite cose: proibizionismo, repressione, "Guerra alla droga" ... Il nostro ministro della sanità decise di raccogliere informazioni di prima mano sul problema e visitò Amsterdam, poi visitò San Francisco, e bisogna dire che ebbe dei buoni consulenti "in casa", ai quali prestò ascolto. La riduzione del rischio di trasmissione di Hiv tra le persone che usano droga per via endovenosa venne identificata esplicitamente come una priorità di sanità pubblica a livello nazionale. Che tipo di intervento venne messo in pratica? Una delle primissime cose che facemmo fu rendere le siringhe pulite quanto più ampiamente disponibili possibile, non solo nelle f~rmacie (già si potevano comprare in farmacia, ma non direi che ciò le renda facilmente disponibili). Non solo maggiore disponibilità: soprattutto più diretta. Abbiamo reso le siringhe direttamente disponibili alle persone che usano SAI UTEE MALATFIA Si sono rivelati una specie di "cavallo di troia" nei confronti del danno derivante dall'uso di droghe per via endoven~sa . . Sì, perché - naturalmente - 1programrm d1 "scambio" di siringhe non sono solo siringhe. Rappresentano tutto un atteggiamento nei confronti delle persone che usano droga: l'incontrare queste persone al loro stesso livello, sul loro stesso terreno, senza alcuna implicazione di giudizio morale o sociale negativo. Significano essere un punto di incontro che serve a rendere altri servizi socio-sanitari prontamente accessibili alle persone che usano droga per via endovenosa che ne abbiano bisogno, senza avere la speranza o la pretesa che le persone - tutte e subito - facciano cambiamenti enormi, che smettano d'usare droga tutto d'un tratto, o che in qualche altro modo cambino radicalmente. Parte della nostra filosofia è an- · c~e ;1-elricon<?scere che alcuni ?egli obiettivi più 1mportant1, come ad esempio la completa astinenza, sono impossibili da conseguire per molte persone. Alcuni non vogliono cambiare,

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