La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 5/6 - lug.-ago. 1995

tare. A servizio concluso, cosane resta? Dario. Diciamo che questo è quello che ci preme di più. Ora l'obiezione totale ci riguarda· ovviamente molto meno. Esistono altre forme di obiezione: quella monetària, e su questo c'è il Mag, il m:utuo autogestione, per fare in modo che i soldi vadano in posti decenti; l' obiezione fiscale per la destinazione dei soldi delle. tass·e, togliendo per esempio una percentuale ali' esercito per darla alle associazioni pacifiste; l'obiezione che consiste nel cercare di vivere in modi più vicini al rispetto della natura e. dell'ambiente e alla solidarietà; il commercio equo e solidale, eccetera. Tutte cose pratiche, insomma. E la lotta. Da partecipare alle marce pacifiste o fare cose nella o per la ex Jugoslavia a creare un villaggio ecologico a fondare una cooperativa come abbiamo fatto noi a Milano. Che tipo di cooperativa? Dino. Una cooperativa socioculturale, la coperativa Lekos, che nella sostanza è... un progetto di vita. Noi siamo partiti da un'altra realtà, che è Arti e Mestieri Libertari, un ba.cino di eresie, tra cristianesimo, marxismo, anarchismo eccetera, che però operava nel campo culturale, scuole popolari e così via. Poi però · c1è stata da dentro questa realtà l'esigenza di andare a toccare i veri problemi e radicalizzare la propria vita, per esempio come impostare i propn rapporti affettivi e le altre menate cla.ssiche. Così abbiamo messo in piedi questa cooperativa, che è un progetto federativo con altre realtà di città-campagna, di mutuo scambio sia di lavoro che di merci, sostanzialmente collettivista, e che fa leva sull'economico, cioè sulla cosa più difficile e delicata. Sistema cooperativo, e vita comune almeno in parte; È la realtà a più alto tasso di obiettori totali in Italia! Su dodici soci, tolte le donne ci sono tre obiettori totali! Esiste da due anni, e riusciamo a viverci anche se non ancora in modo integrale. Lavoriamo molto con i musei, nell'informatica, e molto sull'edilizia biologica e così via - con il punto di partenza e di arrivo che lavoro intellettuale e manuale devono stare insieme. In due anni siamo già riusciti a far~ molte cose. L'anarchismo deve avere una base sociale, di nuovo, nella realtà. E ad altri campi possibili dell'obiezione, per esempio quello della produzione di armi, o di certi altri prodotti nejasti ... Dario. Spesso ci ribattono che le fabbriche creano lavoro, e questo è un vero scoglio. Ci trattano da delinquenti, quando parliamo di obiezione in questo senso. Il problema vero è di riuscire a dare alternative realistiche. Non puoi dirgli sànplicemente di abbandonare la fabbrica. A un ragazzo che chiede assistenza a un'associazione di servizio civile perché deve preser:tarsi,p~rch~ vuole scesliere, viene detto che esistono glz obiettori totali? Dino. Alla Loc sì, da quando il servizio civile è diventato una cosa così allargata alla Loc si sono sentiti di dover tornare anche un po' alle origini antimilitariste, e prestano molta attenzione all'obiezione totale. Prima c'era una forma di distanza, perfino di boicottaggi.o. Oggi gli obiettori hanno perso le motivazioni, sono gente qualsiasi, senza ragioni particolarmente profonde per obiettare, obiettano per· una forma di convenienza, ormai. ♦ PACEE GUERRA LA PAROLA LIBERTA': I MOTIVI DI UNA SCELTA DarioSabbadini È da molto tempo cheparlo e studio il militarismo e il rapporto che c'é tra il potere e il suo braccio che è l'esercito:Ma soprattutto ho meditato sopraqueste cosecercandodi non reagire impulsivamente alle situazioni che ti arrivano addosso. Questo è il mio modo di agire, il mio modo di affrontare il mondo: molto semplice, così come è molto semplice il mio modo di scrivere anche se come succede talvolta, alla fine si arrira a dire cosecomplesse. . .E una scelta contro l'uso che il potere fa del linguaggio. Il potere usa i canali di comunicazione per cercare di sottomettere .e controllare ogni fuga, ogni ribellione che cerchi di usar~ il lin~uaggio come comunicazione fra esseri umani. Questa è la mia scelta attiva: usare la parola LIBERTA' una sola volta in questa hreve lettera. Libertà, la spinta per cercare l'uomo. L'uomo si nasconde, è nascosto dietro un piede che lo sta scacciando, infine sparisce: questo è d .cammino del potere. L'uomo sopravvissuto in me dice che devo percorrere la strada opposta, vedere il piede e affermare la mia dignità per fare in modo che l'uomo cresca e il piede non possapiù schiacciarlo. Il modo per affermare. la propria dignità di fronte al militarismo è rifiutare. Il militarismo è educare alla sottomissione e alla omologazione, il servizio militare è la forma più evidente del militarismo: la divisa, gli ordini, le marce sono evidenti segni dell'omologazione, dell'antieducazione, dello sfruttamento. Ma anche il servizio civile alternativo è una forma meno evidente di militarismo, una valvola di sfogo che tenta di mascherare questi segni. Basta porsi su un livello di coscienza un po' superiore per vedere il braccio militare che educa l'imposizione, cerca la sottomissione delle forze tf,manitarie e omologa, mette sullo stesso piani i principi della mano tesa verso gli altri. L'obiezione di coscienza si basa anche sulla conoscenza del mondo complesso che abbiamo di fronte. Spesso la complessità cela a una prima vista il motore, che è il potere. Ma ci sono delle possibilità: creare ed educare un'etica personale che abbia come centro la propria coscienza è un punto molto importante per cercare di affrontare la complessità . che ci sta di fronte senza affogare le cose importanti, che sono quelle per cui vale la pena di vivere. So che queste considerazioni mi porteranno dritto in carcere ma sempre da queste considerazioni segue che il carcerepeggiore è essere soldato. ♦

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