La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 4 - giugno 1995

Ad ogni modo, l'impatto del fallimento internazionale del marxismo e del socialismo è sentito anche qui perché l'energia di una politica basata sulla divisione in classi si ripercuote sui movimenti di liberazione interni al paese, riguardanti la razza, il genere e, in qualche modo, anche l'orientamento sessuale. Norman Birnbaum: Il razzismo nell'emisfero occidentale ha una tradizione che va ben oltre gli Stati Uniti. Gli studenti neri vincitori di borse di studio che andavano a Mosca prima del crollo dell'Unione Sovietica non affrontavano una situazione facile. In Inghilterra ci sono state molte difficoltà quando è iniziata l'immigrazione della gente di colore. Anche in Francia ci sono sentimenti razzisti verso i nordafricani, e recentemente la Germania ha avuto problemi d'immigrazione, per non parlare dell'intera storia del -conflitto tra gruppi etnici in paesi come la Cina. Ma esiste una variante specifica del razzismo occidentale, e forse dovremmo parlare del concreto, quotidiano comportamento dei bianchi che partecipano a q~esto tipo di razzismo. La gente che fa parte d1 questo sostrato non legge Orlando Patterson, Brian Davis o Van Woodward. Queste persone hanno idee generiche sulla razza che vengono trasmesse, contro l'ideologia ufficiale di eguaglianza, attraverso le famiglie, il vicinato, i gruppi che frequentano nel loro ambiente, e così via. E in queste situazioni lo sfondo razzista è presente, che noi lo analizziamo o no. Usare il razzismo come sriegazione globale non è più utile che usare i capitalismo per lo • stesso scopo. Dinesh D'Souza: È molto difficile misurare il razzismo. Penso che sia corretto dire che, rispetto a cinquanta, settantacinque, e di certo duecento anni fa, il razzismo è diminuito. La situazione è migliorata ancora con la generazione nata dopo il Movimento per i diritti civili. Basta vedere, ad esempio, l'aumento di relazioni interrazziali tra ragazzi e ragazze. I giovani, ormai, accettano e danno per scontati i cambiamenti istituiti dal movimento per i diritti civili. Bisogna tener conto del modo in cui quella esperienza si riflette e si manifesta oggi. Il razzismo non è una deformità morale propria dei bianchi. Dico questo perché posso testimoniare la presenza· di un pesante settarismo in un paese come l'India, con la sua farticolare eredità della divisione. in caste. I presupposto, frequentemente sfruttato, che la gente di colore non può essere razzista è assurdo e serve solo a limitare la discussione. Il razzismo deve essere distinto _siadal comportamento quotidiano sia dalle sue manif estazioni socio-economiche. Per "comportamento" intendo anche quando le persone reagiscono non al colore della tua pelle, ma al modo in cui agisci. A New York, per esempio, vivono delle comunità indiane, generalmente formate da immigrati appena arrivati che si sistemano in determinate parti della città. Questi immigranti di solito portano con sé negli Stati Uniti i loro modi di vivere - appendere il bucato per la strada, sputare sui marciapiedi - che secondo i modelli americani sono oscenamente malsani. Se le persone si ribellano a questo tipo di comportamento, sono considerate dei settari che vogliono rispedirci al nostro paese. Quando i figli di queste famiglie frequentano il college e, per usare un termine disprezzato, in qualche modo si assimilano, vengono accettati molto più facilmente. Il diverso atteggiamento verso gli immigrati è una risposta al-comportamento più che al colore della pelle. È una distinzione importante. Inoltre, ritengo sia vero che la storia del razzismo in questo paese abbia prodotto una ferita socioeconomica nella comunità nera. Gli ostacoli principali che oggi. gli studenti neri devono affrontare per ,accedere ai college non ha a che fare tanto con il settarismo di chi è incaricato delle ammissioni quanto col fatto di essere cresciuti in brutti quartieri e di non aver potuto frequentare buone scuole. I problemi più gravi hanno spesso una base socio-economica e forse lavorare su questo versante potrebbe essere il modo migliore per risolverli. Barbara Fields: Vorrei tornare alla discussione sulle ragioni della metamorfosi del movimento per i diritti civili. Ovviamente, avere pari opportunità ha un senso quando le opportunità ci sono, e un altro quando non ce ne sono. Il fatto che le opportunità siano precipitosamente diminuite per tutti negli ultimi dieci o venti anni ha a che fare con il modo in cui affrontiamo le richieste politiche della gente che subisce delle privazioni. Se questa situazione peggiora è a causa del modo non democratico in· cui vengono prese decisioni che riducono le opportunità di tutti. Noi facciamo finta che il metodo delle azioni positive sia la causa principale della diminuzione di opportunità, ma nessuno è autorizzato a chiedersi ch1 decide gli investimenti o chi decide se sia più importante estinguere il debito di un saccheggiatore che fa parte di un ente giuridico oppure usare gli stessi soldi per fornire lavoro. Se non ci poniamo queste domande allora non ci resta che decidere a chi assegnare gli ultimi posti di lavoro rimasti. Per questo stiamo portando avanti la discussione in modo razziale. Voglio dire qualcosa anche sul crollo del marxismo e del socialismo. Non posso proprio accettare l'idea proposta poco fa che questo crollo abbia portato le persone a rimpiazzare la dimensione internazionale con un incremento delle richieste interne. Il socialismo è stato l'ultimo linguaggio internazionale con il quale potevamo parlare delle aspirazioni universali dell'umanità. Adesso abbiamo il libero mercato che non ha né moralità né universalismo. L'iper-nazionalismo, di cui l'identità razziale è una forma, è PIANETA TERRA

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