La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

Senonché, mentre il terrorismo fu davvero fenomeno contingente, altrettanto non può dirsi né della Mafia, né, valutando retrospettivamente la storia degli ultimi cinquant' anm, della corruzione diffusa; con i suoi retroscena legati all'invadenza deì poteri oc~~lti. · . . Ha osservato. acutamente Lmgi FerraJoh che è improprio parlare di "sup_plenza" laddove il potere di controllo della legalità n..elle' - serèizio degli altri poteri è un potere "proprio" della magistratura, potere destinato non a u~ frettoloso rien_tro nei ranghi, ma, semmai, ad espandersi con lo sviluppo della democrazia e dellO stato sociale. ·· Contrari_amènte .-a quanto, dunque, si ritiene comunemente quando si parla di "giudici politicizzatì'~, è_pr_oprio a partire Aagli_anni Settanta che i gmdici sono, per la pnma volta nella storia postfascista, perfettamente dentro la costituzione. · · Il sistema costituzionale fornisce la Magistratura di una serie di gara11:zieche si vengono strutturando come altrettante "anomalie" sistematiche del rapporto tra potere politico e potere giudiziario. - . - . . · · - In nessun Pa~se al mondo il Pm gode del1' auton?mia _e_dell'indipendenza ,~he gli der},- vano, m Italia, dal suo essere magistrato , cioè inserito nelFordinamento delle garanzie, e non funzionario amministrativo dello Stato, con quel che ne deriva in termini di dipenden-, za gerarchica e di subordinazione funzionale al ceto politico. . · In poche altre realtà questa "forza" dell' organo, d'accusa si accompagna all'obbligatorietà dell'azione penale, che inibisce al potere politico il controllo specifico delle politiche criminali privandolo di un poderoso strumento di direzione: dove tutti i reati yanno perseguiti . per legge, non si possono dare fenomeni d1 acquiescenza indotta a prassi di illegalità diff_usa. · Non per legge, almeno, e dunque.su mput del politico. Semmai, per altre ragioni: come si è eletto sopra, prime tra tutte la comune origine, il comune sentite. · - Non è che i giudici, da Piazza Fontana in avanti, siano diventati tutti e tutto ad un tratto eroici: non sono tutti bravi e tutti al di sopra di ogni sospetto. Nella magistratura resistono e sopravvivono sacche di neghittosità,· acquiescenza, lassismo. Quel che muta è l' atte.ggiamento del corpo nel suo complesso. I giudici intravedono proprio all'interno della Costituzione il fonda- ~ento dell'assunzione_ d} ui:i n~olo di pote~e di còntrollo delle deviaz10m (ncorrenti e si- . stematiche) degli altri poteri. È paradossale che li si accusi_ di essere politicizzati proprio quando. _non sono più. supinamente allineati alla poht1ca della maggioranza: · _ . · · Eçco .affiorare il tema del paventato "governo dei giudici". ·Si comincia a riflettere su quel fenomeno che va sotto il nome di "crisi della giustizia". Ma ·se il giudice "costituzionalmente corretto" è, per ciò stesso, -indifferente ed anzi potenzialmente antagonista al · potere pòlitico, ciò significa che il vero nodo clasciogliere è proprio nella Costituzione. . La costituzione.come vero problema . _Individua perfettamtinte i connotati della questi~ne unC? studioso di area lib~ral-deT-ocratica, G~o-~:am.Tu.arello: Il suo s:1-ggiosu_ ~on- · doperaio , nv1sta teonca del Psi di Craxi, e del 1984, e si intitola, emblematicamente, "Chi ci salverà dal governo dei giudici?". · Tarello scolpisce l'equazione crisi della giustizia= costituziOne. Un giudice soggetto soltanto alla legge, dunBibliotecaGinoBianco di libertà .e uguaglia.nza che venivano riconosciuti come prerogative inalienabili di ogni uomo e·donna. Questa definizione in un certo senso.."solenne" vuole sottolineare la differenza·che passdfra unpatto e un contratto: quest'ultimo sempre determinato da una visione utilitaristica del dare e dell'avere e soprattutto sottoposto al continuo variare dei rapporti di forza tra i contraenti. Ora le condizioni che resero poss_ibilela stipulazione di quel patto furano determinate da eventi storici eccezionali sia nazionali (la lunga sottomissione de/popolo italiano alla dittatura fascista_e a una guerra terrificante da essavoluta e la lotta di resistenza col suo esito vittorioso) che internazionali (la seconda guerra mondiale vinta non tanto contro delle nazioni. quanto contro ·il dispotismo e là concezione "idolatrica" della storia imposta dal nazifascismo). Certo non tutto fu disinteressato,- concorde e lungimirante, ma quegli eventi ebbero la capacità di sprigionare la creatività dèlle_varie culture presenti in Italia in quel momento e di unificare la stragrande maggioranza del popolo · italiano intorno a un progetto di Stato e di Nazione che doveva conservare per il futuro la memoria di quei valori e disvalori che l'avevano determinato. ·· È da questa consapevolezza che nasce il carattere "rigido" della nostra Costituzione gelosamentè custodito dall'art. 138. Che si sia fatto un· tentativo di modificarlo in sensoplebiscitario e che siparli oggi continuamente di eleggere un Assemblea Costituente la dice lunga appunto sul basso livello di coscienza -costituzionale di cui è dotata la nostra classepo- _ litica e dirigente. _ Il momento storico che stiamo vivendo, così privo di punti di riferimento politici~ culturali e etici, così rissoso e contraddittorio, così povero di eventi realmente rinnovanti la coscienza dei - cittadini· come può mai essere considerato e come può· mai diventare un momento storico costituente? quale progetto istituzionale unificante ne potrebbe mai scaturire? _ Il secondo obbiettivo è quello di prendere e far prendere maggiore coscien·za dei principi assunti come fondamentali dalla nostra Costituzione è delle sue linee di tendenza e sviluppo. Non si tratta certo di far diventare tutti dei "piccoli costituzionalisti" ma di sollecitare in tutti una riflessione più meditata sui valori che la Costituzione .vuole sostenere epromuovere e · sulla necessità di un impegno .civile più forte affinché ·essivengano tradotti nella pratica politica quotidiana. _ _ Anzi_tutto l'unità e indivisibilità del popolo italiano e quindi deUa sua espressione statuale, - la Rèpubblica Italiana (art. 1 e art.5). · Tenuto conto della gracilità della coesione nazionale per i motivi storici a tutti noti, il mo.; mento costit_uente fu la grande occasione per prendere coscienza dei motivi etnici, culturali e socio-politici del!' unità della nazione. E il promuovimento delle autonomie. locali auspicato . negli articoli 5, 114 e ss. non indeboliva ma an- . zi rinforzava questo conc_etto. _ In seconda istanza l'espansione dei diritti della persona (coi· doveri corrispettivi) riconosciuti come preesistenti in ogni uomo e donna e -c~i1:volf/_n~tiu_ttii r~pporti della 71~taq:uelli civili, politici, eticoso_cialei economici. · In terzo luogo la dignità costituzionale di tutti i corpiintermedi tra_lapersona e lo stato sia territoriali (comuni, province, regioni) sia non terriBUONI E CATTIVI

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