La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

LA GRANDE PAURA: ·MAGISTRATI E POLITICI Giancarlo De Cataldo · · Giancarlo De Cataldo è giudice presso il tribunale di Roma. Ha scritto diversi saggi è romanzi gialli. Il suo ultimo libro è Terroni, edito da Theoria. ♦ . . I veri giudici politicizzati .. J;.,e lo_cuzioni "governo dei giudici" e "polmc1zzaz1one della magistratura" entrano nel linguaggio comune a partire dagli anni Settanta, m stretta correlaz10ne con l'approvazione· dello statuto dei lavoratori, l'avvio della strategia d~lla tensione, l' espl<;>sione4_ei casi di finanziamento occulto dei partiti da parte di importanti gruppi industriali e del cosiddetto . scandalo Locklièed. · Per _tutto il dopoguerra v'era stata, tra cetopolitico e magistratura, una situazione decisa- _ ment~ non conflittuale. In quegli anni la repressione puntuale del crimme individuale e più ~ppariscente aveva· coperto, da parte dei gn~d1c1,e fatte salve rare e lodevoli eccezioni, un'acquiescenza sostanziale, si direbbe spontanea, nei confronti delle condotte crimmose di -più alto livello.· . · Eran'? forse, per il ceto politico, anni bel- . li: volavano . gli stracci, ma i santuari restavano inviolabili. I giudici facevano il loro· dovere di_notai della repressione spicciola: la divisione dei poteri - ·se è questo che si intende con tale for~ula .-. era pe~fettamènt~ ri~petta- . ta. ~rano gli anm m cm s1 negava l esistenza della Mafia, e il cinema neorea1ista veniva ac- . cusato di far girare per il mondo un'immagine distorta e pia,gnona del Belpaese. I rari scandali che qua e là affioravano non erano che incidenti ai percorso: la caduta di pochi politici meno avveduti era il minimo tributo al rispetto delle regole del gioco. · · La storia del perioao '45-'70 impedisce di ritenere che si fosse in presenza -d1un Paese migliore e meno corrotto, di una classe politica ai pit.t alta qualità, di una magistratura meno invadente e ammalata di protagonismo. La · tangente, le logge coperte, lo strapotere mafioso esistevano anche in quegli anni felici: mancavano i giudici in grado di farle venire alla luce. ~artcavano f er la semplice ragione che la magistratura, ne suo complesso., mutuava stili e comportamenti di un ordinamento politico nel quale si riconosceva pienamente. · · Per formazione culturale, per sensibilità ·• personale, per meccanismi di selezione interna che davano grandi poteri censori ai capi degli uffici, i magistrati avevano piena coscienza d_eitaci_ti l~miti_d_elpr?prio ~perato~ _esi sentiv_a1:om piena smtoma con 1 propn governanti. Erano veri giudici "politicizzati": ma non occorreva polemizzare con loro, .perché stavano dalla parte del più forte. B iJvoNIECAIT!'v! inoBianco L'obbligatorietà dell'azione penale, sancita dalla costituzione, era un optional: stava sulla carta, ma s_erviyapreva~entement_ead agita~e lo spaur:icch10 d1 un castigo che s1·sareohe mesorab1lmente abbattuto soltanto sui più deboli. Come nel· celeberrimo quadro di Hogarth che raffigura il· supplizio del borsaiolo: tra la folla c~e st~ziona_av1_dadi s~rigue.sotto il _patibolo s1aggirano, md1sturbat1, altn ladrom. Per uno che se ne prende, ce ne sono altri mille che la fanno franca. · I giudici del tradimento Le cose cambiano, e di molto, a partire appunto dai primi anni Settanta. Attraverso un percorso· niente affatto lineare, segnato da errar~, 1:egligenze, lac_erazioni pr<;>fon?,e al r.ropno mterno, la magistratura italiana alza 1l•ti:r?"· A una cresci~a c,o:np_lessiva di qualità tecmca del_lavoro gmd1ziano consegue, verrebbe da dire fata-lmeri.te, l'individuazione di ~er~eni 4'indagine c~e da_pprima lambiscono, e mfme direttamente mvestono l'area del potere governativo. . Cjò comporta l'interruzione necessitata del c1_rcmtod'appartenenza comune tra esecutivo legislativo e giudiziario ed apre una ferita no~ · ancora sanata nel corpo del ceto politico. . _Sono, i giudici, protagonisti ( ·in senso descrittivo e_ avalutativo) deg_lianni più oscuri e tormentati della nostra storia recente. - Giudici che incriminano i vertici dei Servizi Segreti e scoprono inconfessabili legami e trame per il rovesciamento della democrazia. Giudici che arrestano banchieri e investigano sui poteri occ~lti. Giudici fatti saltare in aria dal tritolo. Giudici che determinano una radicale trasformazione del diritto del lavoro e, ri- . chiamandosi nell'applicazione di antichi istituti a1 principi costituzionali, la fanno-finita ~on l'ipocrisia contrattualistica di .quel "libero !?contro della -:0101:~,_àdelleparti_" eh; assui:ne ugualmente liben il padrone e l opera10. q-i~dici, infine,. che assestano una spallata dec1s1vaa goverm che prosperano· sulla corruzione e sullo-sperpero del denaro pubblico. -Sono, questi giudici, colpevoli, agli occhi del ceto politico, di un grave ti;-adimento "di cla~se": non danno più la ca~·cia ai borseggiat?n, ma osano penetrare nei santuari dell'alta fmanza, puntano .d_irettamente ai politici, non viaggiano più, insomma, sulla stessa lunghezza d'onda. Supplenza, legalità: · il giudice "costituzionale" È questo atteggiarsi come "potere non in si_nto_n~au"n~ pencolosa_ de-:iazione che pone i gm41c1 fuon dalla Cost1tuz10ne_? Pe~ tutti gli a~ Settan~a e buona parte ~egli anm Ottanta s1e fatto rrcorso alla categona della "supplenza" nel tentativo di giustificare il fenomeno, del tutto originale e imprevedibile, della rottura dell'asse èli solidarietà tra potere politico e pote~e giudiziario. L~ "supplenza" sarebb_esta~ ta ongmata da cont1rtgent1 carenze degli altn poteri dello Stato, cu_i giudici si vedevano chiamati a porre rimedio, ma in maniera altrettanto contingente .e temporanea. A queste carenze si dava il nome di "emergenze": di volta in volta abbiamo vissuto un'emergenza terrorismo, un' einèrgenza mafia, un'emergenza corruzione della Prima Repubblica. Il concetto di "emergenza" ha sedotto a lungo anche.la sinistra giudiziari~: per_tutti gli-anll?-,Se_ttantae buo?a par- . t~ degli _a1:11O;1tt~nta s1e r'lt~nu_to_pe~s~noovv_10che, fm1te l_e em~r:genze ? 1gmd1c1 se ne r1;entra~seronei ranghi, 11profilo della loro a-. z10ne $1 attenuasse.

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