La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

·BUONI.E CATTIVI . ' MAGISTRATURA; POLITICA, COSTITUZIONE Salvatore Ma.ò.nuzzu Giancarlo De Cataldo Alessandro Baldini DOPO "MANI PU'LITE" Salvatore Mannuzzu Salvatore Mannuzzu, magistrato, è autore di numerosi romanzi editi da-Einaudi. L'ultimo pubblicato si intitola Il terzo suono. Il testo che pubblichiamo sviluppa una relazione tenuta dall'autore nel novem- · bre 1994presso il Centro per la riforma dello Stato. ♦ 1. Tema d'un dibattito·•che si fa sempre più frequente (e forse purtroppo un po' vano) è la· società globale: con la conseguente divaricazione tra luoghi di produzione e luoghi in èui si manifestano i bisogni. Una simile divaricazione riguarda ogni merce; ariche quelle super-mere.i che sono le immagini: le immagini collettive. Esse ormai vengono da lontano, anzi discendono dall'alto. Han·no modi di produzione.ad andamento verticale, proprio dall'alto verso il basso: e chi le consuma rton le produce. . · Si tratta - per dirlo. in termini un po' rozzi - d'una sorta di colonizzazione. Anche se trova ovvie disponibilità nel terreno dove si impianta; per meglio dire, più che generiche disponibilità trova pi:ecis.e vocazi◊-ni culturali: o • addirittura delle domande, dei bisogni - appunto - cui da risposte che altrimemi manche- . rebbero.· . Ma il fatto che queste immagini si generino così, da fonti esterne e distanti, non ne limita l'autorità·_né la diffusione: mai (sappiamo) tanto imponenti come oggi, grazie ai mezzi di comunicazione di massa. Sì, è vero, nel nostro tempo µoi tutti mangiamo pane e immagini. E la tendenza è questa: la passività dei fruitori - .come qUella.dei lotofagi: e uguale alla passività di chi si mette lì dà.vanti al video. Le coHettività non scrivono più i loro poemi:, come invece accadeva (o si riteneva accadesse, ma ai nostri fini è più o meno lo stesso) dai tempi della questione omerica. Eia letteratura, era poèsia; e bisogna soffermarsi sulla radice etimologica, poieo vuol dire faccio. Lette- .ratura _e poesia ~agari infim~,. non i_mporta. Non siamo esperti della materia, ma· c1sembra BibiiotecaGi_nBoianeo corrano differenze capitali tra i feuilletons di ieri e le telenovelas di oggi. . . 2. Il termine immagini _nonha di per sé, ov- ·. viamente, un'accezione negativa. Però ogni volta che lo pronunciamo guai se non lo misu- .riamo a: un altro termine: realtà (guai s'intende anche viceversa, se non misuriamo la realtà che .ci interessa alle immagini che ne esistono). E probabilmen_te è troppo sbrigativo sostenere che _la.real~à.non è altro, per ciascuno, che le ·sue 1mmag1m. · · Ma qui basta rimarcare che c'è differenza tra immagini e mistificazioni. Magari una dif- .ferenza da genus (le immagini) a species. (le mistificazioni): dipende dal tasso di realtà. Ed è vero che tutte le civiltà sono civiltà di immagini: ma i 1:1-~ddi i form~z~o?e .e diffusione delle 1mmagim sono dec1s1v1.Ha grande importanza che molte delle no.sere immagini (magari proprio quelle dominanti) adesso siano collettive nella fruizione e assai meno nella ··produzione - come la. réclame; la pubblicità. Viene da collegare questo dato a un altro; che sembra dipenderne: molte, troppe delle imma- .gini del nostro tempo sono mistificazioni'. Si vuol. dire che la nostra è una civiltà -di immagini più mistificata di altre: cioè più ·capace di forzature nei confronti ·della realtà. Forzature non solo concettuali, ma pratiche: giacché la réclame fa comprare e usare le merci, abbiano o no le qualità decantate; ·e quindi assegna alle merci un potere effettivo, che è quello del consenso -sulmercato.. : . ·La.pubblicità - questo modo· di produrre immagini - attraverso· l1acquisizione del consenso collettivo diviene veicolo di potere: per la modifica, o il mantenimento, dello stato delle cose. L'affermazione è rriolto banale, ma va tradotta in termini radicali: giacché è dalle immagini, proprio dalle immagini collettive, che potere - anzi poteri - e ordine delle cose derivano. 3. Affermazione banale: ma forse val la pena d'insistere a ripeterla. Perché nell'agire - nell'agire politico, a sinistra - non ·la teniamo presente come si deve. Abbiamo letto d'un romanzo, d'un certo Nicholscin Baker, La pausa. Un romanzo com- .merciaie, basato su ·una curiosa idea: c'è un personaggio che ha il potére d1 arrestare l'universo con uno schiocco delle dita; sicché poi, quando tutto~ immobile e_fuor:i_dall~scorrer~ del tempo, egli ha modo d1 fare 1suoi comodi. . (Nello stesso senso Stefano Rodotà ha ricorBUONI E CATTIVI

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==