La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

litica, il programma di riforme di questi ultimi anni, hanno subito il peso di quel condizionamento che ha consentito alle forze del vecchio regjme di riorganizzarsi; di ricostituirsi e acquisire nuova legittimità· agli occhi della so: cietà, come hanno dimostrato le ultime elezio- . ni del '93. Le difficoltà, i limiti, gli insuccessi e i costi della politica economica dei governi liberali. succedutisi dopo 1'89, sono inventate per i partiti ex-comunisti ~he sotto nuove spoglie e nuovi nomi si sono ripresentati agli elettori, il l~ro cavallo di battaglia .che ha in pieno sfruttato il malcontento sociale e popolare. Ma quella sconfitta delle forze che si richiamavano a Solidarnosc e che hanno dovuto assumere il peso e la responsabilità del cambiamento nell'89, va fatta risalire, secondo Modzelewski, ai limiti stessi della politica che avevano introdotto, per cui l'oggetto della sua polemica è una questione che è stata trascurata o meglio risolta senza tener conto della volontà degli elettori: dove andare uscendo dal comunismo? È la controv.ersia sulla direzione delle riforme che è al centro del libro, insieme alla riflessione sul modello di sistema che potrà nascere dalle ceneri del comunismo, sulla sua peculiarità storica e politica. Coerente con la sua formazione, nella quale si congiungono i valori del socialismo con quelli della democrazia; fedele agli ideali e al1'esperienza di Solidarnosc, che fanno parte di quelle tradizioni; guidate, nelle sue scelte politiche, dal senso profondo di "lealtà nei. confronti della base sociale del movimento sindacale", Modzelewski ha inn.anzitutto a cuore, sia come storico che come politico, il problema della società. Ciò significa che la trasformazione del sistema non può avvenire senza, o a danno della società: di quella stessa società che h,a c~ntribuit? in primis ad abbatterlo. Non e un accusa d1 tradimento, la sua; ma una riflessione, una critica, un appello alla coscien- · za, un richiamo alle proprie origini e alla propria identità. Poiché questo è, per Modzelew- · ski, il ruolo dell'intellettuale, che egli ha sempre saputo tenere ben distinto da quello del .politico. E non a caso nella prefazione risponde alla domanda: "Perché lei è sempre ali' opposizione?". Ma la sua è anche un'analisi lucida perché proprio quella poli'tica condotta "senza" e "a danno" della società, si è poi ritorta contro coloro eh.e l'hanno sostenuta: nel settembn; '93 gli elettori hanno votato a maggioranza la coalizione dei partiti eredi del vecchio regime. Ritorno al comunismo? Nostal-. gia? Le interpretazioni e i commenti della stampa e-del mondo politico sono stati molteplici. L'analisi di Modzelewski fa pensare so- •prattutto alla reazione di una società che non ha accettato di essere ignorata e tradita; e che ha comunque dimostrato una sua precisa volontà nella direzione da dare ai cambiamenti. È stata una "lezione": "lo shock elettorale dopo la terapia d'urto" -:-lo definisce Modzelewski; ma è anche il segno inquietante di ·una grave minaccia, di un p'ericolo di involuzione dei processi di trasformazione democratica dei paesi dell'est-europeo. In tal senso l'invitò alla ri_flessi~nee alla critica, di Karol Modz_elewski, gmnge m questo momento quanto mai_opportuno. · ♦ BibliotecaGinoBianco più deboli, dai pensionati, da unq_parte della classe operaia, ma anche dell'ex nomeriklatura statale trasf armatasi in classe imprenditoriale, senJ,bravano di poco conto di fronte alla comunanza di vedute nei riguardi del programma economico e politico . · L'équipe al governo assegnava la priorità nello sviluppo dell'industria e dell'agricoltura al settore statale e al consolidamemo della clas-· se manageriale uscita dalla vecchia classepolitica, _ascapito del settore privato di nuova f ormazione. La politica del governo delle sinistre ha portato al rallentamento del processo di privatizzazione e all'abbandono del progetto riguardante il patto sociale tra imprenditori e operai, necessariapremessa all'attuazione della privatizzazione di massa. Il primo ministro Pawlak ha firmato nell'ottobre del '94 il decreto che immetteva una terza quota di 98 imprese statali nel piano della privatizzazione, ma lo ha fatto soloperché spinto da una forte campagna di stampa-e dall'intervento delle istituzioni straniere. . . Il sostegno all'industria di stato, che passa attraverso· esenzioni fiscali, congelamento dei debiti che molte imprese hanno con lo stato, dotazioni dal bilancio, è accompagnato da una politica di penalizzazione del settore privato, visibile nel mantenimento dei tre livelli di tassazione introdotti nel 1993, che colpiscono i redditi medio alti, nell'abolizione di molte de- . trazioni fiscali, e nell'offerta di crediti che le banche concedono a tassi di interesse proibitivi. · Nell'autunno del '94 il governo ha approvato un altro importante decreto che is'tituisce C!"editiagevolati aWagr_icoltura, con un tasso intorno al 4%, estendendone l'accesso anche alle proprietà di cento ettari e oltre, ai cosiddetti "[atijondi", eredi delle aziende di Stato (Pgr) comuniste. Di queste proprietà, che potevano raggiungere anche i 400 ettari, sono divenuti proprietari, come in molte fabbriche statali, i direttori o i presidenti di un tempo. . Il corollario di questa politica è stata la creazione dell'Agenzia per lo sviluppo e_conomico, una Società per azioni nata su iniziativa del ministro per la Cooperazione economica con l'estero, attualmente oggetto di un'indagine della Camera superiore di controllo, con l'accusa dì essere stata creata illegalmente attraverso la sottrazione di azioni del valore di alcuni miliardi di zloty al Tesoro di stato. L 'A~ genzia, nata con il fine di sostenere l'export polacco, fornisce crediti alle imprese statali che esportano principalmente in Russia e secondo il presidente della Corte suprema di controllo, il sospetto è che finanzi gratuitamente detto export. Anche in campo istituzionale il governo delle sinistre ha mostrato una tendenza a invertire il corso delle riforme, analoga a quella perseguita in campo economico, bloccando il processo che doveva condurre all'autonomia degli enti locali e rafforzando alcuni uffici dell'esecutivo, congelando la riforma dell~ scuola e quella delle pensioni degli appartenenti all'ex servizio segreto. . .. Le prime tensioni all'interno della coalizione sono nate quando il primo ministro Pawlak ha cominciato a prendere décisioni sù molte questioni importanti senza consultare gli alleati di governo dell'Alleanza della Sinistra Democratica e a insediare· uomini del suo partito nelle cariche dello stato e dell'amministrazione. PIANETA TERRA

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