La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 2 - marzo 1995

richieste per i servizi gestiti dagli utenti aumentano. Questo argomento viene trattato da un'intera serie di manuali scritti da Suzy Croft e Peter Beresfors. Alcuni titoli sono Dal paternalismo alla partecipazione (1990), Impegnarsi: un manuale pratico (1993), pubblicati da Open Services Proj ect, 15 F alcon Road, Londra, SW112PJ, e Il coinvolgimento del cittadino: una guida pratica per cambiare (Macmillan, 1994). - Ho già menzionato gli ostacoli affrontati da quanti hanno tentato di introdurre la teoria del "far da sé" e del mutuo soccorso nel campo degli alloggi. I sistemi di sovvenzionamento per gli alloggi e di controllo per gli immobili non prevedevano questo tipo di filosofia. Comunque, mentre negli anni cinquanta esistevano circa quattro cooperative per l'assegnazione degli alloggi, oggi ce ne sono almeno mille (vedi Le cooperative edilizie in Gran Bretagna di Clapham e Kintrea, Longman, 1992). La ma:iifestazione più importante del terzo mondo mterno alla nostra nazione è stata proprio nel campo\delle cooperative edili autonome, che i promotori hanno pubblicizz~to tra! disocc:uI?ati e in genere tra coloro che vivono m condizioni svantaggiate. Il_pr?gresso de~la N~rth Tyn;!eside Youth of Buzld e stato testimoruato dall mteresse della televisione, come è avvenuto anche nei confronti dei costruttori autonomi della Fusions Jameen nella zona sud di Londra. (Ulteriori informazioni possono essere richieste a Walter Segai Self Build Trust, 57 Chalton Street, Londra NWl lMU.) Ovviamente il vostro giornalaio di zona, pur avendo scaffali colmi di tutte le specie di riviste dedicate al consumo passivo di merci, oggi è l'ultimo posto dove si possa trovare un manuale sulla cultura del "far da sé". Questo argomento non è ritenuto degno nemmeno di essere discusso come possibilità remota dai politici di oggi. I conservatori vogliono eliminare il concetto di assicurazione nazionale (per la quale la maggior parte di noi ha versato i contributi per un'intera vita lavorativa) in favore della scelta autonoma del singolo utente nel mercato delle assicurazioni commerciali private, nonostante la sua pessima fama, e nonostante il fatto che i poveri con un reddito marginale non sono di alcun interesse per chi guadagna sui profitti. Il partito laburista, inseguendo i voti del ceto medio, ignora quella fetta di popolazione che ha emarginato. Al termine del processo iniziato con la rivoluzione industriale e la nascita delle fabbriche, la Gran Bretagna da terzo mondo si ritrova nella stessa situazione di privazione e impotenza affrontata dalla classe operaia alla sua nascita L'analogia storica è evidente, ma sono rimasto impressionato da un'osservazione fatta negli anni Cinquanta da Richard Titmuss, uno dei primi ideatori del sistema di assistenza sociale, Richard Titmuss, osservò: "Nei prossimi cinquant'anni in Gran Bretagna le teorie sociali dovrebbero essere altrettanto importanti delle innovazioni tecniche." Avrebbero dovuto esserlo, invece nessuna teoria si è fatta strada, tranne l'incerta riscoperta della cultura del "far da sé" e del mutuo soccorso, in un clima di politiche antisociali. Chi se la sente di garantire che nei prossimi cinquant'anni queste teorie diventeranno davvero importanti? (da "New Statesman and Society", 16/30 dicembre 1994) BibliotecaGinoBianco ♦ SULLA UTILITA' DI DESCRIVERE CIO' CHE SI VEDE Alfonso Berardinelli Alfonso Berardinelli insegna letteratura contemporanea a Venezia ed è autore di numerosi libri di critica sociale, letteraria e delle ideologie. Gli appunti che seguono sono stati scritti dopo discussioni sul progetto di una rivista di Mestre di cui è appena uscito il primo numero, "Altroche"':estre ". . ♦ 1. Credo che una "cura" di empirismo, un periodico riesame empirico dell'ambiente nel quale ci muoviamo, possa fare solo bene alla nostra cultura. Un progetto di conoscenza empirica, ~he non v?li troppo nel cielo dell~ idee, ma si tenga a ridosso delle cose (luoghi, tempi reali di pensieri e atti, oggetti fisici percepibili) può essere un igienico correttivo per una cultura come quella italiana, che tende sempre a forme di idealismo e di retorica. In Italia, da almeno dieci anni, esiste una specie di mania filosofica che ha poco a che fare con una vera riflessione filosofica. È la mania di correre dall'Inizio alla Fine, senza soffermarsi dentro la lunga e complicata serie di strade e di sentieri che stanno fra l'alfa e l'omega. Una cultura che corre alle Grandi Sintesi può anche avere effetti spettacolari, risultare suggestiva, perfino ipnotica. Ma in questo mi pare che Wittgenstein avesse ragione: molti cosiddetti problemi filosofici sono falsi problemi, problemi che ereditiamo per inerzia del linguaggio gergale che ce li trasmette. Bisognerebbe essere capaci di riformulare ogni problema filosofico nel linguaggio quotidiano. Ricondurre le idee alle situazioni in cui hanno un senso concreto per qualcuno. Da questo punto di vista scegliere un'ottica - diciamo così - empiristica, vuol dire vedere e far vedere le ideologie come ideologie, cioè come visioni generali che stanno in un rapporto ogni volta mutevole con il punto di vista che abbiamo in un certo luogo e in un certo tempo. È vero (per citare John Locke, padre del1' empirismo) che possiamo a~che costruire delle idee complesse, se ci servono per capire qualcosa di reale: ma nòn dobbiamo trascurare e far marcire il materiale mentale da costruzione, cioè le idee semplici, quelle che ci formiamo come individui nel corso della nostra vita quotidiana. Altrimenti, sarebbe come pretendere di fare una buona torta usando della farina stantia e delle uova marce. 2. La critica delle ideologie è un'attività non secondaria. Non è un lusso. Ogni volta che usiamo parole e idee, o che ci riferiamo a una tradizione di pensiero, dobbiamo sapere con quali attrezzi e utensili stiamo lavorando. Critica delle ideologie è anzitutto critica del linguaggio, degli stili di pensiero, del modo in cui, dentro un genere di discorso o un altro, diamo forma a quello che sappiamo o crediamo di sapere. Molti anni fa, intorno alla metà degli anni / /7/0Y/

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