Studi Sociali - XVII - n. 5 serie III - 31 maggio 1946

2 STUDI SOCIALI movimtinto ·.anarchico si senta l'ebbrezza ed ;il sacro pànicQ delle responsabilit~ che probabil– mente s'avvicinano e si corrano ·anche quegli stes~i pericoli a cui soccombette il socialismo del ·periodo eroico, che s'é impantanato nei par, lamenti e suicidato cruentamente nella ditta– tura «prolet~ria»'. ·Si tratta ora di' vedere se le seduzioni della rivoluzione per decreto -apparente~ente cosi facile-. avranno presa anche' sul movimento_ a- -narchico; I fatti sembrano dimostr,are di no. Ma. . \ . il prohlema esiste, é grave ed é necèssar~o esa- minarlo. , . . . Gli anarqhici 1 davanti alle ,nuove necessita r . In Spagna s'é avuta la prima .affermaz,ione creativa dell'anarchismo. La continuazione del– la Spagna potrebbe essere l'ItaHa, malgrado la differenza delie forze in gioco. Dopo· la Spagna, é l'lta'1ia' il paese ·in èui 'il mito dello statalismo (e pour cause! ) ha nÌeno presa sulle correnti rivoluzionarie. Ed é precisame~te in Spagna e in 'Italia che si vedono piu, chiari i sintomi di questo travaglio inferno -del nostro movimento, che non é a-f atto, come le frequenti scissioni · che atomizzano altre correnti minoritarie, per e~empio il trotskismo, una· ;m,anifestazione di sfinimento, ma piu,ttosto _...e...:...ripetiamo_:___ 'un fe. nomeno _di sviluppo. , · , . No'n é 'di~ficile seguirne' il ·pmeesso. b1 Spa– gna gli 11na~chici della F . A. I. e (della C . N. T . sono .stati po·rtati dal loro stesso nume:,;o e dalla lorò influenza sulle m~ss~ a uscir,e daI::l'o:pposi- ' zione per prendere s~ di sé,. in ·un' mom~nto rivoluzionario, la responsabilita doverosa del . lavoro creativo. Altrove, e specialment~· in lta-. lia~ mentre rivolgimenti ·critici si avvicinano, gli anarchici _sentono pesare anticipatamente sulJe lorp spa}le quella 'stessà responsabilita -anche se il loro numero .non é tale da renderla ma– teriàlmente ineludibile- perché piu o nìeno oscuramente sentono· die ~ le loro idee sono - ar- - 'riyate arlla loro ·maturazione storica, per lò svi– ~uppo non delle idee, che son~ semp:r:e quelle, ma della storia che ha .divorato il liberalismo - , dei liberali, la democrazia dei· spcialdeino~ra- . tici, il socialismo dei bolscevichi ed ha lasciato l'u~mo affamato e n~do, obbligato a trovare in se stesso le risorse per; difendere la sua vita .e _ la sua liberta contro la fame e il totalitarismo. I Il collabora~iory.zsm0 libertario ir, Spagna ' , r ' I • ' La manifes~azione piu grave di questa crjs1 e stata non tanto. !;entrata dì alcuni · ànarchici r<afpp1;es.ent'antidèHa C. N. T. ·nel, g~werno .'spa• gnolo nel momento del supremo pericolo _di Ma-drid (i migliori f:r-aloro sapevano e diceyano di commettere un'incoerenza, im-posta a, foro. giudizio -dalle supreme necess~ta della guerra antifascista -fenomeno ·autoritario come tutte , le guerre- e n~n da quelle della contempora~ ' nea rivoluzi,:me liòertaria) quanto, l'inevitabile - posteriore .teodzzaz.ione· di ·que1l'inc(l)erenza .da parte d'{m settore che s'é, formato dopo quei ·-.fatti, in confluenza c<;m le ultime propaggini· di· antiche infiltrazioni piu o meno lega1i~te e autoritarie nel 1 'movimento anarco-sindacalista ibèrico. E' d~ riotare che questo "settore non compre:,;ide tutti coloro· che ,circostanzial~nte parteciparono al: governo nel1periodo della g·ùer-: ra. Federica Montseny, per esempi0~ 4a -fatto recentemente e'nergic'p.e 9i~h-ia 1 ra~i~µi contro. la - part~cipazione dellà C. N: T .. al gov~rno Gfrarl. Ma ce ne furono altri in cui la s0ttilè ,demora– lizzazione che l'èsperienza.,del p~ ~e.te -appa– rentemente· facile e r,creatore- ,produce negli · uomini ha portato a.d -q,na ve:,;a e proprii;t moqi– ficazione ·della. mentalita .. Tipico é in_ questo senso il discorso pronunciato nel, 1937 da. Gar– cia Oltver quando· Ias;cio i[ J\firii~tero d'ella Giu– stizia; tipico perch~ ci mostra una delle ·tante radici di. questa improvvisa .rivafotazionè· dello.' Stato da -parte' di _alcuni ch_e dello Stato si c,pn– sideravano irrèducibili avve·rsari:. il sentimento della ·pr,opria inf~riorita: sÙl' ter~eno costrutti;o, E' facile che chi abbia antèrioFinente inteso !~anarchismo com..e pura ,e sempli~~ azio~e rivo– lu.zfonaria _distruttiva o come ·un'esigenza u.nica-' mente ·individuale e individualista, e non si sia mai preo*cupato -deii ~odi d-i costruire dal bas- ' so ,e -iSertza imposizione una societa solidale e libera, mes.so all'improvviso --~alla forza degli avvenimenti . davanti _ ·al' ,àov:ere _di lavorare a questa: co:struzione, si seJ:!-tàinfe'l'.iorç al· c@inpito e ricorra, _ comtj - tanti prima di -lui, allo st~ ·~ento,facile: il governo,: Comandare é piu _a- -.gevole ;chet Jare ,e sembm piu rapido; organiz- · V zare sulla carta da maggiori soddisfazioni e presenta minori dHficolta che costruire· d'acc,or– do . con altre ;molteplici ' volonta gli . organismi auto'lllomi e cooTd'ina-ti d'una societa ·senza gover– nò'.·,5i pu6-·lavorare su scala 'I>iu vasta (a:11~hese I due fenomeni sono affini. Quello spagnolo h~ avut~ .caratteri piu. ampi e profondi ed é - arrivato ad una fase avanzata· del su~ sviluppo, - -mentre quello italiano é ora ap,p~na -agli foizi _,e potrehbe anche esàurirsi senza frutti pratici, come la riv(jfozione mancata del 1919. Anche fa si lavora, sen:za accorgersene, nel vuoto} e si 1 , ha l'impressione, pericolosamente inebriante, di avere in pugno i\ martello e; -di sco1pire a gran- 1 di• colpi la rivoluzione. E si che basta rileggere il gia citato discorso'. ministeriale e confrontarlo, · crisi inter~a che accompagna que~t~ nuova fase della storia de1l nosrtro movimento é, nel S'ettore spagnolo, ben piu grave e caratteristica; essa ri-. torna - sul terreno teorico dopo essersi manife- · stata nei fatti. Pu6 essere, ridotta a scala piu · mo.desta, ma per noi altrettantò importante, un, aspetto della nostra i-ealta di doman~: · . .\ co':ri i resoconti di qualèhe co1'lettivita agricola per vedere, dove· sta _ii!-" lavoro creativo e ·durra– turo. Infatti il movimento lih-ertario spa·gnolo ·' e -in generale- il popolo -di Spagna; abituato· come quello di molte regioni d'Italia, d:1-.l!l~a · lunga tradizione storica, alle spontanee ~mzia: tive locali non erano impreparati aUa · hberta , . · creatric•e; E questa fu e·sara una garanzia contro 'i cattivi pastori, · r /

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