Studi Sociali - XVII - n. 5 serie III - 31 maggio 1946

I :I I STUDI SOCIALI , 19 ma,nifestazioni. Il capitalismo privato ha fa,m~ d'un. ·kuni·n, Malatesta. "Internazionalismo, somma di lo- potere che s'·esercita ,prevalentemente attraverso 1a calismo libero. 'Localismo,'· gancio di fod-eràlismò li- ·11:aggior _ri-~c-hezz~ ':e_dil :controUo ·èc01;1,omicosu, g·1;an~ bero. F·ed,era1lismo, avviamento all'.unive.vsàlita hbera. dt' m;ass-e d1, consurliaton e p'.rodutton; cerca fa: rep.- Ma 'rio'n 'mai lo Stato sara ·Io strumento delfa lib;eFta dita del -ca]!)itale; n plus•valore. La burocrazia dello l'ocale, 11é n.a~ionale, né dell'Up:ita so.èiale'.'. ' Stato padrone ha fame. d'.un pòtere ·piu ·diretta1rrnente Si sente •i,n tutto l'articolo il -cuoi·e' ·dell'esiliato politico e ,-cerca· soprat,utto ,-Q'ifar s~rvire il sistenia ch•e ritr0Fna, d,el ìlro.fu1go ichie, al ritroVare la sua terra~ del salariato, a;ggravato dal· monopolio :ass.oluto, ad ritrova unà parte di sé e che sente arricc'hito e di: ltn .controllo politico sulle opiµioni e (finché l'apP'a· gnificato questo naturale impulso af.fettiv.o; dal1Ian1o- Tenza di de'mocrazia si mantieµe): sul voto. Pero con- re (.fatto r,eale e co'.sciente dal contàtto diretto) pe,r dizione e se,g;no esteriore di quest0 potere. é la disu- i fratelli .d'altre terre e d'altfe lingue a. ·cu1 l'uIJ.i·· guaglianza soci-aie.\fra la burocrazia -teenièoc_politica, SCOHO periQdi ,fecondi di vita, vissufa. L'esilio, che d,i . costituita in casta privilegiata e governante, e i la- tante cose ci ha privati, c,i ha 'Pur fatto qualche 'voratori. Questa disuguaglianza _s' otUene, come ·p,ri• · dono; e il pit'i prezioso é ·questo: l'aver datp un cçn• ' ma,. attraverso lQ sfruttam-ento. Differenza . sostan- tenuto denso e, reale a1l nostro internazionalismo, tra– zial,e' d'appetito, .quindi; .non c'é. E la questiOI).e' é~ ' s'forman·do' la teoria' in' azione e in amore'. Si ama imp'ortante, p'erché •molti socialisti, anche democra- v.èrairhente ·quando ,si -conosce; tanto· piu; qua-uto ptu tici, ma che' non hanno la nostra «ossessioil,e 'della si conosce: L'internàzionalismo é tanfo• piu efficace liberta», si :basano ap·punto su qlies~i-dHiferenza ,,per ' quanto piu .é somma 'di. diversi attaccamenti vita!~ a ~ostenere èh 1 e1 il capitalism·o di Stato, é superiore al dive1:si :...popol-i ·:e· paiesi, àttraversò i quaH si se0pre privato e per invocare le nazionalizzazioni. ,Che queste 'P·er •esperi-enza ciir~tta quanto c'é d'univernaie ,nell'uo- -mentre àumentano- la schiavi tu del proletàriatç,- mo .. ,Noi esiliati 'sa-ppiamo, ch·e· };a nostalgia p'er la non ne i-iducano affatto lo sfruttàmento é pToVato terra. fontana non ,é un osta~'6lo a quest'attacca;m.ento. non solo da1l'esempio della· Ru~sia ,(in oui .bastano · E vien naturale ··cli pensare che, per 110i àinih~hici le astronomtche, differenze k?, gli stiipeiidi dei-· tee- che non vogliamo fondare l'attuazione del nosti-o i- nici e dei fu:nziqna,ri d'ello Stato e del, •partito. e quelli -cleale ,slill'imposizione· f.redd,a d 1 mi piano, ma• s,uile dei ~avoratori ,per p·rovare che esiste ·un «benèficio» convinzio11.i e sui sen timenti degli esseri umani .,che cap{t 1J;-l-i sta p~u. o m;f:llJ.O maséhel'.a:to), ma anche dalFe- compongdn@ la soci.et :,a,'Ìa •propaga11da ·111teri1aq;i911°ali-., seffilI )io.di q,uestò .piccolo, democraticissimo Uruguay, sta nell'ain:bito- delle· singole nazioni deV''·esser fatta in cui i n umerosi· settori statalizzati della produzione d(azicne concr·eta, tanto nel campo mat,eriale della (eletfricita, combustibili, carne, ecc.), non tendono a costruzione di r.a 1 pp'orti cteatiyi tra i_ po•poli, quaùto · · far. ribassa11e i prezz,i, ma cercano il -guadagno- i~. be- nel campo culturale :della cono_sce1~za reei·proca. Ci ' nefiqio della pro;pria 'burocrazia. E, qua,ndo -sono de- sarebbe forse· un 'a:rticolo da scrivére,: "Lo studio ficitari (il ,ch:e accad,e spesso1 per via di quelJ:altro popolar,e delle lingue, c.ome uìia delle àrmi spirituali asp·etto che Z. considera, tleJ.la minor competenza) lo della rivoluzione": sfruttamento s'esernita ·su tutta la popolazio ne ·atti:a- · , ve-rso le seril.pre ·crescenti imposte. Il' .che c ,ertamen.te .,non avverrebbe se, questi organismi, inveèe che dallo Stato, foss.ero ges titi d irettamente da produttori e consumatori. .E si no.ti che. qui i pericoii della sta– talizzazione sono minori· , 'in quanto c'é stato, al punto di partenza, un e-erto sforzo di d·ecentralizzazione. In– fatti questii or,gànismi hanno ,categqria di •Enti Auto– nomi e sono ·retti da consigli., misti, .in cui •pero gli utenti noh sono affatto rappresentati· (in quanto si da jjer d,imostrato che U ,rappresenti lo , Stato) .. Il racconto della d·eg;enerazione -f/J,tale ·d,el resto~ ·in ma1i.ci det partiti -e ;dello, Stato, d'uh tentativo in sé intere~s ante, il cui decisivo c'!Hetto d'orig;ine .é quello d'esser,e •stato attuato da una l·egge e non dal popolo, sarebbe pero trorppo lungo qui e· sara svo'1to un'altra vòlta in apposito a:rticolo., . · · f I I , •'• JJaltro invito' a discut~re ci é dato dal .fatto che . Z. attribuisca il .moto m,ondiale 'vèrso il capitalismo e l'assolutismC:> di Stato all'espandersi del mito russo. ( ~µ•esto. conoétto é ripetuto:; sullo stesso giornale - . · in ·<Jaita 15 g,ennai,(!- in un ,ottimo articolo sul "Voto ~bb!igaturio"). -'In realta la degen-erazioue. della dvo- - · l1lzio,n:e .'russa 110.11 é ·. che una -la p'iu tragica, ora, e ·Ia ·piu importante:- delle molte -man,if.estàzioni del pi;-oc-esso.totalitario res.o inevitabile d-al desideri.o di t'ùtte le,' c·ast'e privilegiate e di t:u,iti i governi d'evis tare il socialismo Hbero, cosa c~e il capita,,Usnio· pri– v~to; ! superato· /J,m.,piamènte · dalla· tecnica, é ormai ' imi.[)otente a fare, L~ va}'f 1 ià, l'i'nte.'l'.naiionq,ltsmo e l''asvetto ÌJosit-ivo ··d.ell'e'Silio.·- NeÌ\ numero di "Volonta" del 15 genn,aio ,un articolò d-i B0:rghi intitoiato ''.Am.archismo" e de– .di;cato 'al probl,ema della patria, articolo con. cui sono piénaimente d"aceo,rdo e che ci porta fuori dai luoghi comuni (caratteristica comune della nostra· stami)a. italiana di questo perfod o é, se non m'illudo,· l'as– senza o quasi di luoghi· comuni) ·:ìn'offr.e .il destro' a qualche ,osserva zi-0ne che: da tempo mi ·sta. su.Ha _pun– ta ,déUa pen.na. Ùice Borghi che il nostro internazio– nalismo mm é l'a1,1t ip'atriottismo del "Ben vengano gli stranieri" ,e ci.ta l'azi0ne' universalista, ma con radici in te.rrff!J. On:az ionàle, .di Reelus, Kropotkin, Ba- I . I ' \.. . . . . '. . Il 1Jroblema d-ella. scuola. ,-• E 1 posto sullo stesso nu mero di '-'V~lonta"· .qa un articolo di: D.. L, il quale pre ,n.de le m\)Ss-e •da un es,perfmento- di libera educ,a- . zfo ne c he· Cod-ignola ed altri stanno compiend.o a 'Fi– renze. D. I,,., 'dop·o aver, rile vato ~11,e r.eci.uc.azione·delle nuov·e g:e1}._~raziont ha :p.er 1ioi·,f;)nonme importll,:nza, fa notare che é inutile asp\3 tta:re per I~ ne-cessari,e. in- · novazioni l'iniziativa e il danaro dello :Stato, che a niala pena; ,con 1'3<iuto ·clella ,U~·a, puo co·ntributre a manten.ere. vivi alunni ed dps,egnanti (e che ~ag-. 'giungiamio noi- presieduto da un cattolico e legato .dai patti lateranens_i; non ,puo dare che un insegna- . meIÌtp. confessionale). ~condo D,. L. e .~1eces·s?,rioeh.e le scuole nuove abbiano per, baise la fabbrica, le as- . sociazJoni di -quartiere, .i com·uni e sia;no ,in, man.o: di grupp'i di stu.diost è di lav.oratori.· Anche. la base eco– nomfca dev'essere loc-ale ·(D. L. parla di "finanz.iatori volenti o nolenti", il e:he di·mostra cihe, --,-!malgrado l'acqua fatta pas~re sott,o i pqnti dagii alleati:_ l'e– propriazione. é ancora 3/llà bas•e d'ogni• i.~1i~iativa vi~ tale). Bisognerèbbe ess,ere in Italia per interv;enire ~n cpnoscenz!l· di ·causa n~l}a discussione del, proble– ma. Pero sai:-ehbe interessante -e questo si potrebbe essere uno dei comp'iti di noi che rimaniamo per ora all'estero, se i compagni italiani vogliono ap,p'.rofit– tare a qu-esto scopo dell'opera nostr,a,.......che il .movi– mento italian-0 verso. •una scu0la nuov,a da or·ganiz– zarsi con i criteri ohe D. L. mette in luce, entras-se in ·relazione e -'-'direi- conf.luisse con, i .movimenti simili che, ,,con ineno urg-enza, ma da molto ·te~po, . hanno lottato in altri· paesi con identiçhe ·aspirnzionL ILa scuola in mano di libere associazioni di génitori, m.aestrf e ...:......quando l'·eta, lo pe_rmetta~- alunni,, é or- , mai ·ideale diffuso e che ha g,ia avuto qua e 1a un principio di -attuazione. ' Non bisogna 'Pero illudersi <,l'arrivare inolt0 in la· in questo· senso in mezzo alla soci-eta attuale e finché non si• risolva l'altro problema d~ll'ingiustizia econo– mdca. Tomo all'esempio d•effU:ruguay, .che ofrre un buon -campò d'esperìenza. Le scuole ·elementari, quel- · le medie, quelle industriali. e· l,e facolta, dipendono qui r,is,p.ettivamente da quattr-0 cpnsigli autonomi; in cias. uno dei quali tS0n0 :rapp:resentati;-"-oltre il Po-

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