Studi Sociali - XVII - n. 5 serie III - 31 maggio 1946
resa p'il'i,«oscient~ si trasformo in partito comunista, • • • .• . I ,I,oZanardi, sindaco, di B0logna, social'istà riformista, il :[vlalatesta. Nem era diffit':iie conoscere l'umore della, folla e c~m facilé intuizione demago,gica lo comprese I il , Bucco, primo ora tor€. ,Con là. facrloneria e la leg– ger'ezza -:- che unite alÌ~ :vilta -~ alfa èorruziorne lò I ·•• ,J' ., ,.-, , _.' • . I • fecero poi mettei;e al band,o del :pa:rUto, non senia per6 che avesse 'gia distrutto il movimento proleta-ri@ ~olo:gnese, - n' B~·ccp co~;ip.cio:a descrivere la fatalita della rivoluzione sodale ch:e sate~be P.·iovuta, d_alclelo come Ulla mapna, e il l;)el paese di cuccagna che, h~ sarebbe immedfa:tamente seguito. Bastava eh.e il buon . . . ,_ ·, ... ' . popolo 'accorr,èss,e J3,emp're piu 'numeroso a tesserarsi, ne1le organizzazioni e nel partit~, vot~sse sempre ,più . . ., . . ' compatto p,ei rapp:r.esentanti che-· sapevano parla11e cosi bène e cosi,-son<mtm,ente esp'rim~~e le sue aspi: • • • • , ,: • , , l • • ~ • , 1 , raz1om,. accorresse sempre p'lu umrni_me ·a. quégli, ·al- lègri' comizi dom·enicali, e urlasse e bàttesse le ~àn.L ' . ' . . La borg~1,esia cosi;€rnata rimaneva, nei ·suor -palazzi, il governo ·perdeva) ,la testa è, non' osa,va- re:frnimere. ll sole dell'avvenire si era gia levato pèr illuminare il trionfo ;facile d€l proletariato. . '·· • ,l , ' 'E gli ,applausi seguirono esultanti, scroscianti.. E lo Zanardi, pur d,i ~olit<;i più. p'ond-eratò ·e Cbscie~te, 'non seppe fa~ altro che gwreg,giare col compagno co– ~unista' in demagogia ed .in retorica'. Noli pisognava disgu~tarsi/le. ;m~sse, le ·masse dei contribue11ti sinda-; ca:li, le masse dei vota:nU elettorali. E• si. ebbe ànch'e– gli i -suoi appla~si calorosi e ri•co11;qùistopur~ qualche centinaio di ,elettori c:b:ela sua pond-eratezza ed ocu~ · _latezza d{ amministratore minacciava di fargli per- dere.· .• . . : \ ,':stavo, pen~llontan'a;rmi disilluso e n;use3ito, qua11do · il .piccolò uomo· dalla barbetta ·gr-igia, 'ra -bestia nera di tutte le .polizie europèe, l'anarchico, . il furibondo , sovvertitork sorse a .parlare. Ri~asi, senza 1 fiducia, .. . ,· ) ' . ina per l'ironica .curiosita di conoscere come l'anar-. èhico perico1'oso, il sovversivo tipico; l'avanzo. delle galere e del do~icilio coatto s.are:bbe riuscito, a rinca-– rare anco1,a sulla girandola deU-e f_r,asi demaiog}che · ' lanciate dal ben pasciuto segretario e dal flihido 'si1i– dàco: Rimasi, e dalÌ~; p'ri-me, frasi, secèhe, .ér'ude, sempli'. cissime, ebbi la' sensàzioÌJ.e che ~i. trovavo di .fronte· ··.fin~lmente·· al \V'ero ~,iv,oluzionàri•o,. [La·· riv~luzi~ne? Cevto. Ma ia r.ivoluzione· ·non pioveva dal cielo. La ri- . . -' ' volùzi-one bisognava fàr'la. E 1,a dov,evano fare i la·vò· ratori, · i p1;olèta1~ist~ssi. E noir-·Una entità astr~ttà, "il pop~lo";· "il ,pr:01etariato'', ma i p0polanL e i· 1a~o– -ratoni in ca,rne ed ossa: loro stessi, i su·oi ascoìtator-i: ' -;E la -rivolùz_ione bisognava· prepararla,- ,~isogna-va pre- pararvisi; materialmente, armandosi, sp'irit:ualmenfo, · ·dispoJ;J.endosi al sacrifi-t:Iò: Perehé la_ lotta' !lari;lbbe stata dura e non sì sar,ebbe ·vinto andando, ad appla;udire nei comizi ·dei bei par.– latori, o ·deponendo nelle urne delle sched-é di carta, inà Qòi:nbatten,d~ nelfo vie e neUe .·piazze, a,ff.ro,ntand''(i) ,.,, \. . . ' · I~ forze or,ganizza-te deUo Stato e qùeUe irregolari eh~ la borghesia non, avrebbe manbato di cr,eare a propr,ià -difesa, dando -~-rio.ev.endo la morte. E d,o,pola vittpria ~perché alla ·vutpria il Malatesta credev;;.~ era ne– cessario· ancor ,mais-giore sp'irito di_sàcri,fido. Noir si sarebbe. en.tr_ati cantando nel paese di cuccagna, ma ci sarebbe stato;_ da r~costruir,e tra Je · rovi_ne d'un rriondo distrutto, tutt~ la ,civHta nuova., Con un l~voro raddo,ppiato n.-eÌ'lepriv,azioni raddoppiate, perché dal ' STÙDJr SOCIAU, 17 caos uscii;;se, finalmente, attrav,erso le fati•che e i pe– rieoli, la citta .di liberta e di gbrntizia. ·· •DU:r,e, semplici, crude cii:d,evano le frasi, ~ppure- era- .. no p·ervase da u,na intima po,esla:. Nçm erano le -frasi d'un pom.pi, ere, ma contenevano in se- .stesse un fuocc piu ;v:ero ed ardente', un ';cuoco. compr€sso; ma 0 iTuestiR– gui~Hie, ch:e contrastava con l·e1abili. faville, col fumo di .pàglìà. che, -con ,gran , forza di - v-ento oratorio, i · ,p:rieced:enticomizianti avévano tentato §us~it-~re. . : Mi 'gU:ardài, into;rno. _La !buona folla in'domerìiçat,a, proletaria ancor come classe, una psicolo,gicaniente borghese, il}el'èhé nella! rivolu,zio~~ altro _llO,ll vedeva c.he .~n. coni.odo ,e ra:Ifido mezzo di ~m:borg:hiesirsi a ·sua volta/era disori.entatà, es.it! l,nte. ApphÌudi anche n Malatèsta ~cinto ormai da Ùn'aureola che ne13sun . àisingam.J,o di folla poteva -togliergli-, ma fiaccamen- . te, ·come per .dov~re. . . .;- J,Dbbi l'impressione nettissima e triste);lente profe-· 'tica èhe con quelle f-olle non si ,pote-xa fare la rivolu– . zidne. Ma ebbi ancl1-e la sensazione ,·che -ad u·na lotta ,, ' . \ ' , rivoluzionaria: le mass€\· pot-èva,no· esser portate solo _a.tfraverso un insegn:a lll.ento come quello del Malate– .. •sta. JEbbi la per'cezione -che finalm-ente mLtroV!l,V~'di fronte a ,un. vei:o rivoluzimiario. · 1 · :•. ,È. la, mia ·ammfrazione p'er il lottatore indefesso è \ sinoèr~ ingiganti, qùando vidi come -egli persisteva. ' • ~ , ,·,' I f• ' 1 nella lotta che orrha 1 i :-Per ,_errori, d,eviazioni, vilta che egli aveva previsto, mà -che non ii,veva pqtuto evitare, perché erano errori, ,deviazioni, vilta deri– vanti fàtàlmente dalla ,educazione politica del popolo italianq e d~i suoi uomi·n.f rappr,esentativi- si m~Ì1i– festava senza speranza. Il fascismo- trionfante ha' cercato ,di- colp'irlo . con un' mezzo piu subd01o di quello ùsato c0ntro qualun– que altro avversario. Gli \ha, rifiutat0 la gloria del ma~tirio• Cl'Uento, ha tentato di servirsi d.ell'a:pp_aren- j tè liberta conoessagU ,per acquistarsi Ùu,a -falsa. ,fama di ,magnanimita: Ma Err±co Malatesta ha: sv~ntato ff gnobile. trucco. Rimasto volontariamente in Itàlia perché; c.om~ scrisse ad_ arn.ici .~d _é <;on~ezi.onJ po– litica di rara intellig,enzr,-,- ,era pur necess•sa:rio che qualcuno d•ei veé'clii capi [,Malatesta noi~ ha mai u– sato, né potev!!, usare, riferendosi a se stesso, .ta-ie parola che Battiste-Ili g1i att1%uis·cè, nel senso e;vi-, dente. di ''militanti ,rivoluzionari" o aura simile e– spressione che Malatesta avrebbe usato· i:n,tale caso - · N .. d. iR,] si. trovasse presente il· giorno della riscossa .. ( . \ .· ' e avesse ma1itenuto. inti'mo contatto ed esatta cono- scenza d,ell'ambiente italiano, egli continuo serena– mente nella battaglia intrapresa, collaborando, come e quando pot-èvà, a riviste e giornali libertar.i, -·i-rici- . tando; ·come e quando poteva, amici e compag1~.i a resistere senza paura, denunziando sempre ed e,ffica– ,cemente la beffa q,ella sua pretesa libertà, gua1·dato a vista da militi e carabinieri, ci,rcortdato da un cor– done intransponibile 1 di poliziotti . e di spie. Gli arresti in casa di Malatesta sono stati fortuna– tamente, compresi dal p'roleriato internazionale e la sua condizione é stata g,iudicata non dissimile da quella dei carcerati. e- dei coatti-. In questa battaglia per la verita Malatesta ha ·vinto il fasci~mo e l\lius– solint ~embra abbia voluto venàiearsi d'ess,er stato smàscheratp vietando. ogF1i·manifestazione intorno al ,.feretro, .facendo strappar· dalla ,bara i rossi .fiori della · sper?'nza che la figlia :v;i ave~a v,oluto dèpo,:tre in · nome di tutti i compa~i di fede sparsi •P€r il mondo, -Cosi la 'memoria di Erri,co Mailatesta, non menp di ''
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