Studi Sociali - XVII - n. 5 serie III - 31 maggio 1946

I ' I • j STUD,I SOCIALI 11 ~e •dovessimo concfodere' che puo s•comparire l'umanit~. .. dono .del ,potere ~-effettivo.. Ma, il sailariato non é' neces- . · I ,.1 · F ' sariam,ente lega_t,/a,l capitalismo privato,· anzi "nesta su.a allo stesso modo· come é scomparso· i 1 uihosa:i.Iro . orse ..,. · · . funzione, ,di• st mmento ,di 1dom:inio si fa· ipiu cbmpleta -potr,emmo anche 0 <;ondud·ere -che il inondo· c·om'é é il ed ·evidente iI,I regi.me di ca,pitalismo rdi Stato (-eseip,pio miglie~i .:dei mofrdi ·,po·ssi·bile. - russo), in cui esistè Jo stesso interesse a mantener-e - ,Pei;6 ~no ·v:a1Ìlere ,.1~ · p.ena di provare. con altr,o pr·o· torcendo il'.pr9gressc>,"t·ecnico~._ là •sc•hiav:itu ,del lavoro. gr-a:mma:· Fin qui, se abbiamo ben ca.pfto il sens'o d"ì quest'm-, · · · , ticofo, i,l consenso nostro c'on ;Levi. (che é' poi di-ss·enso , Ohe ,si fermi i•l .-coside,tto progresso per -lo meno per l' 1· • d 11 ·' a· A s· ) , , • • , ·con , a-spetto po: 1t,1•co · e: a· te&1·; : 1 . .1mon . , , · una ci~quantina',d'anni; se 100 megl:io; ,distrnggere J#9il-· Naturalmente dis·sentiamo inveè•e sul concetto che l'au– ti ae-ropl<ani, molti .~~n~•oni e simili; ,fabbricare piu a- ,·' to1:e ,ha •del so,c'ialismo. Eg,li ha ragione. se si co.nsidera ratri, piu sil~i è piu, treni. Crescera la ,produzione di ,. solo il socialismo autoritario, H socialismo di Stato, cHe cose· ~ti<li e si riidurra. ,l'orario 'di lavoro pe~ aumentare ha fatto faHimento in :Russia, riducendosi a un ·capita• 1 · · · ,, , lismo· d,i·Stato, che efféttivam~nte, nel campo ecpnomi,co, '·. il consumo. Nelle· oi;e. della giornata ohe restano libere · 1· · · · d"ff . / . non. presenta, r.1s,petto a · s1·stema· antenor, e, 1 etenze favorire lo _svolgimento· intellettuale. «essenziali». So ,qu·ali· sono fo d~Hico1ta, ma si fanno scjoperi per ' Non si puo dire lo stesso inveoe del socialismo in ' ragio~i meno ·sér,ie:· se una pa1;te•importante della popo-' , generale e tanto me~o d~1 sod~lisnio mprchico, ohe yede • , • 1 • nella Jiberazione , dal ,'s a•lariato e nella: gestione diretta JaziQp.e si .pe,rsuadesse ,·dei vantàggi, molte 'cos-e ,si P~· . dell;economia .da par.te -del'le libyre associazionJ •d'i ,pro- trebbero ,òtl\~~ere, co-1'solo dfiuto '.dei cosi.detti benefici ..', dùttori. e consumatoi'i, i'l. complème,nfo necessario, dellla · ,A( proigra-tnm·a nega-tivo de~e seguire· quell~ ,positiv~, · libei·azione politica dell'uomo da1:cgiogo stayile. Q11esto ma per q'uest'o potrebbe es~ere neces-sµrio :quaÌchè a.Jtro : , sociaHsmo non puci man:ten_ere iLconcetto cµpitalisfa del ca,pitolo. 1 prngresso. tecnico, .perché i -fini a c,ui_vuol .dirigerlo BEPPO LEVI. ', · ·Nota. - Quest'articolo .che l'illustre scienzi~to italiano Beppo Levi, attualmente· prof.esso re in Argentina, ha man– dato a «Studi Sociali» ·coine contrihriiione àllo · studio · , . I , ' ,,.. (,ur-,gentis-simo in· quèsto m'omentò) ,-d·elle conseguenze · moraili e poJi.tiche •delle 1 ,piu recenti' scope.rte sciénti.fiche ' e .,d·eI .pro.gresso tecnico in generalé ci offre l'o·ccasione · di tornare •sul . problema gia posto -da un altro ospite . , nostro (intendi-amo per ospite chi coUabora in «Studi Sociali>> senza _con:divid-erepienamente Je id-ee ,per la ct1i difesà e .propa·gazione é sorta quèsta rivista)', Antoine ~ Simon, il quàlé lo consid.erava' sopratutto dal punto di vista d'uria necessaria rev:isio:he ·del marxismo;• ne faceva cioé ,un problema ·interno ,del:la corrente· so-ciàlista a cui egli· appa'rtie~e., Gia aliorn,.' in, una lu'nga nota, pu1.· e-· ' spriµiendo numeròsi ·d-ubbi ,di detta-glio, ci -dichiarav·amo concordi suH\l tesi, fon'damentale: che la tecnica prodnt• '· tiva -d•elcapitaHsm'o,' diretta ;i·d aumentare iJ ·«beneficio», · no.n ,puo• essel:e adottàta da u:n'·ec~nop1ia socialista, diret• · ta a 1 d ·aumentare ilÌ benessere. ·generale •e quindi tanto a. ~iminuir~ lo ,dorzo idél prdduuore, quanto a:·dÌlumentare ·· i pro·dotti, •essendo s•pesso 'il fine capitalis~a ed il fine umano in · completa opposizione. Siinon sosteneva che la_·tecnica attuale é ---'Umanamente e non -capitalistica-' ., mènte considerata--'- antieèonomica. · '· · Quest'ar~icofo dì B. Levi studia lo stesso pr_ob1ema dal · . punto di ,-vista ,d 1 el mo·ralis,t-a e-,d-ell'uomo di •scienza ai·-·, . rivan'do press'-a ,poco aHe s'tesse· conclusi~ni; ma non. vincola· tale -deformàzi_one ,del ,progresso al sistema capi•. talista di produzione e di s'.ca1nbio, giacché _,aice- il sooiaHsi,no non sfùg·girebhe al pericolo ,èfi è-ader:e nello stesso precipizio, :com-e ..dhnostra l'esemp-io russo. E gui dohbi-amQ. esprimere •un consenso ·e' uri ,dissenso. . ·- Non é . solo ·quella transitoria forin~ del privi,legi~ e- ' conomico. ohe si chiama capitalismo la responsabi'le del– la tremenda ahe·rrazi-one •che porta l'uomo ·a-d utilizza1'e la ha~ch~tt:1 magica 1 d:e'l SU? genio _scjen~i:ficorer #ni di a,uto·d1struz10ne. he •mmoranze clom1nant1, per il •solo fat– to d-'esistere .e di lottare foroceinente- .per -la conserva, zione del privi'legio -d-el •potere (,di cui il •priv.ilegio eco- . no~iq> -nella sua v-ar 1 i.abile struttura ~feu•d_al-e, capitaH– sta, · burocratica, eoc.-c;,, non é ohe: µn-' aspetto). devono imp,edire che ·il progi:esso tecnico si trasformi in uno, ,sfrumento ,di I liherazionle tl.elle ·grandi masse. Non é solo p~r aumentare il b'enef~\!io capitaHs:ta ·attraverso, ima piu rapi~a circolazione ·di· ,capitali che •si tende a favorire l'incr-emento' della velocita ·SO•cia•lm:e~tè inutile, mentre si ~ettono O'Stacoli alla naturale diminuzione ,del~a gio~– n;lta lavorativa, ·e,- si s,pendono 1p.iliardi etl incalcolahHi forze 1 di lavoro in atti:v,ita ,del tipo deÌ,le .investig-azioni a~o-micihe,_m.entre, si ,,proda'gla, che si· dovranno pa-gai:e · con ~olt1 anni -di fap:1.t{ e-,di pri>duzione a r,i-tnio .forzato ' le._.~istruzi~ne<favolose -e gli- sperperi .d!lll'ultim1a gue~ra. lrt realta H salariato é ·Ja forni-a piu ef.ficà-ce ,di c·ontrollo poHti,co .-sulJe, '.ÌII'asse, da parte delle. minoranze che go- sono ;di-anietralmente,, op.posti. Le •:qiisu:re di cui .parla il prof .. Levi alla, fine ·d·el .suo· lavoro non saranno mai prese •aa nessun ,go·v:erno, neanche sotto la mina~oia.' -im; minente_ lèlla '.distruzione atomica;• ed. ,il' popolo .che aves·se l'intelligenza e la forza ..d'imporle p•er mezzo di scioper'j," av1."-ebbeanche que-Ua di- prender•e .in manò . i suoi. ,destini e di compi~re nel qa~po .poH,tico e 1 d econo– mico •quella- trasformazione jn ,senso Hbertario ·che• ridur• reM;,e all'impotenza ,i ,profiuatori d-ella· sohiavitu e. deUa, · morte.,.- , La redazione. ,/ «Studi Sòciali» esce iql!-estavolta nelle stesse condizio~i d'incertezza· sulla sua vita /uturt;1 in cu'i usci il nuinero anteriore . . Le condiziariJ dif,fièiZi in.' cui• é .,vi~sutd' ìl mondo riell'inten>allo ben lungo tra questi due numer-i hanno impedito perfino la soluzio,ne di · questa nostra minuscola difficoltli: la formazione d•un co.rpo di redat– tori affiatati e concÒrd( con la lineà teorica della 'rivi- ' sta; che é quella a cui. çxppartennero Malatesta e Luigi Fabbri, che ispiro prima del.fascismo l'Unione Anarchica Italiana e che sembra destinata; dòpo il fascismo, a ispi– rare la F. A. t La lentezza de'lle · c~m.unicazioni è l'as• sorbente lavoro a cui ognuno· é chiatnàÌJQ nel luogo che abita fanno si ·che organizzare una pubblì'caziçme ~u base internazionale· si:a ancora ard.u6. Ma· speriamo non lo sia piii fra poco. 1 • · Diciàm<J: su b~se .internazionale. •r Infatti, se «St_t.tdi_ -Sociali». SUSJJiste,, dovrli servire .essen• ·zialmente a vincolare il pensiero ,libertario italiano a ·quello degli. altri paesi,.a fi;cilitare lo s?ambio 1 d'esperi-en– ze, come C0111jple1nento, (all estero e dall estero) del l avoro che fanno le pubblicazioni nostre in Italia. P.er poter disi1npegnare domani qzr,esta funziÒ-ne, la riv ista é stp:ta niqntenùta in .vit!J;anche dopo che le tempeste di .questi anni ebbero portati · via i. principali redattori e èoUabo– ratòri~ Ugo Fedeli, deportato·· dalla dittatura di Gabriele Terra in Italia nel 1933," Luigi Fabbri, morto in. esil!io e dell'esilio nel 1935_, Camilo Berneri, assassinato in Spa– gna ne·l 1937, AZdo' Aguzzi, suicidatosi a Buenos Aires appena tornato dalla Spagna in agonia, Leònida Ma– strodicasa, mor-to durante la guerra in u.n campo· iJ;i con– centramento tedesc'o. : 1. La .Jita di <<StudiSòcial~» dopo questa totale disper– sione é rimasta affidata ad una solq persona di malf er~ salute' e sovraccarica d'altro ineludib'ile lavoro; é divenu– ta· quindi qhanto mai precaria ed irregolare. Un lavoro che -:-Per- esen:,,pio-· .s'é d.O:vutotrascurarf3 completamen• te é stato quello marginale, ,nia 'tanto utile; della corri– sp,mtÌ~iiza, · Ma l'inconve~iente peggior_è. é, ·dato da.gli

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