Studi Sociali - XVII - n. 5 serie III - 31 maggio 1946

8 STUDI SOCIALI LA BOMBA. A·TOMl CA· ·Credo dhe il pr.oblema che agita I'umanita e ohè si considera universalmente -com:e problema .politico, é~ a:l contrario, problema morale: Non -si deve dare. a questa parola «morale». ness~ significat!) trascendente o even– tualmente. rinunciatario; :intendo per morale cio che. é, umanamente . desiderabile; ed il problema che, si. pro– pone e d~Ua, cui risdl~zione .dipende probabilmente il. Jutur~ dell'uma~ita, é ~i far. Juoe s~pr~ questo umana– mente ·desiderabile .. ·La guerra -del 1914-'18 é terminata piu · ;che altro per coHasso ·degli eserciti, ugualmente vinti e :vincitori, e· la maggior parte dei· -giovani che l'hanno combattuta hanno ~pei:'ato ohe fosse l'ultima guerra.,, Oggi si proclama il ~mondo ~igliore» ed intanto sono pochi que.Ili che non prevedono prossima la terza guerra mondiale; pernhé il mondo migliore é un fantasma che nessuno osa guardare da v'i'Cino. La ragione di cio 'risiede ~el fatto che la civi-lta mo– derna sta· -sviluppando le conseguenze di alcuni postulati ohe ci sono stati fasciati in eredita dal secofo XIX e che .J'esperienza (e il buon senso) dimostra~o contrari alla natura· •e forse alla conservazionè deH"umanita. Il prin• cipale di questi postulati si riassumi :nel pregiudizio del progresso economico-industriale.· Una cosa ·notevolissima é che alla fine del secolo scorso potevano ottenersi consensi o a-Imeno discussioni sopra il_ tema ·d-elle illusioni del progre·sso, della banca– rotta della scienza , o sulla giornata di 4 o di 2 o.re, mentre o~gi, nell'opinione generale, queste frasi hanno perduto d~finitivamente og~i significat~ per persone sen– sate. Scienza e· giornata sono i duè poli dell'aaivi-ta umana: l'attivita nel mondo spirituale e l'attivita nel mondo materiale; e se ·del progresso dovessimo cercare una definiziop.é, non dovrebbe esser.e altra · ~be: l'umana• mente desidera-bile-. Orbene, ·credo non -essere errato che questi significati sono in buoxi'a parte <limenticati o cor– rotti. · ·Capitalismo e socialismo ammettono senza· discussione come denominatore comune il progresso industriale e I suppongono d-ifforenziarsi neJlé questioni della proprie- , I ta, dell'iniziativa e della ripartizione :degli uti-li. Poca osservazione ·dimostra che queste· differenze non hanno influenza in altro ·che. piccole e transitorie questioni di interessi di persone e di gruppi; pero non _modificano mi11-imamente il corso •generale degli avvenimenti. Il progresso ·industriale disumanizzato si concreta nel– l'aumento illimitat-o !della pr~·duzione; che la fabbrica sia ·di proprieta privata o sia di proprieta co.Uettiva i'l risu!Jtato é . sempre i-I medesimo: in quanto é possibilè aumentare la produzione (in quantita, qualita, varieta - sono partiicolari indifferenti) sempre te·nde a guesto crescimlentl'.> ·come una necessita vi•tale. Analizzare pili profondamente •le ragioni di questa ne• cessita non é difficile e puo es.sere las·ciato a una eser• citazione letteraria. con cui si possono empire molte · pagine. Dicendo necessita vitale si fa implicitamente iÌ· parallelo ,con un fauo biologico noto; il fatto che ogni sp~cie tende a moltiplicarsi in niodo p~ogressivo (salvo i ·casi in cui ·si constata effettivamente la tendenza al- !'-estinzione); e che questa caratteristica non appartiene· solo alfa specie, ma agli individui e alle parti costitutive degli organi; pero. non d~ve intendersi come una vuota figura. Si tratta in verita della necessaria disorganizza– zione dell'or,ganizzazione. Nel ·caso •della fabbrica, quan• do non vi siano altri move~ti, potra essere 'il semplice fatto ·della necessit~ di una dfrezione, il fatto che, se i movimenti della fabhrica fossero -sempre id'entici a se stessi, si potrebbero anche eliminare gli uomini e ri– durre '1a .fabbrica à una macchina auto.funzionante (la quale à. un, certo momento cesserebbe pure di funzio– nare); pero il Iavoro direttivo -o piu generalmente il lavoro della momentanea iniziativ~- non puo andare a ritmo col lavoro della esecuzione rutinaria pianificata e nelle lacune fra i tempi in cui -questa iniziativa entra come compfo:i;iiento necessario di detta ·esecuzione ruti– naria, essa ·cerca la sua applicazione in qualc:he ~al di la>. Le va~ianti del fenomeno sono infinite, e si possono ohiaivare inv.entiva, fantasia, affetto, ecc.; per questo . unà ulteriore analisi sarebbe unicamente una deviazione. Acoettando il fatto bruto, seguono gli ahri problemi: all'aumento della produzione segue Ia competenza ·per i mercati,· alla. competenza ~egue la guerra e aUa guerra segue l'aumento iperbolico della produzione. Pur volendo fare uniçamente della fi.sica-sociale, non si puo_ dimenticare che il fenomeno tiene ·storicamente una_ sede. di masshno. svilupp·o e. di massima evidenza nel mondo anglo-sassone; gia Marx prese come .punto di partenza per la sua teoria. l'osserv~zione della fab– bri-ca inglese, e per questa ragione, Jlia Marx, come tutte le· teorie_ sociialiste, ~anno . concentrato la loro critica contro il sistema ·capitalista considerato ·come proprieta p_rivata; Basta osservare cio che é avvenuto coUa prima applicazione in •grande deHe dette teorie .nello Stato russo (chiarrt-ato comunemente comunismo, mia ufficial– mente Repubbliche Socialiste- Sovietiche) e. in grado successivamente· ,decrescente nel Nazionalsocialismo e . nel Fascismo. L'~mpio russo é particolannente notevo• le perché ivi, .per il poco che é possibile sapere, domina il vero capitalismo di stato con l'esacerbazione deHa su• . per,pro-duzione plani'ficat:a, dell'espansionismo ·e della li, berta-sèhiavizzata. La ~ 1 agione essen~iale sta nel fatto che tutt~ le .teorie so'Cia:liste hanno visto unicamente il fatto deU~ distribuzione, d,egli interessi indiyiduiali oppo• ·sti, a~li intere.sai di «C'lasse>, vari~ndo naturalmente dal– ,l'~no_ail'altro socialjsmo la definizione e la delimitazione della classe. ,La guerra ultima ha portato con sé una forma nuova dell'a-~rrazione capitalista che potremmo chiamare la misti.f.ica~ione scientifico-industriale e che -essa pure ha la sua mas1!ima manifestazione nel mondo angfosas.sone. Siàmo le vittime di una propaganda 'S'enza limiti, per 'mez~o di riviste, di giornali, del cinem-ato1gra.fo, tendente a convincere il -pubhliico deglì enormi ;vanta,ggi matetia!i che deve ·ripromett:Crsi dai recenti progressi industria-Ii, e dai mag,giori che il pross)mo futuro gli prepara. E' di questa propaganda conviene per molti rispetti conside– r~re come miJ.s~imo esponente quella che si collega colla bomb,a atomica,; propaganda tanto intensa che in pochi mesi é entr;ta quasi nell'uso come luogo comune la qua'1ifica de,} nostro tempo come era atomica. Come dato

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