Studi Sociali - XVI - n. 4 serie III - 20 marzo 1945
18 STUDI SOCIALI come una bomba, segno il principio dell'invasione della Polonia e della seconda guerra mondiale, prezzo terri– bile che i popoli stanno pagando ora per non - aver sconfitto prima il nazifascismo per mezzo d'un. ·aiuto amplio, totale, rivoluzionario,. alla Spagna antifascista. . La seconda guerra mondiafo I popoli si sono svegliati tardi e si sono trovati con la guerra. E tutto l'entusiasmo e la devozione che aveva diriuo d'esiger loro. la Spagna si sono rovesciati su que– sta guerra e le han dato significato popolare. S'é detto gia fino alla· noia che ci sono due guerre in questa guerra; una di esse é la continuazione di quella di .. , Spagna, ·é la continuazione della lotta disuguale contro il fascismo che dura nel mondo dal 1922; non é una guerra, é uno sforzo rivoluzionario ch'é.cominciato mol– to prima -della .guerra e ch'é stato sconfitto molte volte e mai esaurito. L'altra é la lotta delle vecchie clas·si capitaliste .in decaden_za contro. il troppo invadente e prematuramente universalista totalitarismo tedesco. Il conflitto fra la Germania e la Russia é un'altra cosa: é l'urro fra ·duè _totalitarismi che per definiziol}e s'esclu– dono, perché son totali; e vin·ce il russo. iPero in nessun caso si puo ridurrEì questa guerra a una competizione fra nazioni o ad una lotta di carattere imperialista. L'imperiali&mo puo essere un aspetto _se– condario e, in ogni caso, completamente c~duco, del pro-blema. E' questa una lotta in cui si decide l'avvenire delle classi dirigenti e ·che si combatte all'interno __ d'ogni nazione. Il capitalismo privato, il sistema della libera impresa erano gia sconfitti prima della guerra. Ed ora, appena la guerra finira e cio ch'é stato distrutto sara · rico– struito, la. crisi di disoccupazione e mancanza di mer– cati si riprodurra aggravata. Il capitalismo n_elle sue vec– chie forme non puo vivere piu altro che d'una vita artificiale. I capitalisti di tutto il mondo hanno aspettata da· Hitler la loro salvezza. Ma Hitler s'é dimostrato in– comodo, troppo tedesco. Contro questo, contro il carat– tere òa'zionale che ha preso con Hitler l'espansionismo fascista, ha cercato di drizzarsi la vecòhia armatura .dèi truste e ·degli Imperi, ·con la v11ga speranza (evidente in questo momento) di conservare delle antiche e co- · mode forme qualcosa di piu di cio che di esse rimane in Germania, in Italia o in Russia. Sperànza cosi debole, che gia ora gli elementi basici del fascismo (militariz– zazione del lavoro, sostituzione dell'arbitrato obbligato– rio agli scioperi e alle serrate, nazionalizzazione, ecc:) cominciano ad essere adottati, nei .paesi -vincitori. Poco tempo fa il , ministro laborisia Morrison parlava pubbli– camente dell'inevita'bilita di questo processo (di cui non coglieva pero il càratte_re totalitario) in Europa, rile– vando la <differenza ·fra il vecchio continente e l'America in questo terreno, giacché l'America é ancora un paese tipicamente capitalista. Il éapitolo del libro di Wood, cock che traduciamo in questo stesso numero ci da una sintesi ·di <J:uesta stessa trasformazione; vista da un rivoluzionarlo inglese. Queste due guerre, 'quella . del popolo e quella del capitale, contro la Germania nazista, sono arrivate ad identificarsi un momento: é stato nel 1940, ·quando Hit– ler avanzava sul mondo con un impulso che pareva irresistibile. Dopo, a poco a poco, si sono andate sepa– rando nuovamente, perché ~li uni marci-ano in, avanti e gli altri all'indietro. Questi ultimi non combattono il totalitarismo, ma solo la sua forma tedesca. E". -presi fra la rivoluzione socialista e il capitalismo di Stato totalitario che co~se~va il privih:gio di casta per mezzo d'una militarizzazione completa di tutti ·gli aspetti della vita- si sen_tono natural_mente po1>tati a rifugiarsi in quest'ultimo. Pero ques~a i;nancanza di sicurezza interna fa _si che, -malgrado la loro enorthe forza militare e le loro immense ricchezze- le demoplutocraz_ie siano il fattore piu debole in questo conflitto, _che ha perduto gia per loro, naturalmente, ogni carattere i'deolo~ico. IC dopo-guerra Sulle rovine dell'Impe~o hitleriano, ch'é durato meno di quello d'Attila; pero che lascera il continente del tut• 'io trasformato, si profila quindi per il dopo-guerra (an– che -se non i~mediatamente) il contr~sto di tre forze: la demoplutoci:azia (che conserva parte del suo p~tere in America, giacché questa segue il ritmo degli avve– nimenti europei - a venti anni di distanza, ma che si trova in franca deca-denza in Europa), il totalitarismo russo, destinato a raccogliere l'eredita di Hitler, con l'immenso vantaggio d'una propaganda molto piu abile fra le forze proletarie ~• infine, enormi schiere popolari, che sono ·quelle che han pesato, dall'uno e dall'altro lato delle trincee, nella ·decisione della contesa. Allora, la realta spagnola del 1936-39 si riprodurra in tutta l'Eu– ropa,. Inghilterra compresa, ed il mondo avra. di nuovo la possibilita di s11lvarsi. Gli stessi fattori che abbiamo ,enumerati nella Spagna del 1936 torneranno in gioco; pero questa volti!_ i popoli d'Europa, che sono passati tutti, ora, attraverso la terribile esperienza totalitaria, -insieme •al popolo inglese che· si sente sempre piu lon– tano dalla sua classe -didgente (giacché .questa ha fatto di tutto per distruggere il magnifico impulso antifasci– sta dd 1940), stanno raccogliendo il messaggio della Spa– gqa, èhEc fu me·ssaggio antistatale. Noi anarchici, che per tanto tempo abbiamo cammi-. nato soli, sentiamo ora· una moltitudiné di passi sulla nostra stessa strada; alcuni sono Vaci!lanti, altri sicuri, diretti tutti verso la stessa luce. E' un movimento am– plio che ci si rivela attraverso sintomi molto vari che s'Pies·sonon hanno niente a .che vedere con la corrente libertaria tradizionale e. che sorgono e s'incontrano per– ché corrispondono alla logica del momento. Preoccn• pazioile fondamentale e caratteristica: Ìa separazione, anzi l'opposizione, tra il conceuo di socialismo e quello di Stato. Il soc-ialismo concepito come _liberazione dell'individuo non é piu patrimonio di una piccola minoranza ·di rivoluzionari. «ll nostro moviment~ é socialista e libertario'> scrive dall'ItaHa un giovane di «Giustizia e Liberta». Dal libro «Socialismo Hberàle~ di Rosselli, prese alcuni_ apni fa la'. mosse; nella penisola, una corrente dello st~so nòme, molto complessa .e de– stinata senza dubbio a diveriMicarsi, ma che esprime un'esigenza che, lampante nèl pènsiero del martire_ in ·tempi molt~ bui, é ora pien11mente illuminata dai fatt.i, nella ce-scienza di parecchi. Sono dei liberali con esi. genze di giustizia sociale; sono dei socialisti con ansia di liberta vera: gli uni s'incontrano con gli altri su ,un terreno che sembra loro nuovo ed é quello stesso su cui il socialismo é sorto. ·A settant'anni di distanza si . . sente, al ·d-i sopra dell'abisso scavato da due guerre e due rivoluz-ioni, l'eco delle discussioni che Qgitarono e ~nfransero la I Internazionale. \_ '
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