Studi Sociali - XIV - n. 3 serie III - 30 aprile 1943

tremenda delle catastrofi geologich,e che ·modi– ficano in profondita la fisionomia del planetà,. La crisi sismica é in piena" azfoille' ~. berrché ·solo qua e la sia riuscita a rompere le ·super• ficiali e tradizionali apparenze della pace di– plomatica, ' della guerr.a .naziq,palista. e delle alleanze governative, pure romba in tutte le orecchie e fa tremare il terreno sotto tutti i piedi. Ql!l.esta reaha gigantesca non oltrepassa l'uomo, perché l'uomo l'ha creata; le forze che la travagliano sono forze 'umane e l'uomo, p~r nella sua miseria, ha nel suo spirito d.imensioni' che superano le -misure .del mondo inateriale. Le forze che, agisco~o in quest~ hmgo è tragico terremoto scaturiscono dalla volonta, dal pen• siero e dall'istinto vitale dell'uom@. Pero indub– biamentè oltrepassano e .travolgono quella mi• noranza d'uomini che~ per· il post9 pò1itico o economico che ocçupano, p·r.etendono essere i rappresenfanti,, ànzi i simb()li viventi di questa_ realta. çhurchill, Hitle_r,, Stalin, Roosevelt, ,po• veri Dei della mitologia instabile :di questo ~o• mento, son le zanz,are 9-ella fav9la eh~, posate . sulle corna dei buoi dicevano: «Ariamo». 'E i sigl)ori del danaro, abitqati a tenere con mano •r sicura le ocedini del· potere effettivo ed a con• trollare, al di ,s@pìa della pace e, del'la guetra, la vità del mondo, fanno sforzi disperati per ca• pir,e una tealta piu grande di loro, per conti• nuare a, cliri_gerla .o, per_ lo me_no, per n~n es• serne travoiJ.ti. · . Neri l~ù~mo é impotente~-a ·dominare la cor• rente èlie sta rinnovando la. storia; l'impotenza sta ne.i vè~chi ·uomini e nelle vecchie c0·se; l'im • potenza sta nell'organizzazio:r;ie statale, antica e deh@le ,armatuta ·che, deve ricorrére ad un asso• lutismo mai visto per sussistere· contro l'accre• sciata potenza della creatura umana. Ma la forza nuova sta nell'uomo nuovo, nell'uomo vero, sta, in què}l'immel)sa ;riserva di ':realtà viva che sono_ i popoli, · ancora quasi incoscienti della potenza che 'da loro si sprigiona e che ·é il frutto delle loro necessita, pero s·opratutte della loro ancor confusa ·volonta, del loro ancor rudimentale . ' ' pensiero. · La gran differenza - fra la guèrra del '14 e questa sta 5 appunto qui: nella progressiva im– potenza delle forze che dominàrono la _prima guerra mondial~. ]inperialista ·e nazionalii.ta nelle intenzioni e nelle 'apparenze~ que~ta .guer– rà é in :realta · una, delle I manifestàzioni della ·crisi profond_a, del sotten,-aneo terremoto d'asse– stamento per· adeguare Te ist:i,tuzionì umane alle nuove ·possibilita che. d,i tanto le sorpassanò. Simili érisi son sempre gravi. ,e pos,sono .esser.e tnort,ali; e _là morte sarebbe qui il tri9nf 9 di que[- fascismo c½'é ar~ivato aUa sua forma at– .tuale non per opera dei suoi CJ.'.eatori,.ma per lo sviluppo. naturale d·~i termini in conflitto. Nessun governo é capaà~ <ili domin~re questò sviluppo, di dosare sconfi,tte e trionfi, Oggi piti che maì la storia, é il risultato dell'azione di tutti. 'E un'idea chiara vale un' fucile. F,er questo non c'é da disperare. Solo c'é ·d~ mddificare il criterio con èui si giudicano i fat– ti. Non se~p:re le sconfitte e 1 le vittorie sono quelle che appaiono tali suì q-qdtidiarii. Un gran trionfo degli eserciti alleati su quelli dell'asse, puo equivalere ad ùna' gtan sèonfitta se arriva l' ST-UDI 80:C[ALI 3' a. rilassare la· tensiope-rivoluzionaria. déi popoli,· se fa si che questi, invece di. fidare jn 'se stessi, sperino néi piccoli Messia che .ingombrano le pagine della grande stampa e che, dal 'loro po– sto di «legitti-1:nci» comandp, non hanno altra preoccupazione che quella · di frenare, .. in un mm:nento·in cui,l'h:p.pulsc,, non puo essere arre~ stato :e una «frenata» darèbbe fatalmente la ,vittoria' al nemico.· In questa guerra, ·come_ :in quella spagnola, le possibiltta di :trionfo stanno nel popolo e la piu pericolosa «quinta colonna» sta al· governo. · . ' ' Ue masse 'lo sent~no oscuramente; e questa coscienza confusa' é confusamente sfruttata dal terzo fattore di qm:sto complicatissimo, gioco: il governo russo. _ . . Il regime russo é modello di totalitarismo, é .il primo in' data· dei regi:t,ni"fàsci~ti europei. Il suo punt(i) di partenza é stato il socialismo e non '-come in· Italia--- la difesa del capitali– smo. Ma oggi si vede che poca impòrtanza ave• vano ,le due parole d'ordine éhe sémbrav.anò sepflr"ate da un abisso_; ,o!igf si vede. quale .. sia. stata la debolezza del fattore economico di :fron– te al fattore politico. Il capitalismo no:ri. poteva ·essere· salvato; il socialismo é incompa'tihiie con lo Stato. f?tlue programmi iniziàli sono .'caduti ed é riiµasto cio che 1 fin da principio,. ha cosìi– tqito ,l'essenza del· totalitarismo:' lo Stato asso– luto, padròne dei berii e delle persone., i. cui funzionari, ,scalonati in rigida ,gerarchia, eredi– tano il privilegio politico ed , economico delle v;ecchie classi cap:italiste. La lotta fra-. Hitler e Stalin, voluta dal primo quando credeva s'folira' la sua vittoria in occidente, non. é che la riva– -lita _di due · aspiranti al domi~io «totale» -. sul mondo. Ma c'é il popolo r-q.sso e la sua grande rivoluzione socialista. Questa iivolu.zione é_ sta~ -ta uccisa e i suoi uccisori si ·s~P: GOperti ·delle .sue vesti, han'. preso :il suo liDgù?ggio e. sverito- · la.no la sua bandiera c'4e 'fu e~f'e' ,una spera.~ia _pe:r i diseredati di tutte le razze: Le masse han . bisogno di questa speranza e dietr~ quellà pan– dierà usurpata vedono ancora il sociàlismo. · E il social,ismo c'é; é r:iip-asto in potenza in quel magnific-o popolò che resiste oggi contro' i tede~ schi co~e resistette ieri contro W rangel e ch,e; nello stesso carattere disperso ed autonomo del~ la resistenza in guerriglia~ puo ritrovare se stesso e la su'a ·strada. · 1 Ma pei;ché ·cio avvengJ bisogn~ ·:dissipare riel mondo l'equivoci;> che tende -a· •fare del partito e dei gòverno che hanno· incatenato la rivelu- • zione: i rappresentanti _di quella rivolùzfo~e. Bisogna a t{!.tti i _costì evitare -chi_esian,ò gli altri popoli a' rinsaldare demani, con il sacro.· entu– siasmo del-l'antifascismo e delia xivoha antica– pitalista, lè catene del popolo russo, che ~sare:b'– berò poi catene per "tutti.. · , Il totalitaris;m·o, nero o rosso, adopera le pa- role, come semplici strumenti. Hitler, che Cet"Ca di eliminare uno dei. due f:i,·onti, si rivolge oggi ad occidente, prt,sentandosi• come difensore del-. l'Europa contro il çorÌmnismo orientale, e d~~ mani verso l'oriente, present~ndosi. coìno nemico ' açerdmo della 'phit.ocrazia. Cosi lo stalinismo, .a· seconda delle convenienze deHo Stato russo,· . PU? essere 'il primo a scendere a patti con ·uno qualsiasi degli stati fascisti o c0n tutti, insieme, / I

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