Studi Sociali - XIV - n. 3 serie III - 30 aprile 1943
22 STUDI SìQ1èIALI politica dell"'appaisement,,, che fu la causa di questa gueua. L'argomento in voga per difendere la politiéa d"'appaisement" era: la _nostra primo-rdiale misl?ione é couservare la pace. L'argomento in voga contro i. piani r•~r il futuro é: là nostra. primordiale missione é vincere la guerra. Ambedue gli argomenti ... sei:.vono,, in realta, iJI, proposito contrario". • . ,· · Assai piu energica, perché piu· lol}tana dagli ·aiµ.bienti'. ufficiali, risuona la v·oce· d''una donna, celebre in tutto il mondo per quel suo ròmanzo 1 di vita cines'e "La budna • terra", che -le ha guadagnatò_, oltre il piemio Nobel, l'af– fetto reverente di tanti e tanti lettori d'ogni paese. In una conferenz~, che Carlo' Tresca, poco J?rima d'essere assassinato (ed il .suo assassiniq,. in piena New York, non é forse• un altro dei terribili sintomi di cui stiamo -par: lando?) tradusse in italiano per il :suo Martello del 14 gennaio-1943.:e _che merita d'esser .letta per intero, Pear'l Buck dice: "Si' tratta ora unicamente d'una lotta mili– tare. N Òn é piu un conflitto per la liberta: . . I:.a. nostra parte'in questa guerra co:O.siste:nell'insistere ·che la guer– ra,· non é vinta e 11011' puo ·esser vinta .a meno che la democrazia non prevalga sul fascismo, qu:f nel nostrò suolo ed in Europa, 'finché il• popolo rion sia libero in _scorso e rivelata solo ora non é .che un piccolo anticipo dell'avvenire e. un piccolo sintomo di quella _vasta realtii attuale -completamente sconosciuta~ dell'oriente euro• peo) i piu tacciono, cavandoseia col _parlar sempre del– l'eroismo del popolo russo, senza far quasi mai allusione al fatto chè i.n Russia c'é un goiv;erno, e che governo·! La "Mazzini Sociei:y" e "Italia Libre" si limitano a cer– care di imj:u~dire' l'infiltFaziòi;ie comunista nelle file dei loro soci. Mà · anche in. 'quella piccola lotta di •tutti• i giorni per ·."alrontanare il·'d,i'av:olo'' si evita d'an.dare a fondo sènza Sfuggire, d'altra parte -appunto per que– sto-, al, sospetto di non volere c~mtatti con i moscoviti per conservatrice timidezza hol'ghese. Mario Mariani, in un gustoso articolo d'Italia libre, 1 'Fucilami, amor mio", ha messo il dito sul bordo deìla piaga. Ma pare. che si sia gia ricreduto. In ogni modo c'é da rallegrarsi chè le salutari di'ffidenzè versÒ'. i conduttori politici ,· della guerra -che un anno o due fa ci. erano rimpro– verate come .settaFismo~ siano ora pubblico dominio nèl campo antifascista. O meglio, ci sarebbe· da rallegrar– senè se i fatti che hanno chiarita la situazione non l'a– vessèro tantò peggiorata dqi 'punto . di vistà . ohi~ttivo. Oggi i governi non hari piu tanta paura della fine della ' Asia ,(si riferisce all'India, come· si vede dal éoritesto) come . .iri Frància". . . ' ' ' I ' -- guerra., Ma i popolj ·cominciano ~ad aver ·paura delle delusioni che gia s'anp.unciano' per quel momento:· - Alla voce di Pearl Buck, fa . eco attrav.erso ii conti– neilte ·quella di ·M.anuel, Seoane, noto s·crhtoi:e ·peruano, a;gpartenente aH'Apra, urto dei partiti .democtatici piu ".nuovi"' ed avanzati dell'America latina, ferocèmente perseguitato dalla dittatùra del Beru. L'ar,ticolo .di Seoa- ., na,: "GH Stati Uniti fra le quinte"· é stato pubhljcato nel, "Plata" · di Montevideo del 17, 18 é 19 marzo 1943. Pur essendo . qSSai piu ottimista di Pearl Buck ei;I avendo fiducia nella· for,za, elettorale 'del gruppo di· Roosevelt e Walface, Seoane,.fa ùq quadro impressionante delle grandi forze capitaliste che,.· temendo piu un cambio sociale che Hitler, deside-rano. una vittoria attenuata, ché 1;enda pos- ' · sibile- è popolare fa pace negoziata co·n l'Asse .. E per ar; ri-varci ficoFrono al sahottaggio ed ,appoggiano :Franco, Darla1;i' ed Otto d'Absburgo. Queste forze ham;,io avuto, alla vigilia dell'irtvasione deil'Africa dél Nord; una gran- . de vittoria nelle ùrne. "Si . stanno ·sviluppando -scrive il giornalista peruano- i germi d'una grande offensiva isolazionista, ·simile a quella che distr 1 usse l'idealismo d.i Wilson nel 1918''. D'altra parte, la "rivoluzione" ché la ·guerra sta determinando negli. Stati Uniti e _cl;ieé, per Seoane, motivo d'ottimismo,' é invece storia vecchia per noi italiani, e ·storia hi,utta'. · "PeF necessita belliche, lo Stato ~'é convert~to ·nello strumento regolatore è;lella vita dell'Unione, e qessun campo gli é vietato: L'AIIlministra– zione interviene nella prnduzione .e nel consumo ·ai ric– chezze. Un capitqlista ·non puo produrre cio clì.e desi: dera, ma, cio a cui lo Stato· l'ohhl'iga ... ". E coqtiriua a dare .esempi della crescente ,onnipoten~a statale, ·ctmclu– •dendo- "l'onnipotenza dello Stato; neHjUnione, s'avvicina al potere del capitalismo di Stato sovietico". Nel' Sud . Ameriéa si conservano ancora molte ilhisioni sulla l!lonta deHa. gestione statale dell'econoniia come arina an~icapj– talista. Qui la crisi del capitalismo non é ancora arrivata alla•. sua fase acuta e· quindi non si vede ancora che lo statalismo rappresenta lo sbocco totalital'io d,~ questa cri– si, shocco in cui il privilegio si getta, in Italia, come in Russia, in Germania llome negli· Stati Uniti, per sfuggire al social-ismo ,,vero; che sarebbe la sua mortè. Nell'ambiente dell'emigrl,liione politica europea e spe– cialmente di quella italiana, ·queste voci non sono piti l'eccezione, ma -si ·puo dire- la regola. Si potrebbero citare 'inolti. articoli di "Naz'ionì Unite", si potrebbero citare alcune parole roventi di Salvemini-, (che vede il pericolo dell'installarsi in. Italia d'un· "fascismo anglo-· nordamericano senza Mussolini al po~to d'un fascismo tedesco .con Mussolini")' ed altre, assai piu caute, ma,. in quella bocca, ugualmente significativ;e, di Sforza, Si potrebbe ·osservare che nessuno, pada del per'icolo fasci-. sta che minaccia dalla Russia e che é bèn reale, forse piu dell'altro; Ma' solo gli anarchici e i trotskisti ha.imo il coraggio di guardare la sfinge _euroasiatica negli occhi, affrontando 1a facile accusa d'essere dèi reazionari. Di foo}\te al problema scah_roso, e che diventera urgente e · t~agico sulla' fine della guerra ·(la fucilazione dei due . "leaders" sociaHsti polacchi in, Russia, avvenuta l'anno Volevamo dedicare in questo numero· :un art"ièolo spe– ciale al reS(!COnto ed 'alla discussion=e, del Congr~sso . di Montevideo dell'agosto passato, ché hà a_vuto e~conserva · ind.uhbiamente una certa imp·ortanza nella storia dell'e• migrazione antifasc_istà. italiana, almeno per _l'impressione prodo.ttà si1l ·pubblico sudamericano; ·ma ormai· ttiop,po te.mpo é passato E ne parliamo solo qui incidental.mente per 1dire che nessuno dei dubbi fecondi che gia si~ co– minciavano a manifestare nel campo ·antifascista -interna-· zioç.ale tr.ovo al Cong.tesso una voce. E sarebbe stata unà voce ascoltata, almeno qrii nell'Uruguay e nella vicina Argentina, per la g1;ande puhblicita giornalistica e. radia– le che si :dette al Congresso e per la popolarita dì cmi esso godette. Mentre l 'emigrazio.ne italiana ~ fra le emi- . grazioni politiche europee, quella che piu discute e in mezzo a cui si. manifesta una maggiore originalita e -vi· vacita di pensierp, i1 Congresso di Montevideo diede l'impressione d'un'acquiescenza assoluta· alle. direttive uf– ficiali delle Nazioni Unite e la rivendicazione su cui ·piu s'insistette fu "'il castigo dei colpevoli"~ che é, cer- . tamènte; la piu sterile e la meno. importante di tutte. Sì •discusse un po', si, sull'eterno affare dei ~omùnisti, ma hon si capi che )'unfoa maniera di neutra.Iizzare il peri– colo totalitario rappresentato dai- comunisti é quello dì •, ri'solvere, \ con un c-riterio di liberta, i gi,andi ,problemi ,di questo momento, che. i comuqisti ·e ì fascisti affron– tario ,in pieno (é la loro forza), ma per risolverli àt– travers.o l'assolutismo statale. Non si affrontarono i gran-· di ,problemi (cioé si chiusèro gli occhi sulle cause veFe e Pfrmanenti del fascismo) p~ amore d'unita, qu,ell'unita che·, secondo Pacciardi é "La lezione delFesilio" (Italia libr'e di ·Buenos Aires del 20 màrzo 1943) e che. invece' é sempre stat:ci; :r,.èll'esi 1 lio, il microbo della paralisi, per lo nieno tanto quanto la critica fine a se stessa,, ed i personalismi. Pero Pacdardi, per· via dell'utopica Legio– ne (che, visto· come vanno le cose;· é assai difficiile che si formH vuol inglobare nell'unita •i comunisti. .I suoi" argomenti sono gli stessi di .Nenni aJ. tempo· dell'Unit~ d'azione, cosi bruscamente ,rotta ·dal patto ·russo , ·sov.ie { tico. Allora si doveva ta<:ere sui delitti comunisti, in Spagna; oggi (La legione del\ 1. 0 febbraio 1943 nell'arti– colo "Sanno quel che. fanno?") si considera l'ipotesi del-; l'origine comunista della pallottola che ucci~e' Tresca·'– ipotesi che sembra ora erronea, ma che una lunga •teoria e di fatti simili precedenti giustificava e .che ·aveva quindi diritto a figurare fra le altre neJI'incertezza dei p.rimi momenti- come opera degna dei reazionari e de]lla quinta colonna. L'avvenire é cosi- malsicuro e cosi gra– vido delle piu diverse sorprese, che la miglior tattica, é ancor quella d'aprir bene gli occhi e di d-ir sempre quel ch'e si pensa, agendo poi in conseguenza .. A ·noi questo ' ha insegnato. l'esilio. . ' Interessantissimo, dal. punto di v.ista dell'onesta e del– l'acume llOn cui situazfoni e idee vi vengono discusse, é il secondo numero. dei Quaderni italiani (agosto 1942), piu ~clettico del primo e,. come questo, molto ricco in materiale informativo,. Un comunista (Leo Weikzen) vi fa' la storia del movimento proletario _in Italia pren– dendo come centro d'interesse la carrente ·comunista e
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