Studi Sociali - XIII - n. 2 serie III - 30 aprile 1942
dustrioli, basate sulla possibilité di comprare terre a buone condizioni di pagamento e. d'assicurare lo smercio della produzione nelle citté. Vedevamo -intorno a r Ji molti crepacci e prpvedevamo una crisi mondiale ài lunga durato. Era :n certo" modo uno specie di ritorno al cosidetto socioTismo utopico, utopico secondo la defi– nizione di Marx e cli Engels. Non possiamo riassumere in poche linee tutti i nostri argomenti d'alloro. Basti dire che oggi ci conserviamo fedeli alle soluzioni <:he in quel momento proponevamo, e che l'esperienza delle collettivité in Sodgno, dal 1936 al 1939, ho rinforzat·J lo ·nostro posizione. Tra i comp~_gni oiu entusiasti delle comunité agra. rie, c'ero lo chauffeur Juon L6.pez, che scriveva quolch~ breve orticolo con il pseudonimo di "Soluto". Èra un compagno pieno di cbnegozione e di soirito d'inizia– tiva, un vecchio militémte operaio, refrottariÒ ad ogni élocimatismo, disoosto ·sempre a sperimentare nuovi me– todi ed o comminare per le strade poco battute. :'.:e Soluto fu il nostro oiG fedele e solido collaboratore nel– la orooagondo in favore di quelle comunité oqricole, che i cornoooni dell'Argentino non considerarono deg·ne d'essere soerimentot2, noi ,fummo i primi entusiasti por– tiaiani d'uno soluzione o cui egli a.vevo pensato oer otte,i,1nre la crisi de.Ilo cotenorio degli chouffeurs. L'ideo era la seguente. C'erano piu di 4. 000 tossi - metri oorolizzoti, in condizioni ogni giorno pegqiori. P'"1' prendere un tossimetro il passeggero deve pagare l'importo totale del vfo_sigio; ebbene, se invece d'un possegger,ì lo orendono vari, il viaggio puo costare tonto poc'.l quanto un vionoio il" tromw; per far sr che cio fos;e pòssibile si stabilirebbero linee fisse, permanenti, in di– V"i'se direzioni; tutti potrebbero cosr; allo ste.sso prezz0 del tromw, utilizzare l'automobile per trasferirsi do i.!'1 luoc,o all'ohro dello citt6 col massimo risparmio di tempo. Il suaaerlmento ci sembro eccellente e l'oppoqgiom– mo. Soluto stesso lo present6, dietro nostro consiglio, ,:, un'assemblea. dell'Unione Chouffeurs di Buenos Airè.~. uno dei .sindacati piu animati do spirito di lotta e. pi:.", temuti. L'assemblea ero numerosissima, ma non vo'le tener conto della proposta, cosf come scarsissimi ind, ·· vidui avevano preso 0 in considerazione I~ nostre collet-. tivité agrarie. Insistemmo perché si facesse l'esperienz:,, e l'esoerienzo si fece, senza l'appoggio del sindaèoto. Con felice int~ito avevamo intravisto eh~ il mezzo di ' trosi:-orto che proooncva Soluto avrebbe avuto successo e desideravamo che l'iniziativa avesse carattere sinda - . cole e prendesse corpo in un'impresa regolare di· tra. sporto collettivo. ApQlicommo la parola all'ide; di. pren - der~ colfettivnmente il tassimetro. E il vocabolo é rimasto nel lessico "portegno". La ·prooosto di S"luto comincio od avere attuazion~ per iniziatica priv::ii'o d'alcuni chauffeui-s: un cartello_ sulla parte anteriore della vettura ne indicava il per– corso; s'organizzàror.o in pochi giorni varie linee· e ·dopo qualche settimona migliaia d'automobili mantene– veno una. rete di comunicazioni regolari attraverso la _citt6. Il pubblico accolse con entusiasmo il nuovo me– todo per viaggiare rapidamente ed a buon mercato; comprese istintivamente che si trattava d'una creazione popolare e dette la ~ua preferenza e la sua fiduci.a agii ex--toss.imetri. La categoria degli chauffeurs supero lo cri• si. Si trasportano ogg; con quet,~ezzo -come diceva– mo- 366 milioni di passeggeri tutti gli anni, cioé più d'un milione al giorno. Non si tratto piu delle vecchie vetture di piazzo, di cui alcuna erano abbastanza scon- 1STUDI SOCIALI 7 quassat_e, ma di omnibus piccoli e veloci, in cui entrano tredici persone. Queste linee di trasporto danno il pane e qua.ranta o cinqùanta mila persone o Buenos Airns; m'assicurano che, durante la guerra spagnolo, questo personale ha dato mc-ltissimo danaro_ per aiutarci ed ha L{,1 •to sempre simpatia per lo nostro causa. Coloro che arrivano per lo prima· volto a Buenos Aires si mera– vigliano della velocitA di questo mezzo di locomqzione e della perizio dei conduttori; s'é detto, e con· ragione, che qli chouffeurs dc, collettivi di Buenos Aires sono tra i mialiorì automobilisti del mondo. E noi che conosciamo vari paesi, crediamo che sia vero. I collettivi costituiscono una creazione popolare di ca– rattere unico: non si conceoisce piu la vita· di Buenos Aires senza di loro. Sono passati molti· anni. Noi sen– tiamo oaqi, come quel orimo giorno che uscirono i tos-. simPtri con i loro cartelli imorovvisati per il trasporto colhttivo a percorso fisso, il dispiacere che lo nostra idea di basare su auell'iniziativa una grande imoreso di tino sinrlacole non sia stnto presa in considerazione al .momento ooportuno. Crediamo che con imprese di oue– sto ti"o, tra ·cui a volte abbiamo annoverato la Gildo dello. Costruzione della ~vezio, sorta' od ooero di disoc– cunati e convertitosi poi in una ricca imoresa costrut– trice, non perde mo auadaona l'idea della trasformazione ecoriomica della societ6, çiiocché, oltre all'assicurare un· livi>flodi vita S01Joortobil·e a chi vi lavora, mPttorio ql'in– divirlui in contatto con i orohlemo vivi · d"I!' esistenza economica, servòno cii scuola ed evitano che si coda ·nel semnl icismo infecondo. E Soluto? Con il coloo di Stato del qenerÒle Uri– buru, oronrio nel momento in cui' stavomo oer orqoniz– zore lo primo collettivit6 di lavoro, andarono a· vuoto tutti i nostri oroa"tti;: oe~o il trosoorto collettivo dei onc;c;prineri nP,r mez;o dei tassir:ietri rimase in oiedì. Sa– ll'+o ha ood, •to certo mente cli aL•esta suo vittoria, come ohhiC'mo oorl1Jto noi vedendo fu•n?:ionore in riPn0 le minlinia di rollcttivi+é oororie nella S,;oano d":)I 1036. Pero .non volle dormire suoli allori;· ardeva dal clesid 0 rio di nuove esoerienze e r')nclo in Smtr,na. Sui monti della suo nrovincia nativa (Orense o Pontevedral trovo terre fìs,:nli lihP.".!; vi s'istallo. n11nc;iso 1 o in orinc'.iQio. Ouo do andammo in 'Soocmo nel 1931, ci scrisse sul suo esneri– mento çhe orooredivo in ·proso~rit6 do un anno all'al– tro, dimostrandosi semore animato dallo stessò fedo nel metodo che r.onsiste nel far la rivoluzione tutti i giorni nella misura permessa dalle circostanze. Quando scop– pi6 lo c,uerra' nel luolio 1936, la èaponna di Soluto s'ero convertita in un piccolo paese, al moroine d'ogni con– trihuzione fiscale; la sua influenza andava aumentando fra ·i contadini dei dintorni. I nemici della Spagna an– darono o cercarlo, distrussero il suo esperimento di co– munité libero e l'uccisero come un cane. .., · li nome di Saluto é stato dimenticato; crediamo che, perfino tra i "colectiveros" devono essercene pochi or– mai che sappiano chi sia stato quest'uomo a cui sono debitori del pone. Per noi non é morto e difficilmente dimenticheremo la perfetto comprensione mutuo che .ho unito i nostri sogni otfraverso gli anni. Abbiamo cercato, nel 1932, di risolvere lo crisi dello . categoria dei conduttor·f di tassimetri a Rosario collo stesso metodo imoiegato a Buenos Aires. Per6 ql'inte– ressi combinati dello Corporazione Misto del Trasporto l'impedirono, arrestando una quarantina ·di choutfeurs che ctvevòno iniziato l'esperimento. Pero que5to non ha importonia, C'interessava accennare allo porte che ab-
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