Studi Sociali - XIII - n. 2 serie III - 30 aprile 1942

' 18 ,STUDI. SOCIALI Dall'esempio rinascer6 la fede e scaturiranno gli en– tùsiasmi e la vittoria." , -Abbiamo largamente citato, per far ris'.ll+are la somi– glianza fra la_ posizione·,di "Studi Sodali'" e quella · èlell'" Adunata.''. di fronte al problema centrale dell'oro : presente. Il campo, del!' emigrazione spagnola é p:u diviso; bèn piu cocente é fra gli soaanoli la bruciatura de'la con•• dotto rinunciatario e' traditrice dei governi inglese, fran– cese e russo durante _la guerra g,oriosa del·· 1936-39~ che fu ci6 che questa deve diventare, se vogliamo a– vere pro!v,~ilit6 rii vittoria sui totalitari. Per- E'us2bio / Carb6 ("SforzaÌ'ldoci di gettare 'le basi cl'un'etica di nuovo conio" Culrura proaetana, 29 novembre Ì 941 ) , nel linguaggio di coloro che· (com.e S::mtill6ri, nell'arti– colo del numero 16 di "Studi Sociali", che ha suscitato tante C'OI ~miche) , ~osten0ono che no-n_ si o•·6 €~cere neu– .trai i, "rivive lo spirito del Manifesto dei Sedici. Ma si ·va anche piu in 16. Persino la lettera é, piu accentuata. E bisogna notare che nel r914 non si parlava del fo_ sci~.mo come denominazione, per6 ne esistevano- i pro- cedimenti. . . ' Oh, che non esisteva veramente prima d'ora questa nuova modalitci, che ~sarebbe venuta a cambiare le cose piu fondam2ntali? Parole,· parole e parole. E' l!èco di tutto quel che si disse a· proposito della guerrn mon– diale numero uno, senz'altra differenza che di parole Allora si parlava ad ogni proposito del knout tedesco, · 7 equivalenza matematica, nel suo contenuto fondamen- tale, del fascismo. · ' Ci si dimostri che questa nuova modalitci --contem– ·poranea d'ogni forma di dominio- ha cambiato in un modo qualsiasi il senso dei problemi che l'anarchismo, sorrefto dal le moltitudini, lotta per risolvere, e nei ci inclineremo in fretta, rivedendo, ora ché le, revisioni sono di moda, il nostro punto di vista. Ma abbiamo il fondato sospetto che nessuno lo- tentei-6 nemmeno." Per Carb6, gli ovvers~ri della sua i;iosizione nÒA fan- - no che scegliere "il mole minore" fra il tifo democra– tico e il vaiòlo fascista. Quest'ultima ·-otbrmazione, 1 on– .che .se.fosse esatta, non costituirebbe un'acq,sa, qiacché da questo punto di vista si tratterebbe di preferire uno stato di malattia, cioé uno stato di lotta per la vita e. lo sviluppo, allo morte. Ma· combattere contro il fa– scismo non é combattere per un male minore. BisogAa lottare su tutti i -teàeni e non' solo su' quello scelto dai reazionari governi della coa!i·zione pseudo-democratica. 'E bisogna lottare per la vittoria dei popoli -che non ·é il ·male minore-=-.:..e non per quella dei conservatori inglesi, che, d'altra oarte, sul solo loro terre.no , non vinceranno fnoi. Disprezzeremo i( contributo che porta olla _lbtta antifasci;;ta tanto .sangue popolare sparso sui campi di battaglia, solo perché i soliti corvi cerc;heronno di trarne profitto? E nòi cercheremo d'impedirlo e sar6 ·qu2llo domani (ed é questo oggi)· il nostro compito. -Compito certamente rivoluzionario, perché rivol.uzi~na– ria é in se stessa la lotta anti-fascista .. Combattere 'con– tro i governi delle- nazioni in guerra contro l'Asse? Certamente,, nella misura in cui sia utile alla guerra antifascista, cioé arrivando' dove· la 'loro interessata mio– pia non arriva, oltrepàssandoli nell'àmpiezza della lotta, aprendo alla verit6 gli occhi dei popoli per prepararli a prendere l'iniziativa d'un combattimento ch'é il loro (com'é dimostrato· dal fatto che, nelle Nazioni unite, il sabottaggio alla guerra vien· dall'alto e· nell'Europa -fascista daL basso).· · In quanto all'affermazione -che il fascismo é solo– una parola nuova per un fenomeno vecchio e che n~s- - suno tenter6 neppure di dimostrare il contrario, essa non pi!i6 provenire che da mancanza•d'informazione. La com– pilatrice di questa rubrica ha creduto valesse la peno di scrivere un libro per dimostrare ci6 che a Carb6 sem– bra assurdo. E tutto quanto é stato scritto nel campò no:;tro a questo proposito. negli ultimi . QUindiçi anni, oer lo meno nel settore italiano (e bi~ogna pure cim– m:c:ttere che noi dobbiam conoscere il fenomeno meglio degli altri)., tei:,de :a mettere in luce le differenze, non di grado ma di es~enza, fra fa vecchia reazione bor– ghese a.l'assolutismo totalitàrio, · che or_ma1 non é piu rìé borghese; né capitalista nel ve~è_l}iò I s:ènso di queste parole. J !'\on entriamo in merito. alle allusfoni, né aqli attac- chi personali, a cui <,iueste discuss'oni __ - _ -. pur tanto ne-– è:essari2- .han dato luogo, perché essi. _esulano com-– pfetamenfe...:_dall'indole di "Studi Sociali". In Argentin9, la rivista Hombre· de Amédca nel sì:10,, · numero del marzo ultimo, pubblica, invita~do a discu– terla, una "°D:chiarazibne di fronte alla guerra in. A-· ·merica", in cui, dopo aver constatato che 1·,mtrata del- ·('America in guerra é un, fatto con cui bisogna fare i · conti· ·e che, non poteva essere evitato, ,ma che rappre– sent'.l 'Ìo scidglimento di tutto il processo della crisi de[ regime attuale, sostiene che tutti gli sforzi devono esser· fatti perché il totalitarismo sia sconfitto. "Abbiamo unci fede assoluta, specialmente in~qu-§sta• pa,rte del mondo, ·negli sforzi che pu6 fare il oopolo, . .con le sue organizzazioni d'avanguardia, con i suoi uci-– mini liberi, per imprimere alla ricostruzione totale che dovr6 effettuarsi, le m~noiori caratteristiche di liberto e di giustiziu sociale. Tendiamo· verso l'organizzazione-_· di nuòve fo-rm2• di sfruttamento delle materie orime; verso la socializzazione della terra; \verso la coordina– zione economica, inizialmente per regioni e dopo su scala piu vasta; verso l'·intròduzione di nuovi metodi" · per lo scambio· e la giusta -distribuzione dei prodotti; verso la scomparsa delle tremende con+r'oddizioni pro– vo~ate dalla coesistenza della superprodUzione con la, fame e la miseria; verso l'indip:c:ntjenza dei nostri" po– po1i do forze imperialiste; verso l'abolizione delle bor– rÌere. doganali e d'-ogni ostacolo cbe impedisca l'l!nita: totale dei popoli cmericani." · Fors, sarebbe bene rhiarir~ ~f1ncrie in una semnliè·e dichiarazione- lo portata dei "nuovi metodi di giusta distr-.ibuzio'1e" e soecificare Cl"'.Jli dovrebbero es~ere oli orga-ni adatti allo scopo (problema che involucro l'esì- · stenza dello Stato), ma, anche cosf còm'é, questo sche– ma programmatico sègnq la via giusb per· I'Am~rica e, se fosse seguito, avrebbe certamente un ma-;,g·or di~a-- · mismò prooulsore• che le so'it, ..formule .d-mo::rat:che. Non siamo· rnvece interamente d'accordo su una del– ·1e frasi che seguono: "Comorend'a_mo perfettamen•e che ni?nte di tutto.._questo sar6 poss'bile se il totalit'.Jrismo non sar6 vinto, estirpato previamenté" (sottolineato d,;i: · me - Lux.) . Se rimand'amo tutto a d::,po b guerrà, Hit– ler vincert: p~rché, di fronte cl r'inamismo ·_del suo• renime assoluto, ancor giovane, e che h'.l abolite bar– .riere doganqli, che ha _fatta l'unita d'un continente e– che ha inauguràto. nuovi met,odi'- di distr·buzio'1~, non, trover6 che deboli vecchiumi. .Il programma del'neato.– da <iiuesta dic;hiaraz.ione, per quanto incompleto, é_.gio-– vane e dinamico. La sua realizzm:ion:? é-.una del'e armr della 1 vittoria. Là fondazione d'una cooperativa che rìon, ·cada J nel riformismo e _rifugg_a dai criteri capitalis:ici, vale, nella lotta contr,o rl nazismo, quanto la ·fobbrrca– zione d'un aereoolano da bombardamento. E l'unita fe– derale d'America sarebbe certamente di pe~ stessa un· mezzo· di. dibsa. li-programma, rìpetiamo, é buono per - oggi, previamente oliò vittoria. Per domani, non ci pos– siamo contentare dell'unita continentale .. Hitler, lui, ;,on, si ..confenta dell'Europa, quando so.gna la vittoria. E il mo.,"o é deali t1omini cli buon aooetito, sia che si frntti · del basso appetito di dominio, sia della nostra disinte-– ressata fame di gi_ustizia. . ,e; dichiar~zione prnsegue dicendo che bi~oona op-. porsi all'entrata in ·guerra· dei paesi dell'America del .Sud, troppo deboli militarmente .per esseré d'un aiuto– efhcace Aella lotta armata, e che bisogna invece con-;– durre in 'essi •una campagna contro le correnti favore– voli al fascismo, esigendo il blocco dei fo:idi d·,dl'Asse, il ·boicottaggio al. suo cbmme_rcio · (stabilendo qui le liste nere invece di riceverle dalle Ambascia•e ingle_si e nord– ame'ricane), la vigilanza delle coste e l'internamento db chi svolge un'azione favorevole ai-totalitari, eia un lato ed opponendosi dall'altro apertamente ·ad oqni t::nta– t,vo -di limitare· le lil;iert6 popolari col pretesto della.:: difesa della I dem9crazia o della vigenza dello stato di guerra. Anche .quj ,c' é da osservare . che bisogna dare- una, ;s ;s c.

RkJQdWJsaXNoZXIy