Studi Sociali - XIII - n. 2 serie III - 30 aprile 1942

1-0 STUDI .SOCIALI l'orrido frogor3 del temporale indichi il commino e fac– cio• lo luce. Quel che le cose sono e 'quel che vogliamo -che siano E' il temo dello recita e dell'ideolè. Si presuppo'1c che ogni ideol3 sia, per chi lo sostiene, per lo· meno· uguale o superiore allo recita.· Bisognerebbe anche sup .. porre che per riformare o trasformare questo recita, 10n bisogni andare doll'id3o•le' verso di lei, mo ·da lei verso l'ideale. E' ·coso vecchio e perenne: i piedi sulla terra e fo sguardo oll'i~finito. Lo· primo recita, quelio che ci ferisce piu esterior– m:mte, é ben oscura ed amara per chi anela una vita di. liberto, dtbonté, d'omore. E' questo la realta, tutta lo recilt6? No, tertomente: Kropotkin ho· saputo mo– sfrarci éome. do seéo!'i e nel presente esistono sviluppate cò'pcicita di mutuò 'appoggio e· basi d'un fottibil3 comu– nismo ec6nomfco; · B6kunih ho saputo mostrarci come da secoli e nel presente esisto.no nell'uomo e nelle collet– tivita straordinarie cor'renti di passione e coscienza della li5erta. Là -sociefa capitalista· ed autoritario_ non hO· uc– ciso ancoro ·totalmente l'uomo solidale e libero.· Agli e– lementi insiti nello natura umana s'unisce ci6 che l'e– sp3rienza e la coscienza sono·andatè accumulando. Nelle viscere dei popoli, il· comunismo e la, liberto esistono !olenti e premono. Allora l'avvenire é nostro . .. se -;a– pr'-emo·conquistarlo! · •Come? Scoprendo, svegliando, incitando, sviluppando, aggruppando ed unendo come intorno· a una calamita; . , con orientazione,· tutto codesta recita di liberto e co-· munismo (8) esistente nell'intimita degli uomini e delle collèttivit6 • ..Questo· 13r-0positoindica impl icitom3nte il metodo: an– dare .dal di· dentro al di fuod:, senza cercar di collocare etichette, senza portare- uno stampo o una misuro per volutare·-·gli altri e respingere ci6 che non si Odegui al nostro modello o ideale; Andare dal di der.tro al di fuori, vuol dire star dzn– tro. Niente ridicole scomuniche e C31estioli torri d'avorio, niente- orzigogolatur~ teoriche é raziocini astrusi; Biéo– gno sit_uorsi-fra gli uomini --operai, soldati, inte:lettuoli, impiegati, ecc.- considerarli nello loro recita, cosf come oggi sono e portìre da questo recita per superarla e trasformarla. . - ·Ecco la' strada, il rrietodo, la meta: dopertutto, come fermento e com3- avanguardia d'un movimento sociale li– b.érotore, non limitato od alcuni pochi, ma di tutti; i·n tutti, per tutti. . Tutti e la storia In generale tutte le storie che conosciamo si rifèri– scono .al loto esterno ed oppor3nte, allo vita di pochi, tanto ,-nel campo economico-militare, quanto nel campo palit-ico-cu!t~rol3. NQn dobbio~o lasciarci trasportare, attraverso lo loro lettura, dall'ingannevole tèndenzo o credere che un'autentica trasformazione libertario di tutti gli aspetti dello vita sociale possa esserz · opera di poche perso~e. Sarebbe un'attitudine mentale aristocra– tica, sé non confinante con la pazzia. Quest'attitudine aristocratica la troviamo nello stali– nismo e nel_ trotskismo e conduce allo tirannia, agendo dàl di fuori al di _dentro, dall'alto al basso. U_na mino-: ronzo pu6, si, esercitare uno .funzione straordinario: dare - incitamento ed Impulso alla liberazione della moggioran- za. Questa. liberazione, per essere aut3ntica, effettiva,. duraturo, dev'essere autolib:erazione. Ins.isto: siamo piu di seimila milioni d'individui umani, che dobbiam.o au– to! iberorci. · Su" questi seimila milioni non solo gravitano .fattori attuali: tirannia, d3gradozione, igr:ioronzo, corruzione e adattamento •di milioni di burocrati e piccoli borghesi (classe medio in genere), mo anche fattori biologici e storici: adattamento all'ambiente, legge del mm:mo sforzo, incopocit6 di lotto, mancanza di volonta, rilas– samento organico per impov3rimento, istinti egoisti vin– colati od un immediato interesse individuale e fami– liare, caratteristiche regionali, culti, tradizione, patriot– tismi, ecc. Piu ancora: benché nello loro inti'mita sia possibile scoprire gli elementi di liberto e comunismo o cui· ci riferivamo, oggi come oggi, quei seimila milioni sono nostri avversari. Non t~nto avversari intellettuaii, oppo– sitori cosci::nti olle nostre teorie; anche ammettendo che molti 3 molti potessero, parzialmente o nell'insieme, accettarle, nella discuss:one o nello pràtica, non resto meno vero cb'essi formon· porte d'un'eno;-me mosso, generalmente gregario, che, nello reolt6c nei .fotti, sto contro. i lioerotori,socioli.. Essi servono, direttamente o indirettamente, l'enor- ' me potere m_ateriol3 dell'alto borghesia e dello Sto~':> capitalista. Ci rovescion contro non tonto idee,· oppo-si_– zioni, linee di condotta,· quanto autoblindate, ·aereo– pJoni, corazzate. Per questo, se é proposito nobilissimo, degno, eroico, tol3 da giustificare l'olocausto di molte vite il trasfor– mare questa societé d'usu.rpazione e masse ero, ~on bi– sogno dimenticare,· se si vuol cercar di riuscire, eh.: l'at– tuazione di questo proposito, se ridotta a un breve pe– riodo d'anni, é formidabile, tt::rn-endo, proprio della piu straordinario delle epopee, superiore,. o prima visto, ai'la capoGité di migliaia e migliaio d'uomini bèn_dototi. / t \ La ragione e la forz:a C'é ancoro do discutere se non sia altro che un so~ gno l'idiliico visione. d'uno soci3té capitalista che crollo ir. virtu della sua proprio putredine o al suono di bib!i– clie trom_be? Possiamo onèor pensare che lo dichiara– zione e l'attuazione dello sciopero generale paralizzi tutto il p~t3re coattivo e repressivo déllo Stato, o che "lo fraternizzazione delle due porti",. metta fine olla guerra, e, uniti, i . disertori e i pacifisti delle nazioni in lotta arrivino a veder spuntare, come in una carta- ii.no postale, il nuovo sol3 raggiante? Magari potesse, esser cosf ! Per6 cosf non pu6 essere ( 9) . Molto· ha fatto e potra fare nel corso dello stari~,· 10 persuasione, la propagando, l'attitudine cristiano; I'e– sempio, lo convinzione morale, la r3sistenzo passivo e l'azione del popolo. Non dobbiamo abbandonare que– st'aspetto del nostro, lavoro sociale. Ma il ritmo del mondo ottùale é accellerotissimo ed estremoment3 vio– Lento: i preti possono benedire· i cannoni, ma Cristo hon pu6 interporsi tra le- polle. Il .potere dello ·Stoto-copi– tal isto, d3i nazisti, degli imperialisti, dei tiranni, deli.e' o1igarchie e .dei ·trust, é enorm3mente mostruoso. · Oltre agli altri fattori, contro la forza -trèmendo– mente brutale e sanguinaria- bisogna usare la forz:a. E non lo semplice forza muscolare -.-i classici mjlioni di broccia d::!i disèorsi-, ma lo forzo· delle bombe di mille chili, quella delle coro:z.zàte aeree di cento tonnellate,.

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