Studi Sociali - XIII - n. 2 serie III - 30 aprile 1942

sterne;; o -vie1-enta ·e·gemonta libertaria? Consiglio Unico Nazionale Sindacal2, Comitato popolare, Parlamento de– mocratico?- quest'eludere o non sfiorar I~ questioni per evitare piccoli mali, porta alla formazione· d'uno menrolita che si ripete di fronte olla guerra. 11 problema spagnolo non é un t2ma isolato: spiega con il suo passato il presente (si ricordi il comitato di non-intervento anglo-franco-russo) e ci allaccia al– l'avvenire; giacché le lin::,e di condotto derivoh~ le une dalle oltre. Avremo risposto o tutta le domande, se ri– sponderemo concretamente e chiaramente a questo: Per lo· I iberazione del la Spagna, I' attivito Iiberta rio rispetto al tu,uro spogno,o, déve essere d,retta esclusivamente a fini prcpri, o deve svo.lgersi insieme a qu-ella d'altri ~et-· tori, e, in questo ca·so, sen:z;a impegni posteriori o in virtu d'accordi, accordi con solide ga,an:z;ie d'es,sere os– servati, o accotdi fugaci? ( 2) . Elud::,re i problemi sostanziali in omaggio oll'armon·io interna pu6 essere la- norma d'un capoportito, a cui solo interessa la docilito del gregge. Una simile attitudine non é un sintomo di salute. In quanto olla guerra, non é stata condotta a fondo la polemica interna; si é avuta la pretesa di fare equil_ibrio e, quindi, non s'é av1,,1to Lina chiara e ferma posizione pÙbblica, çli lotta e· d'o- rientazione. milioni d'uomi_ni disperati: "Eccovi la verito cristallino ed immoco1ato che, come gelose vestali, abbiani conser– vato in a~tora d'argento per il giorno in cui il gregge sconsolato venisse a calmare la suo sete allo nostra fonte di sapienza!" Le cose chiare - Quel che é, sia Da un'idea, do una posizione ·generale, dobbiamo far derivare le norme, lq maniera pratica d'agire di fronte al1e circostanze, ai casi particolari. Per questo dicevamo che é opportunista e mo1to comodo essere contro la guerra ed aspe1tare che dal suo seno orr::,ndo sorgono turte le liberazioni, pronunciarsi contra le due parti in conti itto · e non tor niente contro una per "non favo– ri re" l'altra, contro l'a1tra, per non favorire la prima, e contro tutte e due. . . perché non é il momento e so10 si tratta di salvare lq prop~ia posizione, come se . le pagine di bronzo della storia stessaro aspettando quel che ciascuno di noi stia per scrivervi. No, amici! La pretesa che abbiamo -noi, una mi– nor.anza- di trasformare un'umanito composta di sei mi10 milioni d'individui, esige qualcosa di piu che "po– sizioni di fronte alla storia". E chi pretenda essere con– tro la guerra e il ·militarismo, specialmente quando quei seimila milioni stanno nella guerra e nel militari- Cosf si son tr6vati a· loro agio i "logici", i "ragio- ' notori". Quando mai il popolo ci aveva visti in questa posizione · d'ubiquito, in quest'atteggiamento d'attesa, quali giocatori cauti al tavolo do gioco? Quando mai ci aveva sentiti rjspond::,re che "conviene aspettare", per vedere come andran le cose domani -o dopodomani? / smo, deve dare orientazioni chiare, ferme, concrete,· e seguirle egli stesso. Ed é apparso cosf un opportunismo mascherato: "La- ·: sciamo che i due cani si sbranino fra loro; dopo saranno' sfiniti e soro l'ora nostra". "Bah!, la mia posizione é chiara: fin dal primo giorno non sto né con gli uni, né con gli altri". "Con questo non abbiamo niente a che ved""re; é cosa loro; yerro il nostro giorno e allora ... " e via dicendo. Aspettare seduti che domani ... gli uomini del doP,o– guerra vengano a portarci in ·vassoio d'argento la so– c_ieto sognata, significa nutrire una goffo e ridicola il– lusione. Questo modo, manifesta o implicito, di condursi, é condonnevol2, é d'un negativo ed impuro opportunr– smo: nasconde ìnsincerito in chi non pu6 rispondere al "che fare?", indica incapacito od é un comodo pre-· testo per chi cerco di giustificare la proprio paralisi; é puerile e suicido,· come coprirsi la testa col cappuccio per non v::,dere la tempesta che ci deve spazzar via, ed é moralmente ripugnante, perché significa fare i giocolieri. con milioni di cadaveri e con orribili sofferenze altrui per trarnè fallaci deduzioni (3). Le masse angustiate, la storia in marcio, non foron coso o chi risponde "domani!". Malgrado tutto, il po– polo so riconoscere chi l'omo e lo serve leolm::,nte: soro con lui domani, se l'liio visto affrontare lo situazione oggi (4). -Dobbiamo affrontare lo situazione! Deve esser cosf: a) perché cosf dev'essere, b) perché non ci losce.: ranno aspettare, parché quando, finito lo guerra, arri– vassero i teorici co.n "le loro sollJZioni", i combattenti del fronte e dello retroguardia staranno facendo ci6 che durante la guerra hanno imparato a fare (5) o pensato _di dov2r_ fare e cominc.eronno col non volersi attorno coloro che non han sofferto e lottato nello loro stesso misuro, ·i quali non avron diritto a parlare per il fatto di non aver porla_to pri_mo, i quali non potranno presentarsi, grassottelli ·e serafici, a .dire a migliaia dl Vediamo un po', antimilitaristi nordamericani, chi oso dire agli e1ettricisti di S. Francisco che non laséino in omora lo citto nell'immin~za dell'arrivo di aeraoplani giapponesi, perché. non stiamo né con gli. uni, né éon gli altri; vediamo chi dice ai marinai· che non getl'in~ bombe di profondito contro il sottomarino in vista; al so1dato, che dirigo le sue armi contro Roosevelt. ~he lo manda al mattatoio; al meccanico, che incroci le broc– cia invece di costruire aereoplani che domani massa– creranno a Tokio i nostri fratelli in catene! Le cose chiare: non ignoriamo come questi perfidi stalinisti aprofittino della situazione per fucilare i co– munisti libertqd russi ed altri oppositori, che ambedue gli eserciti in lotta puntellano la dittatura nel loro paese: E:bbene,. vediamo che ontibelliC:ista dice all'eroico milite contadino od operaio che difende oggi Mosca come ieri Madrid, che diserti, che non si faccio uccidere per un ti_ranno! (6). Ved(omo chi dice all'artigliere londinese· che invece di puntare sull'aereoplano ·di bombardamen– to, spari in aria! Non manca valore fisico nelle file rivoluzionarie e 1-ibertarie per attitudini coraggiose fino all'eroismo e F . alla morte. Per6 non credo che ci sia coscienza e co- raggio morale per consigliare attitudini assurde di tali dimensioni. E allora, che coso? Vediamo, ·che coso? Al– lora, la posizione della neutrolito, dell'imporzialito, del pacifismo ed antibellicismo teorico, é folsa, profonda– mente fa Isa, opportunista, negativo e suicido. . La formidabile linea d'azione fu dato do chi stavo per morire sulla sedia elettrico agli oppressi del mondo: "La salute é in voi!" E se la salvezza sta in noi, solo· con attitudini affermative, ottimi.ste, di combattimento;· possiamo arrivare alla formazione del mondo nuovo;' e non con ripugnanti speculazioni intorno alla pace e al– l'allegria che sorgeranno dalla disperazione 'di milioni d'affamati e terrorizzati . (7). Non dobbiamo· essere gli ovoltoi che . aspettano il festin,o necrologico; . ma sf la linfa, la forza, il nucleo denso ed entusiasta che nel- I

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