Studi Sociali - XII - n. 1 serie III - 31 ottobre 1941
f. ·pa dei pensiero personale. C'.:isono ancoro. troppo. p-oche ''persone"; eppure quel le che ci sono bastano o met– tere paura ai padron/ del mondo.- Senza di .loro (quelle in_ ·c:itto e;quelle in po,tehze) non si· sarebbe sentìto il, bisogno del -totalita_rismo, .che si potrebbe definire op-· r:;unto: un sistema contro la persona. Dal punto di visto· informativo é interessante nello stesso - opuscolo (p. 10) un'analisi della· stampo sviz– zera che dimostra che, contrariamente a quar,to si po~ teva prevedere, ·nei cantoni francesi là corrente, filo- , fascista· é assai piu forte che nei cantoni tedeschi 1 che conoscono piu da vicino le vere èondizioni in cui vive il' p;polo della _,.,Germania· sotto il· r:egime di Hitler. La "Agrupacion Libertaria de -La Plàta" (-Argéntina), ha lànciato in luglio un manif.esto denso di contenuto che definisce ' 1 -L'opinione libèrtaria· di ,.fronte .al mo– mento -attuale','.__ (come dice il titolo). Comincia col ·dire eh? non· é possibilè ·che la difesa. contro il fascismo . abbia esito nelfe mani _il'l cui si trovo: la, salvezza sta, non nelle plutocrazie· liberali, ma nel popolo_, Le tre Amerièhe stanno· _per essere· trascinate nel ·conflitto, giacché il~èentrci ed il su'd ·girano nell':orbita economica degli Stati Uniti. "Lo possibilit6 d'impedire la guerra e darle un ·senso opponendosi all'iniquo sfruttamento capitalista, sta nel Jibero esercizio dei diritti papa.lari". Per. questo !e f9rze conservatrici s'intrecciano con gli agenti nazisti negli opifici e( _nelle scuole, nelle sagre– stie e nelle ·cose'rme. E quelli stessi che han favorito in vontag·gio pròprio _l'imperialismo éconorrìico stranie– rò, parlano ora -d'antiimperialìsmo, per favorire, contro, il blo_cco angl'o-nordàmeric:;ano, cioé contro !'imperiali- - ~mo finanziario, l'imperialis_mo militare della,, Germania e del Giappone che ha al s.uo servizio gli agenti del fasciSlì10 italiano e• del falangismo spagnolo. "Col ri- _ tornello che tutti -i mali nazionali 'provenjvono dall'im~ perialismo stra_rrij.ero e dagli. ebrei,· poté arrivarè Hitler. al potéh,. Come possiamo lottare contro potenti impefi stranieri, se non siamo capaci ·di c0mbattere contro la debole borghesia. nazionale?, .• : Se si. vuole; r~almer'ìte attaccare il fascismo bisogna cominciare cario smasche– rare la ~borghesia nazionale e i suoi servitori nello Sta_- L tò, giacché togliendo la liberto al popelo si creano le condizioni d'ella resa di fronte al fascismo". Prosegue/ il mgnifesto dicendò Che né 'i socialisti, né i radic_afi (che costituiscono il piu avanzato e forse il piu nu– meroso trm i gr.àndj-. partiti trad-izionali ·dell'Argentinci, rimàsto fuori del governo con -il colp9 di stato ditta– toriale tl'Uriburu. - N; d. R.) pongono il problema nei' suoi veri term.ini, giOcché ·nari vedono dtra strada che mette.rsi o rimorchio. degli inglesi e dei nordame– ricani. Meno ancora pÒssono pretendere di dar- solu– zioni· chiar:è i comun_isti che, per difendere lo Russio, che hd _ir;:1ÌtatÒ Ì'o Germania in Polonio; in Finloncl(o., nei paesi Baltici, i~- Bessa(abia, gridano · oggi co11tro_ l'aggress'i°òne· come ieri gridavano contro Jlimperialismo , inglese. C'é poi tutto un sétt~re ciel sil'ldacalismo ar– gentino, che formula d_ic;hiarazioni contro la guerra e contro il totalitarismo nello stesso tempo, come se i,I totalitarismo lasciasse ai' suoi avversari la scelta dello guèrra e delle pace! Questa é anche l'attitudine, di molti anarchici. Si sbagliano. Noi siamo sempre stati , in guerra contro il fascismo. E ci rallegriamo che quéc sto sia attaccato· da· altri con fÒrze molto maggiori; anche se questi altri sono l'antirivoluzionario Churchill .G il controrivoluzionario Stalin. Dobbiamo lottare per~ ' ché la guerra fra stàti e - capitalismi si •converta "in uno guerra emancipatr\ce che cominci col distn,iggere _il_l?otere dell'avanguard'i\à capit9lista costituita_clal fa- scismo", · · Co~ qwalche ·riservo s~ que.st' ultima definizione - fascismo, avanguardia capitalista- comp:ensibile nel– l'America del Sud ·dove il capitalismo conserva ancora molte delle- su·e vecchie forme, la· sostanza del matii– fest~ coincide con quel <::he s'é. sostenuto in "Studi So– ciali" in tutto quest\iltim0 per,iodo, Nel numero d'ottobre della "Protesto 1 '· dì Buenos Ai- 1 es' si pubbUc'èi ~un breve articol_o di Rudolf Roèker che ~atte- su un. argomentò fomi!_iere ai lettori. di quesia rivista ma/_che, nel campo.·del pensiero socialista, su0no oncora 1 come un'eresia. L'articolo, intitolato "Societ6 e classe", combatte il còncetto marxista (e non solo mar- / xisto l_ del-la "m_s;sione storica del proletariato". _Roc-· 1<-ererto, per- negarla come generalizzazior-te arbitraria, i· afferm,azione secondo èui "di tutte le . classi- ,che si trovàno oggi di frontEl- alla borghesi.a, solo il proleto~ riato é una classe· realmente rivoluzionaria", L'idea stessa di .questa missione storica é - nata in cervelli tutt'altro che prolefdri, che l'hanno sommini– strata olle messe gi6 elaborata e ridotta "in pillole -per la propaganda, Fra i precu·rsori e i c0struttori del pen– siero socialista pochissimi sono proletari, d'origine. _Roc– ,h .. er ci d6 a questo proposito una lunghissima lista dr. nomr. E ce ne. eia anche ·un' a'ltra, breve, ma . densa:: Noske; Hitler, ,Stalin, Mussòl.ini sono· tutti uomini d'ù– rnile origine. "La classe é solo un ;toncetto sociolog\ic; che tiene per noi Lo stesso signiticà-to chè la divisione della natura organica in diverse specie -da parte ;del– i'uomo di scienzo (si potrebbe osservare -che la divi– sione Jn classi é_ in ,rea_lt6 · molto meno precisa ed ha. un car0ttere piu empi rie°'- che scientifrco -: N. d, R.) . :ll.ttribuirle qna "missione storica" é- ,un gioco specula-· tivo cl~! nostro pensiero e non ha maggi0r vblore storico · che l'affermazione d'un naturalista che volé_,;;sepd-rlore · della missione dei coccodrilli, dellé sèimmie- o dei coni. (Ci sono, sf, dei n·atura_listi che inquàdran0 tutto in una concezione teleole:igico della vita e parlano è:li"mis– sioni"; per esempio, la fun~ione di certi ir:isetti nella 1rosmissione del polline e_ quindi nella riprodu;ione del~ le· piante si trasforma in una ver,a e propria "missione"; ·effetto questo della ·stessa m,entalit6_ che /Roc~er critica nel campo della sociologia -.- N. d. R,) .., Nòn la clas-· se, ma la societ6 in cui viviòmo .e di cui la classe non é- che u'na p·arte; influisce conti-nuamente sulla no– stra esistenza spirituale. Tutta. la- nostra cultùra, l'arte e. la ..scienzçi, la ·filos.offa .e la religiòne: ecc., sònò un fenomeno ·'sociale, norf .un fenomeno di classe. . . Non ci ho èlato la Germanie un esempio classico? çi sono ancora di· quésti tempi dei· semplicioni,• che non vo– gliono vedere nel _movimento hitleriano' altro che, .una· ribellione della 'piccola . borghesia? All'istituzione del .Terzo Reicfi -han contribuito gli uòmini di tutte le clas-· si sociali,, e non. in. ultimo .,grado le grandi mas,se del oroletariato ted~sco". · E lo dimostrq.no le cifre eletto– rali. "Quel che oggi si vuol definire come il contenuto sociale d'una classe, la psicologia d:una rozz;o, o _lo spirito d'una nazione, é sempre il risultato d'ub lavoro meritale individuale, che 'SÌ àttribùisce pòi. arbitra,ria– rnente alla - e-lasse, glia razza' ,'ò alla nazioni. come legge della lò:ro vita 11 • L_Ìidea·della missi~ne sto:ico del. ' proletariato -aggiungiar:_nò noi-·-·-~ parente str~ttà del– l'ideo romantica, ès'pressa da Herdèr e da Heget; deHò •missione storico dei dive_rsi popoli, idea che, dopo_-civer preso con Gobineau .ed i suoi segùaci un' colate razzi– sta,. rappresenta -,oggi l 1 idea forza (o meglio-'i-1 mito– forza) del 'nazismo. In fon·do ·Marx ho. fondato una specie di nazionalismo di e.lasse con lo stesso carattere mistico, irrazionale, mes~ianico, che a·veva fra I primi romantici il nazionalismo propriamente detto: · 0 11 Mondo' 1 di New York né! suo numero d'agosto - ho due articoli interessal:Jti sulla conélizione degli ita~ liani in Francia. I. rispettivi',,autori sono arrivati ~am– bedue da,, poco tempò nel!' AmertG.G del Nord dopo a~er la~ciato l'inferno europeo. Il primo :'La rivbluii9ne no-. zionale frqncese tL'espulsione dei principi)"· é d'Au~ relio Natoli. Questi os'serva che lo "sciovinismo passi– vo" che Paul Morand vedeva nei frcìn ~e.si, •hÒ per immediata conseguenza una ":?(enofobia p_assJva" che, andata crescendo coll'aumento d·ell'immigrazione, do~ vuta alle sempre piu tragiche condizioni·. d'Éuropd, ·é diventata aggressiva ed ufficiale dopo l'armisti:zi.o de·! 1940. La disfatta francese fu voluta e preparata nelle clte sfere. "Il rnaresci0llo Pétain, il disfattista del 1917, 0.veva gi6 pronta la sua Usta d,i governo molto tempo_ prima 'della disfatta,.. attesa come la libera:z:ion~ dal– !'odiata Repubblica'1 ... Ma fin dai primi giorni lo radfo _ufficiale di Vichy corr,inèi6 ad affe;-mare che l'esercito 25 .• .. / (,,
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