Studi Sociali - XII - n. 1 serie III - 31 ottobre 1941
. ..., mo -di partire' per ondore incontro olio morte, aveva svolto, in una' locolité del,lo compog11a, vicino ·a Mon– tevideo, un'opera interessa·nte, che sarebbe efficacissimo 5e svolta su grande scala. La sua _s;omRagna era mae– sfra ed aveva a suo carico lo scuola- rurÒle del vili.ag – gio. Lui aveva. riunito i genitori degli alunni in uno -scuola' serale gratuita e di giorno, mentre si guado- . gnava il pane con" -iezioni private di carattere liceale, metteva a profitto i suoi studi d'agronomia per indurre i contadini a riservare una piccola parte. dei loro campi olla cultura Sf:)erimentale. Inoltre i_nsegn6 loro il modo di p,rescindere dagli intermediari che oecai,>·arravano a prezzi irrisori i prodo_tti agricoli per venderli· a caro prezzo sul mercato di Montevideo .. Un'opera di questo genere, isolata, non é che un esempio; _reali;z:zota siste– maticamente in tutto un paese,· pu6 avere conseguenze incalcolabili. Bisogna inoltre studiare minutamente il meccanismo dello societ6 in cui viviamo per poterlo s()mbattere e per.poterne .utilizzare, liberandole,.le porti vitali. Biso– gno sopratutto studiar.e corno si gossa liberare lo mac– china dalla· maledizione che ha lanciato su -di lei l'in– teresse privato e come i·J Rrogresso tecnico .s;i possa trasforma·re in ùno strumento di emancipazione. Biso– gna imparare o utilizzare le statistiche -cosi facili in _oppor-en_zo, cosi difficili in realt6- perché lo produzione e la distribuzione dei prodotti, quando non si basassero p.i~ sul patere d'acquisto, ma sulle necessita,' dovreb- · bero per-forza e onc'or piu d' adesso essere guidate dalle cifre. Quest'·opero di ·studio e d'insegnamento' é cosi com– plessa che non pu6 essere_ ii compito d'un individuo. E' invece una delle funzioni naturali d'un'orgonizzazione i-ostro e di tutti _quegli organismi speciali, permanenti come un sindacato, circostanziali cor,ne un circ:olo di studio, che si propongono uno scopo d,i liberto. Questi, i compiti permanenti. Il momento attuale poi, come tùtt·i gli altri momen·– ti nello storia, richiede compiti speciali. Lo guerra, sot– to i suoi due aspetti di. éonflitto< frçi governi per com– petizioni imperialiste_ e di lotta popolare contro il fasci– smo, ci impone una nostro propria missione che é quella . di far prevale.re il secondo· osp;etto sul primo e di. im– pedire, per quanto sta in noi, che lo tragedia dello Spagna si ripeta su scala mondiòle e che una sconfitta del fascismo ci riporti al prefascismo. E' un compito di .chiarificazione nel campo della propaganda; di cre9zio– ne e di lotto nel ·campo déll'azione. "Stùdi Sociali" s'occtipo~continuomente di questo nostro dovere attuale e non-é quindi il caso d'entrare in particolari: b) Noi e la società iu, <:wi v·iv·iamo. I porti ti au- toritari, che fanno dello presa del potere lo bas= del loro programma e che sognano di trasforma.re la societ6 do un ministero, ·da un dorato trono dittatoriale o dai banchi apparentemente modesti d'una costituente, pos- 5ono parlare del. loro mondo tuturo come un· architetto parla della costruzione d'una casa di cui ha disegnato il progetto. Noi, vogliamo solo liberare energie·, togliere ostacoli, creare .partendo dal bosso e senza coazione. Noi consideriamo che voler ricostruir-e di sana pianto una cosa lavorando dàl tetto sia l'utopia delle utopie. Vo– gliamo quindi che la vita nuova si basi sugli organismi infinitamente var_i che sono stati creati dal popolo e rispondono alle _sue neoessit6 materiali e spirituali im– mediatamente sentite. Non ·pretendiamo imporci e quin– di dobbiamo rispettare ci6 che esiste -ed é vitale quando non sia un organo di imposizioi;ie. Non é vero che nel nostro ordine ..,.di idee. ci iia tutto do creare. Da tempo · ì 8 immemorabile il popolo ha avuto, accanto .alla tenden– za· a servire (-di cui bisogno pur_ tener conto, mo per combatterla) la tendenza a fare da sé. Cosi, accanto e dentro ai wandi feudi sono sort_i i municipi,. in seno ,allo chiesa ufficiale \e eresie, in me-zzo o una societ6 gerarchica e autoritaria si son·o f~rmate le societé di mutuo soccorso, le associazioni dei contadini per rego– lare l'irrigazione o ·i pascoli, le gilde operaie, le federa~· zioni di citté per la re·ciproca protezione e lo dìfeso delle liberto regionali. Cosi abbiamo, neli'epoco · modierno, i_ sindacati per lo difeso degli interessi operai e per la lotta di classe, le cooperative _di produzione e di con– sumo che tentjono a combattere i_l profitto capitalista, Atenei è centri di cultura d'ogni specie che tendono a do;12 una bcise popolare all'istruzione pubblico, ecc., ecc. Sicc0me noi non possiamo (e non' vogHomo) creare dcii nulla un sistemo in cui, dopo sarebbe necessario classi~ ficare e irregimentare gli uomini -come s'é fàtto in Russia dove sono state distrutte le cooper<:5ive di crea– zione spontanea e soffocati. i germi di comunismo pre- . esistenti olio rivolùzi_one (come il· "m~r") per imporre il sistema unico~ dobbiam.o oercore fìn d'ora di ba– sarci su q~esta tendenza all'iniziativa· e su questi or– ganismi aÙtonomi; dol::ibiamo partecipare òlla loro vita quando gi6 esistono, stimolarne lo creazione, permearli del nostro spirito, combattere ~n loro le deviazioni au– toritarie. L'esperienza· .spagnola ci dimostro l'importanza e– norme che questi organismi possono improvvisamente ac– qu(store in un momento di crisi rivòluz.io' ;.aria in cui qualuhque interruzione prolungato dei servizi pubblici e di tutt_o ci6 che soddisfo le necessita elementari della vita provoco immediatamente il rnrgere e l'affermarsi - di regfmi dittatoriali. Ed_ anche un' altro rnsa ha dimostrato I' esperienze spagnola: il pericolo che risulta dal concentrare tu.tti gli sforzi preparatori in uno sola di queste ottivit6 po– polari autonome, trascurando le altre e bosoAdo i Qro– grammi ricostruttivi su un sistema unico. Il sindacato é senza dubbio nella societéi attuale lo strumento piu, ~fficoce d(i lotta contro lo sfruttamento e d'educazione all'iniziativa ed allo liberto. E' o dovrebbe esserlo. E nostro compfto é appunto lavorare in seno alle· orga– nizzazioni sindacali, perché questi due scopi non si perdano mai di vista ne'll'azione di tutti i giorni. I - I • . sindacati daranno domani il contingente piu numeroso di combattenti o!I' esército del la rivoluzione, purché iI riforrinismo non arrivi a deformarne e od indebolirne lo spirito, com~é successo in Germania \e in Francio (e, in porte, anche in Italia). Non lasciare che,- nei sin– dacati, lo spirito rivoluzionario s_i indebolisco e che le minute rivendicazioni economiche finiscono per div,::m– tore fine o se stesse, in un momento in cui lo crisi generale del capitalismo toglie loro ,gran par.te del si– gnificato che potevano avere uno volta, formo pure porte dello nostro missione. Mo non c' é bisogno d' es– sere libertari per svolgere in seno· ai ;indacati · un lavoro . di questo genere. Basta essere qei rivoluzionari convinti. Costituisce invece una nostra-funzione specifica il cer– ca11e con· l'opero nostro che gli organismi sindacali si - preparino per i loro compiti futuri, durant-e le eventuali "vacanze della leg·alité" e in sèno ·a un nuovo tipo, di societ6 in cui l'indebolimento o l'eliminazione d'un go– verno centrnlizzo_to sarebJ?ero sempre -condizionati dal– l'efficenzo dei nuclei naturali e di base della vita e– conomico, culturale, politico. ·cé· tutto un 'lavoro da fare, che comincio .dalla formazione· d'una coscienza non di classe, ma umana e 'lib.ertoria, fréi g·Ji: oper.9i, _, I
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