Studi Sociali - XII - n. 1 serie III - 31 ottobre 1941
--- pur' si trçiciuce in un risparmio di .fatica, ~io sempre benefico. Applicato pe~ prote.ggere iI profitto, é quo si sempre dannoso. Naturalmente uno ll'.)occhina o un si– stemo di. macchine. ho ,un va lor-e intrinseco g.erché rap-· pre·senta Jovor:o.",J I . .hvo.ro .é. sacro e nor.i bisogno spre– .carlo, ci;une si spreco ,oro per. sco111iinutili o dannosi dal · puRto di visto sociale .. Qµindi anche in u.n ·regime senza ',profitto _inçlivi.duole bisogner6 mettere 9 v0lte.. un freno, non allo febbre dellè scoper1e,.-ma al ritmo delle loro applicazioni. Non. ci. sar6 pi(! lo .concorr-enzo ad obbl,igarci od introdurre strumenti piu perfezionati pri– mo che gli anteriori abbiano servito. tonto tempo do compensare il lavoro che sonq costati. Non ci soro lo · cqncorrenza, · pe,r6. ci ..saranno -òl_tri· fott_ori, piu umani'; che oro si trascurano, Non_si pu6 qu!ndi generalizzare. Il criteriÒ <ehe ci guider6, ~9r6 agile e vario; oderir6 _non tont_p ai principi, quçmt9 alle ,necessité pratiche dei divers~ momenti. Probobi_lm!'!l'l_te Il} -tro ~formozio.ni sa– ranno piu radicali, mo sepor-çi_te do intervalli piu lunghi e il progresso ·graduale soré riservato ai laboratori ed olle officine sperimentali, Naturo!mente non ci si pu6 dilungare in ipotesi di c~r~tfere · generale, quando ogni campo del.lo produzione ho. le sue esigenze. Per tornçire oli' esempio çlello v~locité, che é un e– sempio - simbolo, anche qui il freno e l'impulso mi pare debbano òb~edire a motivi ·_non teorici, _mo umani. Mi , pare che Simon dia un valore esagerato, quasi esclu– sivo, al carattere di· ~tr_u~ento capitalista o di valore di lusso ·che oggi inçi_ubbjomente acquisto spesso lo ve– locit,6. Ci sono attualmente .certi · oggetti di lusso che co– :;tono un nu_rnèro d'or-e di l_avoro ossçilutamente spr~– porzior.ioto. al pjocwe. ch'.essi possono· provocare nelle persone che• li· adop,erario. Ed é irritante che una mi- . noranza di privrle$JiOti posso o volte sciupare in un'ora quel -che é costato· sforzi lu_nghi e penosi ad altri es– seri- 1:.1moni: ··Sorel;>be irritante_ anche se molti, se tutti si permettes_sero un si,mi le sciupio .. In questo· siamo dunque d'accordo 'COn Simon; ma non fino in fondo. 11 p·i-;tere •__ elevato, ·meno· elevato o ossolutamen_te primitivo- é un diritto dell'uomo, quanto _il riposo,: il nutrimento,, il vestito, l'alloggio, ]'_i– struzione.· -Bisog~a renderlo accessibile a tutti ed eli-_ minare (o tendere od elimi_nare) s~l_o le forme piC! costo.se, men_o sqne; piu bassè di quest'aspetto del I' at– tivité umana. Ripetendo a proposito di questo esempio - ; - .. ,., . . e su un 19iano piu ele_mentore il ragionamento gi6 fotto, osserviamo ch,e tutti gli uomini pensano che volga la pèna di lo_vorare piu dello stretto- necessario per avere piu dello _stretto necessario. Sono molte nel mondo le fomiglie crie mangiano meno di quanto esige lo sòlute per· ~e;tir; decente;,,ente e ~ndore ·uno volto olla set– timana al dnematografo.' Si pu6. calcolare il lov_oro ne- , cess~rio o produrre il. minimo vitale; ma non sempre soré focilti-·approvore o disapprovare, amme tere o e– sclugere, -tn _progress~ tecn.icÒ destinato a una produ– zione di carattere vo.lufruario, sul'lo base delle ore di lo,yoro ·che· esige. Qui, c~me in tu_tti i compi ci v~oi~ il·:fomoso grano di sale .. · E del resto, uno vÒlto eli- . . . ~ · minato i.I ·privilegio che fa si che solo una· minoranza abbia acc~ssÒ 'a certi piaceri del co~po e dello spirito, una· volto eliminato l'interesse capitalista che -per a-– vidité di smercio- tende a rendere piu acuti certi bisogni artificiali, soré molto piu ·facile che ora risol– ver1= il pr.oblemo: In ogni modo -ripeto- sarebbe eericol_oso risolverlo in senso troppo ascetico. · .Non é det(o dunque che si debba preferire con A. Simon la democratica bicicletta . all'aristocratico auto- , .'. <P '\. mobile. P-robabilmente varr6 la pena fare ·uno sforzo perché tutti quel'li che lo desiderano possano utiliz– zare ·1,automobile. Tanto piu che il suo impiego· e_sclu– sivamerite voluttuario non é lo regola. Infatti, se esso costa piu lavoro della bicicletta, risparmia tempo.~ sforzo. Ed anche i I tempo é oggetto di lusso e richiede lavoro. Nqturalmente-, bisogneré r.inunciare al -piqcerf della velocité turis.ticu·; finché non po~_s·aesser. me(?~. alla portata· di tutti, cosi come, a maggior rag~9,ne,• bis.ogneré rinunciare a mille altri capricci stravq.~Onti ed inutili con cui gli oziosi miÌionori (cfìe del resto _,,.....---non sono molti) cercano di miti~are la loro noia. Saré un passo verso una vita piu veramente bella e so~_a. La stessa emozione che- dé un auto lanciato. a massima velocité la possiamo trovare in certi qspett-i del lavoro. Pero, se, nel campo spor,tivo, la bicicletta é vera– mente piu sana;' per trasportare i lavoratori sul luogo ciel lqro lavoro, l'automobile é assa·i più pratico, perché permette di cominciare lo· sforzo partendo da .uno· stato di riposo· e ci dé la possibilité di evitare le còncen– trazioni n;ialsane di case operaie "intorno al-le 'fabbriche, ·per;mett,encjoci di trasformare la citté. in giardino e di decentralizzare la vita ed anche -_-per lo meno in· certi . campi - il lavoro stesso. D'altra parte, passando o un campo piu generale, i progressi t,ecnici che sono stati la causa delle mostruòse agglomerazioni,. oro, dis– o:eminando l'energia motrice, tendono ~almeno in por– le- a farci tornare a un lavoro pi6 ,decentralizzato, risuscitando quel lo spirito del l'artigiano _oggi sorpassa-·· 10 ( mo che cosa non risuscita?) ,. _cosi- impregnato deL senso 'dellà persorialité, della' responsabilité orgogliosa di fronte a. se stesso e di fronte agli altri e quindi della libertà. Riassumende; possiamo di re' che siamo d'accordo con Simon (e in disaccordo con Marx) nel constatare che non é sufficente un semplice. atto d''espropriazione per poter utilizzare còn fini di progresso umano tutto l'at– trezzamento produttivo del capito Iismo. Nessuna delle idee che guidano 'ìa nostra azione· e. seno la nostro- meta é condizionata dal progresso tee~ nico. E l'esperienza del nostro e di tutti i secoli ci_ dice che non bisogna èssere troppo ottimisti. Pero ,-ripe– tiamo- ra rivoluzione scientifica e. tecnica- che· s'r. compiuta 9.uasi sotto i nostri oc.chi é troppo _formida– bile e si mostra troppo pregna _d'avvenire, per negarle ogni funzione liberatrice. Se -la democrazia diretta del– l'antica Grecia si basava sulla schiavitu, lo forma_ mo– derna di democrazia diretta a cui vogliamo arrivare (piu integrale dell'antica ·e basata non sull'ozio, ma su un iavoro "umano" che dignifichi e non abbrutisco). puo _trovare nella macchina un aiuto efficace, a con– dizione di adoperòrla non (come ora), per sfruttare_· maggiormente --;-.attraverso. la razionalizzazione cop•i– tali.sta- le energie muscolari e nerv0se · dell'operaio, ma per renderne lo sforzo piu leggero, proporzionato a quell'"appehto di lavoro", che -malgrado tutte le· fa-. ciii jroriie-- esiste sempre in un, individuo sano, nor– male, non esàurito, non fuorviato dalle seduzioni mal– sane d'una societé volutamente corrotta. Del resto Simori non nega al· macchinismo questa. possibile sua futuro missione. Egli fa solo -sul macchinismo. in se stesso- delle riserve che ci sembrano troppo assolute e __:_in quanto all'applicazione che se ne fa attualmente- sostien= 1 che bisogna amputarla di cio che é troppo legato al– l'ingranaggio del. profitto capitalista ed arricchirla d'e– lementi nuovi. Che cosa c'.é da amputare? .Che cosa si· puo utilizzare? S~ che strada· bisogno indirizzare le 9
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