Studi Sociali - X - n. 14 serie II - 29 luglio 1939
(i fronti Gi rompono, s·peèktlmente ne( a.ettori coman– dati "da comuni-sti. ,I car.aibini-eri, cor-po· privilegiato, che riceveva doppio soldo -ed· .era aaaai m1a-glio nu– trito, vootito ed alloggiato che le altre truppe, pru,– sarono al ne•mico in gran parte. H reato fuggi o si lascio dilsiarma113-.s•enza r·eBiatenza. Erano stati ad– deGtrati, sotto il controllo dei comunisti, per man– tenere 44 l'ordine pu,bblico", non per la guerra. Solo STUDI SOCIALI "I primi giorni di marzo" -di-ce la ·relazione già citata dei compagni spagnoli-• il movin1ento liber– tario, l'uniço che proibi ai suoi affiliati di chiedere paE:Baporti per ·fuggire all'eatero, do·po aver invitato tutti i -partiti -compr,eaSo il comunista-- a. rcostitui• re un nuovo governo di -Fronte Popolare per pr•eBen– t,are una resietenza mì'litar·e che .ci p,e,Timettese ot– tenere dal nemico una pace dignitosa, ai vide sor– preBo da due pericoli ... , da una parte la soHeva– zione ·comunista, capitanat,a da Negrin, e dall'altra, la ribellione di alcuni militari di carriera contro di lui. . . Inte,rvenne allora il ,Movimento Libertario, con tutti i settori del Fronte Popolare, eccetto i comuniGti, per arrivare .ad una si~uazione po.Jitica intermèdi,1 che evitaas-e il d:!3astro ·e il tradimento ,·i~r,so il popolo". (Da notare che quando si dice le formazioni libertarie off-ers,ero. 11e<Sistenza. Tarra– gona fu abbandonata, malgrad o le ineistenze degli aMrchici perché fesse dife.sa . Intanto, in mezzo al caoG, si mobilita,vano dieci ,c l:a..Eai insiem-e: pa:dri e figli ad un· tempo. Ma come, a causa della sfiducia che iepirava. il governo, era fallito l'appel'lo ai vo– lontari, cosi, per riunire una piccola parte dei mo– Lilitati si dovett.e ri<correre aLlo etato di .guerra. Tut– to cedeva. Un'offensiva di dh·,3-rsione in Estr-ema– dura, che i3'an.nunciava bene, fu inesplicabilme.rit~ interrotta. (Prada). Il governo parlava di r~.,_i~·~enza sui giornali •e per rn.dio, ma intanto pnapar-àva l'ab· bandono di Bar.cellona. Le famiglie legate agli am– bienti "governativi ee ne andavano e ei trasporta• vano ve,rno il No-rd i d·epositi di munizioni, gli ar• ·Chivi, il danaro. 11 gioi·no 24, mentna- i giornali pub• 1>lic,1vano un comunicato ufficiale ch·e annunciava. che il gov-erno aveva decis•o di rimanere a Barcel– lona ed esortav·a la popolazione a rimanere tran· quilla, il goYt3•rnogià ei trovava sulla Gtrada di Ge· l'Oltil .. . ~• 1 .Moviménto Libe1;t8.rio" riori si pu6 intendere l'in• ~:&Te·lh·S·;"d-ei m litanti. Nella critica situazione in èlli ,}i trova va M3.drid, non ci doveva et3sere :davvero i'l m<Klo di cont.3ultat'IZ'tutto il 1novimento come e',era fatto. sia- pure il11perfettamente, in .caBi anteriori, e la respon,sabilita dell'attitudine della C. N. T. e del– la F,.A.1. spetta indu·bbiament1z. a un numero limi– tato di pe,rsone. N, d. R.). I bombardamenti erano incessanti. Anche la Di· fesa Antiaerea era partita. In que.ste condizioni la F. A.!l. deciae d',or-ganizzare battaglioni _Pr?p~i; ~an· cavan:o ,3.nni, munizioni, aviazione, a~·t1gheria, v1v1a-– ri Si dissottenano i vecchi rucili del 19 luglio, Il cOlo.nne]o Diaz Sandino, nominato B·egretario gene– rale d'aviazi one, non trova, come peraonale, ch13'una telefoni.sta. P.er ' le i3tr3:de si vedevan o Bolo i nostri eornpagni e i f ui?;gitivi che andav,~no Y.er.so G12-rona. In. ,questo mom.ento il g•etliaral0 :A.Bencio, che_ av-eva ritardato il più possibile la iSUapartenza per 11Nord A.merica, :3'òff113di dif-end·e,re la città e domanda l'appoggio degli anarchici, .che gliel'.1cc~rd~~~ aen– za ri,serve. Tutta la notte 'del 25 g.enna10 0 ac:;pett6 ausioea,mente. Ma Asencio non on.enne. il comando e parti. Liate,r se n'era già andato e 11 eol?ntiell? Rom-ero cmnandava kt città. Il .2-6 entrano 1 fasci– sti. Gli anarcc,3inda,calhsti d-el quartier~ .di8'l "?orto iurono gli ultimi a lottar-e ·e furono uc?1B1 tut~1, .~o– me pure qualche centinaio di compagni che s1 d1[e– sero fino all'estremo nella ,casa C. N. T. - F. A• I. PlaI·duta Barcellon•~, era J]erduta lrt Catalogna. An– cora durante la ritirata, in ·mezzo al caos_, i fun~~o– aari staliniGti tr·ovavano modo di per.s~gu1t~re, d 111· ventare complotti contro il governo, di f~cilare .. ,J.van conclude: "Non ai pu6 parlare d1 ~confl~t~ militare, ma di crollo politico, di rottura d1 tutti 1 vincoli moria.li ". · . . · · Per il period o che s egue, i documenti baS1.c1sou? la relazione dell 'A.LT . .,-quella del movimento· h- bertario spagnolo. . L'Inghilterra, la Francia 18·d altre potenze ncono~– bero il gov·erno di Franco. Nesauno, neppure la Ruo· ·ia vend·eva -più armi a]ta S1pagna; gueHe _di tran– :itO rimanevano ee·questrate in Francia, ms1eme al· J.'oro .d,e:positato dal governo spagnolo; n~lla zon~ repubbli<cana del Centro -,Levante· Sud . i sett~n antifaL3cisti ricev.evano direttive da ~eg71n per 1 e• . vacuazione dei loro militanti. .Si con11nc1av.a a {n:n- eare anche negli ambi-enti ,che .sempre avevano c:;O· 6 ten~to la re 13 istenza, ,alla necessita d1alla pace. Sotto la preGsione dei comunisti, e proba~ilme,nte anche per riabilitarsi con un gran gesto d~po l ~b– ·bandono vergognoso d1ella Catalogna, Negnn to1n6 dalla Franicia n,e:lla zona ·e-entrale. ".Ri•!ll·~se 1 3.,, ~t~ • drid solo alcune or·e e con la stessa 1n-espon.:.a 1_ lita parlò tanto di proseguire la guerra; _come d1 ,concludere la pace ... Mentr\3' il governo _rnnase 1n quella zona non ebbe r-esid·enza fi~s-a., s1 n~Gcose, occultò le sue intenzioni, parl6 di tu~to c16. _che non era diBposto .a fare, fece passaporti a_ m1glu;na -pur sapendo che non servireb~e~·o a ~uente- e organizzò il -saccheggio degli ultimi resti_ delle no– stre ricche,iZe ·.. . Ci6 prodmsee una tale 11 1~d1gnoaz:~– ne, che Negrih, sempre circondato da . p1stol1eroo ~ rinfo.rz6 1a .sua .guardia con un battaghone coman datò da comunisti e, per di più, ,preparò un colpo. di Stato" tRelaz. del mov. lib.). · Gia da ·tempo .si ·par.Ji,va ,in Spagna del prossimo colpo comuni, 3ta, che Bi stava pre.parando. Nt3 dava notizia un bollettino dattilografato della C -N ·T 1 ; F. A .I. che, arrivato a Montevideo poco d,opo . co,stituzione d•ella Giunta di Dif.esa, era per6 u>SCito dalla Spagna aasai prima. Un_delegato della F.A.C.A. ai:g13-ntina che aveva viste le cos_ e da molto v1c1:f• racconta,' in una· lettera in d' .l.tà ·8 marzo (pub i– cata in Acci6n Li,bertaria di ~ uel ~ eee) ..che fin da1 27 f.ebbraio Bi. 1cono,scev.a~101 particola11_ del_ colpo p·r~gettato, -che tendeva a dare a ~ist1('r 1(, comando <Ìi tutto l't:B•ercito; l'opini,one pubblica arnv6 _ad es:. seme inform,i;ta e, se ·dobbiamo d_ar fede ai tele– .gTammi ,deT•United Pre,rn, fu propr10 un comun.ISta, Mattia Martlnez, che, al -pubblicare_ premat~ra?'-ent~ !hs,ll"'Unita" di Murcia il te~to dm ~ecre:i d1ttato riali di NegriIÌ, preci,pit6 gh avvenimenti. (_vedere ,i quotidiani del 2 giugno 1.939, con la notizi_a de)– l'arresto di Martlnez da parte dei franch1s~i). ~1- manendo ad Albaoete -gi<rcché conosceva I ootil;ta dei madrileni- Negrin dichiarò che . aveva deciso "di sciogliere le formazioni dell'-eeerc1to mell3: Spa: gna centrale e nell'Andalusia e. che le umta ~1 detti corpi e qu1aUe che .si sarebbe_ro formate m av venire pa66erebbero a dipen:dere d1r,ettamente da lui stes.so" (Relaz, A.I.T.). Eg)i asaum_e:,a per pr~– pri o ·Cont o tutto il potere politico e. m1hta~e, ~0:111- nand·o Li,sler comandante supremo dx tutte le ro1ze, Modesto comandante dell'1esercito <lei centro. e Ga– lan comandante supremo della flotta. Erano 1 gene– rali sconfitti senza lotta in catalogna. Il 5 marzo si formò la Giunta di Difeea. Una d·eUe ragioni del~,3.sua costituzioue pare sia .stato il de· Giderio di salvare i militanti pill comprome:3si di tutti ~!3 correnti, giacché Negrin stava negoziando la. pace r3ulla sola baae dell'evacuazione, garantita àall'lnghilt-erra, di 10. 000 pereone, .eh,:, appartene– vano tutte ,11la sua tendenza o al P. Comunista. Di queste trattative di pace parlarono a B·uo. tem-po i giornali, ohe pure eran pieni delle di,chiarazioni di Negrin fa favore della r·ea'fo;tenza. Sara dif.ficile allo atorico documentare tutte q,ueste core, •ma in ogni modo non é da credere che quelle promesse di r(G:atenz-..1 fc,::tt3To molto ·pili Berie, deUa dichiara– zione anteriore d,i voler ''rimaner-e a Barcellona fino nlt'ultimo". La resistenza bi:3o-gna prepara-rla e Ne-– grin faceva solo d·i13corsi. quando giA Miaja e Rojo avev,3n-0 di-ç:hiarato che la guerra si dov·eva consi- demre per:ctuta. · · La relazione del Mov. Lib. dice che Negrin · .stes.ao voE3' tra.Bmettere i poteri gov,ernativi al Con siglio di Difeaa e -che queBt'ultimo 11011 ne voHe sapere. Il gove,r-no anteriore e i capi •comunitSti f-uggirouo all'este-ro, non ,s,enza aver dichiarata "fazinsa" la Ginuta. Ara:quist,;1in, che d;i alla qu-estione deH'oro ù3•i'la Banca di Spagna un'importanza foriSe esage• rata in tutti quet3ti avvenimenti, aff-erma, nel primo d·egli articoli citati, che ,qu.e,sta di-chi 1 1razione si fe-ce pe-rché nei2'r3uno av-eiSiSel13galmente il diritto di gi– rare sul t€Go1·0 spagnolo depositato in Russia. ·La parte deH'-esericito· controllata dai· comuni.sti .si t3olle-v6. abbandonando quel fronte •Che dic1eva di vo– lei· difendere-. I milit1nti comunitSti ignoravano la fuga dei loro capi. Si lott6 a Madrid dal 5 al 12 marzo e ci Vurono un migliaio di morti. Tanto il "ta3timon-e'' (,Revo.Jt) come la relaziona del Mov. Lib. · negano che, preiscind·e·n-do daUa lotta (in cui, dice il "testinwne", il Con~iglio utilizz6 solo brigate •<li riserva e l'artigl~2-rk1,,d·el primo corpo d'armata)i ci siano state repreEGioni sangnin,ose. Barcel6, intor• no aHa cui fucilazione &Sif-ece 1n0Uo chiasso, era, aecondo fa, R ei. d el ·M·ov. Lib,, · un traditore verso Negrin e V€ •r.so .. il -Co11a:iglio. non comuniata, ma fazicao. I dete nuti furono mes-.si in liberta prima de]a rns,1 di. h'ladrid, Un d\:; .cor.so · a· parte. merita il· tipico ,:;pisodio di Cartagena, prov ocato dal tentativo ,d'occupazione mi• !ilare fatto ·da Galan, che, nominato comandante· su– premo de•ll,,_flotta da Negrin nel momento del fal- lito coIPo comunit3ta· e sai:13ndo di non ·contare con le r3ilnpatie dei marinai, 1si dir€Bt3e su Cartag e-na a capo di due ·brigate comuniste (Rei. A.LT. ). Si pr-0d·uEGe la real'stenza. I fasci,sti appro fittarono del– la lotti p~r impadronirsi (oltre ·che di altre posi– zioni) delle batterie; ·che puntarono suHa .flotta, o·b– hliganidola a prenrdere il largo-. Forzando il .Pa.€tSag– gi o (l e navi fai3'CiBteerano accorse da Almeria), le n, :1.vi si misero in .salvo, ma, vtenuti a mancare il co mbu etibH-e -e 1e munizioni, dOY·ettero cercare un rHugio nelle acque francesi. Intanto a 0artagena i le,ali -cioé, in questo momento, la Giunta- ripren- devano il sopravvento .. Molti anarchici, tra cui il direttor,e. di "Cà1;tagei:t,a 'Nueva''. erano caduti nella lotta c ontrò i faacisti. La conf1rnione d·elle notizie che .si 112.sa -er-0 eu queet'epiBodio si deve alla con– fu.sione che re gnava .a Cartag.ena stessa, dove le tre parti in ,conflitto, ·negrinisti, antinegrinisti e :fasci– sti, inalber,:t.vano a volte 18. eteE:sa bandi13-ra. ("Come fu tradita la flotta repubblicana" - Esp. Nouv.) Finito· il conflitto con i comunisti, la Giunta ne– goZi6 la .pace. cercando di atSBicurar-e l'evacuazione di :quanti desid'erawino m•ettersi in sa-Ivo. Natural– ment13' 11011 ci riusci, come non sarebbe riusdto Ne– grin per i suoi. L'aver creduto in una posaibile riusèita é stata l'ultim~ ingenuita comm·essa da al– cuni dei•·pill rap'pfesentativi fra i nostri ·compagni spà,gnoli. (E qui siamo d'iaccordo con il comm·ento dell'Es.p. Nouv.) Fallite le negoziaziòni si produsse l'attacco di Franco, e le prime ad arrenderai ai· fa– scisti furono proprio le brigate 40 e 42 che più a– vevano combattuto in Madrid a favore di Negrin, e le .forze comuni,ste d'Estna•madura. Gli anarc:hici del Consiglio Nazionale della C. N. T .. -dice B "te– stimone"- furono gli ultimi ad abbandonare Ma– drid. Alcuni -aggiungiamo noi-•rifiutarono di met– terei in salvo, ,come Mauro Bajatierr,a, che mori e– roicamente combattendo, solo contr9 Le orde vinci• r.rici e ,come molti altri. Lé fonti a -cui abbiamo attinto -per questa eom– maria ricostruzione non sono imparzia:li; sono h voc-e di una delle ,parti. Mà vuol pur dire qualcosa 11 fatto che la parte contraria, .pr,eacindendo dai so– liti insulti, non -ci abbia dato un racconto completo, parti-colareggiato ed organico di questi avvenimenti. Per lo m€no, se tale racconto c'é, non é giunto a nostra .conoscenza. Quanto pubblicò Emiliani sul Nuovo Avanti del 22 aprile, non é un racconto, ma un'intierpretazione– favor-evole ai comuni13ti dei dati di fatto ùivulgat! in tutto il mondo db:lle agenzie. Cominci,amo col dire che non si può parlare di tradimento, quando si sa che, ·eccettuati i comunisti ·e una piccola mi– noranza di socialisti, tuttt gli altri hanno appro– vata. la d•a-feneetrazione di N-egrin, considerato non solo dal popolo, ma anche dalla maggior parte dei dirigenti (lo si ,é visto ,questi giorni neUe disC11s– sioni in eeno aHa Commissione permanente delle Cortes) come il principaJe responsabile della disfat– ta. In ,quanto all'influenza inglese sul governo Ca– r,ado essa é tutt'altro eh-e da escluder-e; anche !l colpo di Stato contro Largo -Caballero d·e1 giugno iJ37 _fu .,~r.epa1·~to a I:.orrdra. E il gabinetto N,:,grin fece 1! gmoco dell'•Inghilterra (che ern .poi -in fon– do- ..quello di Franco) aimeno fino aH'uscita di Prieto dal governo (che segnò la separaziorn:, della \attica·. -rueaa da, quella inglrne •in Spagna). Prieto s'·era voluto B·ervire dei comunisti com-e di strumenti di 11a-azione intern,a; l'Inghi-lterra a'era voluta ser– vire della Ru€sia. Quando Prieto e gl'inglet3i &S'accor– sero che da burattinai si trat3formavano in burat· tini avvenne la rottura. Ed ora P rieto rim.provera a N-egrin il suo asservimento ,3.ll 'U.R.S.S. T,anto il primo quanto il secondo c,erc aron o- fin da prin•ci-pio nna media:iione per metter f.ine alla guerra co·n una tattica che rispondeva a-1 -famoso piano i1;gl-ese da cu~ la Rm:rsia -a1l01·a- non dis·cordava. Di:c·e N-e– gr111 in una d·ellta lettere a_ Prieto che sono state pubblicate in ,questi giorni (Italia del po.polo· di Bue– nos Aires del 25 luglio 1939), "Da luglio a agosto del 193·7 ho avuto contatti diretti e in<liretti con l'avver~ario, spagnoli, tedeschi, italiani •e n1 a.utrali ~vv•e~·s1.Qw1nid_oi_l mio int-er.v-ento fu diretto, pre.si 1e 1111-e precauz10111; quando ·mi iS·ervii d'intermedi ari 1~ fia-ci in modo da n1ettere al co·perto ·la re,3ponsa: b1hta del Governo" E aggiunge che per questo no, 1 -poteva diea ,ppro-via.re le gestioni, tendénti alla media– ziorna, di Pr ieto nel C hile. Si rico1,di che fin dal giu– gno 1.93'7 :~li an~rchi,ci diss·ero che H gabinetto Neg-rin non era _11gabmetto della vittoria, ma ,quello deUa c~p1tolaz1one. E allora la sitruazione non era cosf d1,sperata come 1118'} marzo 1939; •e la parola tradi– m-ento Bar-ebbe t3tata ,pili giusta nel primO caso •che· n~·l iSeco_ndo. Questa non vuol e12aere affatto una dife~a. d1 C~~<lo e B125teiro, che -qualunque 1sian st~tl 1 loro ftm- sono stati appoggiati da tutti s,em– p~ic-em·ente ·perché andavano contro i .comunisti eh-e 13-I erano gua;da.gnati un o-dio quasi unanime ~ a– cuto fino all'esas'I)erazione. Naturalm-ente i no.stri compagni ministri erano fiuori posto con Casado co- m-e lo ·erano stati con Negrin. ' Q uanto a l :•atto che due centinaia di fuggitivi, fra cui :casa.do, i membn del .suo governo, n Comitato Naz1 0nale d1alla C. N. T. e -non bisogna diménti– car-!o- al-cm~i dirigenti comunisti, si siano fmbar- cati a 1 ~and1a iS~ un vapore ingle.s,e, la rehizione del Movim-ento L1bertario e i1 i-acconto <l'un "te .. t· ~none" etScludono affatto ch'e6so abbi-a r~p~è1ìfift, ~~ __ ,t3' sup·p-oste relazioni ·fo~_ Caea-do e u o ~ gl-ese. Pacciardi, in un articolo che de,ve es:s-ere della Giovane Italia (•eh€ non riceviamo) e·' che .é stato nprodotto nell'Italia del Po·polo dell'S maggio 1939 ren~e omaggio a •Negrin e alla .sua decis-ione di rEGJtStere, ·ma giusti.fica Casa•do con le condiziolli o·?i-ettiY.e <l:i if,a·me, di ·mancanza d'armi -e di ·scorag– g1amentq g•enerale. Dice d-elle co13e interessanti srui c?muni.sti, e ce n'é una .ch·e non possiamo non r~·le,var·e."•Que,ste e non altre (l'impos·sibilita di con– turnare a mantener-e disannate 1 le mi'lizie catalan-8' o. la po•ca vo_gUa ,d'a~·~1:t.irle ,finché ill Catalogna PI evale".'ano gh anarch1c1] sono le ragioni d·el v·ero ! propr10 "col•po di Stato" -che i ,comunisti, con -g,lf d·ementi affm1, hanno compiuto a Bar·ce:llona nel maggio 1937". Ecco qui, p- er rqu anto tardiva fa. ne– C€.:S"i3aria ret_tificazi.one alla fra.se di P.acciardi steeE.o (n~l auo .~1~ro sul _Battag lione Garibaldi) in ,cuf cl113:mava_ r1volOO.anarchi·ca di Barcellona". gli av– vemmentr del maggio 1937. D:.5corso a _Parte, se lo spazio ce lo permetteas-e,. mente~·ebbe,. 11. memoria•le di Krivitsky ,sulla poli– ti-ca d1 Stahn m Spagna, documento che sara ·fon– damentale per lo storico, a causa dell'abbondanza d_1particolari precic3i 1ua.l racconto d'avvenimenti no– tl ,3010 a .pochissime pert3one. Natu·ra1mente, vista la. fonte d": cu} _-queste informazioni provengono (l'A. é un funz10nano bo.Jscevico eh-e nel 193,i era capo del "Daux1eme BureH.u" militare rlt'sso nell'Europa-occi– dentale e che G'·é separato dal ,partito e dal s-ervizio nel di-cembrE! del 1,937), e~ae non possono esserte– aoc·ettate senza controllo . .Per es-e,mpio ,é da credr8-re eh~ l'A. _ometta ne,! ra.cconto le atti vita controrivo– luz1onane al .servizio di Stalin in cui .egli stesso -r.r!1: la ~ua cari0i- dev-e av·er avuto una resipon- 1sab1hta dnetta. !Ma, nell'in!3i•eme, i fatti raccontati sono cosi predsi e vengono a ,confermare in modo COi3i C?mpleto ,quanto giA sapevamo .sull'intervento. ru.fi3o in Sp'agna che il valore storico del <loc=um-ento non pu6 eeeere_ ne?"ato. D'altra parte gli arti'coli gia citati d1 Ara 1 qm:3ta1n ne confermano le aUermazioni fondamentali. L? scritto di Krivitsky é stato pub– ?hcato da un g10rnale nordam·ericano ed é appareo n1 spagnolo .su Cultura proletaria ,a in francese sul "Libertaire" e su "Révolution p_rolétarienne". 11 "RéYeil syndicaliete" di Parigi del 5 giugno 1939 pubblica una dichiarazione d-el gru·ppo frarnco– i3pagnolo "Gli a'mici di Durruti'' che continua nel– l'emigrazione l'opia,ra del gru-ppo omonimo -la cui li– nea di condotta in Spagna dette origin'.e a tante
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