Studi Sociali - anno VI - n. 38 - 20 febbraio 1935

S'l'UDJ. SO.C11\<Ll 5 -------------,.·•---·--~---..:;.;:;;..:.;:,.;;;....;;;.;;.;==.:::::;_ _________,___ ,___________ ...;.- nisti r11~si -dh:i.siclen-ti, .sta .ailla par.i K1'e.l -earnefice ,nu– zista. te-de·seo, -che- mozzo ,1.à testa al co1nun.ista ,clis– siclente .olarndese Va.n der Lu-bbe. I.i}dire~ -che con questi si.stami ,pol:emk:i e g1o.r.na- 1istici i 8ocialisti e comunisti ,s-'iHndono d.i tf f-e,pa– rare Stlirit.unil,me-nte !,;1. concordia riv-oluzi· onar.ia! * * c1r;cA PRETESE ;DICHIARAZIONI DI "VE-CCHI ANAK_cHICI" IN ITALIA. - 1S·e·mPl·e, l'Azione Popo– lare ,(11 P;-lngi, ri1wrta nel s•tLO H. 6 d·el 2~) dicembre u. · -~- •rlet:,e clicltia.razwui ,di mi "v-e.cchio militari.-te .;u1a1·chù:o'' clt-:1 Vahta.i nu, fatte a un ·so•GiaUsta cola ùi 1.ia.ssaggi·o. .! 1 \u:ciam-0 tutte. ,le" .nostre Tise,rv,e ·snl– ,l_'a_11rentil:nà t: .l'e:::;at.Lezza, ·e s,pecialmente su·l' .;;igni• ticatn tenH:Jenila.I_<e clato .;1 qnell.e llh:hi-al'aiioni ,clal J)ei-iodit.o bol.;cevlCo. <.,!uel "V•<-?<ct:llio anarchk;o·• avrebbe deUo ure"sen– tunclo _hi i.:;tm opinioue cmne r qunlla delìa' maggi·or lHU te degli a.nar.chici ,della -sua re.gio.ue, ,d'ess,er favo– revole .a! •'fronte nnit;o"; ,che " i l co mnni&mo é ,oggi .la grande 8JH·:ra.nza dei lav01·.atori"; .. e che "se la Rnssiu. lH:H'i:::i::,;e, anche uoi ~.;.areimm· o.pe- nluti!'' - S,e si -dft. a (ltLc:i:.,te- -dielihn·n.zioui H sen':5o d1e -é, ,é(,o,ve· ru,so, da pnnt.o di vi::-;ta anarchk::o, poiehé chi parla é 1u1 a11a1.chko, anche pre,iudeJJdole ,eo-rue sono - l:.1 ·s,pecie t,e.neudo coiito della. situazione it,;,l'li;u1a, --. non vi é uu.lla da. meravi,slìars-ene; ed il rw1rno lJols-cevico che "Azio11e Popo1c.u.:e" :::;oltiuten:de .loro JH;"Tisnlta corn•P'letameute a.r-bLtrai:io. ll ';ccm1111i 1 3•m·u"'! .Se r1n-el ,socia·lista av-es,,rn ehie,:5LJ al- ··"vecddo anar-chico'' in •(Juale -co-ri1unis,mo sta 1. posta la spe1·.nnza •degli 01rn-rai, id-i ,certo si ·Har,elfi,e• sentit,o rh;rrnuèlere: "11 .c;omunismo anarch.ico'', J-'oi– ?hé ,se é ver-o elle, i socia. li.sti -dit tat.ori:ali han ,pre.~o Il nmne di c:ommlisti -ùa iappe.na 17 anni, gli an-ar– chici Gi chiamano comu-nisti ,d a , p.iù :di 50 an.ni. Ma -cfnnunisti-anarchh;i, non -sta,ta:Ii. '~Se la ·Russia peTisse, a.nelle noi ,saren1mo per– cluti '!" Jn certa nrn.niera pu6 ,es.s,er v.ero anche per nù •anardlico.- I1if.att_i, se :la· H.u·s,sia attuale (loves,se ,c.:a·cle,re ·sotto il tallone delrl'imper.ialis1mo stra,niero, o ·:sotto le ug·110 cl'nna. restaurazione- ,clell'antico r·e• gilne, una ·spe.hinz,J, ùi ;più mo1·irebbe pel tH•,oleta· r.in.to mondiale. ·Mentre, rinch;é ,dura col.i la situa• zi one a.ttun le, pess•ima ma 1}8ss-ibUe di mutam·enti pi·ù -0 meno n1 dicali, ·e ·ba sata su illusioni e proine-:';s-e rlvohiz· ion.a.r.ie, v'é . s.em- pre speranza che la rivolu– zione ris orga daHe vi -scere clel .popolq, anni,e.nti .la .tirannia ibol.s-cev,ic.a, _,e. ri,pr,enda il s-uo -co1'so dal punto in eni il -boh;cevhano l'ar-res-t6 e Jncaten6. Quel. v,ec– chio anarchico disse "la Russ-ia", ,e, nòn· "il governo russo" o "})o,J,3cevi·co"; e in ·bocca -d'un .an-ai,cllico– la confusione fnt i due te1·.mini no-n é •P03SibHe. ~ sim·12J!tia pel "fronte unico" poi, inteso, non nel :::.t:•n.sO:èff ronfnaii01li m1ificiose òurocra,fièlfe ,e ";"c01i– trattate, •com-e .lo vuole ..il ·Par.tito -c o·muni s-ta, ma .ne-1 senso di .nn libero -e ntnt•uo =aiuto nel.la lotta rivo• luzionaria Sll'l terreno ·dell'azione, i n :sp ecie in Ha.Lia e contr,o il fa,;;'Gis1no, é ·,più che ·com,pren·sibile; anzi 1 é ine-v-itab.ile, com-e. certe forina.zi011i .vitali per g,ene- r~zi,one. spontanea. ' · · * * * COME ANCHE I COLPI DI MANO IN ,CERTI MOMENTI VERREBBERO BENE.-,- Dopo una del– le conferenze cli Mo-cligliani negli Stati Uniti, il t3ociali.s,ta G,aspa:re NicotJ.'i, ries-amina ne La Stam.pa Libera di<·New York, 11. 3JS del 30 dicembre -u. s., .J'aff.ermazion·e falti! ... altre volte dal '8.alve.mini cha, dopo il delitto Matteotti, •qualche centinai-o cli per– sone ri•s•olute a Roma avrebbero pohlto provocare la -caduta. del fa.scis.mo. Un col-po ,di ·mano, ins·omma, sareb be st ato sal utare. Bi, sog.na dir-e che soltanto una insurrerZione gene• rale ,it aliana, anch'-essa non iµ1possibHe in ,quel •mo– n1-ento, .a vrehbe ,potuto r-i.so1vere la -situazione in senso rivoluzion ar-io; i.I colpo di n1:ano, inv~.ce, a– vrebbe s ervito fo.r.se unicamente a cavare ·le .casta– g-ne dal fuo.co p-er l' i·m-belle -Op'posi,zione ·m-onarchica .co-stituzionate, che potev a ancor.a ,contar-e .sull'eser– dto. Con tutto ci6 g.li ef!etti d'un col1io cli mano non 1saTebbèro stati dis pre.zza.'hi,lì. Tutt'altro! L'cs,servazion€· ·cli Nicotri che l'educazione alla 11a·ssività 1deHe grand-i n1ass-e soctaliste avevano rese ,cnrnste inadatte allo scopo, -:se vale per s,piegare la no-n av.v-enuta i•IL:mrrezion-e gene,rale, non vale -pe! colpo. di mano, poe.s-ibile .con un num,ero limitato di -rivoluzi onari d-ecisi. :E •cli questi -ee n'erano ab– bastanza, e.cl ai socialisti non mancavano i mezzi 1 materiali. M an.(;6 invece la visione tempestiva della poss-ibilità del 00-,po cli mano, oppnre .la buona vo– lonta, ,pro 1 prio in ·colOro ch·e ne avevano i m,ez.z.i, - e quescti ultimi non erano certo g.Ji ana:·chici. assolutamente tro.ppo poveri, l>e.nché -quGsU non f-o:3• s-ero ,punto ,cosi polverizzati t:0!1'1e, ·secondo N·i.cotri avrebbe detto un periodico di .parte .nostr.a. GIÌ anarchici era1io _nmnerosi ·e forti .so1o in località tr-oppo lontane da Roma-; mentre .a ,Roma unka.- 111-ente i.1.n -co1•po idi n'!a-no sare,bbe sta,to -poss-ibile ,con ,esito. E lo,_nta,no -da 'Rom- a si ebb e- .l'intuizione che il ,colpo .a,vr.elJ.be potnto rin.sci.re, soltanto più t~r:di, quando il mo,mento ·buorio .er .a gifl. ,pas.sato. ·se é v·ero 'Qnel che dice 'Salvemi.ni -che vi fu .chi -ebbe a tem·po .la_ visione -del da -fan;i a Roma, e degli "·o•ppos.itori" vi si rifiutarono, su ·questi pese– Tel>be una grave responsabilita di •più; perché con llll minimo di buona ·volonta ,si sarebbe potuto tro– v.are di certo tra 1-evarie forze clelJ.a ·èapitale (non esclusi gli anarchi-ci) ·un numero più drn .sufficiente .al colpo ·da fa1,si, - visto ,che in ·quel mome nto, tlpecialmente a Roma, la disco1,dia tra i (Juadri - del.le forze d'avanguardia. ,era più che neutralizzata da una viva concordia .spirituale, la 1q-ual,e. rendeva -pos- . '.t . sihilissi.mo mettere. irìsie1ne quel certo numeJ.·o d! el ementi risoluti Indispensabile all'uopo. Ma la-sciamo :a.ndar,e ! . . . -ché del senno del .poi Bon pie..ne le -fc;sse: Il ri-cordo pero pu6 servire per l'avvenire. * * QUELLI C-HE ARRIVANO E QUELLI ,C·HE PAR– TONO. ·- Si pu6 dire, .a .pro·posito di conv~rsioui, r;ara:frasando h1. nota. ,deflnizio,ne ,de-I bene e del ma·le de.I ~elvaggi-0, che é bene quando gli altri si .con~ertono alle no-str-e idee, ma é male quando i nostri ·.si convertono a:1Ie idee altrui. · No-n ve·dia:mo nel fatto nulla di ·str,ao1··cli1rnrio, e n-on a1bbiamo bi:.;-;ogno clell'i,potesi. •della ma,lu .fede •dei convt.rti-ti, p_ei· s.piegarlO, a~che qua11do i3Òno ùei no-3tri che pas-sànn il~~ - altre· fil- e. Del Testo, a che • scopo noi e glf altri . faccia.mo la propa.gan d_a, se no11 per convertire quelli .c he la pensa-no diver.sa– meHte·? l~er6 troviamo di pe:::;.simo· gusto J'-oste.nta-· zione con cui certi convertiti ;::,i pavoneggiano nella loro gabbana rivoltata, .e,orne .si trattasse cli chis-sa che e.rois,mo o prova· d'i11telligenz.a, rneutre epes,so rm6 e,3~;e-re una. ,pr-ova. proprio ùel cbu trario. La cosa é an cor m e110 ::;eria quando .si tratta di certuni che ha· n.no -militatu per de.l.;ine ·e decine cli an_ni i n un partito, ed hanno_ a ,lungo ed .as,pr.amente atta.cc: .1-to il partit-o che poi ha:n finito con l'abbrac– ci.a re. g' il ca;.;o di nn vecchio a.na.r,chico, - •non .sa,ppia1110 .se vecehio cl'e·h\, 1na certo di S•pirito, _:_ che ;3i -va,nta a suon ,Jì• tromba, -c011-una •lettera. a il Nuovo Avanti ,di Pa:l'igì, -H. 1 de·l 5 gennaio u. s. del SHt) pa,ssag0i-o, armi. e bagagli, nel .Partilo Su– cLilìsta Ttaliano (,quello rirormi·sta.). Questo ex compagno, che in 1 ta,ììa fu un orga– nizzatore siudaç:wle, prima di arruolarsi nel rbfor– m..ismo ,socia-Ji.s.t .aha r atto una pnntarella nel -c ampo bo"lscevico, l\'1:a. alfi.ne la -s-trn an~ma. in · pe.na si é de.cisa. ,Per6, n fa tto che egli Creda di aver battuta falsa strada per tanto f0mpo e •di ·e,.3s-er-sene .ac· corto -cosi tardi;. non dovrebbe eon.sigliaT,gli un p6 .più di rno:destia e ,d_isilenziosa, -pudicizia? Mi,liti co,1 suoi nuovi compagnj, ·ché nessuno glie-ne, neg.a. il •diritto; ma badi che l'es-ibizi{i11i,s1uo -del suo- ,muta• mento 110.n ,pu6 e-ssere, né ,pei Suoi amici di i·eri n-é per quelli di oggi, u.na pro,va. sufficiente ·di ,sal– •dezza di carattere. Più c he all'uomo in cer,ca di ve-ritft, pn6 far -pensare all' organizzato.re in cerca di una ,orgaui-zzazione-. In ,quanto ai socia.J.i1sti del "Nu·ovo Avanti" .che. batton tanto la grancas,sa per la racco1l1ta di questa nuova ree.Iuta,, come se in questi momenti di .crisi certi ,pa1ssag'gi da un campo· all'altro possano av-ere la mini•m-a importanza, non ,si fa,cciano troppe illn– .si-c11i: non credano .di :ri'll'giovanir& il loro vecchio albero t;o·n fl'innes.tarvi dei ram-i se.echi ca-cluti dagli alberi vicini. L'af.fare riuSch7i'l. loro ·rn_agro assai! * FATALITA', O ACCRt,SCIUTE DI-FFICOL TA' E -DI-FETTO DI MENTAL·ITA'?L .Mario Mariani scri– ve •nel quotidiano -antifascista L'Italia del Popo-lo di ,Buenos Aires, n. 6249 d~I 27 · gennai o u. s. un articolo clei ,suoi ·migliori, in -cui - cer.ca ·di s,piegare il fascis,mo ,e il -suo -estem 1 dens.i ,come m acchia d'oUo nel ·mondo col prevalere de-11e 'forze antieconomiche viventi · 41 ai. mar,g;ini della pro:duzione" e nel te-111:po -stesso con una .spe.cie, di eclissi <fatale deH'umanita, ·nella qu~le a •periodi la bestialità ha il s-opravvento . M-a1gra.clo jn Mariani troppo i;•pes-so prevalga il pessimista e letterato, coi s-uoi ,paradossi e le sue esager azioni iper·boliche .a dan:no della n1e'd-esima tesi . so.eia.le sostenuta, ,pure egli giunge a pr-o-:1pet· t.:.,r,si p .ro1blerni .angosciOSi di notevo]e i,mportànza, che non ·pos.sono noll -fermare l'atte,nzione del let– tore. 1 Ma · la s-pi-e-gazione sua 'iJasata sul " fei.1-ome.no stori.oo inevitabi-le ,e .fatale'' (;i se1nbra più una ,sc ap· p a;toia che una Tisolnzione della .._1ues.tione. Pe:r e.s·etnpio, fra. i tanti interrogativi 1che- Mariani si rivolg•e ,ce .n'é ·uno che ci tocc a pill -da v-icino. "·Come si epiega .('egH -dice) .che - g.li anru•,chici, che tr,a il 90 e il 900, quando i motivi eran-o appena evidenti, ·compivano un .attentato al gi01rno; o_g.gi,che i moUvi ,sarebbero c-ento volt-e ·p'i-U f.orti, .ne co1n– picno •uno ogni dieci anni?" Malgr~do la .solita evi– clen-te esa.g erazione di fatto, il fon-do di verità é i1mega.bi.le. Ma se ci6 avviene non é :pe1· lo stesso ,if enomeno -storico i,ntvitabUe" per cui, coone di;ce 11\fori,ani, i comunisti della Sarre han votato pel fr.~;ci•E"1mo, g.Ji operai di .Milano. nel 192.2 si sar-eb– lJ.ero vendute le rivolte,He lorn affidate per disen– clere la cam-era •clel ·lavoro. Gua,r, d.an' clo i fa tti da vicino, das,cuno ne.ne 6110 caus.e e _nel lo.ro ambi-ente, s-i trova .che :le ra.,gioni ne ,sono molto pi ù semplici e .nel tempo ·stesso pili numerose. Per limitarci aH'.esempio degli a;ttenta-ti anarchici, .n-Oì . sia·m_o :Sicuri che coloro che sareb• bero dis-posti a commette.me 60010 oggi molto, ma molto ,più 1111,merosi che tra il 1890 e il 1900. Ma é anche vero che le ditlficolta; da a,11or.a, sono ,e.nor– ,memente cresciute, i mezzi necessari cento vdlte più dis.pendiosi; ed· ù10ltre, ne,U.e •circo.s.tanze attuali, anche l'attentato nou pu6 pi.i! ess-ere 'il .fatto im– provvisato -o quasi d'un inicU.vicLu-0- isol ato, .c ome una volta, ma ri-chiede u.n concorso -più 1ar.go e orga– nizzato, - il che a.ccresce le diHicoltà e . fors-e cozza ·con .. certa mentalita special!· <> in •proposito di '[l'iù di 30 anni .addietro di alèu.ni a,mbienti anarchici. Ma la 111entalita si -pu6 rnodifi.care; .anzi, v.a gia modi,ficandosi; e !·a tuona volonta può S'empr.e vin– ,cere le difficoltà d'iiJ.dole materiale. CATILINA. SCRl,TTORI LIBERTARI Florencio Sanchez (Co,-,tinuazione e flne; vedi numeri ,precede,nti) "Fariseo .cieco, ,pulisci prima .da dentro il bic– chie1re e H ·piatto, ,perché anche da finori div.enti tm.lito". ('S. .Luca, Cap. 23 v. 26.) - "Cosi anche Voi, in verità, vi mostrate .es-terim.~mente .giusti in ·co– spetto degli uomini; ma si-etei dentro .pieni d'ipocrisia e d'iniquitéi". (Idem, :Ca.p. 23, v. 28.) ·Nuestros Hljos (I noatri .fi.gli), , dr.am· ma a tes-i in tre atti, é un.a invocar.·ione al-la veri,tà: '(:i mostra l'ipocrisia su cui si basano .le famiglie borghesi; le pr.eoccupazioni d-e-1 lustro esterione n·a·sconclono la miserin mora.le. che min.a le fonda.menta. J~• i.I -dra·m– ma ·del ·foGolare formato p~r semplice eonvenienza socia.le. li'lore11cio entra nel.la casa come, .Ce.s.ù nel tenqiio, ve.r cac.chne i mer,eanti, p~r cac'ciare, gii ipocriti; ·rnaudalld-o in rr'a.ntnmi il co11ccetto llorghese dell_a. famiglia, predicando il diritto di .amare libera– mente, senza chi0derne il permesso né a•1la.societù né ai snoi giu,dici. La·voro di .t.e-udenza •a,na.rchica, trov6 nella volgarità ,moÌ' a.le .del tèmpo la viva con– {!anna di tutta- la gente ,per ben.e e !Jen vestita ,clle– .forn1a :la clie:ntel~ dei negozi de.lì- a via ·Sa-1~ai11•,cli, la vin. de-Ho ''scich'' ;_:ristocrnUco rnouteviclea-no, 11 d.r.amma. t'a ve.cler.e come ·sotto la nor.maHtà e– ste:·:ore,.,conse.rvata col dito :rnl,le labbra, molte· f-a– m:~~.ie ,deJ.la borghetiia sono corrose ·cl-a•mali che la SLcie-t.i disconosce. Il signor Diaz vive in casa sepa– l'ctto •dalla s-posa.: lo .prendono par 1nani-a-co per.ché se ne sta sempre nena sua so[filla a s•t~Mliare. Solo su.a figlia 1Vred1a, che Gente la. veritù nel 8UO ~nore e ,che a.ma con tutto U ca.lor.e -del su.o spirito .e– ùe!l-::1.. sua -carne, lo comprende: "Non é tanto la- 1nentevole il suo stato (P.S·sa. dice); non é pazzo. né malato, né maniaco. M' nn buon uomo- che si sente nauseato di noi, di tanta ipocrisia, •di tanta Si.innlazione, cli tanta cattiy3~·i·a, -cli t.~1tt.a ;}a miseria. so·ciale cle-lla 110,3,tr.a vita". La .signora. Diaz e:d -altre. o.r.g,anizzann una ,colletta. per l'infanzia ·a.l> bandona.ta, cercando di far .fignra. La carita é la negazione- di ogni diritto; e il .signor Diaz -dice lor.o che ,ei6 -che, occorr-e fa.re é -cli "stra.ppare il male cla,lla radice", che sta. nell'org.anizza✓;ione -clell-a società -capitalista metle•sima, nel mer,cantilisrno d·ell'amore •lJO.rghes-e e– nel convenzi,ona.lismo so:ciale che ,é un prodotto del gesuiti;n~w cattolico, c·he tanto -male ha ·fatto ai pae– si -Uel Pl-ata. Il fig.lio ha diritto di avel'e una madre, anche se. <"JUesta tr,a:disca il marito, "perché .la mo.clre é i1 suo ·mezzo naturale" (1Pinar•cl); e si .deve •a.vere ri,spetto per la maternità, qualnnque sia .lo ·stato civile della dcn-~ut. Qtlest'affe.nuazione, a-lla borghe_sia cli a.Ilo~·a. parve un'eresi·a, come tntta l'ope•ra., benché poi la legislazione l'ablJia accettata come una soluzione- ne· cessa.ria a'. pro-blema .clell~ nalaliti "i.llegittima", .ri– conos-ciuta · nei trattati <le.Ua puericultura. moderna come la base di tutte le soluzioni su ,questo impor– t.a11-te argome-n-to. Una 'Volta, u,na ·donna non mari– tata ohe .aves,se un f_igio era conside,rata una 1·e– p.r·oh:1.; oggi, invee-e,· é · accetta.ta· naturalmente.- Può · clirni che pii', del iìO per cento della •popolazione agri,coJa. é · unita libera.mente., e chB ne'lla citt.i le ·unioni li be-re cou1in.ciano a;cl esse.re· =pi·ù numerose clei matr.imoni; .per cui va ,diminuendo il numaro dei, figli al>bandonati. Sànchez dice: "Farla finita coi pyegiuclìzi perché n0i1 vi Si-ano plll figli Renza ma– dre, né ma,ùri ::;e-nza ·figli". tlDnrico, -fidanzato di Mecha, parte per l'Eu.ro,pa, "per coro.nare la gran cana,g.liata" e-.la ragazz·a con– fes-s-a a 13.uo ,p a-dre d'essere incinta: "·Oh! é una _vita ·che ·protesta, ·che r-eclama .la v,erita... (stra-ppanclosi con viole11za le legatuTe ,:el vestito.) Cosi! . . . ,Co– si!.. gloria mia.! ... " - 11 padre le dice soltanto con ,teneTezza: "'J.'.uo figlio avrà madre.. e avra ... un 'nonno!" .IVI.a,la signora e gli, altri cli .c,asa si vergognano; v-0rre.hllero portare- Mecha in ,c;am·pa– gn.a., o in un - con.ve- 11w,sacrificarla per "l'onore" di tutti. H pad,re, pe1·6, ·che a-1,contatto con .la vita ne ·ha viste le miseri-e ecl ha .com1u·.eso-la natura umana, esclaima come Gesù: "Ohi é Ebero .di coLpa scagli la prima pietr·a". U frat,;llo si 'batte ,con •Enri.co, inuti1mente. ",Se l'onore ·é un creù-itore ,che si co-n– tenta,· io ,si ,paghi o no, il ·suo .ere-e.lito .(li sangue vale più cli· qu•antò ha riscosso", dice Diaz satiriz– zanclo sul concetto ho.r.g-hese dell'onore. L'ultimo at– to ,culmina nella condanna ·deJ regime fa-mili-a,re che si Tegge .fiu cli nn s.e,mplice concetto mercanti-lista. Un fascio cli lettere prova. che la ,sposa aveva tra• dito il marito; essà. non ha cli ritto. di cTitiea,re la. fìglia, e Diaz la in.vita ,a fonnare -una nuo,va fami,g-lia basata su di una c01nprensione sana· e veritiera. :Ma é troppo ta.rdi ! A lui s·esta solo Mocha, con

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