Studi Sociali - VI - n. 1 serie II - 20 novembre 1935
4 ___________________ ST_U_D_I_~o_c_I~L_I _ __________________ _ l'andatura clivPnuta un po' stanca, ma con lo stes.::m sorriso nei ::moi occhi vivaci ~ profondi iper gli a.miei e ,compagni, e lo 6lesso lampo òi 1:;degno e di dolore per Ja malvagita del nemici. E sempr,e nel suo dire quella sua logica stringente di ragiona– mento, sempr-e quella ferma isperanza in una non Iontani::1, vittoria. Egli si cloleva allora ,clella mia partenza, e mi consigliava a restare in Italia, pur riconoscendo che le 1,agioni che mi spingevano ad andarmene erano serie e Corti. li ricordo <li quel consiglio riapre in me ogni volta la ferita ,di un lacerante rimorso, ben• ché pi(> tar<li egli più volte m'abbia scritto che avevo fatto bene, ehe il suo consiglio si basava su previsioni che non s' en.9.no avverate, ecc. Malgrado tutto, spesso mi assale il dubbio che ~areb'be stato meglio restare, io e tanti altri. .. Cbis3à! Ma egli non mi salut6 affatto come si saluta uno che va lontano ,e forse non .si rivedr8. più. Al contrario. Egli accompagn6 l'abbraccio del distacco con una sok, parola, quella che l'incrollabile ottimismo gli faceva scaturire dal cuo1·e, -come ,se Ja separazione -dovesse essere di qualche giorno appena e le porte •d'Italia ,dovessero l'indomani riaprirsi a tutti i pro– fughi randagi pel mondo: Arrivederci! questo: non allontanarE;i dal motivo centrale dell'o– pera, che é di far conoscere l\'lalatesta sotto uno degli aspetti più originali, per6 meno conosciuti <li questo lottatore, il ,dottrinario, A quest:,, missione, non facile per tutti, adempie Fabbri in modo per– fetto. Per6 c'é troppa fraternlta spirituale ecl affettiva t'ra questi •due uomini, perch·é fra le linee, fra tJueste linee soavi e semplici di Fabbri, non affiori l'emo• zlone contenuta ne1'lo sforzo di trattare le idee del– l'amico prescindendo <lai commento che chiarir •bbe alcuni argomenti, per6 che farebbe perdere, secondo Fabbri, torza, unione, agillta ai pen•ieri di Mala– testa. E' arduo il lavoro di fare, con una Taccolta cl'articoli, un libro . .Ed é anche difficile raggiungere l'unita nell'opera e farla vera, agii ed utile dsl punto di vista teorico. P-er mettersi a lavorare, gia risolti a fare senza comparire, ci vuole qualcosa di più d'un grande af· fetto e d'una perfetta eomprensione dell'autore; é necessario avere inoltre una nozione -esatta, profonda e completa dei temi trattati negli scritti •da racco– gliere e da fondere. Da ,questo punto <li vieta Fabbri soddisfa tutte le -esigenze, E' straordin1ll'ia la posi- zione completamente im1,ersonale che ,dev,e adottare per nascondere se ,stesso in un'opera a cui si sente LUIGI FABBRI, (Dal libro "Errico Malatesta • L'uomo - La vita 11 pensiero" inedito in italiano). I unito per la somigllanz:i. delle idee ,e dei concetti. • Con quella eua caratteristica austerita intellettuale, Fabbri si colloca completamente al margine degli argomenti che tratta. "IL Pensiero Di Malatesta" Mancava ,1 pensiero di Malatesta un'unita orga- nica, che I)ermettesse valutare con criterio sicuro e in tutta la sua ampiezza il lavoro magnifico <li questo vecchio e caro lottatore nostro. La sua vita straordinariamente agitata, le molte- plici e ,svariate attlvlta a cui dovette ,cJedicar11i, la sua partecipazione prepon,clerante e<I attivo. a tutti i movimenti in gestazione dentro o fuori del campo ,delle sue idee, la sua eterna intransigenza contro tutti gli assolutismi, l'olJbligarono sempre a un la• voro di propaganda e d'azione agile e rapida. Per D'altra 1iarte questo libro non ha solo un gran valore come opera di compilazione; é qualcosa di più, é un solido libro di propagau.da, forse dei mi– ~liorl che abbiamo letto in questi ultimi tempi. E Il merito ne va dato tanto a Malatesta qu,rnto " F31bbri, giacché in questo libro Fabbri dimostra d'aver compreso e continuato perfettamente quello che si pu6 ,chiamare l'anarchismo anarchico <le Ma• la testa. In questo modo un tesoro affettivo é comj)let:,,to da un enorme capitale teorico. Da oggi in avanti non potremo separare piU, in nessun modo, né i nomi, né le idee, né la vita <li questi <lue nomini nostri ,che, uniti nella lotta, nell'affetto, nella mutua riconoscenZ!l, hanno completato Ua loro fraternita di tra .le m:tni senza apprezzarlo; cbe non abbia. avuto neppure uno sguardo per questo corteo ru– t·ebre degli amici che portavano i suoi resti mortali a quest'ultima dimora, affinché riposino nell'infinita p.l ce •clelh natura, cla tanti dolori, eia tante amarezze. cle, tante lotte, da tanti contrattempi .sopportati nel- 1'11:finita guerra della aocietA e degli uomini. Arriv6 tra noi un buon giorno, con un'aureola intel1ettu9.Je invidiabile, .con un'aureola di maeslrt., 1:t .scienze sociali, •cli reputazione mondiale; con l'au– reol a cli maestro, ricono aciuto e -con-sacrato, .cJ.ella ti.ot lrina anarchica, cbe spieg.1.va, interpretava, ap– : -~ofondiva con la chiarezza d el suo jngeguo, con la sua vasta cultura e con una penna ,cbllo stile tm• ppccabile. Arriv6 con una treputazione intellettuale a:\tentica, guadagnat:i. non nei cenacoli accademici 1H{ nelle ,stere scientifiche del .sapere ufficiale, clove ta.'lto spesso s i da gatt o per lepre, ma ottenuta le– gittimamente attraver.so un lavoro ten:.tco e inde• (1/SSO, attraverso un a seminagione incessante e lu• r11inosa d'idee, sparse in libri, in opuscoli, in perio• c:ct. all'aria libera clelle palpitazioni popolari. Ar– r~v6 come un uccello •strano, come uno di ,quei grandi u:::relli che ad un tratto le tempeste trascinano alle rof:ttre .-spiagge da regioni lontane; e, quando avem· tJ.o la fortun a d'avvicinarlo, ci accorgemmo jmme• tdiatamente c.he dalle sue piume-, •d'una bianchezza imm!lcolata, si sprigionavano augusti bagiiori; ci r.r.:corgemmo che apparteneva a una strana razza d'uccelli umani - rara avis - per6 ch e egli, {.'OD :u su:i. umiltt\ ingenua ed invincibile, cerca.va di crcultarlo, sforzandosi di passare inavvertito f ra la P•oltitudine, l!Onfonden{)osi con tutti noi, mescolan• r,oFi a tutti, avvicinandosi a tutti, dandosi a lutti. a:1.,rncloci tutti all'altezza del suo cuore, quando non re leva alzarci all'altezza ,ciel suo cervello. Sereno, con una specie di plebi. e di sincera com• m!rerazione per tutte le debolezze umane, con u– n'ampia tolleranza per tutti gli errori altrui, con h. Illrnte sempre aperta a comprendere •tutte le verità 1,aacosle, anche ie pili piccole, egli camminava per la vita rettamente, seguendo la aua via senza de– viazioni, senza vacillamenti né stanchezza, senza aiìontanarsi •<l'un apice, con Jo sguardo sempre tiaso nel cihiarore remoto -dell'ideale; per6 110n come il fanatico assorbito nell'astrazwne, che segue una at•acla teorica tracciata Uno all'ideale psssando al àH;opra delle cose reali ed umane, combattendo spe-sso, come Don Chisciotte, contro molini che con• fcucle con giganti, ma vedendo e comprendendo ti:tto; con gli occhi aperti al,o spettacolo del mondo o le orecchie anche aperte alle voci molteplici <lella vna; comprendendo e sentendo tut~o in tal maniera che la ,gua rettitudine non era un castigo ma un e-;pmpio per gli altri e h. sua superiorita non rica- questo i suoi artk.oli e i suol pensieri non sono unendosi perennemente io un libro. d-3va su ,di noi, come una pietra o come un'ombra, altro che un •ifle so della sua vita ,e delle sue ma la sentivamo vibrare sul1e nostre teste con l'ar• attlvit~. Le -sue occu1inioni e il BUO carattere gli 1 -------------v,v,,n-,..,,-,:mT1n,-t:ur--h.1rn10.-irmttn11:!r.rn>n-e"'!thc!f"-m=•Ht In·"""· --- Se, in questo. riunione d'uomini, credo, quasi tutti richiedevano ,più l'articolo, la polemica O il consiglio Luigi Fabbri: "El pensamlento de l\Talatesta·• - Bar- at€i. in questa riunione d'anarchici, di socialisti, di che il libro. c,•lona, l935. l:hfri pensatori, di materialisti. cli miscredenti, rosse A Malatesta manc6, senza alcun dubbio, il tempo JJC~ messo usare termini •della superstizione religiosa, e la possibilita di costruire un'opera <lottrinaria va• <Cl1reiche Luigi Fabbri é raortc, in odore di 3anlita. sta nel suo insieme. IL':izione assorbiva tutto in que• I fiune ra 1,· .Pf>r6 non di quella sanlita •di cui ci p;trlan-0 i cat• t<J!ici; perché non si tratta di uno di quei santi st'uomo che non concedeva al ,suo tavolo da SCTil• che la religione fa sedere al lato dell'onnipotente o tore altro che il tempo strettamente necessario per ail:tare gli spazi <lel paradiso cristiano: si tratta o. 'entar-e, correggere o fustigare. E subordinava 11 25 di giugno gli amici e i compagni di Mon- d'Lna santita cliVeTsa: si tratta ,cl'un santo tla cui sempre la seconda cli queste attivit.i alla 11rim-a. tPvideo che furono potuti avvisare nell'angustia del santitA consisteva nell'impugtl!lre la sua bonta come i "d • :-io'niento, si riunivano per accompagnare al cimitero un'arma contro tutte le malvagitA del mondo; la cui I er questo, ,se tla s cons1 era dal punto ,a, vista del Buceo il corpo di Luigi Fabbri, steso nella quiete sentita consisteva nel lottare costantemente, in modo <lell'unita, l'opera -di Malatesta ,sembra dispersa. s.iprema, come stanco per rattivita intensa ed angu- s~rnplice, sereno, senza gesti, senza vanti né pose, Eppure, niente di piu falso. Frarumenl'31'io nei stiosa ,di tutta la sua vita, per ~e torture indicibili ~ontro tutte le ingiustizie, le disuguaglianze, i pre• ,euoi ar.gomenti, ,egli é profondamente coerente nelle {:~ll'ultimo mese di ma.latti::i, per l'amarezza dell'e- g: 1 .Hlizi, le menzogne, le superstizioni; la cui santita, .sue idee e nelle 1sue conclusioni. Non c'é ,d'altronde siHo e •d'una lotta materialmente disuguale. · d'~ltra parte, consisteva anche nell'auslerita d'una Prima cli scendere nella tomba bianca, •di fronte vita di Javoro, di rinuncia e di povertà; di rinuncia alcun tema, sociologico, dottrinario, •etico o econo· al m,re. l'uomo che fu infinitamente modesto, nei rPale a tutti i beni terre:ii, a tutte le ricchezze di 1nico. che non abbia ricevuta l'influenza modifica• s:ioi scritti, nella sua vita e nell'intimita stessa del cui si sarebbe potuto riempire le mani, se invece di trice del suo pensiero vigoroso, semplice, agile e ..-.un pensiero, ricevette up omaggio che- nessuno dei mf',ttere il suo cervello privilegiato e la sua vasta Jogic•. rotenti ch'egli combatté per tanti anni, ·potra mai ctiltura al servizio ,dei suoi ideali di redenzione é avere, pur tra ra pompfl. delle esequie ,ufficiali: la umana, avesse messo la sorcling, alle sue idee più La conseguenza cli tutto questo tu d1e, bench commozione intensa del compagni di lotta elle l'a- intime ed ai suoi pensieri più au<laci. s'ammirasse Malatesta come lottatore, agitatore e rnavano, la parola d'acldio pronunciata da voci ami- Con quella semplicita e con quella sincerita insu- 1·ibelle in ,senso anarchico, non lo ,si considerasse che, profondamente sincere. p~rate ed ammirevoJi, fece della sua parola un .ariete come l\ln teorico, come un dottrinario, in stretta f0rmidabile contro l'ingiustizia e contro il male. armonia con le sue altre qualita, •Si ,sentiva la ne- PAROLE PRONUNCIATE DAL La sua vita fu, •dunque, una milizia eroica e di- sinteressata, un apostolato permanente senza gesti; cessita <li sottomettere il suo pensiero a un lavoro Dr. EMILIO FRUGONI ed era commovente e nello stesso ,tempo edificante, -di coordinazione. Fabbri l'ha compreso, senz:1 <lub• v,xclere con che siuceritA, ron che modestia, con che bio, e s'é messo all'o1>era per da-re a quel 1bei fram- Cc.mpagni: -semplicita e bonomia 1 con che bontA imperturba· menti di mosaico che 60110 gli articoli di Malatesta, bile egli manteneva eroicamente, fier1mente, la s,rn Dovrei. se ne fossi capace, elevare in <1uesta rlu- attitudine ,cJi sfida contro tutti I poteri della terl'J, la struttura d'una grandios'l. e solida opera archi• n:one triste e silenziosa un::i. parola cosi pura e contro tutti t potenti del mondo; per questo soffri tettonica. E c'é riu-scito. trasparente come un raggio di sole, perché fosse ntlseria, soffri esili, soffri persecuzioni. "Nessuno ,era più adatto di 1lui per farlo. Diciamo •d1-1.gnacli questo spirito fatto <li purezza e ·di luce Sentiva un .amore grande e ardente per la libertà. ,di più: .nessuno, all'infuori di lui, sarebbe stato ca• che s'é spento cosi presto, come un aetro ehe si Nun ha mai combattuto con tanta fierezza, con tanta estingue inaspettatamente allo z-enit <lei suo corso. La t · d' i ·t e cli coscienza come contro !'op pace di farlo con la brillante semplictta con cui st:·aorclinaria modestia ,cli quest'uomo, cosi buono e pt-~::~~~!e, 'ta,~~\•~ppres~ione economica quanto l'op~ egli l'ha fatto. c0sl semplice, non tollerava in vita l' eufa.si del cliti- pressione politica, Era il gran nemico di ,tutte le Non sappiamo se Malatest.a, dovendo ordinare i rambi, e per ,questo sareDbe giusto ch e, cli fronte tirannie e di tutti i ,dispotismi. Pensava che la suoi scritti, l'avrebbe fatto meglio <li ~'abbri. Questo e!la sua morte, !'-elogio sapesse trova,·e le forme libPrta - più -d'una volta me l'aveva detto - :rta é il migliore elogio che possiamo fare .a quest'uomo c!'~spressione pili nobili e pili alte, nella più per• 1!.n!l.questione di dignita umana; e affermava che fett, sempli< it .\, per essere in armonia con l'eleva- quando agli uomini o ai popoli si toglie la Jiberta, di doltriu 3 , continuatore -degli ideali malale:3ti n.ni. tP.zza spirilua.le che era fa. caraHeristica. di quest'a· si fa qualcosa di più che mutilarli od ucciderli: li si C'é nella raccolta e nella coordinazione di questi rn!co in-dimenticabile. aYv!lisce perché si toglie loro ,la dignita essenziale articoli, tutta un'amorosa ricostruzione -dell"opera di i;cco: quello che sopratutto si deve dire quando e specifica che distingue ruomo come essere pen- colui ohe Fabbri, con ,emozione sempre nuova e ere• si parla <li Luigi Fabbri ,é che, malgrado la Sua sznte e coscient2. scente, chiamava maestro ed amico. n.odeslia, la sua semplicita, la sua ingenuita, la sua Con questo pensiero, con quest'idea fissa nel cuore t:midezza di fanciullo grande. egli er.a, per la. ,3ua c1 1 me un:1, spina d'acciaio, ùi fronte allo spettacolo F'abbri, scrupoloso come sempre, meticoloso, ri• vi!a e -per l'opera sua, i..lno stendardo inalberalo del mondo, in questi momenti in cui vediamo risor• gido e severo col suo pensiero, chiaro e profondo cba ondeggiaYa sutle nostre teste, indicandoci la. via gere tanti antichi ,dispotismi, e di fronte all'oscuro nelle ~ue frasi, cerca di non distrarre <l'nn apice {'ella superazlona spirituale e del sacrifici che 000 · quadro che offre questa stoosa Repubblica, in cui il lettore, con ue sue note O con i suoi preamboli; n.1110. era venuto a ·cercare un rHugio -fidando nella mi• Ho l'amara Impressione che la nostra cltta non tezza <lelle sue leggi, per trovarsi all'improvviso di é semplice pel fatto st esso che vuol-e che risalti la o'•bia saputo valutare quel che significa ,Luigi Fa.b- fronte a una nuova tirannia, con quest'Idea fissa frase '11.lodesta, per 6 agguerrita e tremeu d amente 10· Lri come valore spirituale ,e intellettuale; ohe l'ab- come una spina d'acciaio nel suo cuore, ha chiuso _gica <li IMaJ!atesta. Quel ch'egli cerca -é appunto l;is lasciato andare, che se lo sia lasciato sfuggire i suoi occhi il buono, il nobile, il grande Lulgl Fab-
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