Studi Sociali - anno V - n. 36 - 10 dicembre 1934

.\10:-('l'l~\'IDEO. JO Dl('l<:~llllrn l!l:H ABflOXAJLEVl.'I: l'er 1•entiquatt-ro numeri l'er dodiei numcl'i $ :l.– .. J.:!;j (All'estero lo stesso r.,rezzo, equivalente in mone– ta degli Stati Uniti a due dollari per 24 numeri ed un dollaro e 25 cent. per 12 numeri.) SOMMARIO /,u S<'()/lfillo 1111.,ln, ili .'-iJ)ll(lil<I (l,l'l(;I l.'ABHHI). /, "/n1li1·i<l11<11 i.""" 1111/'.l1i,11·c/,is11111 (ls m1co )!A· l,\TE,'I'.\ ). r:li .lnarchici, la H'/'{)!11:io111· ((L,-.-rù:-; l,1-:or.). .l11/nr;i(ic11 // .l11/01li-111o!iziul/(,' (IXIO! l•'.\BBIII). .I pmposifo ili ('l'r/r .110/l'lllic/11 /1·a a11a1·chici i(o- lù111i 0 1 1 'rs/1 m ( l,tU:1('0 :\I.H, \T"~T.\). 1 . i'</Jllllli /'1·iliei r 1wlt,11ici (('.l'!'JJ.l.'\.I). ,-'l'l'illori /i/Jl'l·/a,·i. J-'l,,r1 ncio 81u11·/11: ( 1-'t:1n:ttJC·o I (:_ !{1 1·'1'1:SELl,t). · La .llis1,·i// i11 .l,11-rrit11 (ll1·rn1 '1'111-::-;1). 1:ih/i,·u1·a/'i" (C.,T1r.1x., l. J,i/J1 i ri,•r1•11/i i11 r/onn. La sconfitta nostra in Spagna l'11'allra speranza é caduta nel sangue dei pT'oléfi1riato spagnuolo. anc:01a una volta ~,·on1'itto. f-,'ulf.-ima? No. La speranza ndlR riYoluzione non muore mai, e lo stesso e– roi8tnO con cui tanli rivoluzionari spagnuo– li si ~ono IJattuli é una promessa per J'av– yenire. .\1a non dissimuliamoci la ,1ura ,·erita. Quest·a11 ru trionfo della reazione capitali– sta, militarista e clericale in Spagna, rap– p1·rsenta un rude colpo a tutto il proleta- 1·iato internazionale e a tutte le forze di liberta e di progresso del mondo. compreso l'anarchismo. Un'altra trincea del fronte antifascisla europeo é caduta in mano al nemico. non sappiamo ancora quanto sta– bilmente, ma ·empre con conseguenze no!l li~vi per tutti. Non v·é nulla d'irreparabile, s'intende. La ri\'incita, sempre possibile, é la parola d'or– dine dell'immediato domani. ;\fa a patto C'he la Yolonta ne persista inflessibile e si faccia pjù cosciente col ben comprendere gli ammaestramenti della realta dolorosa attuale. Bisogna per eio guardare bene in faccia questa realta, per conoscere le cause c poter\"i riparare. :-.on ignoriamo l'infamia del nemico, cbe supera sempre ogni previsione, né le colpe di altri settori rivoluzionari, tante volte denunciate. Sappiamo alt1'esi quanto si deve a inevitabili conseguenze di un passato ormai irrevocabile, oppure a circostanze di forza maggiore. Ma bisogna anche non chiudere gli occhi su quelle che possono essere deficienze cd errori propri. anche se ~raYi, - anzi sopratutto e prima di tutto se gravi. '.'/un si tratta di perdersi i11sterili rec-l'i- 111inazioni reciproche. 11é d'indossare la ve– ste rii giudici non ril:hiesti. che l'accian pnwessi C' spulino. dall'alto di una supe– riorità inesistente. da lontano e al coperto dcll'inesponsabile e faeile sapienza del poi. SC'lltcnzc (' C'OIHlannl' sui prupri C'Olllpagn, od :il'l'ini. Sarebbe un gei,tare acido corro– sivo su ferite ancora a perle, col solo risul– tato d'i1H·ancrenirle e provora,·e altri danni P disastri. Ocrone scmpliccme11te, senza pretese d'infallihilita, rsaminare serenamente i fat– ti per C'C'rC'ardi c·o1111)1'cndere quello che si I I ! i I ---------- • Per la redazione e l'Amministrazione ri- I ,·olgersi a: RIYE~Dl'B: Per og·ui co1iia $ o.o;; Lt:IOT }'AUHIU, riri~ta "Studi Sodali" ('asi111t ile l'orreo 141 .uo~'L'f;vnrno ( Uru~·1111y) sarebbe dovnto fare o 110n fare, e dedurne t:i6 che si dovni rare o non fare in se 0 ·uito. Questo é l'importante, su eui ci ripr~met– t iamo di parlare a lungo, limitandoci per ora ad accennare il pit't essenziale, costret– Livi dall'ancora troppo scarsa documcnta– zio11r 11ostra sugli avvenimenti. * * La dist:at(a di q110st.'11ltimo tentativo ri– voluzio11ario spagnuolo si deve sopratutto al (atto l'hc i s11oi inizia.lori socialisti erano stati al ~ovemo fino a pochi mesi pr'ima insieme ai repubblicani borghesi, solidali eon quesli e loro attivi c-ooperatori in un":!. politira positiva <I •Ile più inette, e negativa rl<'llc più infami e liberticide. ,\C'C'Cca(i dal loro aulico odio per "ii a– narchici, irritati dal fatto che num~rosa parte c la più energica dell'autentico pro– letanato spagn11olu si raccogliesse intorno a quelli. si servirono dei peggiori metodi di !',OV<'l'H.O })Cl' ie-Hiar<~ di elim-itUtt'tt, -sen– z·acc:orge1•si chr di fatto tutto il proleta- 1·iatu senza disl inzione ne veniva colpito, e dw si scavaYa no stupidamente la fossa sollo i pictli. poil'hé i loro metodi reazio– nari e l'ascisl i 11011potevano prima o poi inevitabilmente non ritorcersi contro di loro nelle ma11i tiella borghesia c-he anda– vano rafforzando. I ratti sono· 11oti: - annullame11to della ~tessa primi li va coslituzionc repubblicana <'011leggi e provn~dimenti a scorno delle lilJl'ttù più elementari di stampa. 1·iunione e assoc-iaziunc; rafforzamento e amplia– mento smisurati dei poteri della polizia; pcrsccuzion i, prigionie e deportazioni del carattere più arbitrario; \'iolenze legali ed iJIE•gali l'tno a~li eccidi proletari pi(1 inu– mani e inneccssa.ri anche dal punto di vista statale. ecr·. Basti dire che anche oggi lè r·(l.l'CPr1son pirnc cli proletari e rivoluzio– nari anestati al tempo ciel loro governo! i,; sol'o 8tafc tnttc queste eolpe imperdo- 11abili l'11e han slraniato da loro gran parte riel popolo spagnuolo, l'hanuo trattenuta dal prendere sul serio il loro più recente atteggiamento ribelle e le hanno impedito di scenrtere in campo al loro fianco. SI oisa nei giornali socialisti di fare un torlo al p1·oletariato d'Andalusia, prevalen– temente libertario, d'essere restato passivo o quasi durante l'ultimo movimento. Ep– pure ,; eviclrnte che null'altro che il ri– <'Ol'f]o d<'IIP stragi che insanguinarono l'An– da.ll1Siflnel gennaio 1933, fra cui quella cosi t.ragiC'a di rasas Viejas, doveva bastare a ~ria rl' ogni entusiasmo d'azione ed a far sf rhc lo sC'iopcro generale non si mutasse, · <'0111<' cli C'erto sarebbe avvenuto in altre Pin·ostanze, - in una adesione rivoluzio– na.ria falliva di quella regione al rnovi- 1w<'nLo iniziato dai f'orresponsabili clelle i11iqur r0p1·cssioni dell'anno prima. Più o meno. lo stesso fenomeno si é prodotto in gran parte della Spagna. La- 8ciamo qui ria parte le cause materiali d'in- 1lebolinwnto di tutta la parte più avanzata della ma~sa. dopo tre anni cli lotte este– n11anli l' persecuzioni e dopo due tentativi ing11nrzionali a hreve scadenza che l'ave- (Negli altri paesi lo stesso prezzo, equivalente ~ cent. 5 di diollaro. - Sconto d"uso ai rivenditori.) ".'.l_l.1° privata_di 13:nti elementi energici uc– c1s1 u 1mpng1onat1; ed altre cause speciali, comr, 11 (atto, per esempio, che a Barcel– lom! <' i11quasi tutta la Epagna non si seppe Ira 11popolo dell'insurrezione delle Asturie eomp~etamentc isolate. che quando no~ e'era ])iù_ nulla da fal'e. Insistiamo pero <_'l.1<> la pnma e più forte causa d'insuccesso I11 la. politica reazionaria immediatamente ant~r101:c del socialismo spagnuolo. b <'v1dente che lo scetticismo e la diffi– den~a per !"improvviso rivoluzionarismo so– ·r1al1~ta er3:n? inevitabili, malgrado la sin– r·er1ta possibile di alcuni capi. e quella più 1·eale <11parte delle loro masse, dopo un passato prossimo cosf orribile. E' ridicolo 11 p~nsare cl~e bastas~e il passaggio all'op– pos1z1onc e il mutamento di linguao-o·io a c_a1_1cellai·_e eno_ri che al cospetto del 0 ;role- ' ~a11at_o1·_1voluz1o?ario erano delitti. Non si I e ambia lll pocln mesi uno stato d'animo g~11era,le cli ost(liUi, di dh·isione e di sfidu- 1 . Cl~. Ne 1 soc1al1sli ufficiali fecero alcuuc:hé I <Il n?te,·ole. per disarmare gli animi e 1, 0 _ '."~C- 1 a1e H~1 loro_ e !!egli altri la predispo– s1z1one ps1colog1ca coutro - rivoluzionari:J. che avevano creata. .. \_I contrario, anche all'opposizione i so– e~al1st1 non fecero cl;Jelegittimare ogni dub– bi? sulle loro intenzioni. Degli uni era ch1a 1·? 1)011essere lo spauracchio della ri– voluzi?ne che_ un l'icatto alla borghesi". pe, che iJ lasciasse tornare al potere a fa– re· . peg;sio di !)!'im_a. Degli altri, più Ti– ~olult .e forse pm smceri, le as·pirazioni alla <!Ittatura. in un paese in cui l'amor' ali': ll_berta e l'odìo a tutte le dittature so~ ~osi ~1v1,_antor_izzavano il timol'e d'una ti– , an_n~de eh partito che, una volta forte della pol,zta e dell'~sercito. aYrebbe probabil– n~ente procnrat1 seri dispiaceri alla borghe– sia, m_a non meno certamente avl'ebbe ten– tai o d1 sb~ra~zarsi implacabilmente di tutte I: pn'V?d1b11t opposizioni rivoluzionarie e l1herlane. Non si faceva lllistero cli propositi co11- simili. A :\ladrid, in certi ambienti socia– li~ti e repubbliC'ani più vicini ad Azana si <IIC'evaapertamente che· gli anarchici che nor! 1·0Jessero sottomettersi sarebbero ·'pas– sati per le armi". La stessa "Alianza Obrera", specie di blocco in cui prevalevano i socialisti ma a cui aderivano comunisti, sindacalisti dissi– denti ed anche anarchici di alcune localita, - una buona intenzione, forse. rna rovi– nala in pratica, - appariya in molti luo– ghi, più ch_e altro, una manovra di aggira– mento e di monopolio dell'iniziativa rivo– luzionaria. Un compagno italiano scriveva qui da Barcellona ai suoi, che il cosidetto fl'ontP 1111icodava colà l'impl'essione cli eES– serc più contro gli anarchici che contro il fascismo. A gruppi anarchici c-he, a Madrid. fecero ricerca di armi fra socialisti si oppose un rifiuto sistematico col dire che deo·Ji a– narchici non ce n'era bisogno .. \ Barc;ilona un tale drlla "sinistra"' catalana. che aveva co1_1talto con qualche compagno nostro, e c-h,ese ad 1111 ])ersonaggio influente del ca– talanismo se non fosse il caso di armare anche gli anarchici, si senti rispondere: "Pi11ltosto mi h11tlcl't'i c·oi monarchici''.

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