Studi Sociali - anno V - n. 35 - 10 novembre 1934

6 Economia sconquassata Si parla molLO di economia dirrtt.a dn quando 1'ccouo111in rhrnlta completamente scon,qu~ssata da! <:apitalismo. Ma chi dirigerà tlun-rLue que:;tu nuova. e•c:onomin·t Quasi tutte le risposte avute:si rin qui prosputtallo S0:J)l'atutto una di.rezione dello Stato. Cosi ;;li uomini che •Con rastnzia e la violenza ai saranno impadroniti del potere, per questo solo fatto Ri sentiranno ,pr0c!amati economh;ti infallibili, l! t·hia.nwti a dominare Insieme tutta la vita pul.)blic:1 Pcl economica, mora}e e sociale. Come assurditii. non c'é che dir<', ~.;iamo proprio serYiti a dovere! li,acciamo una prima eonstatazione. Ci6 che viene rimp! 'overn.lo :·dl'P<·onomia horghese. 11011sono i suoi privilegi, mo11opu1i f' srio'.-!.'liazioni. non ::;ono lr pru– t.Pzioni ottenute dallo Stato ,contro i lavorat(lri, bensi la liberta di cni le imprese private han pot11i'> ,:;ode1·e, libert.U. cli e vieJJe - in~iuria 8u,1>re1111.1 ! -– p;ahellata come anarchica. Orbene, 11011 si vuol ve– d1we che é proprio in quanto l'economia c:tpitalista fu ltberalo che m;sa ha realizzato nel cor,s.o di un secolo dei progre,ssi meraviglio:,i. esaltati et.a Marx fin dal 1S47, -quando an-cora en.1.110 he11 lontani dal– raver raggiunto il livello attuale. I~' evidente c-he l'attrezza.mento, il maicthinisrno. fa l·ccnica e le applicazioni ficientifiche d'ogni spe– cie non hanno raggiunto lo sviluJ)pO e il pe1•fezio– namento attuali se non pel fatto di non aver subito intralci legali. La liber-t~"i. ùi sperimentazione ha reso possibili. ne! campo Bcientitico C'Ome in quello CC'onomi,co. c1ei veri •miracoli. Oggi noi po::;siamo affermare che due dei pill grandi problemi hanno rag-gìunla la loro soluzione: la possihilitcl. di una produzione sufficif'nte e quella -lli ,far giungerr i prodotti nei punti più l'P.rnoti. RoRta i! problema essenziale di a:-;sicurare a tutti nna larga ripartizione rli tali prodotti. almeno ab– hastauza ,;:;ufl'iciente. Se i due primi problemi r;ono i:-.lati risolti senza bisogno ùella direzione statale, JH'll'('.hé il lerzo non potrebbe esserlo ugualmente'! Senza dubbio quest'ultima. soluzione é incompa– tibile col mantenimento del regime capita.lista e ril-hiede quindi una rivoluzione: ma ciuesta ci co– Rle1·ebbe sempre infinitamente meno di tutli i len- t ~, ti-v-i-d i-eoono-m-i-a---fil1-,e.U Hl..l i assfati am (\. 111 1Svizzera, per e:.;empio. ,ci stiamo incamminando V<'l'SO il trionfo del princ:ipio di assiste-nza univer– salf>: sussidi all'agricoltura, alle industrie (com– presa quella alberghiera). all'artigianato. alle ban– ('hf'. a.I picrolo commercio ed ai disoccupati a·ogni Rpecie. E ne abbiamo certo dimenticata ~ualcuna. Sognare un mondo in cui, a .parte i vecchi e gl'in– frrmi, tutti pote5sero vivere senza dover e~sere "assistiti"'. é un abbominio anarchico! e vale me– ~lio. sembra. <'Ostituir.e tutto 1111 insieme di COl'PO· n-izioni di mendicanti. L'<?c-onomia diretta applicata entro il :-;i-.:tprna ca· pifalista ci porta. attraverso misure del tutto con- _...,1arlditorie, al pili imbroglialo sistema di sperpero d1r, si poBsa immaginare. L'economia bo1·ghese é fatta d'una opposizione ~istematica d'ini.erer;si. an– c.be prescindendo dalla famosa lotta di classe fra lavoratori e datori di lavoro. Chi saprà •tenere lR hilanc:ia .bene. in bilico tra operai e contadini, tra eooperatori e bottegai. tra piccolo o granùe com– mercio, lrn ind.ustria e agricoltura, Lra l'importa– zione e l'es1portazione. tra mano d'opera locale e mano d'opera straniera. ecc.? 1Su tutto ci6 viene a innestartd tutto un hrnieme -di misure amministrative, legali, fiscali, doganali. poliziesche, nazionali. internazionali, cia:s-cuna delle quali, senza e,ccezione, non ·pu6 giovare agli uni senza nuocere agli altri. In verita, finiremo per tro– varci tutti più o meno male, ma, in cambio, saremo salvi dall'anarchia e "diretti'• a sazietél.! Non parliamo qui dei tentativi di economia di– retta in Ttalia, Germania ed Austria, realizzati da1 fus-cismo. La t,tampa borg-hese ne parla spesso come di 1111"raddrizzamento economico e morale''; mn le tJopolazioni di quei tre paesi sono più che mai affamati, sfruttati ed oppressi. Resterebbe, l'espe– rienza di Roosevelt, che alcuni si compiaccio110 di esaltare. ma che a nostro parere é quell~ che me– glio dimostra che il sistema C8iPitalista non pu6 Pssf're l'acldrizzato e deve al contrario e~aere ab– hattnto. Oli Stati rnili, infatti, sono un paese v::t~lo c.:ome l'l<Juropa, ma quattro volte meno popolato, ricco cli t 111 I.e lr ric·chezze agricole, •minerarie. forestali, ecc .. di~ponentP di abbondanti materie prime e del mac– <•hirwrio pi-ù perfezionato. possidente dei due tE>rzi <l<'li'oro del mondo intero 1 con un 1111merm.;o pc-1'80- STUDI SOCIALI nale tecni<..:o ·cc1pacissimo e sperimentato. )Jon manca dunque nulla a Roosevelt di tutto ciO che sembra necessario per riuscire; e malgrado ci6 egli falli• sce. Di fatto, i risultali annunciati nascondono male l'instJ.CCOOSO. Certe misuro artificiali, come la s·valu-tazione 1lella moneta, non possono avere del resto che un effetto momentaneo; altre. come i sus-sidi agli affittua1·i r;he :-;i a.stenanno dal seminare, sono semp)1cementC' as-surclo: altrp ancora, come, il rifiuto di pagare h1 dollari oro i debiti espressamente contratti su que– sta hni3o. sono frodi volga1·i. J1Jppure, ·ma..I.g1·adotultn ci6, vi sono negli Stati Uniti tuttora dodici milio11i di flisoccupati. una folla operaia nella miseria. o costretl"a a sC'ioperi sanguinosi Jler evitare un peg– giore RfruHamcnlo: una situazione, insomrna. cÌi completa in:-;!C'urrzza P densa di minacce per l'a\·– venire. Come si spieg-a (.,hf' :-;i 1::1iaben forniti di tutto, f' non :-:.i possa t.rm· ne nnlla di buono? Come. con 1111.1 simile esperienza sotto g-li ocC'hi, si p116 C'l'ednrf' c11Jcora all'economia cli1 ·et.ta da 1111 dittatore sulle h::tsi del C'apHalismo'! Alcmli forse ci obietteranno ehe dimentichiumo di proposito delibel'nto l'esperimento russo. a cui purE> non si manca di fare una l'éclame tanto chia,:;– sosa. Orbene. malgrado 1111 intensivo imbottimento di crani e le più diverse com,1l1icita dei noliticanti ed a rraristi di ritorno dalla Rus-sia. si é ~ verificato che i lavoratori rnssi si trovano semJ}l'e in una sii nazione i11feriore a quella dei lavol'atori cli altri paecii d•F,uropa, anche colpiti dalla crisi. L'oslina– :done che, alruni pongono nel nRscondere la verit~l non serve n nnlln. poiché Intti sanno che l'inùn– strializzazione a ollranza. ha r:ostato sacrifici e sof– ferenze iuaudito. ~enzn ('he se ne siano cninti i ri.s11ltali aspettati. Leggeva1110 1·n·ente111ent(-' nel "Le Tem-ps•· di l~a– rigi questo telegTnmmn del suo coni6pondente da. Mos<·a hPn ronosC'iuto e che certo 11011 oserehhe falsifkare dei dali sn fatti economic.:i: «Un decreto llci Comitato centrale del parlito bolscevico :;ulla <;Oll•ciegna ,:lel grano e della l.'arue allo Stato dice con un certo ottimismo c:he. mal– grado la siccit.i parziale nel snd, ''la rac{.olta :;arù ~<.µ.i..es.t. :a.u.no -b.u.ona,__ae.U:it&J:Ù.Gm. om. q.ualla clel~:.u1 no t3~orso ed in qualche regione anche migliore'', Con tutto ci6, il decreto ,stesso tende ad o.rgm1iz– zare la lotta contro le perdite cli .grano a eansa di [urti orl altre tendenze "antista.lali" ed ordina in mrn1o categorico alle autorita locali P special– mente alle sezioni politiche rii far cli lutto ner cornhallen:. "i lenta! ivi <li rottura del piano del hl raccolta col prete~to delle C'attive condizioni mete- 1eolog-icbe- r1ella primavera cli quest'anno·'. Malgrado la siccili:i. le requi~;izioui cli gTano non sono 'filate diminuite». Cosi il prolt•tnrialo ''dittaLOre." ,,iene torchialo senza rig-nanH nf' co11ces8ioni possihili: t,SSO deVL' con~e.!Z"nnrr n q1!;1ln1irt11f'<'nst.o le quantiUi di grano fissaf P :1rhitrari...1mf'nte dal governo e nes,suna ra– gione• ili lliminuirlr. ,(, ammessa. Guai ai ''ladri'" ed n~li ";.rntist.atali'' ,chf' voles.sero mangiare secondo la propri:i fame! li~· i11 questo modo che il "t)ia110'· Yie11C'renlizznto r!l anchl:} superato in c-i6 che lo Stn.lo h;1 deciso di prendersi. e guai ai :-;noi ~;ervi rhc- 11011 :;i J)iflghino C'Oll 1111a ':'iOtlomissione ns:;olula! A lrnvenm il linguag;g-io urricialc é faeile intra– YPilPr<" 1111~i sit11azi0tH' ·ve-ramPntP trar-;ica nelle cam– pagne. r:0l'ononiia ·'cliretta" sulla basi del c·apita– Jismo di ·Stato non é meno oppressiva di quella sulle basi del ,capitalismo privato. Il mondo é salvo dall'anarchia, ma rPsta sprofon·dato nella miseria e nella servitù! Si tratti dunque di econon1ia diretta borghese o di economia diretta bolscevica, il risultalo resta sempre una economia sconquassata ancor più del– l'economia cosidetta liberale. che almeno 1p116 van– larsi di a.ver reHlizzalo in un solo :-;ecolo uno svi– lnppo eronomh·o J)rodigio~o. 11 problema dnnque non <:' pili ormai cho di far profittare tutti di tale svi– lupno, r. per giungervi non c'é altro mezzo pili pratico elle \'intervento diretto delle ma::;se Jll'O· dnttricL Lo Stato. ha dello Marx medesirno. é una "supe-n,trnttm·n iH~rassitaria rhe si nutre della so– stanza ùella socielù'•. Perché dunque, invec·e di mi– ?'are n elimillare lale parassiti.rn10. renderlo 1nutrone as-soluto di tutto e di tutti? )lloi dobbiamo proporci una organizzazione sociale cooperativa. solidale e libera, e non un'organizza– zione statale. geran:hica. monopolista e servile. Dob– biamo jnfondere ae;li individui ed alle co!leltivilù. fhlucia nelle proprie attivilcl. che si svih11rpi110. or- ~.rnizzino e perfezionino sempre Pili. ~on più una• unwnità di strumenti d-el potere e dello sfrutta– mento <.li alcuni. ma vaste associazioni di liberi e di uguali che realizzino il benesse1·e per tutti, .che– la tecnica ed il macchiniamo e-reditati clall'l società borghese renùerebber,o pe1i·etta..mente possibile. Per ci6 la eliminazione ·e no-n la conqui<,ta delle,. Stato é quello che d si deve prOJ}OlTe, poiché dal potere statale scaturiranno sempre disordine nelln produzione. sperpero di ricd1ezze ed ostilita fra le classi e fra le nazioni. Anco111 e sem1Jre. la sal– vezza sta l.;olo nell'anarchia degli uomini cli buomt YOlontà. LUIGI BERTONI. Aspersorio e Spada .\i HOSLri .~iorni, il ('attolicismo non 6 tanto un.1 rnlig-ione qua11to un p:irlit.ò politico. un·r•rganizza– zione economica e 1111 movimPnto sociale. Conserva la tSua doli rin a religio8a che é la ~ua ragione cl'essere, le sue chie:-;e <"he gli permettono tli rinniro i suoi atldett.i e ·di u.lnPrli i11 pugno. 10 ~Il<'-·scn0!c eon cui assicura la 1wrennita rlella su,1. i;1f111enz::t. le sue opel'e ehe gli permettono cli man– tenersi i11 confat.to col pubblic.:o. al1'i111'11ori{lelle fnu• ;-:ioni reli~i ose. -:\la un os~erntlore atlent'1 non pu1·~ sbagliarsi: non é 11iù la fede- religio~m che fa la sua l'orza. e In sua azione- sarebhf' ine1'1'iea<·~ c1uulor~1. do\·esso li111i1.;.o.rsì al c:impo e:.;c·l11_;,~ivnmente c-onfe;;sio- 11al0. Ogni volta che si accenti.a la min·tLcia Ten- 7ionaria, é sempre preceduta e accompagnata da H11·agilaii01te L:l0ricall:'- recrudps('e-11te. La f1mzioJJo ùE>lla n-1ligione. nell'altnalP 1,uomento ,,di l'eazione- polilica, (li dis:-rnHto e1·onomi...:o, ,d'oscu- 1 :inrnnlo inl.ellettuale e cl"abbiezione 111oralz, é [a.e;i:e fl dbcernrre e a. clefinirP: nel c.lhi0nli11P govenialivn ,,<'Cl'eF;ciuto -clalla c;on1(11sio11e de-i partiti politici. 11el 1dsns11·0 finanziario e- nPllo :-;quilibl'io capitalista. 11Pll'avvilimento delle coscienze e nel perturbament{t 1 1 rg-li spiriti. 11Pllo sconvolg-i111cnto dei vc.•:ori i:;m ciu;1\i ri1wsava. prinia della guerra, la Htabil:tà mon– c!i::iJ,,. la Chiesa appare- come 1111a potenza regola– lric•1.) r·aJ}:l"f' lli rkonctt11TP l'pquilibrio e di favorir~ il rjlorno alla normalith. Per L:ni. i·onlano :-;n di e-ssa i .~;overuanti, anchP " ~opratnttO quelli l'he 8i danno l'aria ùi combat· I orla. rnr soddisfare la loro rUel1tel~1 elet.torale. l...'ant ichi1à -della Chiesc.1. la ri~idit{1 dei suoi qn;i dl'i. l'a11torità del suo c-lero sulla rna':iSa rlei fedeW. la sun di~H:iJ}lina interna. la ;-;ua potente or.ganiz– zazione e i! prestigio del suo pas:mto .c..i0110 fatti per ra.ssicurare la classe dirigente e poStiidente, le <Ili rr-sponsabiliUi aument.aiio, menlre :;i dvela. la HtHl inc:.1 t}ac•itù. La C"llip:,:;:a è C'Ollle il quadrivio. <love si ri<:on- ~i11ngo110 dai <li versi punti dell'orizzonte tutte lP c·cnenti di conserv:tzione sociale. Essa fu, per tanti ~ecoli. la guida. il consiglio. l'ausiliare e la com– pli<·P. dei rPgimi stabiliti. e quello attuale, nello ~bie;ot.linw1110 da cui e preso. le tenrle 1e bracchi. <"OmP por scongiurarla di salvarlo e di preservarl!"> dall'abisso ove sta per cad~1·e. La ,·lasse cat)italist~ ilei il prel'ientimento <'11evh·fi.. Ropru un vulcano: ha nn bel affettare la massima l"idnria; c·ornLwc:1rl,' , !i, h1 11a ~;kurezza é sempre più <·nmpromrs-sa; vrdr <"On terrorf\ giungere l'ora in cui. avendo finalmente aperto gli occhi e -ronsla– lat·n l'inrapacita definitiva ùei pa1droni <'he- il rapi– talismo gli impone e dei governanti c:he ha la :~'Cioc– <·!107,zn di -tlarsi (la sé. il proletariato rove8Cienl, corr 1111 formidabile coltrn di spalla, questa f:Ociet.A. di misPrb e d'inic1nita che l'affama e l'opprime. I hur~hesi illuminall e previ•denU sentono che il regime capitalista corre alla sua perdita: san-- 110 t·lu~ quella banda cli profittatori e di tipeculatori spudorati che, dopo avere raccolto milioni nel san– gue, hanno per unico ideale di continuare ad edi– ficare sulla miseria pubblica fortune scandalose, sol– leva nella cosci-enza dei produttori una irritazione sempre pili violenta, che. esplodendo un giorno, non lascera sussistere nulla di ci6 che 1 é. Sanno che gli imperialÌBmi rivali spingono i gran– di iStali verso un nuovo conflitto armato, pi-ù mici– clialp e ruinoso ancora del precedente, p, i-.i doman– dano. nng-os•c,iali. s-e nna .flic·hiarar.ionf' di .:!,"LlPl'l'a 1101r sa1•:i il Sf'~nale ll'una rivo111zione. * * 1.,1 1.Jorg-hesia governante <·onsiclen1 la Religione ,. rl~:sercilo t·ome i più solidi bastioni della fortezza: l'he prolPµ;ge quelli della sua rlass-e ed i tesori che hanno tiJ)J'emnto al lavoro d'altri. Essa rinone tutte IP suo !-Speranze neirinflnenza morale della Re.Jr– gione Hl)O:-;ata alla forza brutale dell'l~sPrtito: <:01 1- sidera la sottana del prete -ed i galloni de~!'uft 'icia.le come i migliori ed anzi i soli mezzi di !life: ~a che 1>o~souo salvaguardal'la. p;ssa é persuasa che la dottrina tiodale della Chie– sa. chP h:i gett.ato nella cos,cienza delle l'o!J.e :;;nc-rf• fic>:ite profonde radici di sottomissione e ,li praliclw i11v01<>ralr di ra:s·seg;nazione, ~aprà opJ)OlTL' alla mn– rc a r•rf!<.:rente delle rivPndieazioni popolari una di.!ra:

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