Lo Stato Moderno - anno VI - n.4-5 - 20 febbraio 1949

LO STATO MODERNO la tranquillità politica e sociale non potrà essere rag- zia politica contro chi la minaccia, perchè nella conflm;n– giunta che con le riforme e dalle riforme socialiste. Da ~a dinamica (e non può essere ché ,dinamica) di .quelìt!l 'questa posizione viene, come una fatale catena, il mito 'due forze una delle due prevale necessariamente, e ~e della d.ifesa della tranquillità sociale formale (proprio istanze dell'una sono opposte a quelle dell'altra, e l'unii ,della borghesia e della maggioranza quietista della picco- o l'altra debbono rinunziare alle proprie. , 1a borghesia), a cui si dà il nome di democrazia politica; Bisogna onestamente tornare ai' problema princip:ile quindi la necessità, sempre piÌI urgente e sempre meno che ho formulato. Ha o non ha il socialismo ragione ,di evitabile, della repressione poliziesca delle agitazioni di vita? massa; e quindi ancora, l'amarissima sorte dei Noske so- E' inutile, per Saragat o per altri, negare di aver mai cialdemocratici, a cui Saragat 11011 potrebbe assolutame11.- rinunzialo alle istanze socialiste o mostrar di rifiutare te sottrarsi, se un giorno la perfidia democristiana gli la formula delJa « leale gestione>, perchè tutto il lor.o affidasse il Ministero dell'Interno o, peg;zio, gli creasse atteggiamento al governo (il quale è, come dev'essere, .al, un eccezionale Ministero di Polizia e di Salute Pubblica. tegg amento di uomini onesti e pro!)i) Ii porla, o li ·con- Tulto ciò, codesto annichil;mento delle posizioni so- danna, alla leale gestione: anzi, nella proporzione di for- cialiste, perchè e quando? Quando, e perchè, un partito ze in cui si trovano, li porta ad ancor meno, li porta a socialista va al potere senza il vero contatto con la classe fiancheggiare lealme11te una gestione altrui. Bastava sen, operaia, senza il ~éguitb e il consenso della classe ope- tir Tremelloni elencare, a Milano, le < condizioni> ( !) raia. Di qui, una grave conseguenza. Se si è socialisti e della partecipazione socialista al governo e documentare si crede nella funzionalità storica del socialismo d'oggi, - come riprova di successo socialista - che sono slat~ bisogna, per prima cosa, impegnarsi a riconquistare la in gran parte realizzate! classe operaia, e poi, col suo appoggio, conquistare il po- Stabilizzazione della moneta, politica economie:). pro- 'tere. E' un còmpito che può sembrare più limitalo e mo- dullivislica, pareggio del bilancio. Ovviamente, qqesta desio di quel che comportassero e ~ornportino certe lar- non è altro che_ una ragion_ev~le e leale gest'~ne degl,i _il1; ghe ambizioni agevolate dalle euforiche illusioni dell'im- !eressi dell'ord111amenlo vigente, nella sua attuale strati- mediato dopoguerra; ma è il più arduo, il solo che giu- ficazione sociale, e - cosa inevitabile - con la sua at- stifichi storicamente il socialismo ai fini del progresso tunle classe dirigente. Significa proprio che non c'è posto democratico, e richiede una sorta di aspro ascetismo per specifiche riforme socialiste. verso le lusinghe dell'immediato successo. Una sola efficace risposta potrebbe dare l'amico Sa, Soltanto con l'appoggio e il consenso della classe, de- ragat, questa: « E' poli,icamenle utile mostrare che i so- mocraticamen ,e l'iconquislala, che qualificherà infallibil- cialisti sanno essere anche leali e saggi amministratori>, mente il socialismo come il partito dei lavoratori, sarà E questa, s'intende, non è - come potrebbe sembrare - possibile un'ampia libertà strategica e lattica nella lotta 1111 a piccola cosa, !)ensi grave ed importante. Ma non calz~ e nelle relazioni politiche, coscientemente accettata dalla al nostro caso, per le già menzionale ragioni di propor- classe medesima. Se non si accetta questa base d'azione zione, di peso e di efficacia funzionale della presenza so- lriconquistare la classe opernia), vuol dire che non si cialista nel governo. Qui non c'è neppure una leale gestio 0 crede nel socialfamo. Convinzione rispettabile, e forse giu- ne eia parte socialista, ma - come ho detto - un· leale slificabile, ma che dev'essere portala alle ultime e sin.- fiancheggiamento della gestione d'interessi specifici del, cere conseguenze logiche e pratiche. Le quali così posso- l'ordinamento economico-sociale vigente. Troppo scarsa no esser conden,ate: 1) Rinunzia alla vossibilità di ele- è l'influenza delle statistiche -del C.I.R., ricche di numeri vare e qualificare democraticamente, dal suo stesso seno indici, di proporzioni e di richiami ai redditi del 1938; e nel suo stesso àmbito, la classe operaia; 2) Attuazione cura specifica del nostro Tremelloni, troppo scarsa è di eventuali riforme e nuovi ordinamenti con azione pra- la loro influenza sull'attivissimo lavoro per l'E.R.P. del ticanienle paternalistico ed autoritaria, e med!ante siste- Ministero del Commercio Estero. E ciò, ovviamente, non mi, metodi, miti corporativi, confessionali, nazionalisti- basta a bilanciare la rinunzia alle ragioni della lotta so- ci, o tutt'e tre insieme; 3) Repressione poliziesca dell'agì- dal ista ove queste continuino ad ammetter.si : ossia vale lazione operaia. A questa catena di azioni, come ognuno solo se si neghi, storicamente, il socialismo contemporaneo. vede, non può darsi che un nome proprio. E con ciò L'amico Tremelloni ci ha detto durante un paio d'ore, io non i11te11do affollo di svo/11tarlaa priori. E' una seria al Dal Verme, nel suo discorso profondamen!e teorico, possibilità, da prendere seriamente, onestamente e corag- che l'intervento d'.ispirazione socialista dello Staio nei giosamente in esame. , fatti economici è indispensabile; ma non ha badato suf– ' Ad essa, quale alternativa possiamo opporre? Non il flcientemenle a due cose: 1) Che- la sua posizione, dicia- bolscevismo, evidentemente, il quale impone alla classe mo così, di pianificatore socialista in. questo governo è un altro tipo di paternalismo autoritario. E allora, non re- stata resa leggermente ridicola dall'indirizzo ampiamente sta che la riconquista della classe operaia ad opera del ·- e non di rado conlraddiloriamente - liberista e corpo, socialismo; e quindi la eliminazione politica e sociale, rativista della politica generale, che si caratterizza sem- ~d opera dei socialisti, della classe capitalistica. Ad opera pre di più, com'era fatale, quale politica di classe conser- dei socialisti, ossia di una classe lavoratrice democrati- valrice, anzi restauratrice; e iì ruolo di Tremelloni ha so-· camente matura e qualificata. migli'alo ogni giorno di più a quello di un muezzin, isolato Assurdo - comunque - è illudersi di poter dividere . in due. tempi l'azione socialista odierna: il primo per la difesa della democrazia politica, alleandosi, in condizio– ni di evidente e inevitabile subordinazione d'iniziative, alle forze non-socialiste; il secondo per la trasformazione sociale. L'azione politica è sempre lolla, e chi cessa di lottare con una propria ragione, scompare purnmente e semplicemente. L'azione politica non è mai statica e cri– stallizzabile; e impegnarsi a difendere un tipo di ordina– mento rinunziando alle proprie istanze (o accantonando– le, ch'è praticamente lo stesso), significa rinunziare a .vi– vere politicamente. Non c'è e non ci può essere un ipote– tico patto. di tregua tra conservatori e socialisti per c;on– servare una pura (e del resto astratta e irreale) democra_- in cima a un minareto, il quale chiamasse alla preghiera (della pianificazione) una folla di mercanti che lo ignora– va. Il buon Pafnuzio-Tremelloai, questo moderno stilita 1Icl socialismo collaborazionista, ha citalo, come riprova dell'efficacia della sua presenza pianificatrice nel gover– no - anzi della paura c/z'esce di sua vista e che fa tre, mare la Confindustria -, il fatto che qualche giornale borghese ha attaccalo lui e i pianificatori. In realtà la stampa bori:these liberista si è limitata, di solito. a dire che < farneticavano >. E In verità riteniamo noi pure che farnetichi chi pr.etenda di imporre una economia program– mata di Stato senza l'appoggio della forza politica, sia essa la dittatura, sia essa una maggioranza di classe netta e schiacciante, come in Russia, come in Inghilterra. Pre– tendere di pianificare socialisticamente, stando al gover– no con gli anlipianificatori e con i corporativisti, è vera- .

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