Lo Stato Moderno - anno IV - n.3 - 5 febbraio 1947

LO STATO MODERNO 55 zabili nelle due regioni; la redazione del piani generali di bonifica dei comprensori per cui non esistano consorzi o, dove questi even– tualmente esistano, su richiesta degli stessi, o anche senza; l'ese– cuzione delle opere irrigue di carattere pubblico e delle connesse opere di trasformazione agr,:iria, quando non si tratti di zone ri– cadenti in comprensori di bonifica, sui quali l'Ente eserciti:rà nor– malmente soltanto azione di propulsione e controllo, ed eccezio– nalmente azione sostitutrice e .diretta; l'impianto di centrali idroe– lettriche collegate con l'irrigazione e di reti per la distribuzione dell'energia ad uso agricolo; l'esecuzione diretta delle opere irri– gue aventi carattere di miglioramento fondiario e l'assistenza tecni– ca e finanziaria delle iniziative priva,te rivolte all'esecuzione di tali opere; l'acquisto consensuale o anche l'espropriazione di terreni, allo scopo pi trasformarli e trasferirli a dirntti coltivatori; la costi• tuzione di centri di addestramento tecnico dei dirigenti e del!e mae– stranze agrico'.e; il promovimento di imprese per l'impianto e l'esercizio di centrali idroel~che; lo studio, anche sperimentale, e l'assistenza tecnica in materia di indirizzi colturali irrigui e di razionale impiego delle acque di irrigazione. L'attività dell'Ente risulta perfettamente inquadrata negli sche– mi della vigente legislazione sulla bonifica integrale della quale l'Ente potrà evidentemente beneficiare per l'assolvimento dei propri compiti. Per conseguenza va ricordato che ·l'esecuzione delle grandi opere (!!Jliinvasi dei fiumi, ad esempio) rientra nella competenza funzionale del Ministero de! Lavori Pubblici con le spese a totale carico dello Stato; mentre le opere rientranti nel concetto di tra– sformazione agraria sono di compe•enza del. Ministero dell' Agri– coltura, e si giovano di contributi variabili nella loro misura, a ter– mini della legislazione vigente, nonchè di particolari ulteriori con– cessioni previste dal decreto che ne interessa. Le opere d'invaso, ad ogni modo, pur costruite da,! Ministero dei LL. PP., per la ge– stione e la manutenzione re.;tano affidate all'Ente. che è nel suo complesso posto sotto la vi~ilanza del Ministero dell'Agricoltura. Per il finanziamento dell'Ente, sono previsti due stanziamenti, e cioè: una somma annua non inferiore a dieci milioni destinata a studi, ricerche e sperimentazioni, riguardanti le irrigazioni e le conseguenti trasformazioni agrarie; e un versamento di 500 mi– lioni da servire per fa costituzione di un fondo patrimoniale di avviamento. Si aggiungano i redditi derivanti dall'esercizio delle opere, centrnli, ecc. E' prevista, come si è accennalo, ,l'iscrizione della spesa per le grandi ,opere principali nel brlancio del Ministero dei LL. PP., per cinoue esercizi annuali consecutivi, a cominciare dall'esercizio 1946-1947, in ragione di due miliardi per esercizio. • La Cassa Depositi e Prestiti, le Casse di Risparmio, gli Istituti di Credito Fondiario e di miizlioramento agrario, ed in genere tutti gli istituti d;. credito e previdenza sono autorizzati, anche in de– roira ai loro statuti, .a concedere mutui all'Ente Irrigazione. Fino all'ammontare di un mlliardo taH mutui sono ~arantiti dallo Stato. Mentre è data all'Ente giuridica esistenza, è, d'altra parte, determinata la serie delle opere di grande impol1tanza alle quali si ,potrà porre mano. Di queste, alcune sono in uno sta.dio di ul– timata .progeM'azione, altre di solo paniale studio e predisposi– zione, dimodochè l'Ente stesso dovrà completare e coordinare stu– di, indagini e proietti, facen.do anche un censimento generale delle risorse irrigue in Puglia e Lucania. Risulta invero dalla relazione a suo tempo presentata al Ministro dei Lavori Pubb'.ìci e dallo stesso in linea di massima approvata, che dovranno essere costruiti i se– guenti invasi stagionali: 1) Occhito e Santa Maria, sul corso del fiume Fortore, al confine tra le province di Foggia e Campobasso; capacità mc. 235 milion+; zona irrigubile: Tavoliere di Foggia, tra l'abitato di Tor– remae:inore ed il torrente Gelone, oltre la bassa valle del Fortore, per l'estensione globale di circa ettari 33.000; 2) Ripatetta, sul torrenl'e Vulizano, in provincia di Foggia, con invasi aoces11oria Man1cci, sullo stesso torrente Vulgano, e Ceroera, sul torren'te Gelone; capacità mc. 47 milioni; zona irri– gabile: adiacenti terreni del Ti.voliere di Foggia per l'esl'ensione di circa 4000 ettari. 3) Alonlo, sul torrente Rendina, affluente dell'Ofanto, in provincia di Potenza; capacità mc. 21 milioni; zona irrigabile: la valle dell'Ofunto, per circa ettari 2000; 4) Cammarella sull'Ofanto, ai confine tra le provincie di Bar! • di Foigia; capacità mc. 76 milioni: zooa irrigabile: litorale della provincia di Bari, tra l'Ofanto ed il capoluogo, per circa 7000 ettari; 5) Valsinni, sul fiume Sinni, in provincia di Matera; capa– cità mc. 43 milioni; zona irrigabile: la valle del Sinn! per ettari 2400; sul Htorale jonico, fra il Sinni ed il torrente Canne (al con– fine con la Cala:bria) per ettari 800; sul litorai; ionico, tra il Sinn! e !'Agri, per ettari 2500. L'estensione globale di ettari 5700 è pos· sibile, in quanto il serbatoio in esame, a differenza dei precedenti, ,può riempin;i più volte durante l'anno; 6) Stretta di Gannano, sul nume Agri, in provincia di Ma– tera; capaci.tà mc. 66 milioni; zona irrigabile: la valle dell' Agri e ,il litorale ionico alla sinistra dell'Agri, per l'estensione di circa ettaro 11.000; 7) invasi sui fiumi lucani Bradano e Basento, da progett>are on relazione al notevole volume di acque uti•lizzabili; 8) altri invasi e captazione ad uso irriguo delle sor~nti sa'lentine e, in particolare, dei torrenti Chidro e Burano. L'importo globale della spesa prevista per le opere di cui ai numeri l a 6 è <li circa 10 miliardi di lire, a totale carico dello 6talo, come si è già detto. Gli invasi sono destinati soltanto allo immagazzinamento delle acque ad uso irriguo e, eventualmente, on pa11te, per uso potabi'le, data la crescente deficienza d'acqua che da qu:akhe tempo affligge l'Acquedotto Pugliese. All'Ente 5arà affidata la manutenzione e l'esercizio dei serbatoi, nonchè la cana!izzazione maestra. L'ordine di precedenza ne!la costruzione degli invasi innanzi t>lencali, tenendo presenti il Tendimento immediato e la possibi– ·lità di assorbire mano d'opera disoccupata, dO'VTebb'essereil se– ,guente: 1) Occhito e Santa Maria; 2) Cammarella; 3) ,Alonlo; 4) Valsinni; 5) Stretta di Gannano; 6) RipMetta. In relazione ag:i invasi da costruire è prevista 1a. produzione di energia elettrica (particolarmente dall'onvaso Occhito e Santa Maria, per la mo!e della massa d'acqua immagazzinabile, e dal– finvaso delle, Stretta di Gannano, sull'Agri, per l'esistenza di rilevanti salti disponibili a vaJ!e), nella misura di circa kw. 100 milioni per anno, da impiegare ,Per il sollevamento delle acaue irrigue e per usi' vari nèlle campagne. La realizzaziol'.\ll del programma .di irrigazione è destinata ad influire sull'agricoltura, sia come trapasso da coltivazioni a reddito più basso a coltivazioni a reddlto più elevato, sia come modificazione dei rapporti tra datori di lavoro e prestatori di opèra. Una delle ragioni, invero, della povertà agraria in Puglia ed in Lucania è da ricercare nella aridità ambientale, con la quaie è connesso anche il permanere del latifondo. Con l'introduzione del fattore idrico, mediante l'irrigazione, nel processo produttivo, si rende possibile lo sviluppo de!le piante .foraggere, degli òrtaggi, degli alberi da frutto e di talune piante industriali, con conse– guente aumento della capacità di stabile assorbimento de!la mano 4' opera agricola, superando il grave fenomeno del bracciantato in zone molto popolose. Per J'attuazione della irrigazione mediante l'utilizzazione del• . l'acqua racc<1lta negli Invasi, è prevista la costruzione di tutta una rete di canalizzazione adduttrn:e. Le relative opere inreressano globalmente un'estensione di circa et-tari 65.000, onde, valutando la spe!a nella cifra media di L. 125.000 .per etbaTO, si ha un CO'I'· rispondente costo globale dell'ordine di Jire otto miliardi, da ri– partire tra il Ministero dell'Agricoltura e gli agrico!tori interessati, nel periodo di cinque anni prefissato dai ·tecnici per il compimento . dell'opera d'irrigazione nel suo complesso. Sono poi da considerare tante .a:ltre opere da compiere per J:utilizzazione a scopo irriguo dei liquami di fogna (per es. a Bari); delle acque delle sorgenti litoranee (per es. del Chidro e del Burano, sulla costa ionica tra Avetrana e Manduria, in pro– vincia di Turanto); delle falde .freatiche, che sono molto impor• tanti. L'insieme delle possibi,lità in ,parola, ciascuna di per sè modesta, è imponente, potendosi prevedere, '!el tempo, un'esten• sione di terreni cosi irrigati non inferiore a centomila ettari. Cal– colando, per far ciò, ~na spesa media .di lire duecentomila per ettaro, la spesa globale risulta dell'ordine di venti mlliardi. Complessivamente, dunque, l'impOllto dei lavori da prendere in considerazione, sia per i finanziamenti del Ministero Agricoltura, s'ia ,per i contributi degll agricdltorl proprietari, ascende a ven– totto miliardi di lire. li tempo necessario per 1' attuallione delle opere ,è prewsto in cinque anni per .quelle di CQtlalirzazione (con

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