Lo Stato Moderno - anno III - n.14 - 20 luglio 1946

,- 330 LO STATO MODERNO messe di fiatto. Con ciò non vogliamo .certamente negare che ia legulazione del lavoro, con lo stabilire minimi di condi– zioni 11.lll1ane .di ,vita per tut_ti, non abbia dato frutt'i ooncreti e indx,pemflbHi per la civ11tà ed il progresso sresso e abbia soprattutto imped'ito quegli abwi che in ,passato fomenra– rono ribe.Jlion'i ed odi e rattristarono i!l periodo aureo deil- 1' evoluzione della tecnica produttiva. Ma semplicemente ri– leviamo che, se si sforzano i limiti delle natura:i possibilità, si rischia di compromettere tutta l'opera intNlpresa. Oggi è '<li moda equivocare rul termi.nie di capitale, mentre ove qumo abbonda unimrnente al rispellto della libertà dell'ini– ziativa 111dlividual>e, oome in America, l'operaio specializzato e l'impiegato p~ono normadmente permettersi già qualche \usso, quale .quello di possedere una piccola automobHe e, magari, d'indossare alla sera .il disprezzato abito borghese Idi società, ecc. fer diffondere realmente il benessere nelle-dlassi meno abbienti non vi sooo quindi ricette o dogmi cdl4ettivi6tici, tutte cose che inciderebbero troppo !Profondamente sulla no– stra debd)e strutturo. Bisogin,a,inv.ece, avere fidu.cil nel na– turale evdlversi dell'economia ~. seg'llendo l'esempio dei nostri pad[i, continuare con tenacia a lavorare tendendo a riC06truire quanto è stato rnomlmente e materialmente di– Sbl\l(1o,a ricostruiie anohe quel « risparmio familiare » ohe è alla base della tranqwllità ,del progresso dei singoli e con– seguentemente di ,tutti. L'I\Jomo mai potrà dirsi libero- senza un minimo di propri.età. EMILIO 'J!ACCANI GLI INSEPARABILI Chi? Ma Corbinc e ScoocimaJ7o. I frratelli 8iamesi del– la finrpmxi. ti'aUana. Ne,/,le more 't<,lelila crisi governati-va i due nomi hat11'4] sub.Uo .ICNiU ,e bassi: ma al,la · fine si è preferito 1IOJI mutare la pariglia che ha 1trosoi.110l;o fi~ il caMOZ– zone cl:ell'econo-m:iu ~- Troscinato oome? n Corbino, cc– me è a tutti noto, è Ùn Jibe:rista convinte: tem,e ogni -i:nter– vento gpuernoxivo; vuole che Ja ripresa della . nostra e001W– mia 8ia soprattutto opera dei ~. non impacciati da bar– dature postbelliche. Scoocimawo, ;nvece, è un comunista: per ragùmi oontingeinti fa q-uiakhe ~ alla libera ini– ziativa dei privati; ma il fiM che si propone è sempre quel– lo: riumre nelle 11lllni s/JaJIOU tutte le leve ck{ romando eoo– nomioo. Come qu&ti due mi:nistri ,possmw 'a1ldare d'accordo Dio solo sai Se uno <licie bian,oo, l'oltTo dice nero. Se W10 VtlQl prendere un /provvedimento, l'altro /,o sconsigUa. E così ma. Purtrpppo questo icUssidio di conceuoni è vent.lfto ben:e in chiaro durantJe le discussioni per il ICQTntme progMmma go– vematioo. CorbintJ, sorretto dai democristi.am (i quali,, sia ~ tra parentesi, preferisdlmo -far tµJgliiere le castagne do/, fuoco da un indipendente), ha propugnato una politioa di solida difesa ®Ila lira: forse oon argpmientazioni troppo ri– gide 1na oerto 0011 ,un te,cmoismo che gU altri nemmeno si sognano. Scoccimarro, wrrett.o do.i comtmisti, ha propugnato il rialzo .dei salai-i, dimenticando, \che questa politica porta diritto al.finflazitmie. I socialisti, come al solite, ,wn avevano ,una politi,ca. Ben capitkNIO clw il rialw dei sa«Jri deve ac– oompognarsi ad un aumento della ,produzione ed anche del– la prcduttivitd della ~ a opera. Ma, ricattati dai comu– nisti, per via delle prossime eleziom, pencokiuano da UTM parte e dall'altra, -senza decidersi ,per tuna politica trensata: e alla firre vennero fucri con la trovàta de/UJ ri.cluzio-ne dei prezzi. · Da questo tira Je moJlu è venuto fuori iÌ « premio della repubblica », oicè la soluzione ,peggiore di tuttle. Soluzwne che Tioorda rrwlto da vicine i premi del dece1131/<Jl,e e diel– l' impero. Ma \quando si tratta di wkl.i rum ~ guarda tanto · Legf!,ete PAESE LIBERO Settimanale Politico Indipendente ESCE., A MILANO IL LUNEDI' per il sottile. S!)luztme -peggiore di tutte perchè rìJ)Otl,e la remu:nerazwne del liaooro sul te,,,reno .p,at,emaJ.istico: non si paga quan/lo il. lavo,ri.rore dfettivamente dà m lavoro, bensì lo si paga sec01Uio la concezi,one del panem et circenses. I lavorotori aovrebberro essere ri primi a ribell~ a questo si– stema ormai troppo in 1X>f!IJ, in I.taJ-ia: ma d,ubito che essi sentano veramente l'affronto che /ore si fa (X)1I Ja conces– sione di premi piÌl o meiw giustificaU. Il cosidae-tto piano uonomioo « wmune » dei p,arutì al govern.o è dunque frutto di. un oom,promesw tra esigenze im– mediate ,e pt>stutati po,itici, ~ 90me ,tutti i oompromessi non acront,enta nessuno. Facìl.e è prevedere che ben presto ver– ranno al pettrne i nodi economici, e tanto più samnno gros– ~-i e ditf icui da 8brogliare quanto più ci aw.icineremo aN:e elezioni politiche. Ogm par.tito, in <dtre parole, oercherà di getta.Te sugli ,altri le colpe del m,moato aslllOlvimenbo dei.l'ac– cordo e<,-or,,omico, nde giusJ!ifworsi di fronte agli elettori e procacmrsi voti. Se ne ha un esempic aon la bella trovata deNa in=ionabizzazioo-e delle in.dustriieeletilriche che poi, neJ programma de~per-iano, è p;ioonttJta -soro riqeroo di prov– vedimenti per rwrwi,ni-zzare l'industria seamdo la via da se– guik che meglio risponda aU'mteresse dell'ecpnomia nazio– nale. Dico bel/tJ trooota, o incomprensibile tTovata, perchè quest.o govimw, in quanto governo provvisorio, non ha fa– coltà aicuna di mutare rodicolmentJe la strottt#'a economica del Paese. E poi, se anche ,~ avesse l'autorità, deve trove– rebbe ,j sOÙÙ per operare tali modificazioni? La finanza sta– toi.e è boccheggiantie. I oapital.t ita&mi seno imufticienti per la ricostruzione delle 'imprese elettriche. I capitali stranieri, certo, 11011 -varcher~no ~ nosbra frontieltJ., se spaventati da provvemmenti nazwnaI.izzaton presi alla chetichella; senza alcuna preparazione tJecnica e pnanztaria. L'accoglienza della CostituentJe ol, programma, g,ove,rr,a– tivo non è sf!aJ;acalorosa: solo i deimccristkrini hanoo oP· plaudito. E si che si ~ di WI programma concorda.to tra i vari partiti. Altro .s-egno di fragiUtd dell'accordo. Ep– pure, in una 5-ibtlazione come la nostra, ppch-e e sku.re sono le vie obbligate per uscire ddl marasma ecorwmico. E focile dourebbe esset"e individuarle. Purtroppo i vlrri partiti si preoccupane più dielle prossime elezioni che rn;m del 'V61'0 riassetto della ,nqstJro ecQTIOmia: e oongon f tWri,, ~ì, pro– posre strampalate che seroon 8ol.o cope rpofoere negi.i ,pcchi dei gonzi. Il mito della CostittJente, ccme tutU i ,miti élla– lian:i, sta svanendo. L. L.

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