Lo Stato Moderno - anno III - n.14 - 20 luglio 1946

LO STATO MODERNO 327 rà una -politica agrru"ia dominata ,da-i,produttX>ricereag:ricoli, sarà il successo che liinalmente arriderà ai -tentativi di sbloc– care una siruazione bancaria ohe forse è l'unica cosa che il fascismo ci ha Jasciato in condiziorn sane .per mettere in mano ai ,preti quafohe ,grande banca- di interesse nazionale. Risultato sarà iiJ: corporallivismo di ,Gronchi, 1,arà quello ohe ci può attendere quando la Confederazione del lavoro as– sume in _pieho le .resporusabilità ,governative in .regime ca– pitalistico (nel quale non si ,può procedere ad alCUlil.8 rifor– ma di struttura, ma i'll 'cui bisogna procedere ad un'azione governativa che rianimi le condizioni obbiettive senza le qu~li la produzione in regime capitaJistico 111On può svol– gersi). ,I dmltati ~aranno i medesimi di quelli ,conseguiti in un anno di governo di .C. L. N. in ,otri non ,si fanno pagare le tasse per .poter bloccare i -licenziamenti, Jn cui jJ mini'Stro de1 Tesoro fa esattamente l'opposto dè) ministro ,delle Fi– nanze, in cui il ministro· deitle Finanze non sa che diavolo faccia il P,residente <lell'I. R. .J_, .m cui jd Governatore della Banca d'Iitia~ia prende ,pubb11icamente .posizione contro il minist.ro del 1 Tesoro, ,suo compagno di partito, 1n cui il Pre– sidente deMa Confindwtria tiene un l:inguaggio -esattamen– te opposto a quello del miinistro deill'Industria, in cui in de– finitiva (lo si ,può <lil'e senz'<li,ronia, per fortuna!) l' econo– mia lia fanno le banche e ,può <lirsi fortunato chi riesce a capirci quakhe cosa. Concludendo, il risultato non potrà es– sere nelia migliiore delle ipotesi ohe -uno: dhi contiinuerà a pagare sarà il solito Pantalone. Anohe per qu,anto concerne l'elaboraz,jone delle nuove istituzioni, che è il terreno specifico intorno a cui si è -svol– ta la campagna elettorale, i tre ,partiti di massa sono costi– tuzionalmente .i,ncapaci, ,data la siruazione che hanno crea– to essi medesirw, di soddisfare a .quelle aspirazioni di lar– ghi -strati ,detla nostra opinione pubbliica che essi hanno .pur raccolto nei loro prog·rammi. Gli Italiani vogliono un effettivo decentramènto ammi– n'istrativo e quell'autonorrna Joca1e ohe centinaia di oratori, specie democ.istiani, g,1,ihanno promessa -in rrngliaiia di oo– m'Ì7Ji;ma la Cos~tuente dei tre parlliti di massa ,non potrà dare alcuna autonomia ai Comuni, retti da Sindacati ade– renti ai medesirrn !Partiti, e questo grazie •al modo demago– gico con cui 1ronostate da essi condotte le elezioni ammini– strative. Se i candidati dei lire ipartiti.fussero stati sinceri nel sostenere la ridtwione dci ipoteri del!'autorità tut'Oria e lo smantellamento delle pref~ure oosi avrebbero impostato la campagna elettorale ammmistrativa -su di un energico ~ sano 15forzodi riassestamento dei bilanci eomunali con forti inasprimenti dei tribUJt:i locali. Grazie alla demagogia con cui è 1Stataoondotlia la campagn•a elettorale amministrativa, spe– cie da parte dei democristiani, che hanno temuto di alie– narsi i voti dei contribuenti abbienti (è bene denunciare questa demagogia conservatrice· che è ancor più ,pericolosa, perchè meno giustificata, della demagogia sovversiva), i n6- stri Comuni demoorat!ici sernidi-s.5estatièontinueranno a chie– dere al,Jo Stato integrazioni <li ,bilancio e l'autonomia amm'i– nistrativa continuerà, come ÒUlrante gli ottant'anni del Re– gno, ad essere uno slogan òi ,propaganda elettora:loeo l'og– getto ,di srudfo di alouni amministrat!ivisti. Gli Ita-1iani vogliono (ed i partiti l'hanno loro promes– so) lo snellimoento del!le funzioni sfata 1 1i e la sburocratizza– Zlione >di questa nostra ,putrefatta carcassa statale; essi han– no udito m rrngliara di comizi le ~aratorie a salve contro l'immensa ragna-tela burocratica .ohe soffoca itl nostro Pae– se; ma ,i partiti di mas.5a a'l ,governo = hanno alcun inte– resse a procedere ad un energico repulisti poiohè troppe sono le eiloientele. da sistemare in un comodo, se pur ;poco redditizio, •impiego statale, ,poiclìè troppo ,instabile ed in– certo sarà il loro governo .(quando d ministri non governa– no debbono governare buroorati) e po!chè il corporativi- ' smo :iooito neC ,programma democristiano, lo stahl:lismo in– sito nel (Pfogramm'a comunista, e I.o spir•ito un ,poco borbo– nico di alcuni ministri socialisti portano ad un fataie raf– forzamento dell.'onnipotenza burocratica. Av.remo così, anzJchè una, du'e burocrazie onnipotenti: quella tradiz>iom1lmente ·-)ligia allo Stato e quella ligia ai par– titi ohe questi riwcimnno a far penetrBJ'e nei ministeri per assicurarsi .,;ervitori fidati. Il popolo itahano vuole tma costituzione che garanti5ca la pos.9ibi\ità di durata e ki stabilità d~i Governi. I partiti di massa 5ono costituzionalmente incapaci di assicura~i uno stabile governo ,perohè per opposti motivi hanno tutto l'in– teresse a mantenere un.a situazione flui-da dato .che il go– vernare insieme costituisc·e ,per ognuno dei tre -un tempora– neo compromesro e ognuno .dei tre tende o creare una si– tuazione che gli permetta di assumere da solo le responsa– bil,ità del governo. Di ,qui il ,nostro ,pessimismo .scl1a bontà della nos~ra futura costituzione repubblicana; noi sappiamo infatti che l'optimum costituzionale, ossia un regime &e tutti i cittadini si sentono solidalmente impegnati a difende– re perchè in esso tutti si riconoscono, abbisogna di una Costituzione nell'ambito della quale i partitti si pongano in concorrenza e non di una Costitu2'lione al serviz-io dei partiti. 3) Paga Pantalone. , E a coprire de spese della cattiva ,politica eco,nomica dei tre pa,rtiti di massa si dOV1Tà far ,ricol'SOal solito Panta• Ione. Il povero Pantalone, inJipiegatod·ello Stato, che si vedrà chiudere in faccia le porte della C. G. d. L., la quale ri– fiuterà di far proprie Je sue legitime richieste di non mo• rire di rame, ,perchè il compagno Di Vittofio e il compagno Grandi non vorranno mettere in difficoltà ,il compagno Scoc~ cim-arro con richieste .di aggravi sul bilancio statale; Panta– lone, reduce da dieci anni di ,guerre combattute in tutti i fronti e ,dai crunpi d~ concentramento di tutto il moo.do , che non nusdrà a vincere H protezionismo o4igarchico del1e Commissioni inferne ~lette su l:iste dei ,partiti di massa;, Pantal~e· artigii-ano,piccdlo fadustriale e commerciante one• sto' (ce ,n'è ancora qualOl.l!llo in Italia) ohe, il1uso, ancora ere-, de negli j<lea:li di operosità e di correttezz·a comrrrerc'iale, che non ha ratto borsa nera e che non è capace di inmgare a Roma favori gQVematiV'i,e che dovrà pagare le spese delia, guoora perohè, Jui, i suoi libri contabili li tiene aggiornati ca-– me gli ha insegnato suo padre e la finanza non scherza, men– tre bornaneristi i,n g-rande stile se ne infischiano d1 tutti gli agenti ,del fisco di questo mondo; .Pantalone, pensionato e J_jiccoloredldifuario rovinato d'aM'inflazione ed jn.capace di reagire al: peso di tante disgrazie; ,e finahnente -il Pantalone dei Pant>aloni, il pkcodo cdltivarore diretto di tul!ta Italila, che in brewssirno tellllPO vedrà ritornare i1 periodo ,delle va;cche magre e che vedrà !Presentarsi per il .sakl.o if conto d'elle guérre perdute e delle spese d1 ricostruzione con gli interes-si delle centinaia di mlliaTdr ohe .nèl frattempo i:I. _go– verno andrà alleg,ramènte distiibuen.do con decreti min?• steriali (senm neppure ,il controllo del' Parlamento, visto _che gli onorevoli deputati ,alla -Costiiruente sai:anno in tiutt'altre faccende affaOC'Eln<lat'i) ai più furbi' e<l ~i ,più forti. , Che sarà ~ntalone a far le .spese del governo dei ,tre partliti di massa è provato ,dall'attuale al!teggiamento del mon- · do delh finanza e .della @ande indlllitria, il qua'1e (a parre qualche reazionario impenitente viziato di srupid'ità c'oo– genità) ha già scontato l'avvento ,dei b'e grandi e •9i è ormai orienta,to verso una polilli.ca estremamente avanzata nel ri– guardi ·delle -aviangua-rdieoperaie, certo di trovare ll'rla oon– liropa,-tita µi opportunamente \:losate concessioni governative. I grandi .tndustriru~ oono certiamente meno astratti e dogmatici .dei teorici .antfifascisti. ~Conf:tnua) GIORGIO DIENA ,

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