Lo Stato Moderno - anno III - n.13 - 5 luglio 1946

LO STATO MODERNO POPOLJ D'EUROPA ,ALLE URNE In questi primi sei mesi .del 1946 è continuata la serié, iniziatasi subito ctt>pola cessazionç delle osti.:ità (cfr. l'articolo dello stesso titolo pubblicato nei numeri 1 e 3 di quest'anno di Stato . Moderno), delle consultazioni elettoraii dei paesi d'Europa usciti dalla guerra, allo scopo di dotarli di corpi rappresentativi rispondenti nel:a loro composizione agli atteg– giamenti postbellici dell'opinione pubblica rispettiva, quando non 'si trattava di ricreare ex novo una vita parlamentare libera, che in Italia ad esempio, non esisteva più dal 1924, e nella magg\or parte degli altri paesi dal'l'epoca dell'occu– pazione tedesca. Con queste nuove consu'.tazioni quasi tutti g'.i Stati già bel:igeranti d'Europa si sono oramai dati i loro Parlamenti del dopoguerra, o almeno un'Assemblea Costi• tuente destinata a divenire essa stessa o a pr,eparare il Parlamento: anzi la Francia è già alla seconda consultazione, che dovrà essere seguita da 11.111a terza, ,per una stabile Assem- 1,!ea legislativa, forse già nel corso di quest'anno. Il primo paese che ha ;avuto nel 1946 ·le elezioni è -stata l'U.R.S.S., il 10 febbraio; ma qui l'appello alle urne non presentava che un interesse molto relativo, trattandosi di uno Stato 11 partito unico con manifestazio11l ;bbligaté a carat– tere plebisci~ario. Su 101.717.686 elettori iscritti votarono ben 101.450.936, pari al 99,78% e di questi, 100.621.225 (99,18%) si pronunciavano alle elezioni del Soviet ,dell'Unione, e 100.603.567 (essendoci qui stato un numero maggiore di schede nul[e) a ,quf:J.le ,deiL .Sowet delle Naziona!l.ità per il.« blocco dei comunisti e dei senza partito » che era la sola lista ammessa, formaw per designazione delle organizzazioni di partito, dei sindacati, delle cooperative e di altre organiz– zazioni ufficiali, con una ce,·ta anal_ogia con quanto avveniv,a in Jta;ia in base alla legge àd 1-928: mentre a coloro che avessero avuto ve!Ieità di opposi:>:ionenon restava altro via che di votare scheda biancà. In sostanza i risultati segnano un ulteriore pedezionamento ·in senso ,plebiscitario su quello delle elezioni precedenti (12 dicembre 1937), le prime fatte a suffragio generale, diretto, egualirario .e segreto, quando , votanti erano stati 91.113.153, cioè il 96,8% degli iscritti, e il 98,6 o/o .dei votanti 1Si•era ,prom,mciato per la .lista uffi– ciale. Così furono eletti i 1339 ,deputati del'le due Camere del Soviet Supremo. Anche le elezioni .greche, che pur si differenziano dalle sovietiche, in ,primo_luogo per la ,pluralità delle -liste presen– tate, fanno in un certo senso a sè, nel quadro delle consul: tazioni p'bpolari d'Europa,' La questione delle e:ezioni greche era. da tempo all'ordine del ,giorno, non solo della po"1itfoa locale, ma anche di ,quella ,internazionale, dovendosi ad un tempo dare al paese un ,governo stabile (dalla liberazione, ottobre 1944, vi si erano succeduti alla presidenza del· Con– siglio, qualcuno con più di un gabinetto, Papandréu, P:a, stiras, Vuilgàris, lo stesso ·reggente Damaskinos; KaneJIJ.òpulos, Sophùlis), decidere la questione istituzionale; permettere il :itiro gelle truppe britanniche di occupazione, e risolvere così 1 1 conflitto che su questo punto divide asptamentè Londra da Mosca: e da, tempo si era· stabtì 1 ita per J.a consultaziom; la data del 31 marzo, e si era disposto un sistema di con– trollo della libertà della consultaz.[one medesima. a cui parte– cipavano con un. numeroso stuolo di osservatori Gran Bre– tagna, Stati Uniti e Francia, mentre ru.R.S.S., invitata, v'i si era -rifiutata. Parallela al rifiuto sqvietico di partecipazione al controllo era fftstensione, da tempo decrerata. dell'E.A.M .. la fotmazione politica a tendenza comunista, cqe negava a priori la possibilità di libere elezioni. E' da notare che anche l'organizzazione di 'estrema ,destra, ,denominata con la lettera dell'alfabeto « chi » aveva chiesto, invano, il rinvio delle elezioni per poter presentare ipropri candidati .. Le elezioni furono, secondo gli osservatori stranieri, asso– lutamente libere: formula certamente troppo ottimista per qualsiasi elezione balcanica, essendo difficile, speèìalrriente nei piopoli' paesi, evitar~ ogni forma di violenza o di intimi– dazone; ma tale testimonianza dà pure una certa ,garanzia. L'affiusso alle urne fo del 60% -degli iscritti, in confronto del 70% dell'ultima consultazione: del 40% di astenuti .gli osservatori stranieri ritengono che solo i!' 9,3% si siano a-5tenuti per ragioni politiche. Ciò premesso, i suffragi anda– rono nella misura di 602.147 su, 1.117 .000 votanti ai popolari (monarchici moderati), 64.279 all'estrema destra . del ,gen. Zerv"as, 209.738 all'Unione Nazionale (coal-iz1one di centro dei « socia'.democrltici » di Papan<lrèu, degli unionisti di Kanellòpu'los e deil'ala destra liberale di Venizélos) che non si era pronunciata sulla questione istituzionale, e 159.244 ai liberali repubblicani di .SophlÌlls. Maggioranza assoluta, q~n-. pi, di monarchici temperati, che hanno ottenuto, insieme coi minori partiti affini, 220 seggi sui 357, e che pertanto, dopo un éffimero gabinetto di coalizione centro-destra presieduto diù presidente del Consiglio <li Stato, forma,rono (18 aprile) un ministero. omogeneo sotto la presidenza di Cialdàris: ma diò non significa affato sicurezza di un esito favorevole àl"la monarchia del plebiscito dell'l settembre, se, com'è presu– mibile, 'Vi parteciperanno anche gli elementi 'repubblicani astenutisi il' 31 marzo. In conclusione, se il Governo potrà ora contare su una maggioranza precisa, anohe se· non ecces– siva, alla Camera, la situazione nel Paese non può dirsi, dopo le elezioni, ancor?, 5'1:abilizzata. . , Notevole anaJogia fra di loro presentano i risultati delle elezioni nei paesi occidentali. Nel Belgiò, che ha votato il 17 febbraio, è riuscito in· tes1i/1 •alla Camera il partito social– cristiano, erede del partito ·cattolico di anteguerra, con 91 seggi su 202. ciò che costituiS'Oe un incremento di .I9 sui' rrsulitati del 1939: i_nferiore comunque. _ai 23 seggi già occu- 1 pàti dai gruppi di <lestm ora scomparsi dei rexisti e dei nazionalisti Hamminghi, i cui ruffragi, in quanto abbiano potuto esercitarsi, si sono _evidentemente. riversatj in linea di massima sui -5ocial-cristiani. Seguono i socialisti, con 69 depurati di fronte ai 64 delle elezioni precedentj, i comu– ·rifsti, con 23 in luogo di 9, i liberali; scesi da 33 a 18, a profitto ·soprattutto. dei socialisti, una parte' dei ·cui voti del e 1939 si è spostata a sua vo'.ta più a sinistra. Infine l'Unione D,mocratica Belga, moviplento cattolico di sinistra, ha avuto un solo seggio. Si noti, a propQsito di qu~te elezioni, che ben 322.000 elettori sono· stati esclusi dal voto per motivi politici, e che le donne, cui il diritto elettorale 'è stato ormai concesso anche Jà, •non sono state per -questa .vdLta ancora ammesse aa èsercitarlo, ' Il partito social-cristiano -non è stato tuttavia in grado, pur avendo ottenuto il,45% dei seggi, di dar vita ad una coalizione di governo, ,perchè la linea di demarcazione corre piuttoito .fra esso e g;i altri ,partiti, tutti ostili a Leopoldo III, ohe i social-cristiani al contrario sostengono -e su cui avreb– bero voluto ·interrogare specifi<,amente il paese. Anche j socialcomunisti, _che totalizz,ano insieme 92 seggi, rion sono per altro in grado di formare un proprio gabinetto, onde il gn.1;ppetto-dei liberali resta in definitiva arbitro della situa-· zione. E, ,poichè questi hanno preferito una soluzione ·dl moderata ,sinistra, dopo il rapido ritiro del governo esclusi-

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