Lo Stato Moderno - anno III - n.13 - 5 luglio 1946

Abbonamento per un anno L. 418 soc. An. RUUO EdltOTe - Milano Via Meravigli N. 7 - Telef. 81.971 conto cor,,.,,.te post<Ue N. 3/30908 Esce il 5 e il 20 di ogni mese LOSTATO MODER ORlTJ.CA POL1TJ.OA EOONOMIOA E SOCJ.ALE Anno Ili · N. 13 5 LUGLIO 1946 Una copia• L. 20 .SOMMA RIO MARIO PAGGI: Sondaggi . p;g. 289 L..L.: Scioperi statunitensi . pag. 301 ARISTIDE FOA: Note sulla riforma agraria • 291 DOCUMENTAZIONE: La costituzione francese VJTTOR: Viva la Francia! . • 294 resvinta il 5 maggio 1946 (fine) » 302 ANTONIO BASSO: Popoli d'Europa alle urne . • 295 Quale repubblica! . » 305 VITTOR: Antifascismo: ieri ed oggi. • 297 Ricordo di. Pari.de Baccarini (Egidio Reale) • 305 ARTURO BARONE: Analfabetismo e repiibblica 298 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA . • 306 • GUSTAVO PREDAVAL: Cambi e preni iuterni RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA. )) 307 )) 299 EMILIO TACCANI: Per w, miglior sistema /i• RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA ,, 309 scale • 300 NOTE QUINDICINALI » 311 SONDkGGI 'l Dalla politica interna alla politica estera nulla è che dia affidamento che là nostra economia non sarà facile in questo inizio di vita della democrazia ita- votata al naufragio il giorno in cui dove'ssero cessare liana. ' le forniture dell'-U.N.R.R.A., unica, per ora, salvezza Nella vita interna riaffiorano i medesimi incon- del nostro bilancio; la lentezza l).el rinnovo e nel venienti lamentati dal 25 aprile 1945: impossibilità ricambio della classe dirigente, tuttora dominata dai di formare un Governo omogeneo poichè l'accordo quadri dei vinti del 1922, mentte incertissime ap– dei tre partiti di massa (con relativo contorno) appare, paiono le battute di esordio delle nuove generazioni, destinato a ripetere gli indugi e le incertezze dei e precisamente di quella maturatas~ e di quella nata governi del C. L. N.; non felice e non sicuro avvia- durante il fascismo, problema, questo che è forse il mento costituzionale, poichè immediata è appàrsa più grave, direi fondamentale per l'immediato do– la subordinazione dell'Assemblea Costituente alla mani della repubblica democratica italiana. direzione dei grandi partiti, come previsto in questa Ciascuno degli elémetiti così enunciati merite– rivista qualche numero fa; persistente incertezza nel rebbe un esame e un apprezzamento analitico; ma campo dei p!ccoli partiti, e in specie del partito re- basti per ora l'averli sommariamente -indicati all'at– pubblicano, la cui incapacità ad adeguarsi alla nuova tenzione dei lettori, perchè essi costituiscono in realtà situazione. a rinunciarE! allà sua « storicità » ·chè - il filo conduttore, il segreto, l'intera logica di questa per uno di quei paradossi èari alla storia italiana - nostra storia attuale, il demone insomma del nostro è quanto di più antistorico si possa immaginare, fa domani. E il peggior·guaio sarebbe che, misconosciuto · gravemente riflettere sulla durezza della lotta anti- il· demone, si pensasse al domani con criteri mera– conformista a cui sono .chiamate le nuove generazioni ment~ restauratori. C'è veramente da temere che - italiane se la democrazia si ha da fondare sul serio; superate le nostalgie monarchiche - si pensi da ta– (e a questo punto si potrebbero fare anche riflessioni luno - che oggi molto può - che non resti altro che sulla perennità della posizione salveminiana in Italia, 'mutare in repubblicana la vecchia tradizione costi– necessitata e solleci41,ta dall'eterno giolittismo inteso tuzio11alistica, e il nuovo Stato è fatto. Questo signi– nel senso tradizionale di conformismo e corruttela ficherebbe dimenticare che la crisi fascista fu anche dell'ambiente politico ufficiale, romano e periferico), una crisi del diritto costituzionale, che oggi il Parla– la probabile incapacità del Governo a formulare un · ,:pento ha già· dimostrato disfunzioni gravi nella sua Piano organico tli carattere economico e finanziario soggezione a un potere estraneo all'Assemblea, (la

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