Lo Stato Moderno - anno III - n.9 - 5 maggio 1946
LO STATO MODERNO ' 201 lL PROBLEMA DEL CONCORDATO -- (Continuazione dal numero precedente) - II Papa Pio IX era quasi consider~to un traditore: ,anche tener conto prima di propugnare revision1 non assolutamente come pontefice lo stesso ebbe a condannare solennemente il necessarie. 1 liberalismo che for~aya invece l'anima dei movimenti politi9i Comunque, nelle scuole medie e inferiori l'insegnamento del Risorgimento. La Chiesa apparve alleata indissolubile dei è vincolato anche oggi a direttive e programmi, ed in genere troni e delle reazioniè complice di molte persecuzioni dei l'educazione primaria ha u_n carattere tendenzia'lment!Y dog– patrioti. matico, salvo sviluppare in un secondo tempo lo spirito cri- Ciò poteva spiegare una passione politica profondamente tico, così da permettere all'allievo di farsi. magari superatore avversa ad ogni pacificazione, molto più che agli eventi po- e demolitore delle dottrine dei suoi maestri. litici_siassociavano tendenze 91o~o~iche _e culturali netta~ente Poichè nessuno vuole dare ingresso, nella scuola, da indmzzate verso la fotta antireligiosa m nome della scienza parte degli insegnanti faici, alla possibilità di usare dell'inse– e della cultura moderna~ gnamento ~ fine di propaganda antire1igiosa ma tutti inten- Attualmente invece l'odio antiteologico è un fatto supe- dono che l'insegnante laico osservi, sotto questo aspetto, il rato nella cultura, e se non si può dire affatto rinvigorita la più perfetto agnosticismo, non può sorgere alcuna questione religiosità rispetto al 1870 è certo- che il problema religioso attinente alla libertà di coscienza degli insegnanti medesimi. ferve sotto aspetti allora imprevisti. Si tratta allora di considerare se, facendo intervenire nella Inoltre la Chiesa cattolica ha preso una posizione solenne scuola un insegnante ecclesiastico, si violenti !a Hbertà re'li– contro le autocrazie e ,le tirannidi io difesa della persona giosa dei discepoli. Il che non avviene, solo che si permetta a umana affiancando implicitamente, se non espressamente, i costoro di non frequenta-re, senza alcun danno, i corsi di reli- - movimenti di rinascita della -libertà. gione e si consid~r-i l'insegnamento religioso non come inse- - Turbare, fuori del necessario, ile relazioni fra Stato e gnamento necessario ma solo come insegnamento complemen– Chiesa in omaggio semplicemente a postulati dottrinarii sa- tare e non allo scopo di dare alla scuola uno specifico indi– rebbe fuori luogo. rizzo religioso, ma allo scopo esclusivo di facilitare una forma E' tuttavia assolutamente certo che alcuni problemi di di cultura ad una maggioranza di cittadini che di fatto pro– revisione del• Concordato esistono nè si possono ignorare O fessa una fede religiosa determinata. dissimulare per puro spi,rito di opportunità politica. Accennia- Lo Stato, demQ{'raticamente•inteso, deve essere il servi- mo soltaAto a due principali: l'insegnamento religioso e il tore della società e non viceversa. Non vedo nulla che con- matrimonio. trasti con lo spirito bico e liberale nel fatto di uno Stato che, 3. _ L'insegnamento religioso nelle scuole di stato è viva- nell'espletamento di una funzione culturale, tiene conto dei cemente contrastato dai sostenitori del laicismo, in nome della voti di una maggioranza senza in alcun modo dare a que– libertà religiosa e della neutralità di un regime democratico sta maggioran~a qualsiasi privilegio giuridico e senza in alcun verso le varie fedi, da lasciarsi esclusivamente alla coscienza modo pregiudica,re la libertà della minoranzà:-dissenziente. individuale. Mi sembra quindi che un problema dell'insegnamento I cattolici, come è noto, sostengono che, a prescindere religioso, allo stato attuale delle cose, non possa ragionevol– dalla considerazione che la religi~ne da essi professatà"~abbia mente sorgere e l'art. 36 de1 Concordato possa rimanere an– una sanzione e un valore sopranaturale ed esclusivo resta ìl che per ciò che concerne fa scuola media, nella quale anzi è fatto positivn che i)rcattol-icesimo è professato dalla enorme utile che l'insegnamento della dottrina religiosa· formi parte maggioranza degli italiani i quali pertanto hanno acquisito un integrante della filosofia. certo diritto di preminenza e di tutela, in quanto lo Stato noq Il professore di filosofia naturalmente non avrà meno- può ignorare il fenomeno religioso, pur disinteressandosi di mata la sua libertà, nei limiti del programma di Stato, svin- professare per proprio conto una rel~ione. colato assolutamente da o~i riferimento o scrupolo religioso. In realtà se l'insegnamento religipso è considerato come La rappresentazione del dualismo o anche del conflitto fra complemento della cultura e della educazione che lo Stato religione e filosofia costitufsce elemento essenziale dello svi– intende facilitare alla ~aggioranza dei suoi cittadini nelle_ luppo dello spiritò critico e serve, assai meglio di qualsiasi pubbliche scuole, col pieno rispetto per l'indipendenza di preg-iudiziale antireligiosa, alla formazione di una salda attitu– coloro,che da detta forma di cultura e di educazione inten- · dine dialettica, di una completa coscienza, di una salda cul– dono prescindere e senza che nessul\o sia menomato in qual- tura e vita morale. siasi diritto o interesse giuridico a causa della Sila diversa re- - Ciò invece che contrasta ·assolutamente con lo spirito di ligione o della sua irreligiosità, fa libertà di coscienza e di libertà è la disposizione dell'art. 5 del, Concordato che esclu– culto resta pur sempre garantita. de da ogni insegnamento o impiego pubblico 'i sacerdoti apo- Lo Stato, specialmente nell' eoucazione primaria, potrà stati o irretiti da censura. essere laico ma ben difficilmente. potrà essere neutrale. La libertà di credere implica anche la libertà di abiurare In astratto dovrebbe essere consentita. la piena libertà di e di apostatare;è se taluno, sinceramente e in retta coscien– qualsiasi insegnamento. Ma tutti sanno che questo ideale è za, abbandona uno stato e una funzione che non è più in raggiungibile solo nella scuola superiore. grado di :i.ssolvere, non deve per questo vedersi -menoma\i i Quivi, anche secondo le leggi vigenti, la discussione sulle s~i diritti pubblici cti cittadino. materie religiose è pienamente libera. 'E' vero che si tratta 5. - Più delicata miy non insuperabile, come può sem- di una legge non concordataria ma -approvata surrettiziamente brare a prima vista, è la· questione de) matrimonio. un mese dopo l'approvazione del ,Concordato; ma· è questo _ Che il matrimonio religioso abbia gli effetti civili è or– pur sempre un dato di fatto e di diritto del quale occorre mai ammesso anche da numerose legislazioni non cattoliche,
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