Lo Stato Moderno - anno III - n.9 - 5 maggio 1946
212 I russi non sdtlecltarory> a:tfatto Il go– verno britannico ad abbandonat"e Mi– hailovitch in tavore di Tito: Molotov verso la fine del 1943 ,richiese ad Eden se ~i inglesi consigliavano !',invio di una missione 'l'USSapresso Miihailovitch. Eden rispose che era preferibHe concoo– trare ,gli appoggi sul solo Tito. A tale decisione H governo blùtannico era stato spinto da va,ri motivi: • 1) Il movimento di Tito nel com– plesso de! paese godeva di una popo!a– t'itd a.Imeno doppia di queUa di Mihai– lovitch. « 2) Continuare ad appoggiare i due movimenti avrebbe significalo soltanto porre le basi per una gueT1'a civile an– cora maggior€ quando I t€deschi fosse– ro stati es,pu, L.si. « 3) I partigiani di Tito si erano mo– strati capaci di combatter.e in maniera più efficace contro le forze d,j occupa- - zione tedesche impegnando ben 14 ài– vfsioni germaniche. « 4) Quantunque non si. pot€sse af– fermare che Mihailovitch in persona a– vesse coUa .bora.to (!OO i tedeschi, era provato che qua.si tutti i suoi intimi coUaboratori dei posti di comando l'ave- vano fatto •· \ Questi ufficiali non avevano avuto ~apporti con i tedeschi 1per inclinazJone ma iper timore dei 11)8rtiglaru di Tito. « In complesso, la decisione britanni– ca era coere<nt€ con la presa di posizio– ne di Mr. ChwrchiU, favorevole ad un aiuto a t,utti coloro che « combatt€va,no contro gli Unni•· Non ,sussiste alcun dubbio cne dal punto di vista del Tiaver la guena <ù più ?Testo 1'.)osstbi:Le con !e «ninori perdite di vite u.man.e, la deci– sion€ era giusta e fruttò a suo t€mpo « alti dividendi militari •· . « E' tuttavia veTO ohe non ne ha frut– tato alcu,no di. che la guerro è finita. Tito ha dimostrato un' ingTa.titudine · sorprendente per coloro che maggioT– mente !o aiutarono.... Quantunque i,n passato egli fosse aiutato assai più dalla Gran BT€tagn.a e da.gli Stati Uniti che non daU'Unione Sovietica, è chia.To che egl.l si attende che nel futuro tali po– sizioni debb~no essere invertite •· Gii Stati Uniti ihanno chiesto recen– temente ohe aJ.cuni uffioiaJ:i americani aiutati da Mihailovtitch vengano ascol– tati come testimoni nel processo contro il gellerale, ottenendone 1Unnetto rifiu– to. Da quattro ann.i ila propaganda di Tit.o raffigura Mihailoviitch come un « traditore•, un « !tasctsba •• un « colla– borazion(sta • ed llln « nemko de1 po– polo•· Nell'atmosfera da essa creata è ben aTduo poter sperare un giudizio che tenga conto dei meriti nazlon~li del vecchio ,gene·ra1e. « Le ,guerTe dviii ~rope<n,d.onos,pessoa con.ciude1'Si con i'esecuzione dei ca,pi della parte perdente. JLa guenra dvUe LO STATO MODERNO nmericana è la &ola eccezione che ri– COT'l'aaUa mente. Se Tito fosse saggio, , 1miterebbe 1 questo esempio glorioso di iumanitd. Ma non è da prevedeT€ che €gli lo fard. La giustizia. comunista pTo– clama sempre di essere « lnfle~ibile •· In questo senso ed in questo S€11So sol– tanto (i discoTSo poteva esser conside– rato diretto contro la Russia. Quando Mr. Churchiti parlava a FultQn la Rus– sia manteneva da tre giorni le "8Ue truppe in Persia dopo lo scadeTe del termine entro il quale essa si era im– pegnata ad evacuare il ·territorio. Quando parlò a Nuova York, questo termine era gid scaduto da tredici gior _ ni ... ». Russia ad occidente Dopo i discorsi di Wiru;ton Churchill 11 F1ulton e a Nuova York, i commenti non sono mancati. Primo fra tut4i quel– lo di Stla•liin. n direttore di Sp€ctator ci ICl'à, nell'edi toria·le del 22_ marzo, un quadro ada-ente_delila situazione psi– cologica dei rapporti fra le tre grandi Potenze, quale è risultata dai discorsi dell'ex-,premier britannico, da1la rispo_ sta del Maresctaù,Jo Sta-lin, dalle dichia– razioni dli Byrnes e di Bevin e dalla pennanen21a di .trUPPEf russe nell'Iran. ChurchiU parlò à F'u.Lton come un privato, sotto la sua sola e personale responsabiilità, mentre il Maresciallo Slailin .gli rispose come personalità ul- 1Jiciale. ChurclJill parlò - è vero - di « associazione frnterna • fra le Na– zioni di lingua mg,lese e avanzò la proposta <ii una alileanza mili tare tra Gran Bretagna e Stati Uniti, che po– teva avere significato minaccioso per l'Unione Sovietica, ma tu attaccato da Sta:lin « su passi che i! suo discor– so non conteneva •. Il tono inoltre - secondo lo Spectator - si appoggiava soprattutto, nel discorso di Fulton, sul pri!nci,pfo per cui « la pace - e la sicu– rezza po&<!onoessere gara,ntite r-ealiz- . zando ora, nel 1946, una buona com-, prensione su tutti j 1'.)Unti ,con ·l'Unione Sovietica, sotto l'autoritd generale del- 1'O,-ganizzazione del!e Nazioni Unite ed il mantenimento di questa buona comprensione peT molti anni pacifici da parte di questo complesso mondia le, appoggiato con tutte le proprie foT– ze dal mondo di lingua inglese ... ». Perchè dunque il Maresciallo Sta– .lin reagì come fece? « In parte - sen– za dubbio - in conseguenza di certi passi ingiustificabilmente PTOVOcanti del discorso di ChuTchill, soprattutto riguardo a.I possesso del segreto della bomba atomica ...; in paT'te, forse, in conseguenza di qualche diffico!td e pTessione int€rna che Tesero gradita al Maresciallo SJalin una tal possibi!itd di rafforzamento della propria , posi– zione. La sua dichi,arazione conteneva molte in.c~ruenze Tigua.Tdo ad un immagiri.ario q.esiderio di MT. Churchm che le nazioni anglosassoni dominino I! mondo ... •· • Venne poi il secondo discorso di Chutchill a Nuova York: « A questo nemmeno il Marescia.Uo Stalin potè fa– re obbiezioni. E3So metteva amcora in evidenza la n.ecessitd di ~ender più in– tima e continua la collaborazione en– tro l'U. N. Q., in idife,a. delta· carta del– l'U.N.O. ed in antagonismo e.on nessuna nazi011le del mondo, eoce.tto che con una nazione che violCL$.!e queUa carta. I-i mancato adempimento dehle clau– sole del trattato è ~a fonte più preoc– cupante di dncertezze riguardo ai fu– turo. « In una regio1~e <1,opo i'altra del– !' EuTopa e del!' Asia, concezioni an11lo– americane e conc-ezioni -rhsse si sono trovate di fron.te , € proticamenbe in tutte le circostanze le prime oÒrTispon– devano ai principi della Carta de!l'U. N.O., mentTe le seconde erano con esse in conflitto •· In siffatta situazione, Grafi Breta– gna e Stati 1.Jru1.1 01:1>wno essere assai cauti ed evitare di farsi separare da questioni contingenti, mentre debbono cercare di sostenel"? i principi del'U. ~- O. unitamente a quelile nazlioni che vi abbiano dato ,la loro convinta ade– sione. Tutto dipende, ,per ora, da.I Consi– glio di sicurezza. E' dmpoosibile preve– dere quale sarà di corso degli eventi. « Una cosa p€TÒ è certa: P€T qwnto fermo possa essere il contegno degli altri membTi del Consiglio di sicurezza, ed è essenzia,le eh€ tale cont€gno sia fermo, non vi sard tn akun luogo la tendenza a PTeffdere contTo la Russia alcun provvedimento che essa non ·si sia attirato da se istessa. Se essa. ,potrd àaTe una spiegazione plausibile delle sue azioni in Persia, ed accompagnarla con pTove evidenti, verificabili da fon– ti imparziali, eh€ te sue truppe ~tanno evacuando I la Pel"Sia, I tutti ,sa,ranno ?Ton.ti ad an.àaTle in.ccnvtro fino a mezza strada». Parlare di imperialismo britannico è inconcepibile quando si nota che le · t,r,uppe britanniche si sono regolar– mente '11itirate entro i,! tempo fissato. Dire che fa Russia' ha •bisogno di « ·ba– stionU· <li protezione è poco convin– cente. Contro cli chi dovrebbe essa aver bisogno di protezione in Persia? Se la causa di tutto ciò sono i ,giacimenti di petrolio della Persia settentrionale, la questione può venire pacificamente ed apertamente discussa. Certo è che è ben difficile ohe si pos– sa accettare una polLtica russa che per motiv.i di « sicurezza • po,:,t,a l'Union~ Sovietica a dominare militarmente tut– ti i territori con essa con,t;iinanti. Se questa tendenza si fa sempre più ma– nifesta « è saggezza o foUìa l'appello di Mr. ChurehiU perohè i'America ed il Commonwealth ,britannico si imanten· gano i1'11Separobilmente uniti?». O. B,
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