Lo Stato Moderno - anno III - n.9 - 5 maggio 1946

• I 208 • LO STATO MODERNO 1 rattato di pace e nioneta d'occupazione Mentre sL stanno ehl:borando 'i trattati di pace, i Paesi Vincitori e quelli ohe, essendo nell'orbita dei primi, hanno collaborato alla vjttoria e subìto gravi perdite in conseguenza della guerra chiedono ai vinti, oltre a lembi di territorio, anche Tiparazioni finantiarie. Tra le ripjU'llzioni finanziarie (che sono oneri ohe il vincitore impone unilateralmente a!l vinto) ve n'è una, fa moneta di occupazione, che assume una particolare configurazione \e ,presenta pecsl,jari carat– bftistiche. Nella scorsa gterra fa moneta di, occupazione appaTV'e quando gli A:lleati sbarcarono in Tunisia. In uno dei primi numeri della rivista Victory che si stampa negli Stati Uniti c'erano fotografie deffaocoglienza tributata ai soldati aUeati al loro ingresso a Tuttisi; e poco discosto si vedevano dei Tunisini che si affretta\.'ano a cambiare la moneta francese con la moneta militare d'occupazione appena emessa ma più sicura perchè garnntj,ta dalle risorse alleate. Così fa moneta militare <l'occupazione entrava fu circolazione e una gran parte della moneta francese Titornava alle banche tunisìne. Quando invece ~e Armate a1leate. liberarono ·le •regioni meridionali del nostro Paese fa moneta militarn d'occupa- • zione cominciò a circolare non in sostituzione ma accanto alla mo~a italiana; e fece aumentare Ja circolazione e il livello generale dei prezzi. Fu solo quando, con i primi pi– roscafi trlleati affluirono in ,Italia merci alleate che qu1,,Ifa moneta ebbe una contropartita sia pule esigua. La 'moneta italiana continuava a_g... essere,. usata come mezzo di paga– mento e veniw comunemente accettata; come poteva la valuta militaTe alleata essere considerata da noi moneta buona rispetto a quella 1}oca,le se non si sapeva nulla della sua sorte? . La sorte ~Ila moneta di occupazione può essere du– plice secondo che isi emette con o senza I'animus di iredi– merla. Se la moneta d'occupazione si redime la Banca di emissione 'l'itira questa moneta per farla aòcreditare al 1 Pa·eise liberato al cambio fissato dal Paese Hberatore. La moneta militarn !Siconverte cosi fa un certo ammon– tare di moneta estera che si :può impiegare per fare acqui– sti sul mercato mondiate. Se fa moneta mjlitaTe si redime le ispese dei militari 4:iberatorj 'Si possono assimilare a quelle dei turisti stranieri. Anche ,se si tratta di turisti eccezionali che non si aimitano a v.is: itarele più pittoresche contradè del Paese di cui per necessità belliche sotyi sconvojte fo ,strade e distrµtte molte città; ma hanno concorso aHa sua libe– razione. Per effetto dell'accredjtamento della moneta di occu– pazione quelle spese costituiscono una partita attiva nella b;lancia dei pagamenti -del Paese dtberato. L'onere delle spese dei militari è sopportato dai liberatori che non considerano il Paese liberato come nemico. Come noto gli Stati Uniti hanno accreditato a4nta'1ia wlo una a]jquota della moneta di occupazione. L'ammontare accreditato ha consentito ac– quisti sul mercato ,americano e ha dato un primo aiuto alla nostra economia. Se •la moneta di dl::cupazione non si red~ alla fine delle operazioni ·belliche saTà fa Banca di emtssione del Paeise liberato che ritirerà fa moneta di occupazione per so– stituirla ai vel'Santi con altrettanta moneta comune. _n Paese che -ha emesso fa moneta cli occupazione si sarà solo -addossato il costo <l~la carta e della stampa de~ biglietti militari e avrà Tiversato un onere per le spese fatte,_ dai suoi militari nella rngione apperia liberata sugu abitanti della st~sa. ., '\ Le riparazioni finan~iarne che in ahi;i tempi sono gra– vate su ,Paesi vinti hanno a=to diverso effetto. In quanto nel Paese vinto si sono dovuti i:accogliere i f,,ondi necessaTi per l'acquisto della valuta estera da versare in conto Tipa– razioni. La raccolta dei fondi è avvenuta per via cli tassa– zione o con -l'emissione' di prestiti pubblici che sottraendo moneta alfa circolazio~e ha fatto ribassare il livello dei prezzi nel Paese vinto stimolando le esportazioni sul mercato mon- diale. - La moneta di occupazione, invece, consente al Paese liberatore (e per esso a-Ile sue truppe) di 'sottrarre beni e serv:izi all'uso e consumo precedentemente fatti dai consu– matori locali del Paese Hberato i qua1i debbono rinunciarvi. In questa a-inuncia (ohe è per il Paese vinto un Tisparrnio forzato) consiste i~ primo onere economico che grava par– ti~larmente sui meno abbienti, dotati di Tedditi fissi e di minor capacità effettiva di acquisto a causa dell'aumento dei prezzi provocato dalla moneta di occupazione. In ag– gjurva a questo onere rea'le c'è un altro onere monetario dovuto al fatto che i ,beni locali venduti a:lle truppe il:ibera- '-trici e i servizi prestati ad esse e che hanno il loro corti– 'spettivo nella moneta militare a<lleata non Tedimibile sono scambiati in ultima ana'Hsi a titolo gratuito perchè fa mo– neta di occupazione non rappresenta un credito verso l'e– stero e il risparmio forzato del Paese vinto si risolv, ~stan– iialmente in un consumo impr~uttivo per la collettività ~nsiderata. La quantità ru moneta emessa è fissata in modo indi– pendente nell'esclusivo interesse del Paese l'iberatore e in relazione alle spese che questo e i suoi soldati debbono so- , stenere, senza tener conto degli effetti che le successive emissioni hanno sull'economia del Paese liberato. Pertanto la moneta di occupazione cir-e6iante in Italia data la sua entità rappresenta un fattore di turbamento del– la -situazione economica jtaliana. Ed è un elemento pertur– batore della finanza in quanto eissenèlo .mcontroHabrle è spesse volte in contrasto con la politica fjanziaria italiana e ne limita l'autonomia. Infine la moneta di occupaziohe accreiscendo la circolazione monetr·ria fa aumeDtare il costo della vjla. La capacità di sopportare un simile onere è in funzione del ,tenore di vita nel Paese liberato. La vita economica italiana deve riprendere e ii deve dare possibilità di vita alla nostra popolazione così a lungo e tragicamente provata dalla guerra. La volontà di molti uomini_politici delle Nazioni Unite si è più volte -espreissa in' tal ~nso. L'onere rappresentato dalla moneta di occupazione può influire irrjmediabilmente sulla ,sorte della lira. CitlJ9èhe si ,ritiene possibile, però, non è l'eliminazione di qualunque _onere, .nè è auspicabile eco– nomicamente che quello che si riceve non sia pagato e gli - impegni correlativamente assunti non Timangano insoddisfatti. Ma è necessario che alla moneta di occupazione che au– mentando il costo della vita grava sui meno abbienti, siano sostituite delle riparazioni da pagarsi 'in una serie di an– nualità. T~ -riparazioni sarebbero pjù equamente fatte gra– vare sui maggiori ~edditieri mediante tassazioni progressive o prestiti ,pubblici. · Si potrà ottenere anche un b-azionamento degli oneri che si vogliono applicare dilazionandoli nel tempo. Còn que– sto espediente viene accresduta la capacità di pagainento del vinto a vantaggio del vincitore. Non è_freqùentè' nella vita commerciale che H creditore invece di esigere il ér'edito assista il debitore nel superare ~temporanee difficoltà finan- ziatje? ' NINO Pl'ITALUGA

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